WHITENOISE_04

ME TOO

Chiudo gli occhi.
Sono ancora a Trento.
Respiro.
Non so dove mi troverò
quando li aprirò.

. . .

Ultimo, ultimo, ultimo, ultimo
ultimo, ultimo, ultimo, ultimo.
Se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo
Mr. DJ suona bombe a mano.
Se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo
Mr. DJ sonno ne abbiamo.

 

I miei Sentimenti sono una terrazza con vista Duomo.
Mi muovo senza sapere perché, un uomo
tra genovesi con cessi tipo piscine
l’acqua che sa di champagne, i cappelli di crine,
e panettoni bianchi troppo bianchi
Madonnine dorate colorate sui fianchi
che vedo, sento, respiro senza touch
Ouch!

 

Non finirà mai,
penso,
la mia storia non finirà mai,
ormai sono nei guai.
Corre Milano, corrono il cielo, le foto col flash,
questa fuga scarsa tra muri di quartiere,
corriamo veloci tutti come pazzi, senza fare crash.
Dove
Come
Perché?

 

Milano, Milano, Milano
per il week-end mai avuto un piano.
Non c’è fine, no, non più
la storia non finisce mai quaggiù,
qui dove le zebre di Van der Meyde
(il calciatore che esultava come un cecchino)
non sono, no, non sono un frame di Sorrentino.
A Milano il cinema non si fa
tutto resta vero, unicamente sincero:
io sono lì tu sei qua.

 

Ultimo, ultimo, ultimo, ultimo
ultimo, ultimo, ultimo, ultimo.
Se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo.
Mr. DJ suona bombe a mano.
Se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo
Mr. DJ sonno ne abbiamo.

 

Piccolo piccolo corro intorno a San Siro
“Li prenderò tutti in giro”
dico io a io
“In giro tutti, tutto intorno
in questo posto senza contorno”.
Non imparo niente da nessuna lezione
cerco ancora di capire la direzione
che qualcuno direbbe artistica
ma che in teatro è voyeuristica,
archivistica, altruistica, attivistica,
assistenzialistica, naturalistica, patristica.

 

Gullit, Rijkaard, Van Basten
io vi prego forte, tutte le ore,
vi prego in ginocchio coi resti del cuore:
“Se Federico Leonardo Lucia
Strehler non sa proprio chi sia
e lo sa invece Virginio Scotti
la soluzione è qui sotto i nostri occhi:
il teatro oggi si fa
al Glitter Club Milan.
Federico Leonardo Lucia,
prendimi su
portami via”.
E piango, forse, piango lacrime d’oro
piango forte, mentre lentamente
mi divoro.

. . .

]Hangover[

Brancar, Eddy, Federica
non leggerete mai tutto questo, lo so,
come fanno i veri direttori artistici
e quelli di banca
e i capi tribù degli uffici comunali
e i giornalisti affermati.
Federica, Brancar, Eddy,
vi volevo dire
che ho finito le rime
non so più che far.
Eddy, Federica, Brancar,
questa roba è tipo devastante.

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