Festival Radure: teatro, musica e cultura sui Monti Lepini
È iniziata lo scorso 25 luglio la seconda edizione del Festival Radure. Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud, che porterà in 4 paesi dei Monti Lepini, a sud di Roma, il teatro, la musica e la cultura, gratuitamente e in totale sicurezza.
Il festival che riporta alla luce gli antichi valori del teatro come condivisione e come arte di strada resa il più possibile partecipativa, è la prima azione di sistema del progetto integrato di ATCL Invasioni Creative supportato dal MIBACT. Obiettivo primario è la valorizzazione del territorio attraverso un processo di qualificazione artistica e rinnovamento dell’offerta culturale locale.
L’Amleto di Michele Sinisi nell’ex Infermeria dell’Abbazia di Fossanova
Ad aprire la rassegna teatrale del Festival, l’Amleto di Michele Sinisi, un incontro toccante tra l’architettura romanica e imponente dell’antico borgo medievale dell’abbazia di Fossanova e lo stile barocco, ipertrofico ma mai esagerato del testo shakespeariano. La spinta a quelle parole la danno l’impeto, la forza e il fiato di Sinisi, attore pugliese, non nuovo a riletture di testi shakespeariani, avendo già all’attivo un Riccardo III.
Michele Sinisi ritorna a uno dei suoi primi spettacoli da regista e lo fa indossando i panni alla spagnola di Amleto, rigorosamente in nero, ma con la faccia pitturata di bianco, quasi fosse il fantasma di se stesso. In questa rivisitazione del dramma shakespeariano, l’attore giunge a un doppio lavoro di interpretazione, prima nel ruolo di Amleto, poi facendo calare il principe danese nei panni dei vari personaggi della tragedia: Polonio, Ofelia, Laerte, l’attore dello spettacolo messo in scena nell’Amleto e infine i regnanti, Re Claudio e la Regina Gertrude.
Il personaggio principale portato in scena da Sinisi è un soliloquio mentale di Amleto, che lascia sospeso lo spettatore, ignaro se quanto sta accadendo in scena sia solo un sogno o se Amleto stia raccontando al pubblico, attraverso il proprio ricordo e quindi la propria mediazione, ciò che è avvenuto alla corte di Danimarca.
«Questa è la mia verità, tu decidi qual è la tua», urla Amleto mettendo alle strette Re Claudio, che da lì a breve verrà ucciso. Colpisce ancora il potere della parola che sia in Shakespeare, sia nella recitazione di Sinisi è ben presente quando Amleto, interpretando se stesso, in preda a una finta pazzia, dichiara secco a Ofelia: «Vattene in convento Ofelia”».
Parole che lacerano il cuore della sua amata e che poco dopo però rivelano l’amore di Amleto, quando ampliando il suo pensiero invita ancora una volta Ofelia ad andare in convento, per non diventare procreatrice di peccatori e non mettere al mondo altri furfanti. Quelle quattro parole, dunque, diventano atto d’amore di Amleto, un Amleto che infine termina la messinscena solo, che porta un cuscino rosso alla propria testa e lascia il pubblico al buio, con tre sospiri finali. Sogno o pazzia?
Gli eventi di Segni
Terminati gli appuntamenti a Priverno, il festival si sposterà a Segni, dove nelle splendide cornici della Cisterna Romana e della Chiesa di San Pietro si darà vita a due reading. Il 7 agosto alle 21:00, Massimo Wertmuller e Anna Ferruzzo affronteranno Omero, Iliade di Alessandro Baricco, sulle musiche originali dal vivo di Pino Cangialosi.
Lo spettacolo mira a rivelare le emozioni, le debolezze, le paure e i sentimenti dei grandi personaggi omerici. Il 9 agosto alle 21:00, Giancarlo Loffarelli, della Compagnia Teatrale le Colonne, ripercorrerà la vicenda di Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, un uomo che ha vissuto tutta la propria vita a bordo del transatlantico Virginian.
Gli eventi di Maenza
Al Castello Baronale di Maenza, martedì 18 agosto alle 21:00, Valentina Ferraiolo racconterà, attraverso i ritmi e i repertori della tradizione italiana, la storia della donna e del tamburo, come strumento magico, nello spettacolo/concerto Tamburo Rosso – La pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere.
Giovedì 20 agosto invece presso la Loggia dei mercanti alle 19:00 andrà in scena il concerto del coro InCantu Racconti incantati sotto la loggia e, a seguire alle 21:00, di nuovo al Castello, Tamara Bartolini e Michele Baronio presentano Esercizi sull’abitare #2. Maenza – RedReading#13 Un giorno bianco, spettacolo che si concentra sui percorsi delle donne all’interno del territorio.
Cos’è casa, e dov’è casa fuori dalla casa? Dove sono i luoghi marginali di cui riappropriarci perché diventino spazi di resistenza, pratiche di cambiamento? Quali esercizi di cura? Queste le domande alla base di questa performance.
Gli eventi di Norma
A prendersi la scena sarà ancora una volta Shakespeare, nella Chiesa di San Rocco con lo spettacolo/concerto Shakespeare Kills Radio Stars di e con Alessandro Balestrieri di Matuta Teatro, musiche di Riccardo Romano e Alessandro Balestrieri, con i musicisti dal vivo Bernardino Balestrieri, Mattia Balestrieri, Amedeo Morosillo, con brani tratti dalle opere: Sogno di una notte di mezza estate, Romeo e Giulietta, Macbeth, Come vi piace, Amleto e Coriolano.
All’arte pittorica del pittore olandese Johannes Vermeer è dedicato Sguardi, scritto e interpretato da Riccardo Caporossi, insieme a Nadia Brustolon e Vincenzo Preziosa.
Gli eventi di Sezze
Infine l’ultima tappa del festival a Sezze, si terrà sabato 29 agosto alle 19:00 a Palazzo Rappini – Centro sociale U. Calabresi andrà in scena Nel tempo. Un assolo per due corpi. Lo spettacolo, che prende le mosse dall’arte circense, è messo in scena da Francesco Sgro’, acrobata, giocoliere e performer insieme al musicista Pino Basile, prodotto dall‘Associazione Spellbound.
L’ultimo appuntamento della rassegna si terrà alla Casa di San Carlo, domenica 30 agosto alle 21:00, con il concerto degli Allegroamaro. La band grazie alla loro musica metterà in scena un vero e proprio viaggio tra l’Italia e il Portogallo, tra culture mediterranee e melodie antiche, con i musicisti Massimiliano Ottocento, Gianluca Masaracchio, Raffaele Esposito e i giochi di scena di Marina Tufo, Renzo Viglianti, Giampiero Fantigrossi.