Articolo a cura di Annateresa Mirabella
Coreografo da tempo attivo sulla scena internazionale, Garrett Smith approda anche in Italia, e lo fa con un lavoro inedito. In prima assoluta al Teatro Bellini di Napoli, Whispers of him nasce dalla collaborazione tra l’artista statunitense e il centro per le arti performative Artgarage (Pozzuoli), sede dell’omonima compagnia e diretto da Emma Cianchi.
Curatrice della stagione di danza del Bellini insieme a Manuela Barbato, Cianchi riesce così a far dialogare la realtà partenopea con uno dei più acclamati protagonisti della danza mondiale, e lo stesso Smith firma un progetto che può definirsi singolare nella sua produzione.
In Whispers of him si può scorgere, infatti, una nitida impronta narrativa: Luca De Santis e Ginevra Cecere (nei panni di Francesco e Francesca) si fanno interpreti sensibili della vicenda drammatica che vede coinvolti due giovani innamorati.
La leggerezza del quotidiano, annientata dal dolore della perdita, si lascia raccontare da una performance a sfondo realistico. In un crescendo di tensione, la coreografia descrive e accende la riflessione, commuove e incanta, senza mai risultare ermetica agli occhi degli spettatori.
In scena la tragedia che rompe gli equilibri
Nel ritrarre la semplicità dell’amore nella vita di tutti i giorni, l’incipit di Whispers of him ritaglia un’intima parentesi di tenerezza. La scenografia curata da Lucia Imperato si presenta come correlativo oggettivo della vicenda: all’apertura del sipario, una parete avanza dal fondo del palcoscenico, con al centro un’alta scultura formata da libri aperti.
Nell’atmosfera raccolta, i due protagonisti sono illuminati da fasci di luce calda. La giovane donna legge un libro, stesa su una comoda poltrona, mentre sul proscenio il giovane seduto a una scrivania è intento a scrivere i suoi appunti. È una voce registrata a restituire il suo pensiero: si sofferma sulla fugacità della vita, e sull’importanza degli affetti.
Ha inizio allora il pas de deux tra i due innamorati, che li vede accompagnarsi a vicenda nei movimenti fatti di sospensioni e ricongiungimenti: un’unione che si compie anche simbolicamente quando lei, infilando le braccia nella camicia indossata dal compagno, si abbandona al suo abbraccio.
La scena muta dopo l’incontro con Giovanna, amica dei protagonisti (interpretata da Tonia Laterza): in un locale affollato di giovani e pervaso di luce rossastra, i tre si sparpagliano insieme ai compagni tra il bancone da bar, i tavoli, le sedie, e la coreografia vira verso un andamento scomposto. I danzatori scivolano sinuosi, non rispondono più all’autocontrollo ma a un ritmo disinibito, appena venato d’inquietudine, a cui seguirà il tragico incidente di Francesco, successivamente evocato attraverso la presenza di biciclette sul palco.
Segue una drammatica rappresentazione della degenza ospedaliera: la precarietà delle condizioni del giovane è raccontata attraverso una coreografia che si serve di torce e camici, e vede al centro il corpo ferito, dolorosamente riportato alla vita.
Nella seconda parte prevale la narrazione: Francesco prova a riappropriarsi della sua routine, dei suoi spazi e movimenti. Le difficoltà non riescono a insinuarsi tra lui e Francesca e, alla morte del giovane, quest’ultima si scopre meno sola in una danza collettiva, che fonde dolore e consolazione. Nelle parole che Francesco ha affidato alle pagine, la giovane potrà ancora rivivere l’amore che credeva perduto.
La danza come mezzo narrativo
In questo esperimento Smith è narratore, prima ancora che coreografo. E si dimostra un narratore lineare, attento a non complicare l’intreccio: ci sono tutti gli ingredienti per una fiaba dal finale tragico, a partire dall’imprevisto che rompe gli equilibri, passando per le figure dell’aiutante – l’amica Giovanna – e l’oggetto magico, il diario, attraverso cui gli amanti possono ritrovarsi.
Il ritmo del racconto consente di specchiarsi nei personaggi, ospita riflessioni, lega tra loro scene che sprigionano vitalità e dolce raccoglimento, avvalendosi della capacità espressiva degli interpreti, tuttavia, è nei momenti in cui il corpo racconta emozioni che la storia riesce a dialogare più da vicino con lo spettatore.
In questo quadro si inseriscono la voce narrante dell’attore Biagio Musella – che legge i testi di Manuela Barbato – e le video creazioni (a cura di Livia Ficara), a svelare i pensieri del protagonista.
Il fluttuare di Francesco, tra sogno e realtà mentre ripensa agli attimi trascorsi con l’amata Francesca, la volontà di aggrapparsi alla vita e l’impossibilità di trattenerla: lo spettacolo naviga verso la consapevolezza che coloro che si amano non si lasciano mai davvero. La contaminazione dei linguaggi è un fil rouge che caratterizza anche altri lavori diretti da Cianchi con ArtgarageDanceCo., che sin dalle prime produzioni si è sempre mostrata ricettiva verso le tecnologie audiovisive e multimediali.
Garrett Smith e il contemporary ballet
Un lavoro che dà un volto preciso alla mancanza. I “whispers”, i lievi sussurri nei quali la protagonista riconosce l’eco di Francesco, si rintracciano anche nella delicatezza della performance, caratteristica dei lavori di Smith. Si pensi a Reveal, coreografia realizzata nel 2015 per lo Houston Ballet (Texas), e che nei prossimi mesi sarà al Teatro alla Scala in prima europea.
Ma in Whispers c’è anche l’energia di Complete, costruita sulle note della Quinta sinfonia di Beethoven e commissionata da Les Grands Ballets de Montreal nel 2019 per celebrare l’anniversario del compositore; e di Resonance, lavoro dello stesso anno creato per il Norwegian National Ballet. Il coreografo, che lega il suo nome allo Houston Ballet, presso cui si è formato, prima di intraprendere un lungo percorso costellato di successi, è annoverato tra i migliori interpreti del contemporary ballet statunitensi: coniugando il classico e il contemporaneo, Smith asseconda una sensibilità raffinata e un’immaginazione feconda, avviandosi a consolidare uno stile identitario, ma in grado di reinventarsi ogni volta.
Link utili per approfondire:
Reveal, Garrett Smith, Houston Ballett: https://www.youtube.com/watch?v=McJrpMDHmUY
Garrett Smith’s biography, https://grandsballets.com/en/choreographers/detail/garrett-smith/
Choreographer and dancer Garrett Smith’s new contemporary commission, Reveal, https://playbill.com/article/no-limits
ArtgarageDanceCo.: https://www.artgaragedancecompany.com/
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