FOG – Triennale Performing Arts. Un nuovo festival per Milano

FOG – Triennale Performing Arts. Un nuovo festival per Milano

La vocazione storica multidisciplinare del Teatro dell’Arte e della Triennale (che ne ospita e sostiene l’attività) e la crescente dimensione cosmopolita di Milano (la più internazionale città italiana nell’ambito dell’arte e dell’industria culturale) sono il contesto ideale per lo sviluppo di un festival internazionale aperto alla sperimentazione e alla curiosità culturale: l’obiettivo è dare vita ad un appuntamento di riferimento sulla scia dei grandi modelli europei e italiani in grado di presentare al pubblico le espressioni più innovative e affascinanti del teatro contemporaneo, della musica, della danza. Un festival di produzione e di ospitalità capace di mettere in dialogo le performing arts con l’architettura, il design, l’arte all’interno della Triennale di Milano e in una rete di spazi e progettualità cittadine vocate alla ricerca e alla visione internazionale (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, DiD Studio, Radio Raheem, ZONA K, Threes/Terraforma, Piano City Milano).

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Il festival multidisciplinare, promosso da un’importante realtà istituzionale, rappresenta un progetto strategico per la città che in prospettiva mette in connessione lo spettacolo dal vivo e l’intera filiera culturale, educativa e del turismo, i mondi della scuola e dell’università, dell’arte e della creatività valorizzando anche il patrimonio artistico e culturale. Un nuovo progetto multidisciplinare, dunque, che prende vita nel cuore del Palazzo dell’Arte per diffondersi progressivamente nella città di Milano: questo è FOG Triennale Milano Performing Arts.

FOG colma un’assenza cittadina e completa un ricco e variegato panorama teatrale milanese unico a livello nazionale. Un festival che affianca la stagione di Triennale Teatro dell’Arte (che continuerà a svolgersi nell’arco dell’anno) e ne accentua la pluralità disciplinare, il “fuori formato”, le insolite modalità di coinvolgimento degli spettatori, il rapporto con lo spazio pubblico e la natura.

FOG:

Il nome FOG (nebbia in lingua inglese) è un omaggio ironico, romantico all’immaginario milanese, ma è soprattutto un invito alla scoperta, al rischio e alla sorpresa, l’evocazione di un paesaggio dove i sensi si amplificano e la visione si fa poetica, incerta e immaginifica, i confini disciplinari mutano e la dimensione temporale apparentemente sospesa lascia spazio all’ascolto e alla riflessione. Un festival, dunque, in ascolto della città e del mondo. FOG intende promuovere la pluralità dei linguaggi e dei formati, di una visione aperta che indaga la molteplicità di prospettive e punti di vista: in questo senso si inserisce perfettamente nell’impronta programmatica che la curatela di Umberto Angelini ha voluto dare sin dal suo esordio, mettendo al centro dell’attenzione la questione dello sguardo (Questione di sguardi è stato appunto il claim scelto lo scorso anno per dare il via alla stagione inaugurale di Triennale Teatro dell’Arte).

IL PROGRAMMA:

La prima edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts – in programma dal 9 marzo al 5 giugno 2018 – è un numero zero, un progetto pilota, che darà vita a un vero e proprio unicum nel panorama cittadino, grazie a un programma che vedrà protagonisti alcuni tra i nomi chiave del contemporaneo, molti in arrivo per la prima volta a Milano. La prima edizione del festival presenta artisti tra i più importanti al mondo e giovani realtà nei vari spazi della Triennale (Teatro dell’Arte, Agorà, Giardino, Salone d’Onore, Biblioteca del progetto, Balena) e in altri luoghi della città: 45 artisti, 9 Paesi, 11 produzioni, 90 recite, 15 prime nazionali.

Lavori che affrontano argomenti di attualità e di grande rilievo nel mondo del teatro, dell’arte e della società contemporanea e intendono stimolare il confronto d’idee, il pensiero critico, l’immaginazione.

Tra gli ospiti di questa prima edizione l’artista e musicista italiano Nico Vascellari, considerato uno dei migliori performer attivi oggi nel panorama internazionale (può vantare tra i suoi ammiratori Marina Abramovic, che conosce e segue da tempo il suo lavoro); Olivier Dubois, ex-allievo di Fabre attualmente considerato tra i migliori coreografi al mondo; Philippe Quesne, artista di punta del teatro contemporaneo francese e internazionale, il cui vasto repertorio viene oggi rappresentato in tutto il mondo, in arrivo per la prima volta a Milano; Romeo Castellucci, oggi tra i massimi registi viventi nel mondo del teatro (Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia nel 2013); Virgilio Sieni, il più celebre coreografo italiano, dal 2013 al 2016 direttore della Biennale di Venezia – Settore Danza, nominato nel 2013 Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della cultura francese; i Nature Theater of Oklahoma, ensemble teatrale di culto con base a New York, in collaborazione con EnKnapGroup, la principale compagnia di danza contemporanea slovena; gli mk di Michele Di Stefano (Leone d’argento alla carriera alla Biennale di Venezia) e i due artisti inglesi Ant Hampton e Tim Etchells (artista e scrittore, direttore artistico di Forced Entertainment, una delle maggiori compagnie della scena d’Oltremanica) con la collaborazione della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli; Michèle Lamy, musa e compagna del fashion designer Rick Owens e figura storica della night culture losangelina; Scarlett Rouge, artista nata in California che vive tra Los Angeles e Parigi, i cui lavori sono stati presentati al Palais de Tokyo di Parigi e in moltissime gallerie internazionali; la pluripremiata regista olandese Lotte van den Berg, (protagonista sulle scene di Europa, America e Africa), per l’occasione coinvolta in un tandem creativo con il collettivo milanese Strasse, artisti associati di Triennale Teatro dell’Arte; Daniele Ninarello, coreografo e danzatore tra i più interessanti della scena coreografica italiana; Dewey Dell, originale quartetto formato da Teodora, Agata, Demetrio Castellucci e Eugenio Resta, coprodotto da prestigiosi festival e teatri internazionali; Annamaria Ajmone, tra le recenti rivelazioni della danza italiana, in un inedito lavoro a quattro mani tra coreografia e musica insieme ad Alberto Ricca (aka Bienoise); Michele Rizzo, giovane ed apprezzato coreografo italo-olandese, sostenuto dal 2012 tra gli altri dal centro coreografico ICKamsterdam diretto da Emio Greco; il pianista Marino Formenti, tra gli interpreti più apprezzati della sua generazione, definito dal Los Angeles Time come il “Glenn Gould del XXI secolo”, in collaborazione con Piano City Milano; la coreografa e performer Elisabetta Consonni, coinvolta negli ultimi anni in alcuni dei più significativi progetti partecipati di Virgilio Sieni; la compagnia Ariella Vidach AiEP con improvvisazioni di danza all’interno del Parco Sempione durante la Design Week milanese; Palm Wine, progetto del musicista Simone Bertuzzi, collaboratore stabile di artisti della danza contemporanea italiana; Chevel, uno dei moniker del talentuoso producer trevigiano Dario Tronchin, ospite dei cartelloni dei più importanti locali e festival elettronici d’Europa e fondatore dell’etichetta Enklav; Bienoise, tra gli artisti rivelazione della musica contemporanea italiana e non solo; C2C Soundsystem, la scuderia del più importante festival avant-pop d’Europa, il torinese Club To Club; il Secret show dell’agenzia Threes e del festival Terraforma (dedicato alla sperimentazione sonora e alla sostenibilità ambientale); il live di Romare, musicista, dj e produttore inglese, in collaborazione con Radio Raheem, originale radio on line che trasmette live “su strada” da una vetrina di Milano sui Navigli, 24 ore su 24.

FOG Triennale Milano Performing Arts non rappresenta soltanto uno straordinario cartellone, in grado di accogliere il meglio del panorama italiano e internazionale, ma vuole costituire anche un luogo prezioso di accompagnamento e di sostegno alla creazione. Tra le compagnie e gli artisti sostenuti da FOG attraverso produzioni e coproduzioni per il 2018 vi saranno infatti: Motus, uno dei gruppi teatrali italiani più conosciuti e apprezzati all’estero, con un’importante coproduzione internazionale che vede protagonisti gli attori del teatro La MaMa di New York (prima nazionale); Strasse, collettivo milanese indipendente, che porta avanti una ricerca sullo spazio urbano in cui convergono dimensione performativa e cinematografica (prima assoluta); in collaborazione con ZONA K, la compagnia Mammalian Diving Reflex, una delle più originali compagnie canadesi nell’ambito della ricerca performativa, che presenta un progetto innovativo realizzato ad hoc con gli adolescenti della periferia milanese (prima italiana); Kami Manns, attrice e regista tedesca che lavora con alcune tra le strutture più prestigiose del continente (dai Berliner Ensemble all’Opéra National Comique de Paris al Teatr Wielki di Varsavia) che proporrà in Terror un’inedita forma di coinvolgimento del pubblico (prima assoluta); Alessandro Sciarroni, fresco vincitore del Premio Europa Realtà Teatrali che con il collettivo Masbedo darà vita ad una performance site-specific commissionata insieme al miart, fiera dell’arte moderna e contemporanea (prima assoluta); Gianni Biondillo, scrittore e architetto che con Painè Cuadrelli (producer e sound designer) per FOG ha ideato un nuovo format combinando racconto e materiali d’archivio e lavorando sulla celebre occupazione della XIV Esposizione Internazionale della Triennale di Milano nel 1968 (prima assoluta); Trickster-p, progetto svizzero di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi, premiato lo scorso anno con il più prestigioso riconoscimento teatrale svizzero (prima italiana); la commissione al pool di giovani coreografe Luna Cenere, Barbara Novati, Greta Cisternino, Loredana Tarnovschi, Francesca Siracusa e Flora Orciari, presentato in collaborazione con DiD Studio in prima assoluta; la commissione agli artisti Resmini, Zaffaroni e Maniscalco per la creazione di un lavoro performativo e interattivo per bambini di 0-12 mesi e i loro genitori.