Sasha Waltz annuncia che lascerà lo Staatsballet di Berlino a fine 2020
Dopo 5 mesi alla guida dello Staatsballet di Berlino la coreografa Sasha Waltz e Johannes Oehman termineranno il loro mandato comune a fine 2020. Lo ha confermato il dipartimento della Cultura all’emittente Rbb, e lo riporta Die Zeit. La coreografa e ballerina Sasha Waltz era stata contestata dalla compagnia di balletto classico questa estate con la petizione “Salvate lo Staatsballet”.
> SCOPRI I SERVIZI PER LO SPETTACOLO DAL VIVO DI THEATRON 2.0
Alla base della contestazione, la scelta di una coreografa di teatro-danza per una compagnia di balletto classico. “Questa forma di danza richiede altre qualità artistiche rispetto a quelle di un danzatore di balletto”, “è come se mettessero un allenatore di tennis alla guida di una squadra di calcio”, si diceva nella petizione. L’artista di Karlsruhe ha giustificato lo scioglimento anticipato del contratto, spiegando la sua intenzione di non proseguire da sola la conduzione dello Staatsballet dopo le dimissioni del condirettore Oehmann, che andrà a dirigere la Dansenhus (la casa della danza) a Stoccolma.
SASHA WALTZ:
Ballerina e coreografa tedesca, Sasha Waltz si è formata come ballerina ad Amsterdam (1983-86) e a New York (1986-87), venendo a contatto con coreografi, musicisti, attori e “visual artists” di tutto il mondo. Nel 1993 ha fondato con J. Sandig la compagnia Sasha Waltz & Guests e tre anni più tardi ha istituito il Sophiensaele (noto teatro berlinese), per il quale ha curato numerose performance e spettacoli di teatro-danza. Tutto ciò le ha permesso di divenire una delle direttrici artistiche dello Schaubühne am Lehniner Platz (1999-2004), storico teatro dove ha presentato alcune delle sue opere più celebri. Ormai protagonista del teatro sperimentale europeo, dal 2005 ha riscoperto le tematiche “classiche”, coreografando e adattando spettacoli quali Dido & Aeneas (2005), Medea (2007) e Roméo et Juliette (2007) con la Sasha Waltz & Guests. Negli anni W. ha ricevuto numerosi premi (tra cui il Premio Europa nel 2008 come Nuova Realtà Teatrale e l’Ordre des Arts et des Lettres nel 2009) e nel 2011 ha presentato (con la sua compagnia) Matsukaze, di T. Hosokawa.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.