I 17 partner nazionali che compongono Risonanze – network per la tutela del teatro under 30 hanno selezionato 10 compagnie che concorreranno al Premio Cantiere Risonanze 2022, destinato a spettacoli in fase di creazione, con l’obiettivo di accompagnare e sostenere il processo produttivo dall’idea progettuale al debutto.
Le compagnie selezionate sono Nardinocchi/Matcovich, Gruppo RMN, Contrasto Teatro, D’Aria Fresco, Giulia Trippetta, Hombre Collettivo, Mahkhloufi/Capparella, Peso Piuma, Pergallini/Pitarresi, Rosati/Di Rocco.
L’edizione 2022 del Premio si svolgerà dal 21 al 23 ottobre in Umbria, tra Foligno e Cannara. Tutti gli artisti selezionati prenderanno parte a uno speech in presenza, durante il quale hanno l’opportunità di esporre i propri lavori alla giuria composta dalle direzioni artistiche degli organismi aderenti a Risonanze. Durante le giornate del Premio, inoltre, si svolgerà il Meeting Risonanze 2022, concepito come occasione di confronto costruttivo e scambio di best practices tra operatori, giovani artisti e spettatori su problematiche relative al teatro under 30.
Tutti i partner del network (festival, imprese culturali, organismi di programmazione) contribuiscono alla realizzazione del Premio mettendo a disposizione dell’artista o della compagnia vincitrice una residenza creativa presso il proprio spazio, un debutto all’interno della programmazione, un supporto economico e tutoraggio artistico e organizzativo. In tal senso la premialità garantisce un percorso che rafforza il processo creativo e pre produttivo delle formazioni artistiche coinvolte.
Elemento propulsore dell’iniziativa è la volontà di sostenere e promuovere la creatività emergente italiana favorendo il ricambio generazionale e la sperimentazione. Il successo professionale prevede la fallacità e l’errore, la crescita e la progressione passano attraverso la pratica, il tentativo, lo studio. Risonanze, credendo fortemente nell’importanza di concedere agli artisti e alle artiste delle nuove generazioni un tempo dilatato da dedicare alla ricerca, ha strutturato in quest’ottica la premialità.
In palio per l’edizione 2022 ci sono oltre 50 giorni di ospitalità in residenza artistica presso 7 strutture disseminate su tutto il territorio nazionale, 11 repliche in altrettanti Festivale un tutoraggio gestionale e progettuale.
Continuano, inoltre, le attività di Risonanze Next Generation, un percorso del tutto innovativo nel panorama teatrale nazionale, che porta giovani spettatori, artisti e operatori di età compresa tra i 20 e i 30 anni, per un numero complessivo di circa 50 ragazzi provenienti da 8 diverse regioni, a stimolare l’innesco progettuale di inedite pratiche culturali declinate sui propri territori di appartenenza.
L’obiettivo di Risonanze Next Generation è quello di stimolare l’adeguamento delle attuali pratiche dello spettacolo dal vivo ai 17 goal individuati dall’Agenda 20 30 delle Nazioni Unite, ponendo particolare attenzione alla riduzione delle disuguaglianze e della sostenibilità ambientale. A tale scopo la giovane comunità U30 è coinvolta in un percorso formativo diffuso su tutto il territorio nazionale guidato da mentor ed esperti sulle tematiche trattate. Le prime due tappe si sono svolte nel mese di maggio a Bergamo, in occasione del Festival Up To You, e nel mese di giugno, a Piossasco (TO), nell’ambito del Festival Teatro a Pedali.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
La demonizzazione della sessualità della donna, che imperversa nella vita di ciascuna di noi, non ha placato la sua corsa in epoca odierna ma ha trovato nuovo slancio quando, nel corso della pandemia, è divenuta una fonte di reddito per numerose lavoratrici ritrovatesi senza occupazione.
La crisi economica generatasi durante e dopo il confinamento ha mietuto molte vittime, la maggior parte delle quali donne. I dati evidenziano come i tagli al personale abbiano colpito principalmente posizioni lavorative al femminile. Come far fronte, dunque, alle necessità d’ogni giorno? Molte donne, giovani e adulte, sono approdate al mondo del sex work online in cerca di guadagni, scontrandosi con la violenza di un fenomeno dalla preoccupante crescita come il revenge porn.
Ma il lavoro sessuale non si svolge solo dietro un monitor: tante sono le sex workers in Italia e nel mondo, a cui non viene riconosciuto alcun tipo di tutela, per le quali non è prevista alcuna legittimazione civica, sociale e professionale dell’attività svolta. Lasciate in balìa di abusi, marginalizzazione e precarietà, si dimenano tra promesse di legalizzazione e mancanza di regolamentazione. Un vuoto politico e culturale per cui si battono da mezzo secolo i movimenti femministi pro-sex.
Silvia Torri e Rita Giacobazzi, attiviste, artiste e fondatrici della compagnia Créature Ingrate, hanno trovato in tale tematica il fil rouge della propria ricerca scaturita dapprima in Flirt e poi in Bozzoli, spettacolo vincitore delPremio Cantiere Risonanze 2021.
Il Teatro di Figura con la sua capacità di innestare la metafora sulla vita, di amplificare lo sguardo e la riflessione, di parlare ad adulti, giovani e bambini si presta come potente mezzo di comunicazione e di annientamento dello stigma.
Approfondendo il processo creativo di Bozzoli, ne parliamo con Silvia Torri e Rita Giacobazzi.
Ph Denis Glinne
Con Bozzoli portate avanti una riflessione delicata che, a partire dall’aumento di sex workers verificatosi in seguito alla pandemia, indaga i movimenti femministi pro-sex. Come nasce la scelta di questo tema?
Silvia Torri: Da molto tempo mi interrogo su questo tema in quanto donna e in quanto teatrante. Come donna, fin dalle prime scoperte della sessualità ho dovuto fare i conti con la stigmatizzazione che quasi tutte le donne subiscono. Sociologicamente è formalizzato lo “stigma della puttana” che colpevolizza e che affibbia una sorta di sporcizia alle donne in quanto esseri sessuati. Chi paga il prezzo più alto, tra il rigetto della famiglia, la marginalizzazione e le molestie sono però le prostitute.
Dato il mio interesse per questa tematica, ho iniziato a lavorare nell’ambito dell’educazione sessuale rivolta a bambini, adolescenti e adulti per sfondare un tabù e creare uno spazio di apertura. Nella vita di tutti i giorni è più complesso affrontare argomenti simili, il teatro invece ci da l’occasione di portare tale dibattito a un livello pubblico. Ho creato il primo spettacolo sul tema che si chiama Flirte che si collega alla ricerca che stiamo conducendo con Bozzoli.
Rita Giacobazzi: Entrambe riflettiamo da tempo sul tema come attiviste e donne, perché è qualcosa che riguarda tutte noi anche se ci sentiamo distanti dal mondo del sex work. Durante la pandemia, la questione è diventata enorme ai nostri occhi. Se noi abbiamo ricevuto dei sussidi come lavoratrici dello spettacolo, per le sex workers non è stato introdotto un sistema di protezione se non grazie alla sorellanza tra colleghe. Molte altre donne che hanno perso il lavoro si sono riversate in questa occupazione, anche online. Mi sono chiesta quindi come rappresentare tutto ciò attraverso il teatro d’oggetti, un linguaggio che ci parla da tempo e che permette di creare delle metafore anche scomode in maniera molto diretta.
La tematica trattata fa emergere una situazione preoccupante in termini di disparità da un punto di vista non solo occupazionale ma anche civico e sociale. Qual è in questo senso la situazione del nostro Paese? Da donne e da artiste, che tipo di responsabilità adduce un lavoro come Bozzoli?
S.T: Ci sono molte realtà e associazioni che in Italia portano avanti questo discorso anche su un piano politico. La precarietà femminile è un problema importante e investe anche il lavoro sessuale che, non essendo regolamentato, deve sottostare a una serie di leggi che impediscono lo sfruttamento e l’incentivo alla prostituzione. Ciò comporta una mancata collaborazione tra le sex workers e una conseguente messa in pericolo delle lavoratrici sessuali che in tal modo vengono spinte alla solitudine. Più che disincentivare lo sfruttamento si disincentiva il lavoro stesso che consente a molte donne di far fronte alle necessità della vita.
Il vuoto legislativo, in ambito di diritti e tutele, è collegato a un vuoto culturale: entrambi necessitano di essere colmati. Questo stigma accresce la violenza subita da molte lavoratrici sessuali che non possono denunciare, non essendo tutelate a livello lavorativo. In Italia la discussione politica sul tema è solo relativa alla legalizzazione, la vera questione è come regolarizzare. Le sex workers chiedono la decriminalizzazione del lavoro sessuale, molto diversa dalla legalizzazione che comporta una presa in carico dell’attività da parte dello Stato e la conseguente creazione di profitti.
R.G: In quanto donne abbiamo una sensibilità e un’esperienza particolare e specifica. Sento la responsabilità di avere uno sguardo intersezionale, riuscire a veicolare il mio messaggio in maniera chiara e con attenzione.
Una delle frange di questa tematica è il revenge porn, anche questo in rilevante crescita per via della sessualità online amplificata dal trasferimento in contesti telematici delle relazioni e delle pratiche sessuali. Per raccontare tale situazione, il vostro spettacolo affianca al teatro di figura tecniche di video-live. Come avete lavorato sull’ibridazione di questi linguaggi?
R.G: Abbiamo ancora molta sperimentazione da fare in questa direzione. Nei primi dieci minuti che abbiamo presentato c’è un utilizzo parziale del video-live rispetto a quello che vorremmo diventasse. Il linguaggio video si sposa con la tematica del lavoro sessuale online perché permette di rinforzare la lettura dei meccanismi. Per il momento abbiamo lavorato su delle immagini e sull’interazione tra video e testo.
S.T: Abbiamo scelto di utilizzare questa tecnica in Bozzoli perché, oltre a essere a noi vicina, il teatro d’oggetti innesca un lavoro di immaginazione che chiediamo anche al pubblico. Il video ci serve per riempire il vuoto della metafora e creare altri paesaggi. Ciò che ci interessa è raccontare l’intimo e la video live può creare cortocircuiti interessanti e aprire spazi di senso inaspettati.
La vittoria di Cantiere Risonanze vi da accesso a un percorso di sostegno che fornirà a Bozzoli una rilevante occasione di crescita. Su quali aspetti del lavoro intendete concentrarvi? In quanto giovane compagnia, che cosa significa per voi poter godere del supporto di un network nazionale?
S.T: Le prossime tranche di lavoro riguarderanno certamente la drammaturgia e la sperimentazione sui diversi linguaggi. Rita sta sottoponendo il progetto a dei tutor di eccellenza ma poter avere delle residenze a disposizione per approfondire il lavoro è veramente importante. Questa vittoria rappresenta un’occasione anche perché la mancanza di spazi è una delle frustrazioni più grandi per le giovani compagnie. Nel momento in cui guardiamo a ciò che facciamo come a un lavoro e non come a un hobby, è giusto non dover poi fare affidamento solo sulle proprie economie per far evolvere i progetti.
Ricevere questa cura ci fa sentire meno sole, ci fa avere una visione del progetto. Inizieremo a capire anche come ottenere dei finanziamenti per rilanciare l’aspetto produttivo, adesso sentiamo di avere tutti gli strumenti per lavorarci.
R.G: È un’occasione meravigliosa anche per entrare in rete con realtà che sentiamo affini a noi e al nostro lavoro. Per noi è stato importante vincere con questo tema, ci siamo rese conto che c’è un’attenzione è come se la nostra ricerca fosse stata in qualche modo legittimata. Inoltre, l’idea delle residenze diffuse ci permetterà di confrontarci con pubblici diversi per scoprire le modalità di relazione che gli spettatori, in tutta Italia, applicano a questo tipo di narrazione.
Nasce a Napoli nel 1993. Nel 2017 consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con una tesi in Antropologia Teatrale. Ha lavorato come redattrice per Biblioteca Teatrale – Rivista di Studi e Ricerche sullo Spettacolo edita da Bulzoni Editore. Nel 2019 prende parte al progetto di archiviazione di materiali museali presso SIAE – Società Italiana Autori Editori. Dal 2020 dirige la webzine di Theatron 2.0, portando avanti progetti di formazione e promozione della cultura teatrale, in collaborazione con numerose realtà italiane.
Mercoledì 12 maggio 2021, nell’ambito del Festival 20 30 presso l’Oratorio San Filippo Neri di Bologna, si è svolta la cerimonia per l’assegnazione del Premio Nazionale Cantiere Risonanze 2021, a conclusione di due intense giornate di incontro e di valutazione dei progetti artistici di 13 compagnie provenienti da diversi territori nazionali.
Dopo un confronto aperto e ricchissimo di stimoli tra i partner del network e le giovani formazioni, il Premio Cantiere Risonanze 2021 è stato assegnato alla compagnia Creature Engrate di Silvia Torri e Rita Giacobazzi per il progetto BOZZOLI. Le due artiste, entrambe under 30, hanno raccontato, con estrema sensibilità, una storia contemporanea che tocca da vicino moltissime donne che, durante il lockdown, si sono viste private del proprio lavoro e spesso anche della loro dignità. Il tema delle sex worker tocca trasversalmente diverse generazioni. “Bozzoli” utilizza sia gli strumenti del teatro degli oggetti, creando immagini delicate e ironiche sia il linguaggio audiovisivo in modo intimo, rivelando la fragilità e al contempo la forza delle sue protagoniste.
Menzione speciale all’attrice Maria Anna Stella che con lo spettacolo da lei scritto e interpretatoVECCHI SI NASCE (e io modestamente…), travolge con un’energia e una tecnica sorprendentemente mature. L’esperienza scenica dimostrata merita il sostegno di Risonanze che sarà tradotto, oltre alla segnalazione, in un concreto accompagnamento da parte di tutto il network.
Cantiere Risonanze è un premio destinato a spettacoli in fase di creazione, con l’obiettivo di accompagnare il processo produttivo di artisti e compagnie under 30 dall’idea progettuale al debutto. Credendo fortemente nell’importanza di concedere agli artisti e alle artiste delle nuove generazioni un tempo dilatato da dedicare alla ricerca, il network Risonanze ha strutturato in quest’ottica un percorso di sostegno e promozione della creatività emergente italiana. Ogni partner del network contribuisce a tal fine mettendo a disposizione della compagnia vincitrice una residenza creativa presso il proprio spazio, un debutto all’interno della propria programmazione (festival o teatro), un supporto economico e tutoraggio artistico e organizzativo.
Risonanze – network per la tutela del teatro under 30 nasce ad opera di un insieme di realtà teatrali, disseminate su tutto il territorio nazionale, che hanno individuato nella promozione e nel sostegno delle nuove generazioni di artisti del teatro contemporaneo il fulcro della propria attività.
Fanno parte di Risonanze: il festival Dominio Pubblico (Roma); Festival 20 30 (Bologna); Direction Under 30 (Gualtieri, RE); POLLINEFest (Sezze LT); Theatron 2.0 (Campania); il festival Strabismi (Cannara PG); Spazio Zut (Foligno PG); Kilowatt Festival (Sansepolcro AR); Torino Fringe Festival (Piemonte); Arezzo Crowd Festival (Arezzo); IAC Centro Arti Integrate (Matera); Up To You (Bergamo); la residenza artistica Amuranza (Campania).
Si ringraziano per la presenza e la partecipazione tutte le compagnie e gli artisti in concorso: Compagnia Fettarappa Sandri/Guerrieri,Michele Scappa e Sara Capanna, Francesco Petruzzelli, Compagnia Crack24, teatroINfolle, Silvia Torri e Rita Giacobazzi, Simone Giustinelli, Pietro Angelini, Cosimo Frascella, I Pesci, Maria Anna Stella, Daniele Turconi, Alessandro Paschitto e Ctrl+Alt+Canc.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Risonanze! Network per la diffusione e tutela del teatro Under 30 nasce nel 2018 dalla collaborazione tra Dominio Pubblico, Festival 20/30 e Direction Under 30. La rete ha come obiettivi la promozione di percorsi di sostegno produttivo per artisti e compagnie, l’attivazione di una circuitazione alternativa di nuove opere e il coinvolgimento attivo delle fasce più giovani di pubblico in processi di organizzazione e direzione artistica partecipata.
Laddove il contagio dilagante ha messo in crisi un settore già fortemente indebolito, incidendo pesantemente sulle speranze di quanti si avviano a una professionalizzazione dell’attività artistica, Risonanze Network intende ribadire l’importanza di un’azione che può rivelarsi mezzo straordinario per il superamento dell’empasse vissuto dal comparto culturale: fare rete.
Attualmente il network è composto da partner eterogenei (festival, teatri, imprese culturali) diffusi in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Fanno parte di Risonanze il festival Dominio Pubblico (Roma), Festival 20/30 (Bologna), Direction Under 30 (Gualtieri, RE),POLLINEFest (Sezze LT), Theatron 2.0 (Campania), il festival Strabismi (Cannara PG), Spazio Zut (Foligno PG), Kilowatt Festival (Sansepolcro AR), Torino Fringe Festival (Piemonte), Arezzo Crowd Festival (Arezzo), IAC Centro Arti Integrate (Matera), Up To You (Bergamo).
Per amplificare la portata mediatica del network è stata realizzata recentemente la piattaforma digitale www.risonanzenetwork.it dedicata alla presentazione della rete, delle iniziative proposte e alla promozione dei partner e degli artisti coinvolti.
Convogliando le forze in un contenitore esperienziale condiviso, Risonanze intende creare un sistema di sostegno reciproco capace di fornire gli strumenti utili per affrontare un domani ancora troppo incerto. Proprio volgendo lo sguardo al domani, Risonanze porta avanti da due anni un lavoro capillare di scouting e supporto alle nuove realtà del panorama teatrale, organizzando, in ambito festivaliero, meeting finalizzati alla diffusione di buone pratiche, su tutto il territorio nazionale.
Se l’impegno nella diffusione del teatro Under 30 passa attraverso dinamiche di circuitazione che ribaltano la convenzione sedimentata in proposte artistiche orientate al coinvolgimento di artisti di maggior esperienza, la volontà di tutela espressa dalla rete è ben visibile nel progetto Cantiere Risonanze.
Ancora una volta è la compartecipazione il fulcro di questa ramificazione progettuale di Risonanze Network, che si prefigge di attivare una produzione partecipata tra quelle realtà che hanno individuato nella creazione di nuovi gruppi di spettatori e direzioni artistiche partecipate, nella valorizzazione dei talenti emergenti e nel rafforzamento delle azioni territoriali, gli obiettivi fondamentali su cui collaborare.
Cantiere Risonanze è un percorso finalizzato al sostegno di una creazione inedita realizzata da una compagnia italiana under 30. Ogni partner del network contribuirà all’iniziativa mettendo a disposizione dell’artista o della compagnia vincitrice una residenza creativa presso il proprio spazio, un debutto all’interno della propria programmazione o un supporto tecnico e organizzativo.
L’altra principale azione messa in campo dalla rete è quella di riuscire, di anno in anno, a creare una mappatura della Generazione Risonanze: ogni anno le direzioni artistiche composte da ragazze e ragazzi under 30 esprimono due preferenze rispetto agli artisti che hanno programmato all’interno dei loro rispettivi festival. Le proposte vengono raccolte in un dossier che viene poi condiviso con i partner per favorire la circuitazione degli spettacoli che si distinguono per l’innovatività del loro linguaggio scenico, l’originalità della proposta artistica e il riscontro ottenuto con il pubblico nel corso delle repliche.
Il dossier di Generazione Risonanze verrà reso pubblico all’interno della piattaforma online e sarà compito della rete promuoverlo anche ad operatori e programmatori che guardano con interesse allo sviluppo di una nuova scena teatrale che Risonanze si impegna a mettere in luce. Alla composizione del dossier 2020 hanno partecipato attivamente le Avanguardie del Festival 20 30, la Direction U30 del Teatro Sociale di Gualtieri, gli Under 25 di Dominio Pubblico, i Dodici Decimi del Festival Strabismi e VisioYoung di Kilowatt Festival. Si integreranno in questo processo anche le direzioni u30 di Up To You e Arezzo Crowd Festival. Uno dei compiti della rete è anche quello di favorire la nascita di nuove comunità di giovani che possano diventare spettatori e operatori attivi della crescita culturale nel loro territorio.
Nel corso degli anni e dagli incontri ospitati all’interno dei diversi festival appartenenti alla rete molti sono i soggetti, pubblici e privati, diffusi sul territorio nazionale, che si sono interessati all’azione e alle finalità promosse dalla rete: da C.Re.S.Co. che ne ha patrocinato la nascita, al circuito dell’Emilia Romagna Teatri, al Teatro di Roma – Teatro Nazionale, alla fondazione Piemonte dal Vivo.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Nel 2016 la Compagnia Matutateatro decide di creare una breve rassegna primaverile dedicata alla scena emergente per tornare a programmare nella propria sede storica: il MAT spazio_teatro a Sezze (LT). Il piccolissimo teatro, che negli anni aveva ospitato il meglio della scena contemporanea nazionale (Fortebraccio Teatro, Forsini/Timpano, Fibre Parallele, Ilaria Drago, Andrea Cosentino per citarne alcuni) diventa così la sede di POLLINE. Nel 2018 la rassegna viene trasformata in un Festival breve e denso, un week-end, quattro giorni di spettacoli, concerti e incontri.
Nel 2021, dopo la forzata edizione web del 2020, POLLINEfest si rinnova e cambia nuovamente forma inserendo al suo interno un premio destinato a compagnie under 35.
Il presente bando è rivolto alla selezione di 3 spettacoli da tenersi nell’ambito di POLLINEfest 2021 dal 22 al 25 aprile 2021 a Sezze (LT) presso il MAT spazio_teatro e/o in altri luoghi che andranno definiti in base alle normative per la salvaguardia della sicurezza e le misure anti-covid vigenti nel periodo a ridosso delle date di programmazione. Si precisa che le date potrebbero subire delle variazioni.
DESTINATARI E REQUISITI
Possono concorrere compagnie o singoli artisti operanti con finalità professionali nel teatro o nella danza, di età pari o inferiore a 35 anni (in caso di compagnia, tutti i componenti devono rispettare tale requisito. No media di età). Tale requisito deve essere mantenuto fino al 25 aprile 2021.
Le compagnie o i singoli artisti possono candidare un solo spettacolo che deve inoltre rispettare i seguenti requisiti:
Non aver già vinto altri premi;
Non essere già andato in scena nei festival aderenti al network RisoNanze! di seguito riportati: Dominio Pubblico – La città degli under 25, Direction Under30, Festival 2030, Strabismi, CastellinAria – Festival di teatro pop, Arezzo Crowd Festival;
Avere un allestimento tale da potersi svolgere agevolmente nel MAT spazio_teatro (vedi Allegato 1 – Scheda Tecnica MAT spazio_teatro );
Essere in grado di presentare regolare fattura e di adempiere agli obblighi di agibilità;
ISCRIZIONE E MATERIALI RICHIESTI
Per candidare il proprio spettacolo occorre inviare entro e non oltre le ore 12,00 dell’ 11 febbraio 2021 alla mail info@pollinefest.it i seguenti materiali:
Scheda Artistica e Tecnica dello spettacolo;
Dichiarazione accettazione vincoli tecnici e organizzativi (Allegato 1);
Video integrale dello spettacolo caricato esclusivamente su YouTube o Vimeo in modalità di visualizzazione pubblica, in modalità di visualizzazione “non in elenco” o in modalità privata indicando la password. N.B. Solo in caso di debutto si accettano video di prove. Indicare che si tratta di un debutto nella scheda artistica
Scansione documenti identità. È richiesto un unico file in formato PDF contenente tutti i documenti d’identità (fronte e retro) dei componenti della compagnia indicati.
Max 6 fotografie dello spettacolo in buona risoluzione.
Inoltre alle compagnie è richiesto di seguire le pagine Instagram e Facebook del festival e di creare una story in cui viene manifestata la partecipazione al bando. Nella story va taggato @pollinefest. Il contenuto della story è libero e non è soggetto ad alcun giudizio. Si specifica che il follow sulla pagina e la story NON sono vincolanti ai fini della selezione ma sono molto graditi!
L’iscrizione al Premio POLLINEfest2021 costituisce un impegno vincolante alla rappresentazione dello spettacolo candidato presso il MAT spazio_Teatro di Sezze, qualora venga selezionato fra i 3 spettacoli finalisti. Le date da mantenere libere sono il 23, 24, 25 aprile 2021.
SELEZIONE, GIURIA E VOTAZIONE
La selezione dei 3 spettacoli è affidata alla direzione artistica e all’organizzazione del festival. Il giudizio è insindacabile.
I 3 spettacoli selezionati andranno in scena il 23 e il 24 aprile davanti ad una giuria composta da membri dei festival aderenti al network RisoNanze! e dalle loro direzioni artistiche partecipate. Nello specifico:
– 2 rappresentanti di Dominio Pubblico – La città degli under 25 (Roma)
– 2 rappresentanti di Festival 2030 (Bologna)
– 2 rappresentanti di Strabismi (Cannara, Foligno)
– 2 rappresentanti di Arezzo Crowd festival (Arezzo)
– 2 rappresentanti della Compagnia Matutateatro
A questi si potranno aggiungere altri giurati provenienti dai festival aderenti al network.
La giuria sarà presieduta da un rappresentante di Theatron2.0 e uno di CastellinAria i quali si occuperanno di coordinare i lavori. I due presidenti non hanno diritto di voto.
Ogni giurato dopo aver visto tutti gli spettacoli in concorso voterà il suo preferito. Non è prevista l’astensione al voto. Accanto al voto dei giurati è previsto il voto del pubblico che ogni sera sarà chiamato a dare un feedback sullo spettacolo che ha visto. Ogni spettatore di quella serata risponderà alla domanda “Quanto ti è piaciuto questo spettacolo?”. Risponderà in termini numerici: 1=poco, 2=abbastanza, 3=molto. Lo spettacolo col punteggio più alto sarà quello votato dal pubblico.
La somma dei voti dei giurati + il votato dal pubblico decreterà il vincitore. In caso di pari merito a due si procederà ad una seconda votazione alla quale concorreranno solo i due spettacoli in parità. In caso di ulteriore parità vincerà quello che tra i due ha ottenuto il punteggio più alto nella votazione del pubblico. In caso di pari merito a tre verrà eliminato lo spettacolo con il punteggio più basso nella votazione del pubblico e poi si procederà come nel caso del pari merito a due.
PREMIO
Lo spettacolo vincitore si aggiudica un premio in denaro pari a € 500,00+iva + 1 replica a cachet in data da concordare nell’ambito della rassegna Concentrica // Spettacoli in Orbita organizzata dal Teatro della Caduta fra Piemonte e Liguria. Inoltre l’impresa culturale Theatron 2.0 pubblicherà sulla propria webzine la drammaturgia dello spettacolo vincitore e un’intervista alla compagnia.
Gli altri due spettacoli riceveranno un gettone di presenza pari a € 100,00+iva.
Premio e gettoni di presenza verranno corrisposti dietro emissione di regolare fattura. Nella fattura va riportata una dicitura specifica che verrà comunicata in fase di pagamento.
ACCORDI ORGANIZZATIVI
Prima di tutto si invitano le compagnie a guardare con attenzione la scheda tecnica (allegato 2). Inoltre è vivamente consigliato andare a vedere le foto dello spazio e delle altre edizioni di POLLINEfest sulle pagine facebook del festival e del MAT spazio_teatro
Data e orario di rappresentazione dello spettacolo sarà concordato con l’organizzazione la quale si riserva comunque l’ultima decisione in merito. Si invitano le compagnie a far presenti eventuali esigenze. Ad esclusione della propria giornata di spettacolo e della giornata di premiazione, non è richiesta la presenza fissa di tutti i componenti delle compagnie, sebbene sia molto gradita. Non è previsto compenso per la rappresentazione dello spettacolo.
Le schede tecniche degli spettacoli devono essere adatte alle particolari condizioni tecniche del MAT spazio_teatro o comunque disponibili ad essere rimodulate. Per l’allestimento dello spettacolo è messo a disposizione un tecnico di riferimento che non si occupa però di seguire lo spettacolo. La compagnia deve garantire autonomia dal punto di vista tecnico.
Gli oneri SIAE sono a carico dell’organizzazione. Sarà richiesto di indicare se lo spettacolo è registrato, l’elenco delle musiche sotto tutela e il nome della compagnia esecutrice a cui intestare il borderò.
Gli oneri di agibilità Ex-Enpals sono a carico della compagnia. Al momento dell’arrivo tutti i componenti della compagnia sono tenuti a compilare e firmare una autocertificazione per la gestione dell’emergenza Covid-19.
L’organizzazione garantisce alle compagnie selezionate: • L’alloggio (anche in forma di ospitalità) nei giorni 23, 24, 25 aprile 2021. • Le colazioni, i pranzi e le cene nei giorni 23, 24, 25 aprile 2021; si specifica che pranzi e cene sono generalmente dei momenti di convivialità in cui si mangia tutti insieme, compagnie, organizzazione e spesso anche il pubblico. Nel caso in cui tali momenti risultino soggetti a restrizioni causate dalla situazione sanitaria nazionale, l’organizzazione si impegna comunque a garantire i pasti nel pieno rispetto delle misure di prevenzione per la diffusione del covid-19.
Le spese di viaggio e ogni altra spesa di vitto e alloggio è da considerarsi a carico della compagnia stessa.
L’organizzazione declina ogni responsabilità in merito a eventuali danni o infortuni degli artisti, dei loro collaboratori e di terzi, danni o furti relativi al materiale scenico e delle opere.
Gli spettacoli finalisti si impegnano ad utilizzare in tutti i materiali pubblicitari, anche futuri, la dicitura “Finalista POLLINEfest2021”. Lo spettacolo vincitore si impegna ad utilizzare la dicitura “Vincitore POLLINEfest2021”. Tutti i finalisti verranno segnalati alle altre realtà coinvolte nel Network RisoNanze!; solo due invece entreranno a far parte del Dossier RisoNanze! 2021.
EMERGENZA COVID-19
Qualora l’emergenza covid-19 sia ancora pienamente in atto, con le stesse restrizioni attuali, l’organizzazione si impegna a riprogrammare il festival nei mesi estivi. Tuttavia la riprogrammazione del festival non è garantita. Nel caso in cui si verifichi tale ipotesi, verrà chiesta disponibilità alle compagnie selezionate. Laddove le disponibilità siano incompatibili verrà ripescato un spettacolo fra quelli che hanno risposto al presente bando.
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