Parte il 15 settembre il Festival dell’Arena 2017, giunto ormai alla sua terza edizione, la rassegna di teatro indipendente all’aperto che ogni estate Imprenditori di Sogni organizza a Roma presso la sede del Gruppo Storico Romano di Via Appia Antica 18, nei pressi di Porta San Sebastiano.
Cinque serate all’insegna del teatro, le prime tre nel week end dal 15 al 17 e poi il 23 e 24 settembre, cinque spettacoli diversi provenienti da tutta Italia e selezionati da bando pubblico, messi in scena nel cuore verde dell’anfiteatro in legno e sabbia.
A inaugurare il Festival venerdì 15 settembre sarà l’anteprima dello spettacolo “Figlie d’Egitto ovvero Le Supplici, presentato dalla Compagnia Centro Teatrale Meridionale, testo vincitore del Premio Cendic Segesta 2016. Lo spettacolo nasce in collaborazione con il Cendic di Roma, Teatro di Roma, Biblioteche di Roma e il Festival di Segesta Dionisiache a seguito della vittoria del testo di Sofia Bolognini al Premio Cendic-Segesta 2016. Il testo premiato di ogni edizione viene infatti messo in scena dal Centro Teatrale Meridionale nell’anno successivo con prima nazionale in Sicilia, al Calatafimi Segesta Festival Dionisiache e in Calabria, nella Stagione Teatrale della Locride. Il progetto ha avuto una prima apertura pubblica sotto forma di lettura nel mese di febbraio scorso alla Sala Squarzina (Teatro Argentina) e ha debuttato al Teatro Antico di Calatafimi Segesta nel Festival Dionisiache 2017 lo scorso 3 Agosto, mentre nell’ambito della Stagione Teatrale della Locride 2017 l’opera è stata rappresentata al Teatro al Castello di Roccella il 5 agosto 2017.
Sabato 16 settembre poi sarà di scena Jacopo Costantini con il soprano Jihee Kim (vincitrice del concorso Spiro Argiris 2017 a Sarzana, con presidente di giuria Katia Ricciarelli) in Le Orazioni da Marco Tullio Cicerone. Jacopo Costantini presenta per la prima volta a Roma un monologo tratto da quattro celebri Orazioni di Cicerone intervallato da alcune arie cantate e recitate da Jihee Kim, Soprano del Metropolitan Opera House di New York, che interpreta Terenzia, la moglie di Cicerone
Domenica 17 settembre sarà la volta di Giulia Merelli in Anima – ricerca nel cuore dell’uomo, progetto artistico laboratoriale. Il progetto “Anima” di Giulia Merelli proviene dalle Marche e trae spunto dal testo “Anima” di Amelia Pincherle Rosselli, drammaturga dell’800, scrittrice ebrea, madre dei fratelli Rosselli, noti fondatori del movimento “Giustizia e Libertà”, assassinati durante il fascismo in Francia, zia di Alberto Moravia e nonna della famosa poetessa Amelia Rosselli. Lo spettacolo è il frutto di un percorso laboratoriale a tappe condotto da Giulia Merelli in giro per l’Italia alla ricerca di Anime.
Il Festival dell’Arena prosegue poi sabato 23 settembre con la Compagnia Livingston Teatro, che presenta lo spettacolo Waiting For Merica, memorie migranti, di Nathalie Bernardi, Davide Capostagno e Claudio Sportelli. La Compagnia Livingstone Teatro proviene da Torino ed è alla sua seconda presenza al Festival dell’Arena, dopo avere aperto la prima edizione nel giugno 2015. Lo spettacolo Waiting for America ha debuttato con successo nel giugno 2017 all’interno della rassegna Earthink Festival, e successivamente è stato replicato nel cartellone estivo del Garage Vian. Di atmosfere beckettiane, tenta di rispondere al perché ancora oggi si affronta il mare in condizioni disumane rischiando una morte atroce. Cosa si lascia alle spalle chi spende quel poco che ha per rifarsi una vita altrove? Il testo attinge alla viva esperienza di chi sceglie il mare come ultima speranza.
A chiudere la terza edizione del Festival dell’Arena sarà domenica 24 settembre la nuova produzione firmata da Imprenditori di Sogni con la regia di Sergio Basile Il sogno di Lucrezia con gli allievi del seminario TramaeDrama. Lo spettacolo è il frutto del percorso laboratoriale del seminario TramaeDrama, patrocinato dalla Regione Lazio e tenutosi nella stessa Arena durante il mese di agosto. Si è analizzato il mito romano di Lucrezia, analizzando la vicenda dello stupro dai testi classici di Ovidio, Livio, Alfieri, Shakespeare, passando per Franca Rame per poi produrre nuova drammaturgia sull’attuale tema della violenza sulle donne.
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