Dal 18 al 22 agosto, danza, teatro e performance invaderanno le vie e i luoghi storici di Tuscania (VT) per la quinta edizione di direzioniAltre Festival 2021, organizzato da Twain_Centro Produzione Danza, sotto la direzione artistica di Loredana Parrella.
Dopo il successo delle scorse edizioni, avrà luogo nella suggestiva cittadina della Tuscia laziale, una maratona di cinque giorni all’insegna delle arti performative: tanti appuntamenti di assoluta innovazione e originalità per un festival multidisciplinare finalizzato alla sperimentazione di nuove modalità di ricerca e di incontro tra artisti e spettatori. All’interno del borgo antico, in cui si può respirare ancora un’atmosfera medievale di rara fascinazione, si animerà la kermesse: il Giardino Santa Croce e l’Anfiteatro Parco Torre di Lavello saranno le magnifiche location che ospiteranno gli spettacoli in programmazione, insieme agli spazi teatrali del Supercinema e dell’Ex Tempio Santa Croce.
Tra le molte partecipazioni, si annoverano compagnie di punta del panorama nazionale come: Ariella Vidach/Aiep, Naturalis Labor, VersiliaDanza, Ondadurto Teatro, Twain physical dance theatree la compagnia internazionale Cia Art Mouv’. Il programma prevede inoltre autori di nuova generazione come Diego Sinniger De Salas, Nicola Simone Cisternino, Massimiliano Frateschi, Aleksandros Memetaj, Yoris Petrillo, Mattia Cason (Vincitore Premio direzioniAltre 2020).
Anche per quest’anno, il 22 agosto alle ore 21:30, presso il Supercinema di Tuscania si svolgerà l’attesa finale della V edizione del Premio Twain_direzioniAltre, con sostegno alla produzione, residenza artistica e circuitazione per Artisti/e Under35. I progetti dei sei finalisti, Adriano Bolognino, Alexandre Fandard, Di Rocco/Rosati, Elisa Quadrana, Isabella e Anna Giustina, Iole La Sala verranno valutati, da una commissione di esperti che decreterà il vincitore la sera del 22 agosto in presenza del pubblico.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Passione e conoscenza: così potrebbe essere raccontata in sintesi la dimensione artistica di Loredana Parrella. Direttrice artistica e maître à penser di Twain Centro di Produzione Danza. Una struttura che mediante le sue attività sviluppa alcuni basilari concetti chiave. La ricerca e la sperimentazione coreografica da un lato, la centralità della storia, l’importanza delle origini dall’altro. L’esplorazione dei linguaggi e delle tradizioni diventa un viaggio attraverso i corpi per circumnavigare le debolezze e la forza dell’uomo. La realizzazione di un incontro tra culture e storie diverse. Due grandi eventi si sono conclusi recentemente: il Focus Giovani – sezione Danza, avvenuto al Supercinema di Tuscania dal 20 al 22 settembre e Romanza, Trittico dell’intimità. L’ultima composizione di Loredana Parrella è andata in scena al teatro Sala Pasolini di Salerno. Il nostro incontro con lei restituisce i pensieri e i ricordi di una donna e del suo autentico spirito ribelle, a poco tempo dal prossimo, importante appuntamento firmato Twain, la prima nazionale di Juliette al Teatro Fabbri di Vignola, il 26 ottobre a cui seguirà una lunga tournée a Roma, Tuscania, San Gimignano, Teatro Romano di Nora, Cagliari, Festival Quartieri dell’Arte, Soria e Madrid (Spagna), Viterbo, Biella.
Quali sono state le impressioni e le considerazioni sull’edizione 2019 del Festival direzioniAltre?
Il Festival direzioniAltre, giunto alla terza edizione si è svolto dal 13 al 16 giugno a Tuscania (VT) con performances site specific e spettacoli. Rappresenta l’apice della stagione diTwain Centro di Produzione Danza, sostenuto dalla Regione Lazio, che svolge sia la sua attività di programmazione di compagnie italiane ed europee sia di produzione di spettacoli, da gennaio a dicembre. Le 4 giornate del Festival sono delle vere e proprie invasioni creative durante le quali i 40 artisti in programma alternano performance in spazi urbani a spettacoli negli spazi teatrali. La mappa del Festival si snoda in tutto il centro storico, da Via Roma al Duomo, dal parco di Torre Lavello ai sagrati delle Chiese, dal Supercinema all’exTempio di Santa Croce. La bellezza dei luoghi unita all’abilità degli artisti nell’abitarli e la generosa risposta del pubblico, che ci segue numeroso, sono la linfa vitale del nostro Festival. Si è stabilita una relazione meravigliosa con la città. Gli spettacoli sono stati seguiti dagli spettatori con più attenzione e con meno diffidenza, divenendo in breve tempo un appuntamento abituale di di inizio estate.
L’ex Tempio di Santa Croce è una chiesa sconsacrata che ha ospitato INRI, spettacolo storico della compagnia Zerogrammi, che a mio avviso era perfetto all’interno di quel luogo per il quale abbiamo avuto un sold out. Diego Sinniger in Piazza Duomo, luogo di ritrovo di molti tuscanesi, si è infiltrato tra le persone presenti che in quel momento transitavano nella piazza e con il suo solo, dis–connectha incantato e commosso anche i più scettici. La sua bravura e la sua forza interpretativa sono state apprezzate anche nel suo duo Liov, nel quale viene affiancato dal bravissimo Kiko Lopez, programmato all’Anfiteatro Torre di Lavello. La dinamica e la forza della performance si sono sposati perfettamente con la potenza del luogo che gode di un panorama mozzafiato. Altro artista interessante che sviluppa un percorso estemporaneo in site specific è Manuel Martin che ha portato il suo Hangarin due spazi urbani entrando nel cuore della città e nel parco, dove grandi e piccini hanno potuto godere della sua spettacolare fisicità e intensità. Sempre in site specific la performance in prima assoluta 1-0, del collettivo Sa.Ni, con grande ironia ha coinvolto moltissimi cittadini di tutte le età. Inoltre ogni anno il Festival ospita i lavori degli artisti vincitori del premio Twain direzioniAltre dell’anno precedente.
Quest’anno programmati al Supercinema i due primi premi ex aequo, C&C Company di Carlo Massari, in scena con il pluripremiato Beast Without Beauty il 13 giugno e Sara Angius, ospite del festival il 14 giugno alle 21 al Supercinema con Wallpaper, prodotto dal Theater Braunschweigh (Germania), un’altra serata sold out. Ha concluso la sezione dedicata ai progetti urbani la compagnia residente Cie Twain con Juliette on the Road, una versione site-specific della mia ultima creazione, ospitata nella prestigiosa cornice di Santa Maria della Rosa. Come da tradizione, il Festival ha dedicato l’ultima serata al premio Twain DirezioniAltre con i suoi sei finalisti: Andrea Dionisi inMondi Sterminati,Giorgia Gasparetto in The Home of Camila, Pablo Girolami in Manbuhsa, Agnieszka Jania in Lei, Manolo Perazzi inFermo immagine e Priscilla Pizziol in Vengo a perderti. Appuntamento il 16 giugno alle 21 al Supercinema di nuovo tutto esaurito con l’esibizione dei finalisti, selezionati da una commissione d’eccezione composta da Alessandro Pontremoli (presidente commissione consultiva settore danza Mibac), Loredana Parrella (direttrice artistica Twain), Isabella Di Cola (responsabile programmazione danza Atcl Lazio), Ariella Vidach (direttrice artistica Aiep/Did studio Milano), Silvana Barbarini (direttrice artistica Vera Stasi), Simonetta Pusceddu (direttrice artistica Cortoindanza Cagliari) e Stefano Mazzotta (direttore artistico Zerogrammi Torino).
Il festival sin dalla sua nascita si pone come punto di vista alternativo, sempre alla ricerca di nuove prospettive, libero da preconcetti e stereotipi imposti da un sistema che cristallizza la danza in un’unica visione statica ed unidirezionale. La direzione è verso il contemporaneo e abbraccia autori di differenti fasce d’età, tenendo ben presente che la mescolanza di differenti professionalità ed esperienze crea terreno fertile per la crescita delle nuove generazioni di artisti. Il nostro festival è un viaggio breve ma intenso, un appuntamento annuale in cui differenti anime con differenti punti di vista si ritrovano per poi ripartire in direzioni diverse portandosi via frammenti di relazioni. direzioniAltre è un punto d’incontro tra un nuovo pubblico e nuove idee per un teatro vivo, caratterizzato dalla necessità di cercare, la curiosità di trovare ciò che si nasconde e la possibilità di pensare che c’è e ci sarà sempre un’altra direzione da esplorare.Un appuntamento che nel 2019 ha visto in soli quattro giorni oltre 600 spettatori.
Si percepisce una dimensione micro e una macro. I vicoli e le piazze, gli spettacoli e gli artisti, una comunità è un territorio con la sua storia, la sua cultura. Tutto questo si sviluppa e diventa un viaggio nel tempo e nello spazio. È questa la vostra mission?
Sì, il nostro festival parte dalla necessità di esplorare e abitare gli spazi urbani, attraverso l’azione dei corpi ispirata dalla poesia che ogni luogo suggerisce. Lo spazio urbano offre delle possibilità ma pone anche delle difficoltà che vanno superate e in qualche modo risolte. È in quel momento che si auto-crea una scrittura scenica e/o coreografica piena, concreta, dove ogni singolo gesto, ogni sguardo vive di esperienza e dona al corpo dell’interprete spessore e bellezza. In primis creo con i miei assistenti una mappatura dei luoghi, per poi disegnare un percorso nel quale inserire la programmazione delle performance e degli spettacoli. Agli artisti chiedo di intraprendere un viaggio attraverso i luoghi che ho scelto, ad ognuno di loro chiedo di perlustrare e percorrere quei luoghi. I giovani artisti sono molto disponibili a questa modalità di ricerca e di lavoro. Anche a distanza, loro iniziano a esprimere delle preferenze e il loro punto di vista. Lavoreranno in seguito per riadattare la loro performance all’interno di quel percorso. Questo mi permette di programmare opere vive e uniche che esistono nel momento in cui agiscono.
La scoperta, l’identificazione e l’appartenenza a un posto per un breve o per un lungo periodo: questo è quello che accade?
Si è ciò che è accaduto a noi così come a molti altri artisti che arrivati a Tuscania sono rimasti per moltissimi anni o addirittura per sempre. Tuscania ha un’energia incredibile legata a una grande bellezza. Nel 1971 è stata distrutta, in gran parte, da un terribile terremoto. Un cataclisma che ha lasciato uno shock nella generazione che all’epoca lo ha vissuto e che è stato tramandato almeno per altre due. Molti tuscanesi hanno abbandonato il centro storico e sono andati a vivere fuori le mura. Per molti anni percorrendo il centro si aveva l’impressione di essere in una città fantasma. Negli anni a seguire Tuscania è stata ripopolata da molti artisti sia italiani che stranieri, che hanno scelto di abitare le vecchie case del centro. Così si è costituita una nuova comunità che ha dato vita a molti processi creativi. In particolare Silvana Barbarini direttrice della Compagnia Vera Stasi che nel 1997, in collaborazione con Dark Camera e Luigi Francini, ha fondato Tuscania Teatro (struttura regionale di residenza per le arti sceniche), e ha dato nuova vita al Supercinema rendendolo uno spazio teatrale. La sua progettualità ha permesso il continuo fluire a Tuscania di molti importanti artisti che operano nel campo della danza.
Dal 2018 TWAIN entra nella gestione del Supercinema trasferendo in Tuscania tutte le sue attività e ottenendo una convenzione triennale per gli spazi comunali, il Teatro Il Rivellino, l’ex tempio Santa Croce e l’Auditorium Torre di Lavello. Grazie a questa migrazione oggi possiamo vantare un pubblico eterogeneo, con una sviluppata coscienza critica e una grande competenza artistica, e cittadini che nel tempo si sono inseriti nel contesto culturale e seguono abitualmente gli eventi. La nostra Mission è quella di lavorare in un contesto Nazionale ed internazionale, con la distribuzione delle nostre produzioni, programmazione di compagnie e artisti con lo scopo di portare arte e conoscenza anche nei luoghi dove normalmente non è possibile accedere agli stimoli artistici che la grande città offre. Attraverso l’organizzazione di eventi, workshop, mostre, progetti in residenza e una ricca programmazione di spettacoli l’intento è costruire uno spazio in cui cittadini ed operatori del settore possano imparare gli uni dagli altri creando un vero autentico scambio culturale.
Come è nato e come si è sviluppato il progetto Twain?
Ho fondato TWAIN nel 2006 in collaborazione con il designer Roel Van Berckelaer e contemporaneamente ho dato vita ad uno spazio culturale Spazio CTw_centrocoreograficopermanente. Un capannone ristrutturato di 300 m quadrati che ha dato residenza alla compagnia per 8 anni. Nel 2014 il comune di Ladispoli mi ha assegnato una residenza all’interno del Centro di Arte e Cultura, una sala di 105 m quadrati dove ancora oggi svolgiamo attività di formazione professionale e residenze artistiche. Dal 2011 viene riconosciuta come organismo di produzione danza dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo. Nel triennio 2015/2017 è Residenza Artistica art.45 e dal 2018 è Centro di Residenza del Lazio denominato PERIFERIE ARTISTICHE sostenuto dalla Regione Lazio e dal MIBAC. Dal 2016 è Centro di Produzione Danza sostenuto dalla Regione Lazio. Nel 2018 arriva la gestione del Supercinema e la collaborazione con il Comune di Tuscania e Twain migra a Tuscania e ne fa la sua sede di residenza prevalente. Ad oggi ha realizzato più di 20 produzioni di spettacoli dal vivo con oltre 450 repliche, in 200 Teatri e Festival, 17 Regioni italiane e 8 Paesi esteri (Spagna, Inghilterra, Serbia, Germania, Cipro, Montenegro, Bulgaria e Stati Uniti).
La linea artistica che ho scelto di dare al progetto Twain è fondata sulla scelta di autori di formazione eterogenea, appartenenti a differenti generazioni e sulla costituzione di un nucleo stabile di danzatori a disposizione di tutti i nostri autori. Oltre a me, che ne sono la coreografa stabile, sostiene i giovani autori Under 35 Yoris Petrillo, Collettivo Sa.Ni/Nicola Cisternino-Sara Sguotti e Jessica De Masi e i coreografi associati Simonetta Pusceddu, Loris Petrillo e Silvana Barbarini. Ogni anno TWAIN programma 36 spettacoli in ospitalità e 6 progetti in residenza di autori nazionali e internazionali negli Spazi di Ladispoli e Tuscania.
Fin dal 2008 la nostra progettualità è sostenuta con contributi e finanziamenti pubblici da: Presidenza del Consiglio dei Ministri–Dipartimento della Gioventù, MiBAC–Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio Assessorato alla Cultura ed Assessorato alle Politiche Giovanili, Provincia di Roma Assessorato alla Cultura ed Assessorato alle Politiche Giovanili, Roma Capitale, Zetema Progetto Cultura, Città di Ladispoli Assessorato alla Cultura, Città di Cerveteri Assessorato alla Cultura; Comune di Tuscania. Nel 2019 nasce l’ultimo lavoro della compagnia Juliettecon la mia regia e coreografia e con i testi di Aleksandros Memetaj. La produzione è per 10 interpreti ed è Coprodotta dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena. Il debutto sarà a Vignola, al Teatro Diego Fabbri dove debutterà in autunno per proseguire a Roma, Tuscania, San Gimignano, Teatro Romano di Nora, Cagliari, Festival Quartieri dell’Arte, Soria e Madrid (Spagna), Viterbo, Biella.
Qual è la tua concezione e il lavoro sul corpo nelle tue creazioni?
Avevo 15 anni quando il maestro Cebron venne in Accademia e ci mostrò il video della Sagra della Primavera di Pina Bausch. Fu allora che ho capito dove volevo andare e cosa avevo bisogno di cercare. Ho proseguito i miei studi presso l’Accademia Nazionale di Danza fino al 1985 quando ho deciso di intraprendere il mio viaggio professionale durante il quale ho incontrato i miei due maestri: a Parigi, Dan Moisev che mi ha aperto un nuovo orizzonte sullo studio del movimento e delle dinamiche fisiche e a Firenze dove Angelo Corti mi ha introdotta all’Opera lirica nella quale danza, teatro e musica si fondono. In quegli anni ho lavorato come interprete tra Belgio e Italia. Nell’arco di una quindicina d’anni il percorso da interprete si è trasformato in quello di autrice. Una filosofia di vita la mia che si esprime nel mio lavoro. Un modo di essere che abita un mondo in divenire. La necessità di abitare i corpi dei miei interpreti mi permette di intraprendere sempre un nuovo viaggio. Scoprirne la natura selvaggia per metterne in evidenza la natura rivoluzionaria. Un corpo pensante creatore di mondi paralleli. Concepisco una formazione solida che partendo anche da un’impostazione classica possa spaziare attraverso lo sport, le svariate tecniche della danza contemporanea, il teatro e le tecniche fonatorie. Insomma una formazione che renda concreta la fisicità di un danzatore che gli permetta di agire sempre attraverso delle regole fisiche universali. Per tradizione, soprattutto ai miei tempi, veniva fatto un lavoro in compressione: adulare se stessi senza apprezzarsi. L’immagine riflessa nello specchio che non tiene conto assolutamente di ciò che abita un corpo, l’essere umano. La danza per me è ricerca e azione. Mette in moto delle emozioni dei sentimenti ma anche quei meccanismi tipici della comunicazione tra interprete e spettatore. Nella linea di mezzo c’è l’autore che ad un certo punto, in qualche modo, deve sottrarsi. Scelgo con cura i miei interpreti e necessito che loro scelgono di lavorare con me.
La loro diversità li rende un corpo unico, speciale, un nucleo fortissimo. Ognuno di loro ha un ruolo fondamentale che sostiene il gruppo. È un lavoro duro, metodico e instancabile e mai casuale. Qui non ci sono turisti ma solo viaggiatori che sono parte di un progetto a lungo termine. Twain è l’acronimo di Theatre Without An Important Name. È il cognome che scelse Mark Twain il quale aveva lavorato sui battelli a vapore e sapeva che nella navigazione fluviale si usava quel grido per indicare una distanza di sicurezza “by the mark, twain” (dal segno, due braccia). Corrispondeva la misura della profondità (marca due) dove non dovevano arrivare le imbarcazioni per non incagliarsi. Successivamente ho scoperto che Twain è il dispositivo che mette in collegamento il computer con la stampante. Mi ha esaltato il fatto che senza quell’ impianto tecnologico le due macchine non riescono a comunicare tra di loro e ho realizzato che theatre potesse sostituire technology nell’acronimo. La nostra aspirazione è quella di mettere in relazione un piccolo corpo con uno più grande. Ognuno di noi è minuscolo nei confronti dell’immensità. Come in un quadro di Turner, mi sono sempre sentita così ogni volta che ho scritto e composto per i corpi: un puntino all’interno dell’universo.
Redattore editoriale presso diverse testate giornalistiche. Dal 2018 scrive per Theatron 2.0 realizzando articoli, interviste e speciali su teatro e danza contemporanea. Formazione continua e costante nell’ambito della scrittura autoriale ed esperienze di drammaturgia teatrale. Partecipazione a laboratori, corsi, workshop, eventi. Lunga esperienza come docente di scuola Primaria nell’ambito linguistico espressivo con realizzazione di laboratori creativi e teatrali.
Dall’8 Settembreriparte la Stagione 2019 di Twain Centro di Produzione Danza Regionale e Centro di Residenza Multidisciplinare sostenuto dalla Regione Lazio e Mibac, con la Direzione Artistica di Loredana Parrella, presso il Supercinema e il Teatro Il Rivellino – V.Lucchetti di Tuscania (VT).
Twain, cura un progetto attivo tra Tuscania e Ladispoli, presentando una stagione multidisciplinare che spazia dalla danza al teatro-ragazzi e le performing arts, al di fuori dei consueti circuiti dello spettacolo dal vivo. Un progetto per il territorio che vede, oltre alla programmazione della stagione, un vero e proprio centro di produzione, residenza e formazione della danza che si sta affermando come uno dei centri di riferimento per gli artisti anche a livello nazionale.
Il primo imperdibile appuntamento della stagione è fissato all’8 Settembre presso il Supercinema di Tuscania con lo spettacoloMinority Party di Aiep/Ariella Vidach, presentato all’interno della Stagione Danza: che cosa significa nell’era delle nuove cittadinanze e della globalizzazione la coreografia contemporanea? È possibile concepirla senza prendere atto delle differenze dei corpi, della contaminazione tra i linguaggi, dei nuovi scenari estetici?Claudio Prati e Ariella Vidach indagano il corpo e la danza come sistema di relazioni, esplorando le frontiere del linguaggio e le tradizioni, come elementi permeabili di trasmissione e incontro tra culture.
Con la regia di Claudio Prati e Ariella Vidach, quest’ultima anche coreografa, lo spettacolo Minority Party è interpretato da un cast internazionale composto da Ivelice Brown, Susannah Iheme, Masako Matsushita, Loredana Tarnovschi. Prodotto da 2019 / AiEP, con il sostegno di Mibac, NEXT – Regione Lombardia, Comune di Milano, DAC Comune di Lugano.
Proseguiranno gli eventi stagionali con il Focus Giovani dal 20 al 22 Settembre, una tre giorni dedicata alla nuova autorialità organizzata in collaborazione con Vera Stasi e ATCL Lazio, dove verranno presentati i lavori a cura di sette giovani realtà artistiche, sostenute e apprezzate da Twain: Francesca Foscarini, Nicola Cisternino, Jessica De Masi, Isabella Giustina, Barbara Berti, Gennaro Lauro eLuigi Aruta saranno i protagonisti delle serate di danza presso il Supercinema di Tuscania.
A fine ottobre, Twain presenterà la propria produzione Little Something, spettacolo vincitore de I Teatri del Sacro 2017, regia e coreografia di Loredana Parrella con Yoris Petrillo, Elisa Melis, Luca Zanni, Maeva Curco Llovera, Enea Tomei e la drammaturgia di Beatrice Balla. Il testo di François Garagnon, in una lingua metaforica e personale, racconta il viaggio della costruzione di sé, contrapponendo la filosofia dell’essere alla filosofia dell’avere: l’obiettivo dell’esistenza è divenire, essere un Grande Amore Senza Fine, anche se in partenza siamo una piccola cosa, un Little something appunto. La costruzione scenica si articola in una ricerca interdisciplinare tra teatro e danza traducendo i temi del testo in espressività coreografica e in una lingua poetica composta di parole e immagini capace di dialogare con l’intimità degli spettatori.
Compagnia solidamente affermata nel panorama italiano, Fabula Saltica presenta il 21 novembre,Cenerentola, una forma “ibrida” di danza che coniuga l’estetica del balletto classico a stili contemporanei. La compagnia è composta da giovani danzatori in grado di alternarsi in differenti produzioni che oscillano tra astrattezza e narratività teatrale, in grado di utilizzare diverse tecniche, stili e di adattarsi a differenti modalità espressive. Il coreografo Claudio Ronda ha immaginato una sobria situazione fantastica, prosciugata da ogni eccesso, ambientata nell’Italia degli Anni 60. Cenerentola è una storia familiare contemporanea, dove una ragazza, vessata da matrigna e sorellastre a tratti buffe, e lasciata in disparte dalla società laboriosa e arrivista, ricerca e trova una propria realizzazione personale con l’aiuto della danza e del vero amore.
L’Intelligenza Artificiale può sognare? Sono empatici i millenials? È possibile pensare con certezza alla scomparsa degli umani dal Pianeta Terra? L’essere umano ad oggi, non è stato in grado di risolvere alcuni problemi fondamentali in termini di evoluzione personale e sociale. Possiamo immaginare che il Pianeta verrà distrutto dalla nostra incapacità di gestire le nostre vicissitudini in un modo etico e costruttivo? Da questi interrogativi nasce lo spettacolo I.A. La edad pos humana di EnClaveDANZA, in scena il 6 dicembre, ideato e diretto dalla coreografa Cristina Masson brasiliana, madrilena di adozione. EnClaveDANZA mantiene un ideale di lavoro multidisciplinare, crede nella creazione collettiva cercando valori estetici che sensibilizzino il pubblico. Il processo di creazione della compagnia è spesso governato dall’immediatezza del gesto, dall’improvvisazione, prendendo quest’ultima come uno strumento per immergersi nel caos e recuperare l’abilità del corpo e dello spazio.
Per lo spettacolo Prometeo diEgribianco danza, in scena il 14 dicembre, si sono impegnati, con altrettante novità assolute, tre coreografi, convenuti da tre angoli del mondo: Patricia Apergi dalla Grecia (Prometheus and the rebels of today), Marco Chenevier dalla Val d’Aosta (Le Labbra di Prometeo), Salvatore Romania dalla Sicilia (Prometeo) e il coreografo residente, Raphael Bianco, che ha riservato per sé un breve tassello ispirato ad un personaggio femminile, (Steel orchid), quella Aung San Suu Kyi che senza armi né violenze ha portato la democrazia al suo tormentato Paese, pagandone lo scotto con 15 anni di dura prigione, a cui non l’ha sottratta neppure l’attribuzione del Nobel per la pace. Ne è scaturito un fiotto di creazioni, di caso in caso, passionali, provocatorie, ragionate, controverse, che ogni coreografo ha realizzato con piena autonomia di forma e contenuto, nell’esecuzione dei partecipi artisti-danzatori. Un bel challenge per il pubblico – così come scrive la direttrice Susanna Egri.
Gli ultimi appuntamenti del 2019 saranno lo spettacolo Finale del Corso Perfezionamento “Specific Dancers” e Powderdi Compagnia Petrillo Danza, regia e coreografiadi Loris Petrillo, con Marco Pergallini, Yoris Petrillo, Luca Zanni. Compagnia Petrillo Danza è prodotta da Twain Centro di Produzione Danza Regionale in collaborazione con Scenario Pubblico/CZD – Centro Nazionale di Produzione Danza, Orizzonti Verticali Festival – San Gimignano. Powder prende ispirazione dall’elemento naturale dellapolvere, intesa come un complesso di minutissime particelle di terra secca, sollevato dal vento e depositato ovunque. Essa nel suo moto dinamico crea nuvoli di polvere; si alza, si solleva, può essere gettata, accumulata, mischiata. Ma la Polvere viene anche associata alla tradizione dell’uomo, al suo spirito, alla sua essenza, come segno di lutto nell’atto di cospargersi il capo di polvere. In senso più figurato la polvere indica il tempo che passa, riporta all’abbandono, all’oblio. Ogni cosa si trasforma in polvere, le montagne diventano deserti, gli uomini diventano polvere, la polvere circonda il nostro spazio vitale, si deposita e resta in sospensione. Siamo fatti di polvere: quia pulvis es et in pulverem reverteris, polvere sei e polvere ritornerai.
Il calendario degli appuntamenti della stagione
08/09/2019 Stagione Danza – Minority Party – Aiep/Ariella Vidach – Supercinema – Tuscania
20/09/2019 Focus Giovani/ATCL – Animale di Francesca Foscarini / Sobotta di Nicola Cisternino – Supercinema – Tuscania
21/09/2019 Focus Giovani/Vera Stasi – BAU#1 di Barbara Berti / Sarajevo di Gennaro Lauro – Supercinema – Tuscania
22/09/2019 Focus Giovani – Mutamenti di Isabella Giustina / Matricola 0541 di Luigi Aruta / In.Contrastabile di Jessica De Masi – Supercinema – Tuscania
31/10/2019 Stagione Danza – Little Something di Cie Twain – Teatro Il Rivellino – Tuscania
21/11/2019 Stagione Danza – Cenerentola di Fabula Saltica –Teatro Il Rivellino – Tuscania
06/12/2019 Stagione Danza – I.A. La edad pos humana di EnClaveDANZA – Supercinema – Tuscania
14/12/2019 Stagione Danza – Prometeo di Egribianco danza – Teatro Il Rivellino – Tuscania
21/12/2019 Stagione Danza – Spettacolo Finale del Corso Perfezionamento “Specific Dancers” e Powder di Compagnia Petrillo Danza – Supercinema – Tuscania
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti per garantirti la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.