Grandi Pianure, gli spazi sconfinati della danza contemporanea

Grandi Pianure, gli spazi sconfinati della danza contemporanea

Al via Grandi Pianure, progetto sulla coreografia contemporanea affidata al coreografo Michele Di Stefano, che quest’anno si presenta in una nuova edizione, ancora più amplificata e diffusa in diversi spazi, ma soprattutto integrata nel flusso dei programmi del Teatro di Roma e strutturata in risonanza con la Stagione teatrale.

Dal 15 febbraio al 14 giugno sui palcoscenici di Argentina e India si alternano artisti d’eccellenza, prestigiosi protagonisti del panorama italiano e internazionale, con inedite scritture coreografiche, opere originali e dai formati creativi, sempre in dialogo con i linguaggi della scena, la cultura musicale, la performance e le arti visive. Per una riflessione non stereotipata sulle possibilità della danza e sulla ricerca coreutica, comestimolo al dibattito sulla contemporaneità attraverso nuove modalità di fruizione, pratiche ed esperienze di coinvolgimento. Oltre ad abitare le sale dello Stabile nazionale, Grandi Pianure ‘sconfina’, per il secondo anno, negli ambienti museali del Palazzo delle Esposizioni con Buffalo, format dalla creatività emergente e interdisciplinare in collaborazione con Palaexpo dal 12 al 14 giugno (con preview il 21 e 22 maggio).

Con performance immersive, atelier, spettacoli e coproduzioni, la danza di Grandi Pianure intesse un rapporto serrato con i temi del progetto artistico del Teatro di Roma all’insegna dell’innovazione, della multidisciplinarietà e del coinvolgimento del pubblico: «Il programma di Grandi Pianure per la stagione del Teatro di Roma elude definitivamente l’idea e la forma di una rassegna, per cercare ubiquità, obliquità, vicinanze e riverberi con quanto avviene prima e dopo, e naturalmente accanto, nei diversi spazi collegati dal progetto e più in là. Affidata interamente al corpo, questa attitudine immersiva e pervasiva riguarda innanzitutto gli artisti coinvolti e i loro lavori ma ha una vocazione all’incontro, e cerca formati e pratiche che possano andare a tempo con diversi habitat, che sono poi modi differenti di far durare l’emozione dell’incontro con il pubblicoLa coreografia – il mistero dell’articolazione della presenza del corpo allo sguardo – si è da tempo affrancata dalle formalità di genere ed è una chiave per dare all’arte dal vivo e quindi al corpo che agisce un ruolo centrale nella società», così racconta il Leone d’argento per la danza, Michele Di Stefano, fondatore del gruppo mk e tra gli artisti residenti di Oceano Indiano al Teatro India.

Si inizia al Teatro India con la nuova creazione di Silvia RampelliAbstractUn’azione concreta, potente campo di forze sorretto da figure solitarie e tese (15 e 16 febbraio); si prosegue conla permeabilità tra pubblico e performer del dispositivo della norvegese Ingri Fiksdal con venti performer locali (coinvolti in un laboratorio) per la messa in scena diShadows of Tomorrow, concerto psichedelico senza musica (27 e 28 febbraio); l’indagine poetica e politica sull’identità della franco-algerina Nacera Belaza con Le Cercle (14 e 15 marzo), vorticoso lavoro sul movimento e sul dissolvimento della figura della coreografa, che offre anche un atelier a partire dalla trasmissione delle danze tradizionali algerine. Al Teatro Argentina la scena è dedicata all’immersione nel paesaggio e nell’altrove di mk con Parete nord (14 e 15 aprile), recente produzione della compagnia proiettata nella vastità di una veduta alpina. Si ritorna all’India con il rito collettivo e coinvolgente dell’americano Trajal Harrell con Caen Amour (23 maggio), indefinibile e dolce vaudeville esotico che il pubblico può attraversare liberamente, per una riflessione sul sessismo, l’orientalismo e il colonialismo. Chiude il programma il Leone d’oro, Alessandro Sciarroni, già presente con il suo Augusto nel settembre scorso all’Argentina, e ora al Teatro India con Turning (23 e 24 maggio), un’esplorazione dei movimenti migratori degli animali tradotto nel lavoro in punta della danza classica.

Negli spazi del Palazzo delle Esposizioni prende vita Buffalo con un doppio appuntamento: una preview con Kiss di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo (21 e 22 maggio) e il programma di performance con Cristina Kristal RizzoAlexandra BachzetsisNicola GalliLast Interesting NegroJérôme BelFrancesca GrilliIndustria Indipendente (1213 e 14 giugno). Buffalo è un ‘fuori scena’ che agisce nel bilico del corpo tra performance e arti visive, in dialogo con artiste e artisti capaci di aprire il loro lavoro a modalità differenti di visione, di qualità della scrittura e di organizzazione dei formati, esplorando tutto il potenziale della permeabilità tra le discipline artistiche. Una solida sinergia che si rafforza tra Teatro di Roma e Palaexpo, a cui si aggiunge la collaborazione dell’Istituto Svizzero di Roma.

90esimo anniversario della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma

90esimo anniversario della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma

Saggio spettacolo 2014 della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi – ph C.M.Falsini

Domenica 28 ottobre, Gala speciale al Teatro Nazionale, per festeggiare il 90esimo anniversario della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi. Per l’occasione la serata-evento, che si avvale anche di contributi video e testimonianze preziose, coinvolgerà allievi, ex allievi della Scuola di danza accanto ai professionisti del Corpo di ballo del Costanzi.

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La Scuola di danza è stata istituita nel 1928 ed è uno dei più antichi e prestigiosi istituti professionali italiani. Dal 1939 si trova in via Ozieri 8, in una struttura ricca di storia e di fascino, a ridosso dell’Acquedotto Felice, realizzato durante il pontificato di Papa Sisto V, e sopra l’antico Circo Variano che insieme donano alla Scuola un aspetto unico, contribuendo a creare un’atmosfera d’altri tempi.

”Negli ultimi anni, sotto la direzione di Laura Comi che ringrazio per l’ottimo lavoro che sta svolgendo – ha dichiarato il sovrintendente Carlo Fuortes – la scuola ha avuto un’importante evoluzione e rinnovamento, attraverso un’attenta scelta del corpo docente, un ampliamento e miglioramento del piano formativo e dei moduli didattici, un aumento delle attività di spettacolo accanto all’introduzione di nuove iniziative come stage per allievi esterni, corsi di aggiornamento e corsi di formazione per insegnanti di danza”.

”Festeggiare oggi i suoi primi 90 anni non è solo un piacere – ha aggiunto – ma un dovere nei confronti della nostra storia, di tutte le persone che con il loro lavoro hanno contribuito a renderla tale. La nostra cultura passa attraverso la nostra memoria che dobbiamo tenere viva e onorare con iniziative come queste, per rilanciare un futuro sempre più solido e di alto profilo”.

Saggio di danza della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma

L’attuale direttrice Laura Comi, formatasi nella scuola di via Ozieri, entrata subito dopo il diploma nel Corpo di ballo del Teatro dell’Opera, del quale diviene prima ballerina ed étoile, ha invece dichiarato: ”Sono onorata di celebrare insieme al sovrintendente Carlo Fuortes questa significante ricorrenza. Sono trascorsi 90 anni dall’apertura della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma e oggi nel festeggiarla ne riscontriamo con gioia la crescita che ha avuto in questi anni, diventando un importante punto di riferimento per i giovani che intendono avviarsi alla professione tersicorea. Dirigerla per me è un piacere e un privilegio e in questa occasione, una grande emozione rappresentarla per celebrarne insieme il lavoro svolto nel tempo. Numerosi sono coloro che, grazie allo studio della tecnica e all’esperienza maturata all’interno della scuola e del Teatro, oggi ballano nelle maggiori compagnie italiane e internazionali, e tanti sono i successi e i riconoscimenti ottenuti dalla Scuola stessa. Desidero ricordare, con sentita gratitudine tutti i direttori, i maestri, il personale e gli allievi che negli anni si sono succeduti per il loro ruolo fondamentale, così come ringrazio le autorità del Teatro che hanno sempre sostenuto la Scuola. Oggi è la festa della Scuola – ha concluso- Auguriamo a tutti i nostri giovani una solida continuità didattica e un futuro brillante”