da Redazione Theatron 2.0 | 17 Dic 2018 | News

Il bilancio 2018 della Scala si chiude in pareggio, con un budget di circa 126 milioni, in linea quindi con quello del 2017 che era di 126,5 milioni di euro.
PROMUOVI IL TUO EVENTO SU THEATRON 2.0 > SCOPRI I SERVIZI PER LO SPETTACOLO
Oggi è arrivata l’approvazione definitiva da parte di assemblea dei soci e Cda. Il contributo del Comune, che lo scorso anno era stato ridotto a 5 milioni sale nuovamente a 5,8. Rispetto al passato si è verificata una diminuzione dei ricavi da biglietteria dovuta soprattutto al nuovo sistema antibagarini e ad alcuni titoli in cartellone poco conosciuti dal grande pubblico come Die Fledermaus o Fin de Partie. A questa riduzione ha però fatto da contrappeso una riduzione dei costi e un aumento dei contributi privati. La previsione per il 2019 è di un bilancio in pareggio, che resta intorno ai 126 milioni, con un miglioramento delle vendite di biglietti grazie a 10 alzate di sipario in più e a un cartellone più popolare. Passano ad esempio da 5 a 12 le recite di Traviata, che alla Scala tradizionalmente fa sempre il tutto esaurito.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 31 Mag 2018 | News

Teatro dell’Opera di Roma Capitale
Alla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale e alla Fondazione Teatro alla Scala di Milano vengono corrisposti 2 milioni 661 mila euro. Questo l’ammontare – stabilito con decreto del Ministro dei beni culturali – del contributo a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo di cui alla legge 163/1985. In particolare, si fa riferimento alla sezione del Fondo sugli enti autonomi lirici e istituzioni concertistiche assimilate. Le due Fondazioni ricevono rispettivamente una quota di contributo pari a 1.330.505 milioni di euro.
> SCOPRI I SERVIZI PER LO SPETTACOLO DAL VIVO DI THEATRON 2.0
Il finanziamento è stato corrisposto per le particolari finalità riconosciute ai due enti dalla legge 800/1967 in merito al “Nuovo ordinamento degli enti lirici e delle attività musicali”. In particolare, all’articolo 5, al Teatro dell’Opera di Roma “è riconosciuta una particolare considerazione per la funzione di rappresentanza svolta nella sede della capitale dello Stato”. Il Teatro alla Scala di Milano è, invece, “riconosciuto ente di particolare interesse nazionale nel campo musicale” dall’articolo 6 della stessa legge.
ORIGINE E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE
La legge finanziaria 2001 aveva incrementato il Fondo Unico per lo Spettacolo di cui alla legge 163/1985. L’incremento era stato pari a 7.746.853 milioni di euro ed era rivolto alle particolari finalità riconosciute dal “Nuovo ordinamento degli enti lirici e delle attività musicali”. Per l’anno corrente, si erano rese disponibili le menzionate risorse (2.661.010 milioni di euro). Il Ministero ha, quindi, ritenuto di dover procedere alla loro ripartizione. La suddivisione dell’ammontare è stata effettuata “ritenuto che non sussistono ragioni per diversificare le quote paritarie già definite” con precedenti decreti.
La corresponsione risponde anche alle note, del 6 aprile scorso, con le quali le due Fondazioni hanno illustrato le attività programmate per il 2018.
Approfondimenti:
Ripartizione delle risorse a favore del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro alla Scala di Milano
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 20 Mar 2018 | News
La trattativa per il rinnovo del ‘contratto unico Scala’ dei dipendenti del Piermarini – in corso da oltre 15 mesi – “non è ancora chiusa, non siamo ancora al punto di deliberare”.
> SCOPRI I SERVIZI PER LO SPETTACOLO DAL VIVO DI THEATRON 2.0
Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine della riunione del Consiglio di amministrazione di via Filodrammatici, di cui è presidente. L’obiettivo è di “arrivare ad una soluzione condivisa in una quindicina di giorni”, ha chiarito il sindaco, che prevede una nuova convocazione del cda dopo le vacanze pasquali. “Abbiamo fatto anche presente che l’accordo, prima di essere firmato, deve essere sottoposto all’attenzione della Corte dei Conti” affinché “garantisca che la modifica rientri nell’accettabilità del piano”, ha concluso il sindaco.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 3 Dic 2017 | News
Il 7 dicembre il Teatro alla Scala di Milano inaugurerà la stagione lirica con Andrea Chénier di Umberto Giordano diretto da Riccardo Chailly, con la regia di Mario Martone e sul palco la star Anna Netrebko insieme al marito tenore Yusif Eyvazov. I biglietti (che arrivano a tremila euro con la prevendita internet) sono andati da subito a ruba e adesso rimangono solo una trentina di posti liberi. Chi non potrà sedersi in sala, comunque potrà vedere l’opera al cinema o in diretta su RaiUno (e radio 3). Come già lo scorso anno, saranno Milly Carlucci e il direttore di Rainews Antonio Di Bella a condurre la trasmissione realizzata da Rai Cultura sulla rete ammiraglia e in contemporanea su RaiHD.
Pare certo che nemmeno questa volta sarà presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal 5 al 7 dicembre impegnato in una visita in Portogallo. E’ confermato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, probabilmente tornerà il presidente del Senato Pietro Grasso e si parla della possibilità che nel palco reale sieda anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. In città sono già iniziati gli appuntamenti dedicati all’opera scaligera.
PROMUOVI IL TUO EVENTO SU THEATRON 2.0 > SCOPRI I NOSTRI SERVIZI
Andrea Chénier
La Stagione lirica della Scala si inaugura con Andrea Chénier di Umberto Giordano (pugliese di nascita, milanese d’adozione, scaligero per assidua frequentazione) nel centocinquantenario della sua nascita: un titolo che in realtà non avrebbe bisogno di ricorrenze per essere rappresentato. Torna con la direzione di Riccardo Chailly che aveva diretto quest’opera, appartenente al repertorio verista, nella Stagione 1982-1983. Più di trent’anni di silenzio per un capolavoro in cui Chailly crede profondamente.
“Datemi un bel libretto e mi prenderò la responsabilità di un bel successo”. Così Giordano, ma la situazione non era facile dopo l’insuccesso di Regina Diaz. Alla nascita dell’opera contribuirono due padrini d’eccezione, due amici come Alberto Franchetti e Pietro Mascagni, che con la loro influenza riuscirono a dissipare i dubbi iniziali esistenti (per irrappresentabilità) sia da parte dell’editore Sonzogno sia della Scala. Il libretto scritto da Luigi Illica si ispirava alla vita del poeta André Chénier al tempo della Rivoluzione francese: in realtà il soggetto era difficilmente immaginabile per un’opera in quel periodo, in quegli anni verso la fine dell’800. Significava l’abbandono del ’700 non solo musicale. Andrea Chénier è un “dramma storico” sulla Rivoluzione francese, un archetipo dell’opera romantica “fin de siècle”.
“La musica di Giordano nasce dalla realtà, dal vero. È piena di sangue, di ardore, di passione”, così dice il direttore Carmen Battiante che ha curato, con altrettanta passione, la pubblicazione dei Diari di Giordano presentati da lei e da Armando Torno al Museo Teatrale della Scala.
L’opera andò in scena alla Scala il 28 marzo 1896. Il successo fu grande e rapidamente si estese all’estero. Riscosse subito l’ammirazione di Richard Strauss e soprattutto di Gustav Mahler, che colpito da un autore “tanto innovativo nell’armonia e potente nel pathos” diresse una straordinaria esecuzione di Chénier ad Amburgo nel 1897.
L’apertura della Stagione scaligera è dedicata al grande direttore Victor de Sabata (a 50 anni dalla morte), che durante la sua sovrintendenza alla Scala portò la serata inaugurale dal 26 al 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 29 Gen 2017 | AccaddeOggi
Ricordiamo l’ “Excelsior”, balletto mimico di Luigi Manzotti su musica di Romualdo Marenco, la cui prima avvenne al Teatro alla Scala di Milano l’11 gennaio 1881. Lo spettacolo si incentra sull’idea (nella società di fine Ottocento) del trionfo della scienza, vivendo la vittoria di Luce e Civiltà contro Oscurantismo, nemico del Progresso. Pertanto nel balletto seguono quadri che esaltano le grandi opere e invenzioni di quel periodo.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.