Teatro del Drago, presentata la rassegna di spettacoli, fil rouge la Memoria

Ott 25, 2023

«Un omaggio alla memoria intesa nelle sue tre declinazioni di giustizia, etica e fantasia. Come elemento cardine della comunità che si raccoglie intorno al rito laico del teatro e fa tesoro delle lezioni del passato, dalla Resistenza antifascista alla lotta per la conquista della democrazia, dell’inclusione e della parità di genere. Senza però dimenticare l’elemento fiabesco e incantato del teatro di figura o l’umorismo e l’ironia che fanno riflettere divertendo.»

Con queste premesse è stato presentato da Roberta Colombo, direttrice artistica della compagnia Teatro del Drago di Ravenna, il cartellone degli spettacoli 2023-24 organizzati per il terzo anno consecutivo dalla compagnia a Gambettola, che, insieme alla località bizantina, si è affermata come una delle realtà più interessanti per la ricerca e l’innovazione del teatro di figura contemporaneo, ospitando gli spettacoli del Festival Arrivano dal Mare! con artisti provenienti da tutto il mondo.  

La rassegna di quest’anno coprirà tre fasce orarie: matinée per le scuole, preserale per famiglie e serale per adulti, proponendo un programma variegato e rivolto ad un pubblico trasversale per l’ampiezza dei temi trattati.

Tra gli ospiti, nomi come il fulesta Sergio Diotti che rende omaggio a Federico Fellini il 21 gennaio, il romagnolo Camillo Grassi che debutta in prima nazionale il 10 novembre con Il Condor, su testo di Giovanni Clementi, dedicato al ciclismo visto dalla parte del gregario, colui che lavora per il successo altrui. 

Gabriele Ciaccia, autore e regista della compagnia abruzzese Teatro dei Colori con Il segreto, in scena il 30 novembre, ci riporta al 1956, anno in cui lo scrittore Ignazio Silone pubblica Il segreto di Luca, testo intenso sul controllo sociale, ispirato alla vicenda dell’antifascista Andrea Cipriani.

Spettacolo dedicato a temi sociali anche quello che domenica 26 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, vedrà sul palco la narrazione in musica di Alessia Pizzuti intitolata L’Eco della tua Voce, su ricordi legati al vissuto infantile di prevaricazione domestica e psicologica. 

Sull’importanza della memoria storica, compito affidato alle nuove generazioni, il 27 gennaio, giornata che ricorda L’Olocausto del popolo ebraico, Armaxa Teatro racconta attraverso Armando. Lettere resistenti, la storia di una famiglia attraverso tre generazioni utilizzando l’espediente  della testimonianza delle lettere scritte durante la seconda guerra mondiale (27 gennaio).

Dal repertorio classico invece non poteva mancare una delle produzioni più conosciute e apprezzate a livello internazionale del Teatro del Drago: Pinocchio. Spettacolo musicale per attori, pupazzi e…un burattino di legno, con oltre 1500 repliche in quattro continenti, che sarà in scena il 19 aprile e che, in occasione dei 45 anni della compagnia, andrà in scena musicato dal vivo.

Dalla collaborazione tra Luca Radaelli di Teatro Invito e Walter Broggini, scaturisce lo humor nero di Lear e il suo matto, ispirato alla tragedia di Shakespeare, a fine febbraio.

Alla comicità è dedicato il monologo Mary Poppins e i doni della morte della giovane artista di origini giapponesi Yoko Yamada, il 15 dicembre, e all’attrice comica teatrale e televisiva Maria Pia Timo, nel suo ultimo spettacolo Una donna di prim’ordine, giovedì 7 marzo.

Due invece sono gli spettacoli sul tema della fragilità, con particolare riferimento all’emigrazione Se potessi volare dell’attrice pugliese Silvia Civilla, in scena il 21 marzo e alla salute mentale con Quel luogo dentro di noi, della compagnia integrata Exit, il 28 marzo.

A chiudere la rassegna due spettacoli ad aprile, che ruotano di nuovo intorno al tema della Resistenza, in concomitanza con la Festa della Liberazione del 25 Aprile. Il 13 aprile con l’attrice e performer Marta Cuscunà in The Beat of Freedom. La Resistenza a fumetti, che si focalizza sul contributo femminile partendo  dal libro Io sono ultimo. Lettere di partigiani italiani, con tavole di Fabio Babich e Il 24 aprile, lo spettacolo della compagnia Occhisulmondo, intitolato Quando arriva Pippo.

La rassegna, che si è aperta sabato 21 ottobre con la prima internazionale de I tre desideri, co-produzione Teatro del Drago e Kinder und JugendTheater di Speyer, riproposta l’indomani anche come spettacolo di apertura della rassegna Le Arti della Marionetta al Teatro Rasi, rimarca la valenza di collaborazione e di dialogo tra i popoli, in un momento storico particolarmente drammatico.

Diretto da Matthias Folz e Andrea Monticelli, interpretato da Mariasole Brusa, Roberta Colombo, Francesco Russo e Bernhard Weller, con le musiche originali di Klaus Peter Schwartz, I tre desideri, frutto della sinergia tra le cittadine e gli studenti delle città di Ravenna e di Speyer ha portato in scena tre racconti dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm: Il Tamburino, Il pescatore e sua moglie e I messaggeri della morte

Presenti sul palco tutte le espressioni del teatro di figura contemporaneo, dall’animazione dei pupazzi a vista, ai burattini, al teatro d’attore e d’ombre, che diventano veicoli di una narrazione per archetipi quali la strega, il gigante, la morte, che parlano alle paure umane più profonde.

Non solo le opere dei fratelli Grimm che il mondo conosce attraverso i loro racconti per bambini e famiglie pubblicati tra il 1812 e il 1815, ma loro stessi in quanto studiosi della tradizione orale tedesca.

Il lungo lavoro di ricerca filologica e linguistica iniziato nel 1838 con il Deutsches Wörterbuch, è  stato scelto come protagonista del progetto internazionale La Montagna di Vetro,  con il quale i Comuni di Ravenna e Speyer si sono candidati al bando della Regione Emilia Romagna 2022-23 Progetti di rilevanza internazionale e ne hanno ottenuto il finanziamento.

Un’operazione che indaga e mette in luce quanto l’arte popolare della fiaba abbia contribuito nel cammino verso la democrazia e l’unità dell’Europa.

Per realizzare La Montagna di Vetro  sono state attivate nell’ultimo anno e mezzo residenze artistiche tra Italia e Germania coinvolgendo studenti, artisti, professionisti e figure istituzionali di diverse nazionalità, età e cultura.

Il tentativo è quello di cercare ,attraverso il linguaggio artistico, un ponte tra i popoli, finalità che ha trovato la sua conclusione proprio nello spettacolo di apertura delle due stagioni teatrali. 

Come ha sottolineato Roberta Colombo alla fine dello spettacolo, c’è stato un notevole interesse da parte degli adolescenti verso questa modalità espressiva: 

«Ci siamo avvicinati, come teatro di figura, agli studenti del liceo artistico cercando di far conoscere loro il nostro mondo che spesso è frainteso e pensato come teatro destinato solo ai più piccoli, mentre invece è un’arte a tutti gli effetti, come la danza, la musica e la prosa. Dipende dai contenuti che affronti e questo i ragazzi lo hanno compreso molto bene. Ne è nata una bellissima sintonia e una collaborazione con gli insegnanti, tanto che posso anticipare che abbiamo intenzione di allestire una mostra in contemporanea con i Festival Arrivano dal Mare! di tutti i lavori di architettura, scultura e pittura realizzati da loro in questo anno e mezzo.»

Come affermò profeticamente Jacob Grimm all’Accademia delle Scienze il 9 gennaio 1851: “(…) tutte le lingue sono una comunità che è entrata nella storia e unisce il mondo. La loro diversità ha lo scopo di moltiplicare e animare il flusso delle idee. (…). Senza il linguaggio, la poesia e le invenzioni della scrittura e della stampa dei libri, apparse al momento giusto, la migliore forza dell’umanità sarebbe stata consumata ed esaurita”.

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