DRAMMATURGIA: “Il cielo è cosa nostra” di Francesco Colombo
Nota dell’autore
“Il Cielo è cosa nostra – La vera storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso” racconta le losche attività post mortem dei tre fondatori delle mafie: Osso, Mastrosso e Carcagnosso e dei loro altrettanto mostruosi avversari. Mettere in scena il male comporta spesso dei rischi. Ciò che volevo evitare era rendere il male una cosa distante dallo spettatore che, rassicurato dall’ “altro da sé”, dal non essere chiamato in causa direttamente, avrebbe potuto limitarsi a giudicare. Sarebbe stata una scrittura più comoda.
Abbiamo quindi scelto un’altra strada: da bambino, nel buio, c’era un mostro che mi terrorizzava e mi costringeva immobile sotto le coperte. Dopo un po’ mi facevo coraggio e raggiungevo l’interruttore. La luce mi faceva scoprire che il mostro era una semplice ombra. Poi però per tornare a dormire dovevo spegnere la lampadina e insieme al buio tornava la paura…
La luce che oggi ho voluto accendere sulla scena è quell’interruttore schiacciato dal bambino, una luce che oggi Illumina questi personaggi diabolici nel loro quotidiano, con i loro vizi, i loro capricci, la loro “normalità”, pur restando mostruosi. E, volontariamente o meno, comici. Come tutti gli uomini.
“Il Cielo è cosa nostra” è una rappresentazione del male sotto la forma della commedia nera e surreale che veicola un messaggio forte e definito di avversione alla mafia, ma sfrutta i binari veloci dell’ironia. Per far questo, il lavoro con gli attori ha richiesto da parte di tutti un particolare impegno. Sono molto esigente e chiedo loro la cosa più difficile: la libertà. Siamo partiti dalle improvvisazioni per arrivare al testo. A quel punto gli attori avevano già la carne dei personaggi.
Lo spettacolo “Il cielo è cosa nostra – La vera storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso” della compagnia The Ghepards è risultato vincitore de “L’Italia dei Visionari” (2017).
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Biografia dell’autore
Regista e drammaturgo nato a Lecco nel 1981, Francesco Colombo ha studiato al Centro Internazionale La Cometa di Roma e ha frequentato seminari con: Nicolai Karpov, Claudio Conti, Natalia Zvereva, Peter Clough, Aurelio Grimaldi, Bernard Hiller, A. Woodhouse, A. Bergamo, P. Zuccari, P. Sepe, F. Albanese. A teatro ha lavorato con M. Belli, G. Innocenti, L. Nicolaj, V. Salvi, G. Cobelli. Ha avuto anche esperienze di Arte di Strada con due spettacoli da lui ideati e realizzati: “Il ritratto della fortuna” (estate 2006-2014) e “La ballerina” (estate 2015 ).
È autore di poesie e testi teatrali: “Anche l’indice parla”, Edizione Nuova Cultura 2009 (Poesia) , “20 poesie disperate e una canzone d’amore”, Edizione Nuova Cultura 2009 (Poesia) , “Io ne so qualcosa”, 2010 (teatro) , “La fanciulla con la cesta di frutta” 2015 (teatro) e “Il cielo è cosa nostra”, 2016 (teatro). Nel 2016 fonda la compagnia “The Ghepards”.
Redattore