Tips 4 Actors #11 – Essere o non essere? Gli attori e i social

Tips 4 Actors #11 – Essere o non essere? Gli attori e i social

Sai chi sei. Sai cosa vuoi. Sai che puoi fare di più. Bene! Cosa puoi inventarti, allora, per uscire dal mare dell’anonimato e conquistare un pubblico che meriti? Siamo in Italia, non a Broadway dove fai tre provini al giorno. C’è di buono che… si, siamo in Italia e siamo solo 60 milioni (circa); mica come i quasi 200 milioni degli Stati Uniti!

Fortunatamente la tecnologia ci viene in aiuto: abbiamo i treni ad alta velocità e frequenza, cellulari che registrano in HD, reti Internet capillari che ci permettono di essere ovunque e subito. Non abbiamo proprio scuse per tirarci indietro dal gridare al mondo che esistiamo e che facciamo il mestiere più bello del mondo. E possiamo farlo economicamente dal divano di casa! Dal 2008 ad oggi sono tanti i colleghi che hanno conquistato il pubblico del Web, approdando poi al cinema e alla TV. Alcuni li definiscono egomaniaci, i tempi li hanno consacrati come youtuber e webstar; ora li chiamiamo “Influencer”, cioè quella precisa categoria umana che ha surclassato benzinai ed astronauti nelle fantasie di bambini e ragazzini.

Tuttavia, molti attori vedono i social come un nemico dell’arte, altri all’opposto come un prisma per riflettere la propria luce. Da Yutube al defunto Vine, passando per il sempreverde anche se un po’ ingiallito FB, o il guerriero Instagram, come veicolare al meglio la propria materia artistica senza fare troppi errori?

Perché SI: i casting usano i social per reperire informazioni sugli attori.

Fidiamoci allora di Benton Whitley – casting americano per il teatro e per il grande schermo – che afferma quanto sia fondamentale avere una buona presenza on line, consigliando di fare attenzione a:

  • Negatività e sproloqui
  • Gli inciuci
  • I contenuti aggiornati
Tina Cipollari e Gianni Sperti, due capisaldi dell’inciucio all’italiana.

Tina Cipollari e Gianni Sperti, due capisaldi dell’inciucio all’italiana.

In poche parole a tutto quello che di appealing c’è sui Social.

Dunque: abbandonata la tentazione di “fare rumore”, ecco che si presenta un’altra questione. Infatti una cosa è avere una presenza professionale sui social network, altro è costruire online una figura professionale affidabile e utile (a noi e agli altri). A tal riguardo i dubbi non mancano. E a ben vedere non si hanno tutti i torti.

Allora oggi voglio provare a far luce su alcuni di questi quesiti con l’aiuto di amici attori, casting e influencer. Gli ho chiesto:

  • Quali dovrebbero essere i primi passi da muovere on line?
  • Che tipo di contenuti promuovere?
  • Con quale frequenza dovrei creare contenuti?
  • Quali domande dovrei chiedermi durante il processo?
  • Sarò ancora preso sul serio come attore?
  • Quali sono i vantaggi di avere successo sui Social?
  • Quali sono gli aspetti negativi del successo su Web?
  • Come faccio a sapere se quello che ho postato è giusto?
  • Come posso portare la mia “influenza” al livello successivo?

# ZERO – PAROLA D’ORDINE: ONESTÀ

La prima cosa su cui dovremmo interrogarci è la nostra natura. Lavorare su la nostra essenza, su quello che veramente ci diverte, o ci appassiona, ci coinvolge, fa sì che saremo sempre onesti. È questa la base da cui partire, anche e soprattutto nella nostra proposta attoriale. Il web premia l’onestà, per quanto sciocca, imbarazzante o assurda possa essere.

Focalizza la tua essenza. La tua verità sarà quello che permeerà tutti i tuoi contenuti e che ti differenzierà dagli altri.

Focalizza la tua essenza. La tua verità sarà quello che permeerà tutti i tuoi contenuti e che ti differenzierà dagli altri.

PROVA A… Perché non inizi dalla condivisione di una tua competenza (anche non artistica), sforzandoti di essere quanto mai coinvolgente ed empatico. Ho fatto questo esercizio recentemente durante un laboratorio condotto da Davide Iodice (ragazzi, se riuscite vivete un’esperienza con Iodice, Manfredini o Borrelli!!!) e popolato di anime belle. Il risultato è stato a tratti stupefacente e rivelatore, a tratti commovente. In tutti i casi ha permesso a molti di noi di riscoprire un lato assopito del proprio carattere. In fin dei conti si tratta di fare pratica con le emozioni, in modo da renderle condivisibili ed accessibili.

“Ti piace esibirti e ti piace <inserire qui il tuo interesse>. Esegui entrambi allo stesso tempo accendendo la fotocamera e includendo il pubblico nel tuo progetto”, ecco cosa dice Denise Simon (casting americana fortissima sui minori).

Per approfondire, prova a dare uno sguardo a questo suo articolo.

#1. QUALI DOVREBBERO ESSERE I MIEI PRIMI PASSI?

Innanzitutto, è necessario creare gli account; in secondo luogo è necessario renderli interdipendenti. Bada bene ad una cosa però: non tutti i social sono uguali. Ognuno ha le sue peculiarità, format che funzionano di più o di meno, orari e giorni in cui gli utenti sono più attivi.

In questo caso il primo passo è porsi un obiettivo. Rispondi onestamente al perché senti la necessità di condividere una parte di te con il Web. Ciò che ne seguirà diventerà la tua strategia di personal branding coerente, che ti aiuterà a generare valore.

Butta un occhio a questo articolo d’introduzione al mondo del personal branding e dei Social.

Una domanda alla quale ti troverai a dover rispondere è “pseudonimo si, pseudonimo no”. Ovviamente dipende da quale sarà l’obiettivo da raggiungere e l’ambiente in cui deciderai di muoverti. Quello che posso dirti è che, in questo momento, il pubblico sembra fidarsi di più di nomi e facce più che di “alias”.

PROVA A… Butta giù una lista di 5 persone che segui sui Social. Se non ti ricordi come si chiamano, scrivi “quello/a che fa/dice questo…”

Alla fine controlla i nomi che non ricordi su Internet. In questo modo avrai un piccolo campione – se così possiamo chiamarlo – di nomi che per te hanno funzionato (perché li hai ricordati in qualche modo) e delle cose che a te interessano e che potrebbero interessare un tuo ipotetico pubblico. Da questa prima fase dovresti riuscire a tirare fuori: NAMING – CORE – TONE OF VOICE. In poche parole come vuoi essere riconosciuto, quale abilità stai mostrando e quale atmosfera vuoi ricreare (ironica, demenziale, emotiva, quotidiana, etc.) Quello che mostrerai sarà tuo figlio e parlerà della tua personalità e creatività.

#2. CHE TIPO DI CONTENUTI PROMUOVERE?

Le fasi precedenti rispondono in parte a questa domanda. Non esiste una regola su cosa generare per il Web. Esiste un momento, un modo e un pubblico. Se i tre ingredienti si incontrano nasce un contenuto efficace; contrariamente bisognerà fare qualche aggiusto strada facendo. L’importante è non gettare la spugna.

All’inizio sarà difficile trovare come parlare, come porsi, cosa tagliare a montaggio e cosa tenere (soprattutto nel caso di un progetto tutto tuo). Prova! Al massimo cambi strada. Puoi pubblicare un monologo o un dialogo periodicamente; puoi fare lo stesso ma riadattando le battute; puoi far recitare ai tuoi gatti le battute di Trainspotting; dare consigli su come truccarti in scena o studiare un copione… puoi fare quello che vuoi. Non esiste posto più bello (e terribile) del Web.

Certo: alcune cose (come gli animali e gli scherzi) funzionano più di altre, ma tu hai il tuo obiettivo! Vi ricordate del ridoppiaggio eccezionale di Fabio Celenza? È divertente, professionale e ha fatto grandi numeri.

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#3. CON QUALE FREQUENZA DOVREI CREARE VIDEO?

Idealmente, per costruire davvero una base di fan dovresti aggiungere ogni giorno un contenuto di qualità ai tuoi Social. Se ciò non è possibile, poiché alcuni tipi di video impiegano molto più tempo di produzione rispetto ad altri, e il pagamento dell’affitto è sempre la nostra spada di Damocle, non aggiungere contenuti solo per il numero.

Privilegia la qualità, perché sarà un tuo tratto distintivo.

Trova una routine che possa essere sostenibile per te. In questo io stessa ero partita bene: postavo un articolo completo una volta a settimana e due pillole, per un totale di tre pubblicazioni settimanali diversificate per ogni social. S/fortunatamente mi sono un po’ persa per la strada, ma spero di recuperare. Ricorda che ogni canale ha la sua specificità: le storie di Instagram sono brevi e più semplici.

PROVA A… Butta un occhio a come gestiscono una settimana di contenuti gli attori che ami o i gruppi Youtube based come The Jackal (e i singoli profili), iPantellas, i Casa Surace e i Soldi Spicci. Un buon modo per creare un piano editoriale efficace è proprio guardare al percorso di coloro che sono venuti prima di te. Vedi cosa ha funzionato per loro e provalo. Come dice il mio “sommo maestro” Paolo Fox, “Non credete. Verificate!”

#4. QUALI DOMANDE DOVREI PORMI DURANTE TUTTO IL PROCESSO?

Non smettere di farti domande, proprio come fai sul tuo essere da attore. Quali sono i miei obiettivi a breve termine? Quali sono i miei obiettivi a lungo termine? Sono in grado di raggiungerli? In caso contrario, cosa posso cambiare per migliorare le mie possibilità? Che cosa funziona bene e cosa ha bisogno di miglioramento? Il mio contenuto è professionale e di alta qualità?

Questo elenco di domande ti aiuterà a rimanere in pista e ti fornirà un modo coerente per valutare il tuo percorso, fuori e dentro i social.

#5. SARÒ ANCORA PRESO SUL SERIO COME ATTORE?

Questa è una domanda atavica. E la risposta è controversa. Quello che ho potuto capire io è che chi nasce sul Web ha difficoltà, in effetti, ad uscirne.

Non c’è da sentirsi ridicoli o si serie B se si lavora per il Web. Si tratta di uno strumento che fa molti più numeri dei tradizionali mezzi di comunicazione. Non importa il mezzo, ma il messaggio.

Non c’è da sentirsi ridicoli o si serie B se si lavora per il Web. Si tratta di uno strumento che fa molti più numeri dei tradizionali mezzi di comunicazione. Non importa il mezzo, ma il messaggio.

Io penso che i tempi siano leggermente mutati: l’integrazione tra le piattaforme è sempre più effettiva, non esiste più un unico modo di fruire contenuti video e, certe volte, alcune cose fatte per il Web superano in qualità quelle dello streaming domestico. In attesa delle risposte di chi ha una fan base solida, provo a rispondere così.

Se stai cercando di promuovere la tua carriera di attore, tutto si riduce al branding e alla professionalità. YouTube, Vimeo (che ti permette anche di fa scaricare il tuo CV) e lo stesso FB sono grandi piattaforme per promuovere il tuo demo reel, singole clip o intere serie web online; inoltre sono accessibili a un vasto numero di persone in tutto il mondo.

Certo: per sviluppare la tua carriera di attore, i social non dovrebbero essere la tua unica piattaforma di lavoro, ma creare contenuti di qualità e condividerli non ti impedirà di essere preso sul serio come attore.

#6. QUALI SONO I VANTAGGI DEL SUCCESSO SUI SOCIAL?

Come con qualsiasi piattaforma, la tua voce sarà amplificata. Se riuscirai nel tuo intento potresti diventare un “influencer” e sarà prezioso un tuo parere. Ecco perché potresti trovarti nella condizione di recensire prodotti, provarli gratuitamente. Potrebbe essere una bella opportunità per portare avanti i tuoi valori e di far luce su cause o problemi che ti stanno a cuore.

 #7. QUALI SONO GLI ASPETTI NEGATIVI DEL SUCCESSO SU WEB?

Riassumo con due parole: haters e troll. Dovrai imparare a gestire il fatto che l’anonimato del Web rende gli utenti meno educati, per usare un eufemismo. Non sarà facile controllare la rabbia e la frustrazione che deriveranno dal leggere i commenti offensivi o negativi. L’altro svantaggio di rendere i tuoi contenuti liberi e facilmente accessibili sul Web è che potresti essere plagiato, ma questo è il problema eterno della proprietà intellettuale.

Le ultime due domande vorrei venissero esaurite da chi ha maggiore competenza di me, perciò rimando al prossimo articolo in cui le star risponderanno a questi quesiti. Se avete altre domande da fare loro, scrivete a Tips 4 Actors o alla redazione di Theatron. Per me sarà solo un onore fare da portavoce.

Nel complesso, il successo Web richiede dedizione e coerenza. La gestione del tempo non è affatto secondaria; bisogna essere consapevoli di quanto tempo si ha e di quanto tempo si necessita per creare i propri contenuti. Solo così si può decidere se investire le proprie risorse in questa avventura.

Qualche consiglio più tecnico nel prossimo articolo. Intanto attendo i vostri pareri e domande.

Voi ricordate sempre di

Stay Tipper & Go Deeper!

Photo by Milada Vigerova – Stefan Cosma – Tyler Smith on Unsplash