Non ricordo precisamente come è cominciato Uccellini nella mia testa. Volevo scrivere la storia di un fratello e di una sorella, forse gemelli. Lui ammalato di una tristezza quasi cosmica, lamentoso, vittima di un cervello che non fa altro che rimuginare e dissezionare ogni cosa. Lei vitale, avventurosa, energica. Ma morta. Dopo qualche tempo i personaggi in scena sono cambiati, come è cambiato il contesto. La sorella morta è rimasta una presenza non visibile e al fratello vivo si sono aggiunti un altro fratello, sempre vivo, con la nuova fidanzata. E, più o meno nel periodo in cui ho cominciato ad abitare in campagna, la casa si è radicata in un bosco e si sono aggiunti gli uccellini, che mi piacciono e mi inquietano allo stesso tempo. Mi sembravano, poi, un’immagine giusta da affiancare a tutti i binomi tematici che sono emersi nella scrittura e di cui i due fratelli sono portatori. Credere/non credere, vedere/non vedere, scavare/coprire -che si tratti di passato familiare o di dinamiche presenti. Che succede se non si lascia mai un margine di fiducia verso le cose che non possono essere viste o toccate? Che succede se invece questo margine di fiducia esce fuori dal margine? Si diventa vittime dell’intangibile, dei fantasmi, ci sembrerà di sentire sussurri tra gli spifferi? E cosa c’è, esattamente, sulla linea di confine?

Anno di stesura: 2020

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Numero pagine: 62

Numero personaggi: 3

R

Testo già rappresentato: NO

segnalazione “Fabulamundi - Beyond Borders?” al Hystrio Scritture di Scena 2022

SINOSSI

Una casa nel bosco. Una casa del bosco. Un bosco che allo stesso tempo esiste e non esiste, non esattamente. La casa è un ambiente e pure ha qualcosa di organico. Una trama e un trauma la sorreggono. Una riunione familiare vi accade, imprevista e accidentale. Uccellini racconta di presenze e assenze, di umani (morti e vivi) e animali (vivi e morti). Di rimossi e fratture, di sguardi discordi nel dare senso al mondo, alle relazioni e alle perdite. E soprattutto di cosa c’è nel mezzo, sulla sottile linea di confine. Uccellini è un esercizio notturno tra i fantasmi, dove qualcun(altro) sembra scrivere la storia, stando in ascolto, nascosto nel bosco.

 

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