WHITHENOISE

Whitenoise è un progetto installativo del 2023 creato, inizialmente sottoforma di newsletter, dall’impresa culturale Theatron 2.0 e da Stefano Fortin.

Whitenoise è un rumore di sottofondo, un suono senza alcuno scopo evidente se non quello di disturbare o di fare da sfondo acustico. In esso sono stipate informazioni, curiosità, link, video, diagrammi, registrazioni audio, immagini, documenti: una mole di letture e risorse organizzate in un percorso, un gioco dell’oca cartografico costruito per tappe (Roma, Bagnacavallo, Trento, Milano, Venezia).

Troverai vari contenuti e ne potrai usufruire interamente del percorso oppure solo in maniera parziale. Ogni tappa avrà infatti le stesse tre macroaree diversificate a seconda dei loro linguaggi specifici (Notebook, Dataroom, Paper), attraverso le quali potrai muoverti liberamente.

Saranno presenti ammissioni, cadute di stile, prese di posizione, dubbi, affermazioni insoddisfacenti, domande mal poste, deliri metafisici. In fondo, il tema di questo viaggio è capire cosa significhi l’autorialità per un drammaturgo nelle condizioni socio-economiche-ambientali in cui ci troviamo attualmente.

Il vostro tema invece sarà – tautologicamente – il vostro tema: lo troverete e, chissà, potrebbe cambiare con lo scorrere del tempo. Oppure, una volta individuato, lo lascerete da parte in un angolo dimenticato.

Whitenoise nasce dall’esperienza di OMISSIS – Osservatorio drammaturgico, un progetto realizzato da Theatron 2.0 per rilevare fenomeni culturali e sociali connessi alla drammaturgia contemporanea.

STEFANO FORTIN
Nato a Este (PD), frequenta l’Accademia del Teatro Stabile del Veneto, dove si diploma come attore nel 2014. Nel 2015 partecipa a “Il corpo delle parole”, presso il Centro Teatrale Santa Cristina. Lavora come assistente alla regia di Giorgio Sangati per lo spettacolo Le donne gelose di Goldoni (2015, produzione Piccolo Teatro di Milano) e per lo studio di O di uno o di nessuno di Pirandello, presso il Centro Teatrale Santa Cristina (2017). Come drammaturgo è in finale al premio Hystrio Scritture di scena 2018 e al Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli 2019 con il testo George II. Partecipa in qualità di dramaturg al progetto Amleto di Alessandro Businaro, arrivato in finale al concorso registi under 30 della Biennale Teatro 2019. Nel 2020 George II debutta con la regia di Businaro alla Biennale Teatro, prodotto in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. Nel 2021 è coinvolto nel progetto Abbecedario per il mondo nuovo e Calendario civile del Piccolo Teatro di Milano. Sempre nel 2021 è dramaturg del progetto Orizzonte postumo, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2022 è tra gli autori partecipanti al progetto Italian Stories (produzione Piccolo Teatro di Milano e Ministero degli Affari Esteri).
I suoi interessi in ambito accademico riguardano principalmente l’analisi critica e filologica del primo Ottocento italiano, con particolare attenzione a Foscolo, Scalvini e al dibattito classico-romantico. Si è occupato inoltre della ricezione primo ottocentesca della vita e delle opere di Torquato Tasso, di scrittura mistica (Maria Maddalena de’ Pazzi) e di letteratura teatrale (la reinterpretazione di Carmelo Bene dell’Adelchi manzoniano).

WHITHENOISE_1 FUCK HOPE

WHITHENOISE_2 MILK OF DREAMS

WHITHENOISE_3 ME TOO

WHITHENOISE_4 LIKE NO TOMORROW

WHITHENOISE_5 NOBODY IN PARTICULAR