Wireless è un testo indotto. Innanzitutto indotto dalla committenza, ovvero il Piccolo Teatro di Milano che mi ha chiesto di scrivere un testo a partire dalla lettera W, successivamente indotto dalle circostanze. Dopo un anno di pandemia sembrava che la normalità a cui eravamo abituati si stesse allontanando giorno dopo giorno, ma allo stesso tempo ci si continuava ad interrogare sul senso profondo di quella normalità e che cosa sarebbe cambiato dopo il Covid19. Francesco Guccini, lapidario e, come sempre, profetico chiosò con «Nulla, non cambierà nulla». Di fronte all’eco di quel nulla che continuava a ronzarmi nelle orecchie ho scelto di rappresentarlo. In Wireless racconto la storia di una società che ha perso il filo del discorso ancora prima che un’epidemia potesse cambiarne i connotati. Wireless è la fotografia di un popolo che di fronte all’enormità degli eventi si lascia trasportare dalla corrente delle parole sino a perderle per sempre.

(Ian Bertolini)

Anno di stesura: 2020

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Numero pagine: 14 (possibilità di sviluppo)

Numero personaggi: 2 per ogni scena

R

Testo già rappresentato: in forma di podcast “Abbecedario per il mondo nuovo” Piccolo Teatro Milano

SINOSSI

In Wireless ci sono sempre un Uomo ed una Donna che conversano. Talvolta sono fratello e sorella, talvolta marito e moglie, talvolta due amanti, talvolta due bambini, talvolta due anziani.
Uomini e Donne conversano a distanza senza dare mai troppo peso alle parole.
I discorsi si intrecciano per sottolineare i legami tra i parlanti, ma allo stesso tempo li allontanano perché ormai non c’è più molto da dirsi in uno scenario che ha il sapore di un’apocalisse.

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