In occasione della ripresa delle molteplici attività invernali che lo storico Teatro dei Colori, conduce sul territorio della Marsica fin dal 1987, anno della sua fondazione, abbiamo discusso con Valentina Ciaccia, regista in pectore della compagnia, dell’azione di presidio culturale connaturata al Teatro di base, di figura e per i ragazzi.
Abbiamo più volte raccontato la moltitudine di attività che interessano il Teatro dei Colori. Un aspetto sul quale mi piacerebbe che ci concentrassimo è questa doppia natura, affatto scontata, della compagnia che da un lato è impegnata a investire risorse ed energie nella pratica e dunque nella produzione artistica e dall’altro nella promozione e circuitazione dello spettacolo dal vivo. Prima di addentrarci nello specifico delle vostre azioni progettuali, vorrei chiederti cosa significa per una compagnia assumersi la responsabilità di incidere culturalmente sul proprio territorio di riferimento con una proposta così ampia e continuativa?
Tutte le compagnie di teatro di base, nascono a partire dagli anni ‘70 proprio con l’intenzione di attivare i territori e le comunità. Con la passata riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo, l’indicazione di “compagnie di produzione” ha in parte , credo, snaturato il nostro lavoro, dimenticando la grande funzione di servizio culturale nella programmazione territoriale. tutti noi abbiamo coniugato il nostro modo di operare con la necessità dei territori che abitiamo e che ci chiedono di garantire una molteplicità di linguaggi e di offerta culturale che non si può esaurire solamente con la proposta di spettacoli della nostra compagnia. Il teatro di base, in particolare teatro di figura, per ragazzi e teatro di strada, ha garantito la circuitazione e diffusione di diversi linguaggi in ogni parte d’Italia con l’istituzione di una vera e propria rete informale di compagnie.
Siamo, inoltre, in fortissima relazione con il mondo della scuola. Quando si hanno relazioni preferenziali con il mondo della scuola, occorre anche rispondere ai desiderata di docenti, ragazzi, presidi. Quindi si crea un circolo virtuoso in cui se uno spettacolo risulta particolarmente interessante a livello didattico, si generano connessioni e possibilità di circuitazione anche per altre realtà non del territorio, con cui siamo in dialogo.
Lavorare sul territorio ha sempre fatto parte del nostro DNA sin dall’inizio, dall’87 quando è stato fondato il Teatro dei Colori. a livello tecnico, il Teatro dei Colori si pone sempre come ente di formazione, per docenti ed operatori, oltre che per i bambini ed i ragazzi e come ente di coprogettazione in relazione con le varie ammministrazioni. Ci facciamo portatori di progettualità costruite a misura sulla necessità del territorio ma anche sulle esigenze specifiche di apprendimento per l’infanzia, senza mai dimenticare l’obiettivo di fondo, garantire un livello culturale ed artistico molto elevato, cercando sempre di alzare l’asticella un po’ più su. Avendo una relazione così forte con le scuole, in base alla composizione delle classi, si offrono spettacoli che affrontano le tematiche più urgenti: inclusione sociale, l’accoglienza delle varie diversità e finalmente si comincia a parlare anche dei linguaggi adatti alle neurodivergenze, aspetto sul quale siamo molto sensibili.
Ancora in merito a meccanismi di sistema, mi piace inoltre sottolineare come nonostante l’iperproduzione imperante, le compagnie di teatro di base, figura e ragazzi hanno un repertorio che resiste nel tempo. Noi abbiamo spettacoli di repertorio che sforano i 30 anni, perché una volta realizzati si tesaurizzano, massimizzando le poche economie derivanti dai finanziamenti pubblici. Le nostre opere hanno una vita media di minimo cinque anni, garantendo peraltro continuità lavorativa anche agli artisti che vengono coinvolti nelle produzioni. Il pubblico dei bambini e dei ragazzi non è un pubblico clemente, loro sono la vera prova del teatro: solo uno spettacolo che sia arrivato a maturazione grazie anche a un’esperienza di palcoscenico rilevante può dirsi riuscito.
Io consiglio a tutti gli attori in fase di formazione di fare almeno un anno di teatro per ragazzi per rendersi conto di cosa voglia dire avere a che fare con un pubblico che se non riesci a portare un discorso culturale e artistico elevato, non ti dedica occhi e orecchie. Quando ti ritrovi di fronte a 800 ragazzi, se non riesci a convincerli, diventano la ola dello stadio. Abbiamo una grande responsabilità culturale, che mette alla prova gli attori ma soprattutto ci fa essere sempre pronti e sempre in grado di leggere come il pubblico si trasforma nel tempo. Negli ultimi anni il pubblico sta cambiando profondamente anche per l’impatto dei nuovi media.
Ancora a proposito del discorso territoriale, sento sempre più spesso parlare di Rigenerazione Urbana, un tema caldo che ci interessa moltissimo. La Rigenerazione Urbana ha molto a che fare con le compagnie che si occupano di teatro di base, di teatro di strada, di teatro di figura, di circo, perché noi rappresentiamo la prima linea, siamo quelli che devono arrivare per primi al pubblico, in modo tale da condurlo anche verso altri tipi di spettacolo.
Quando prende avvio la stagione domenicale nel grande Teatro Dei Marsi, un teatro meraviglioso da 800 posti, la prima cosa che io dico ai bambini è “questa è casa vostra, questo teatro è vostro”. E lo dico perché è la verità, quel teatro è stato costruito anche con le tasse dei loro genitori e alla comunità va restituito.
I bambini devono imparare a stare nei luoghi istituzionali con un altro livello di socialità che non sia solo quello della famiglia, della scuola, in cui fare gruppo, condividere delle esperienze importanti dal punto di vista formativo, emotivo, culturale. Noi facciamo in modo di abitare i luoghi tutti, dal parco con gli alberi, alla strada, alla palestra, fino al grande teatro da 800 posti, trattandoli come dei contenitori che poi vengono caratterizzati con la nostra offerta culturale.
Il discorso degli spazi programmati dalle compagnie, è un argomento molto sensibile, perché la gestione diretta dei luoghi è qualcosa che ti condiziona e che ti definisce anche per il livello di riconoscimento ministeriale, ma spesso non è legata alla capacità degli operatori, quanto alle caratteristiche intrinseche delle regioni dove si vive, con il rischio che coloro i quali si assumono nella realtà il maggior rischio culturale non si vedano poi mai riconosciuti gli sforzi, e chi invece è più fortunato, ovvero riesca a creare collaborazioni virtuose nella propria regione, venga premiato. Se volessimo mettere insieme le capienze di tutti quanti i luoghi in cui il Teatro dei Colori programma in Abruzzo, la cifra sarebbe di gran lunga superiore al numero di posti che vengono richiesti per un grande centro di produzione.
Occorrerebbe un’attenzione in più, soprattutto per riconoscere lo sforzo delle compagnie che da sole fanno un’attività di rigenerazione del territorio. Investono tempo e denaro su spazi polifunzionali che per altro, in modo estremamente trasparente, ricoprono una funzione pubblica. Dal PNRR non è uscita neanche una linea di credito che riguardasse gli spazi polivalenti, polifunzionali. Esiste un solo bando del Ministero per la rigenerazione degli spazi urbani, che sta dando dei bellissimi frutti e che speriamo venga ulteriormente potenziato, ma non esiste altro che aiuti una compagnia a riattivare un luogo e metterlo a disposizione della comunità, mentre di anno in anno il numero dei teatri chiusi ed abbandonati cresce in ogni parte d’Italia.
Tutto è affidato al buon cuore delle amministrazioni locali che devono fare i conti con una grandissima povertà, con problemi sociali. In questo senso, vorrei spezzare una lancia per i colleghi di Instabili Vaganti di Bologna, che hanno gestito uno spazio per 15 anni che gli era stato assegnato e poi gli è stato tolto. In quel luogo avevano costruito una storia. Il lavoro culturale non si può mettere solo a bando, trattandoci come semplici fornitori di beni o servizi, il lavoro culturale va costruito nel tempo, e non ci entra nulla parlare della rotazione dei soggetti per garantire trasparenza. Bisogna finirla di applicare al mondo della cultura le logiche aziendaliste, l’arte è in perdita, fatevene una ragione, per questo l’articolo 9 la tutela, perché la ricchezza che crea è un’altra. Andrebbe fatto un check delle modalità legislative, che eviti lo sradicamento improvviso di tante, valide storie culturali, che peraltro creano posti di lavoro, versano contributi, pagano tasse, etc etc.
In che misura la produzione artistica e il lavoro di organizzazione e programmazione si influenzano nell’intera proposta progettuale del Teatro dei colori? Come si delinea, in questo duplice intervento, la vostra linea artistica?
Una novità del 2025 è che stiamo finendo di preparare lo spazio museale del Teatro dei Colori. Mettiamo a disposizione del nostro pubblico, ma soprattutto dei bambini e delle scuole, la possibilità di venire a vedere, toccare, giocare con tutto il nostro archivio storico di pupazzeria, di maschere, di costumi, di scenografie e questo è molto importante. Aiuta a far venire fuori una parte sostanziale soprattutto del teatro di figura: una stretta correlazione con le arti visive, in particolare per noi, con le arti visive della modernità, con i nuovi linguaggi, ma in generale con la scultura, con la pittura e tutte le arti applicate. Negli anni, ci tengo a ricordarlo, abbiamo avuto la fortuna immensa di collaborare con il grandissimo Bartolomeo Giusti, costumista e pupazzaro del Teatro dei Colori. Nella formazione delle professionalità di Teatro di Figura, è importante fare in modo che gli allievi imparino oltre alle varie tecniche della manipolazione, anche quelle della realizzazione degli oggetti e dei pupazzi.
È un artigianato artistico di altissimo livello e raccoglierlo in un archivio storico è una grande responsabilità perché ne conserva la memoria e aiuta a tramandarne le tecniche. La dispersione di questo sapere sarebbe un grande danno per tutta la Scena. UNIMA Italia si sta facendo carico di questo aspetto, in un modo molto accurato, e noi da soci siamo impegnati in questo, la tutela dei manufatti, e l’impegno nel garantire la continuità delle tecniche di figura.
Entrando invece nel dettaglio delle vostre attività, quali sono i progetti all’attivo e quali in arrivo nei prossimi mesi?
Le nostre progettualità sul territorio continuano a tendere verso l’attivazione di tutti quanti i nostri luoghi fondamentali. Passi sulla scena e Itinerari dell’arcobaleno, sono le due rassegne storiche che compiono 38 anni di programmazione ininterrotta nei teatri, nei centri polivalenti, nelle biblioteche, nelle scuole di tutti i comuni della Marsica, la parte della zona interna montuosa abruzzese. Continuano poi Le Domeniche da Favola ed il Progetto Scena Aperta, e molte altre piccole rassegne ed appuntamenti speciali. Abbiamo un rapporto molto lungo con l’amministrazione del Comune di Avezzano, dove ha sede il nostro Centro di produzione di ricerca e pedagogia. Altre relazioni importanti sono con il Comune di Tagliacozzo, con il meraviglioso Teatro Talia, e con il Comune di Pescina, dove hanno sede il Teatro San Francesco e il Centro Studi Internazionale Ignazio Silone, con cui collaboriamo da sempre, con il Comune di Celano, dove il cuore batte un po’ di più anche per motivi familiari, negli spazi dell’Auditorium e del bellissimo Teatrio, un teatro integrato nella scuola, un vero modello di architettura innovativa.
A Pescina poi abbiamo dedicato tanto impegno per la candidatura a Capitale della cultura che ci ha visto nella rosa delle dieci città finaliste. Pur non avendo vinto, partiranno numerose attività anche di ricerca, che ci vedranno coinvolti e che integrano dalla programmazione abituale In tutti questi luoghi, attiviamo anche i nostri percorsi di laboratorio teatrale. Questa estate poi, a conclusione di una edizione trionfale di Fiabe al Parco a Pineto festival giunto al ventesimo anno di programmazione, abbiamo deciso di potenziare la nostra attività anche nel tempo invernale anche nei territori della costa.
A livello progettuale, il Teatro dei Colori si configura sempre di più come un teatro di figura di ricerca, che si dedica ai bimbi ma anche agli adulti, è sempre strano per noi specificare questo, dato che i nostri spettacoli sono da sempre pensati tout public. Ovviamente andando nella direzione dell’arte visiva , la nostra caratteristica distintiva che quindi ci permette di giocare con linguaggi molteplici, fino alle nuove tecnologie.
Quali delle vostre produzioni sono in fase di circuitazione e quali gli appuntamenti della tournèe di Teatro dei Colori che intendete segnalare?
In questo momento sta circuitando lo spettacolo La Sinfonia dei Giocattoli,che ha debuttato lo scorso anno con un grandissimo successo, che è stato ospite del festival Arrivano dal Mare,e ha chiuso i lavori per la Giornata internazionale della marionetta a Lecce. Viene molto richiesto proprio per la capacità di ingaggiare un pubblico da 0 a 99 anni, ed è caratterizzato dalla nostra tecnica principale il teatro nero, ed è dedicato alla grande artista Sonia Terk Delaunay Siamo in fase di preparazione del nuovo capitolo che celebrerà i vent’anni di vita del nostro Storie di Kirikù, premiato quest’estate all’ EuroPuppetFest Valsesia Ci stiamo dedicando anche ad un grande progetto Escher. Escher è stato un grande affezionato dell’Abruzzo, anche per questo sentiamo un legame fortissimo, e sta avviandosi a diventare una vera e propria linea di ricerca a sé stante della compagnia, caratterizzata da più produzioni teatrali.
Prosegue chiaramente il lavoro sulla multimedialità e vanno avanti solidamente tutti i nostri spettacoli di tenitura, tra cui ci tengo moltissimo a ricordarlo La Cerva Fatata tratta da Il Cunto de li Cunti di Basile, un lavoro di scrittura drammaturgica che va in direzione di una valorizzazione del patrimonio favolistico e letterario del Sud Italia. Ovviamente non possono poi mancare i grandi monologhi del nostro Direttore Artistico, che porta in scena Il Segreto di Luca ed Uscita di Sicurezza dal grande Ignazio Silone, nostro vero nume tutelare.
Principali date della prima parte della tourneè 24-25 TEATRO DEI COLORI
OTTOBRE – DICEMBRE 2024
28 – 29 ottobre Teatro Grandinetti- Lamezia Terme
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
9 novembre CRC Antella – Bagno a Ripoli
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
10 novembre Teatro Corsini – Barberino Di Mugello
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
17 – 18 novembre Nuovo Teatro delle Commedie – Livorno
STORIE DI KIRIKU’
23 novembre Teatro Francesco Stabile – Potenza
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
8 – 9 Dicembre – Teatro delle spiagge – Firenze
CARNAVAL
GENNAIO 2025
11 – 12 gennaio Teatro Casa di Pulcinella – Bari
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
19 – 20 gennaio Centrale Preneste – Roma
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
26 gennaio Teatro Arcobaleno – Fiumicello
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
31 gennaio Teatro Comunale – Nardò
IL SEGRETO
1 febbraio Teatro Comunale – Nardò
IL SEGRETO
FEBBRAIO 2025
4 – 5 febbraio Teatro dei Fabbri – Trieste
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
6 – 7 febbraio Teatro Cinema Esperia – Padova
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
14 – 15 febbraio Teatro dei Piccoli Napoli
STORIE DI KIRIKU’
16 – 17 febbraio Teatro dei Piccoli Napoli
STORIE DI KIRIKU’
21 – 22 febbraio Teatro del Cerchio – Parma
STORIE DI KIRIKU’
21 – 22 febbraio Teatro Comunale – Gambettola
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
23 gennaio Teatro degli Astrusi – Montalcino
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
MARZO 2025
2 marzo Teatro Vittoria- Frosinone
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
8 marzo Teatro Studio – Lanciano
USCITA DISICUREZZA
16 marzo Teatro Comunale Verdi – Pollenza
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
18 marzo Teatro Comunale Pedrazzoli – Fabbrico
LA SINFONIA DEI GIOCATTOLI
21- 22 marzo Teatro Roots – Catania
IL SEGRETO
25 marzo Spazio Teatro Invito – Lecco
LA CERVA FATATA
26 marzo Teatro Società Operaia – Chiavenna
LA CERVA FATATA
30 – 31 marzo Teatro dei Monelli – Cagliari
LA CERVA FATATA
APRILE 2025
1 aprile Teatro dei Monelli – Cagliari
LA CERVA FATATA
6 aprile Teatro Tieffeu – Perugia
STORIE DI KIRIKU’
12 aprile Teatro Don Bosco – Molfetta
USCITA DI SICUREZZA
13 aprile Teatro Don Bosco – Molfetta
STORIE DI KIRIKU’
15 aprile Teatro dei Marsi – Avezzano
IL PICCHIO ROSSO
30 aprile Auditorium E. Fermi – Celano
IL PICCHIO ROSSO
Programmazione del Teatro dei Colori, STAGIONE 2024 – 2025, TEATRO COMUNALE DEI MARSI – AVEZZANO “LE DOMENICHE DA FAVOLA” TEATRO PER RAGAZZI E FAMIGLIE 12a edizione
24 novembre 2024 ore 17,00
LA FONTEMAGGIORE – LA BELLA E LA BESTIA
Regia di Massimiliano Burini
22 dicembre 2024 ore 17,00
TEATRO DEI COLORI -LA CERVA FATATA
da “Lo cunto de li cunti” di G. Battista Basile
Spettacolo vincitore Euro Puppet 2023
Regia di Valentina Ciaccia
19 gennaio 2025 ore 17,00 –
TEATRO DEL DRAGO-ATTICREP (TEXAS) – IL MAGICO CERCHIO DI PROSPERO
da “La tempesta” di William Shakespeare
Regia: Roberto Prestigiacomo, Mauro Monticelli
9 febbraio 2025 ore 17,00 – TEATRO DEL CERCHIO
IL LUPO E LA CAPRA (storia di un’amicizia in una notte di temporale)
Tratto dal racconto di Yuiki Kimura
Progetto e regia di Mario Mascitelli
23 febbraio 2025 ore 17,00 – MARIONETTE CARLO COLLA E FIGLI
TESTE DI LEGNO MARIONETTE MUSICAL
Regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
15 marzo 2025 ore 17,00 –TEATRO DEI COLORI E FALAUT FLUTE ORCHESTRA
LUPI, GNOMI E BABA JAGHE
dai “Quadri di una esposizione di Modest Musorgskij”
Regia di Gabriele Ciaccia – Direzione orchestra Paolo Totti.
“PASSI SULLA SCENA” 31° edizione
LETTERATURA, STORIA, TEATRO PER I GIOVANI
11 dicembre 2025 ore 11,00 Sport e civiltà
TEATRI D’IMBARCO – LA LEGGENDA DEL PALLAVOLISTA VOLANTE
con il Campione Andrea Zorzi , regia Nicola Zavagli
27 gennaio 2025 ore 11,00 Giornata della memoria
ERRARE PERSONA – LE CARLOTTINE dal libro di Elsa Morante
Scrittura e ricerca sul Lager di Terenzin, regia di
Progetto NOSTOS-RITORNO.
Regia Damiana Leone, Olimpia Ferrara
15 aprile 2025 ore 11,00
Giornata della Storia, della Legalità e della Giustizia
TEATRO DEI COLORI – IL PICCHIO ROSSO dal libro di Renzo Paris
La storia delle lotte per la terra nel Fucino e l’eccidio di Celano.
Regia di Gabriele Ciaccia
Programmazione del Teatro dei Colori, STAGIONE 2024 – 2025, ITINERARI DELL’ARCOBALENO -PROGETTO SCENA APERTA CELANO
19 -20 novembre 2024 ore 10 ,30 – Scuole dell’infanzia – TEATRO DEI FONDI
I COLORI DELL’ARCOBALENO
28 novembre 2024 ore 10 ,30 Auditorium E. Fermi – TEATRO INVITO
LEAR E IL SUO MATTO
19 dicembre 2024 ore 14,3020 dicembre ore 10,30 TeAtrio Scuola D’Annunzio – LA BOTTEGA TEATRALE
LA NOSTRA VERA STORIA DI NATALE
15 gennaio 2025 ore 10 ,30 – TeAtrio Scuola D’Annunzio – GLI ALCUNI
Il GATTO SENZA STIVALI
19 febbraio 2025 ore 10 ,45 – Auditorium E. Fermi – PILAR TERNERA
ARTEMISIA GENTILESCHI, PITTRICE. CRONACA DI UN PROCESSO PER STUPRO
25 febbraio 2025 ore 14,30-26 febbraio ore 10 ,30 – TeAtrio D’Annunzio – CENTOPERCENTO TEATRO
UN DUE TRE
10 marzo 2025 ore 14,30-11 marzo ore 10 ,30 – TeAtrio D’Annunzio – LA CONTRADA
I MUSICANTI DI BREMA
18 marzo 2025 ore 14 ,30-19 marzo ore 10 ,30 – TeAtrio D’Annunzio – TEATRO ACTORES ALIDOS, PAURA FATTI SOTTO! – dal libro “Il mostro peloso” di Henriette Bichonnier
9 APRILE 2025 ore 10 ,30 – Auditorium E. Fermi – LA CASA DI CRETA
SEMPRE TUA spettacolo e riflessione sul femminicidio Teatro d’attore –
30 APRILE 2025 ore 10 ,30 – Auditorium E. Fermi –TEATRO DEI COLORI
IL PICCHIO ROSSO
dal libro di Renzo Paris, sulla storia delle lotte per la terra del Fucino e l’eccidio di Celano.
Programmazione del Teatro dei Colori, STAGIONE 2024 – 2025, ITINERARI DELL’ARCOBALENO al Teatro San Francesco di Pescina
10 novembre 2024 ore 17,30 – Teatro con le famiglie – RUOTALIBERA
11 novembre ore 17,30 Teatro Scuola
LE STELLE DI SOTTO, UNO GNOMO CHIAMATO CUCUZZOLO
7 dicembre 2024 ore 18,00 – Teatro con le famiglie – GOMMALACCA TEATRI
IL DIARIO DI SOFIA
16 dicembre 2024 ore 10 ,45 – Teatro Scuola – TEATRO DEL LAVORO
MARIONETTE IN CERCA DI MANIPOLAZIONE
18 gennaio 2025 ore 17 ,30 – Teatro con le famiglie – TEATRO DEL DRAGO
Il MAGICO CERCHIO DI PROSPERO da W.Shakespeare
2 aprile 2025 ore 10,45 – Teatro Scuola – GRANTEATRINO
BUON COMPLEANNO GIULIO CONIGLIO
Programmazione del Teatro dei Colori, STAGIONE 2024 – 2025, ITINERARI DELL’ARCOBALENO al Teatro Talia di Tagliacozzo
23 novembre 2024 ore 17,30 Teatro con le famiglie – LA FONTEMAGGIORE
LA BELLA E LA BESTIA
29 novembre 2024 ore 10 ,45 Teatro Scuola – TEATRO INVITO
LEAR E IL SUO MATTO 2024 da W. Shakespeare
12 dicembre ore 10 ,45 Teatro Scuola – TEATRI D’IMBARCO
LA LEGGENDA DEL PALLAVOLISTA VOLANTE con il Campione Andrea Zorzi
28 gennaio 2025 ore 10 ,45 – Teatro Scuola – ERRARE TEATRO
Giornata della memoria – LE CARLOTTINE dal libro di Elsa Morante
Scrittura e ricerca sul Lager di Terenzin, Progetto NOSTOS-RITORNO.
13 febbraio 2025 ore 10 ,45 – Teatro Scuola – RUOTALIBERA
PINOLO
18 febbraio 2025 ORE 10 ,45 – Teatro Scuola PILAR TERNERA
ARTEMISIA GENTILESCHI, PITTRICE. CRONACA DI UN PROCESSO PER STUPRO
28 febbraio 2025 ORE 10 ,45, Teatro Scuola NOVE TEATRO
UN CURIOSO ACCIDENTE di Carlo Goldoni – Teatro d’attore
8 aprile 2025 ore 10,45 Teatro Scuola – CASA DI CRETA di Catania
SEMPRE TUA spettacolo e riflessione sul femminicidio – Teatro d’attore
Secondaria di 1 e 2 grado
Nasce a Napoli nel 1993. Nel 2017 consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con una tesi in Antropologia Teatrale. Ha lavorato come redattrice per Biblioteca Teatrale – Rivista di Studi e Ricerche sullo Spettacolo edita da Bulzoni Editore. Nel 2019 prende parte al progetto di archiviazione di materiali museali presso SIAE – Società Italiana Autori Editori. Dal 2020 dirige la webzine di Theatron 2.0, portando avanti progetti di formazione e promozione della cultura teatrale, in collaborazione con numerose realtà italiane.