TESI DI LAUREA: L’Estate Romana come strategia per la città

Gen 22, 2019

TITOLO della TESI: 1977-1985: L’Estate Romana come strategia per la città
ISTITUTO:  UNIVERSITÀ DI ROma la sapienza – facoltà di architettura
AUTORE: SIMONE GALLI
La basilica di Massenzio, Estate romana, 1977

La basilica di Massenzio, Estate romana, 1977

INTRODUZIONE DELL’AUTORE:

Quando si parla di Estate Romana in senso proprio, si intende una manifestazione culturale presente a Roma dal 1977 e virtualmente conclusa nel 1985. Nello specifico, si trattava di una serie di eventi allestiti nei luoghi monumentali della capitale, o in postazioni marginali fino ad allora poco investite da un’attività culturale promossa dalle istituzioni. La presenza di grandi eventi cinematografici, teatrali e musicali nelle piazze e nelle strade di una grande città vide immediatamente un enorme afflusso di pubblico, per molti versi inaspettato, ed ebbe una grande risonanza mediatica. La prima edizione ebbe luogo durante la permanenza in campidoglio di Giulio Carlo Argan come sindaco, ideata dall’allora assessore alla cultura Renato Nicolini. Si considera il 1985 come un anno di separazione tra la prima stagione dell’Estate Romana e le edizioni degli anni successivi, essendo l’anno in cui Nicolini perde la carica di assessore, a causa del cambio di amministrazione che vede il ritorno della Democrazia Cristiana al governo della città, di conseguenza la manifestazione viene privata dello spirito innovativo conferitole dalle proposte del suo inventore e dei sui collaboratori.

L’Estate Romana viene riproposta dal Comune di Roma ancora oggi, a 40 anni dalla sua nascita, con modalità del tutto diverse da quelle proprie della stagione nicoliniana che nella mia tesi di laurea analizzo a partire da una ricostruzione storica dell’evento.

> LEGGI UN ESTRATTO DELLA TESI SULL’ESTATE ROMANA

BIOGRAFIA:

Romano, classe ’89. Simone Galli è laureato in Architettura presso l’Università di Roma La Sapienza. Dal 2016 lavora come fotografo free lance, rapportandosi spesso con le realtà teatrali romane, realizzando ritratti per attori e attrici e svolgendo spesso il ruolo di fotografo di scena. A livello commerciale, nel 2018, avvia una collaborazione con Federico Cianciaruso sotto il nome di Atlas fotografie, con il quale tiene, tra le altre cose, corsi per chi vuole approcciare la pratica fotografica.Influenzato dall’opera di grandi fotografi come Luigi Ghirri, Stephen Shore e Joel Meyerowitz che, insieme a molti altri fotografi contemporanei, formano il suo sguardo, porta avanti progetti personali che espone in diverse gallerie. Uno di questi progetti, realizzato insieme a Federico Cianciaruso e Cristiano Di Nicola, dal titolo Spazi altri, vince, nel Maggio 2018, il primo premio del Circuito Off del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia.

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