TITOLO TESI > Il teatro e la radio. Storia e prospettiva di una comunicazione possibile ISTITUTO > Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico – Master di I livello in Critica Giornalistica AUTRICE > Laura Rondinella
INTRODUZIONE DELL’AUTRICE
Il seguente studio intende raccontare il rapporto che intercorre fra radio e teatro, due modalità espressive dotate di compiutezza e organicità. Sin dalle origini del mezzo radiofonico, contaminazioni e influenze reciproche contraddistinguono tale sinergia e attraverso un’analisi contestuale sarà possibile comprendere le successive evoluzioni di un legame intenso e accurato. La radio e il teatro si incontrano nella bellezza della parola, fonte di conoscenza e connessioni stupefacenti, e nella semplicità dell’incastro si manifesta la profondità dell’ascolto: ciò che non è visibile si affida alle sfumature della voce e l’immaginazione entra in scena sicura e consapevole. Per comprendere le caratteristiche del teatro radiofonico saranno analizzate le origini del radiodramma, approfondendo le molteplici evoluzioni di un genere peculiare e ben strutturato che può ancora esprimersi nella contemporaneità.
Dopo un rapido accenno sulle modalità tradizionali dedicate alla narrazione teatrale, verranno descritte le sfaccettature del mondo digitale, contenitore astratto di fruizione che condiziona l’andamento della comunicazione e ne determina la funzionalità; web radio e realtà online raccontano il teatro attraverso altri linguaggi e nuove tipologie di pubblico restano in ascolto. Il mondo dell’audio viene stravolto dal contesto pandemico e numerose realtà teatrali manifestano la loro presenza attraverso produzioni artistiche collaterali; saranno dunque approfondite le sperimentazioni radiofoniche e le iniziative teatrali nate durante i lockdown. Le dinamiche del presente condensano ascoltatori e spettatori nell’intimità della fruizione e accelerano processi articolati e ben pensati in grado di mantenere un contatto nell’assenza dei corpi.
La lettura dell’elaborato sarà inoltre accompagnata da Voce alla Radio, cinque brevi podcast segnalati da appositi QR Code; la radio diventa un personaggio ed esprime la propria opinione sulle tematiche trattate: si rivolge agli ascoltatori, li invita a sintonizzarsi (Accendimi!) e racconta il suo rapporto con il buon vecchio teatro (Un’ottima compagnia), dalle origini del radiodramma all’era digitale. Descrive l’assenza di confini, essendo attratta dal mondo del web (Solo amici), disapprova la funzione sostitutiva attribuitale durante la pandemia (Una certa frequenza) e crede fermamente che le parole possano ancora avere un forte significato (Il cielo in una stanza). Si tratta di piccole pillole da ascoltare alla fine di ogni capitolo, realizzate non solo per dimostrare la vitalità di un mezzo straordinario, ma per descrivere in modo ironico e piacevole il rapporto con la dimensione teatrale, espressione necessaria dei meccanismi dell’intelletto.
Laura Rondinella nasce a Catania nel 1991. Si diploma alla Musical Theatre Academy, collabora con varie compagnie teatrali e inizia il suo percorso radiofonico a Radio Zammù, la radio dell’Università di Catania. Conduce una trasmissione dedicata al teatro e alla letteratura e nel 2017 vince il premio come miglior voce universitaria d’Italia (FRU 2017). Nel 2019 consegue la laurea magistrale in Filologia Moderna e frequenta il master in Critica Giornalistica all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Attualmente lavora nel mondo della comunicazione culturale come giornalista e conduttrice radiofonica.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Prende vita, da venerdì 3 aprile, Radio India, stazione radiofonica giornaliera, ideata dalle cinque compagnie di Oceano Indiano residenti al Teatro India – DOM-, Fabio Condemi, Industria Indipendente, mk, Muta Imago, alle quali si aggiunge per l’occasione la collaborazione di Daria Deflorian. Una striscia radiofonica live, con un palinsesto quotidiano, tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20, in diretta streaming su www.spreaker.it e fruibile anche in podcast su www.spreaker.com, spotify e sui canali online del Teatro di Roma.
Un’esplorazione sperimentale nata da Oceano Indiano, il progetto di residenza e di produzione del Teatro di Roma che, cogliendo l’occasione di questi giorni di distanza e silenzio nei teatri, ripensa nuove forme creative per riconvertire la ricerca artistica e avviare opportunità alternative di lavoro. Radio India emerge dalla tessitura di pensiero e di azioni già prevista nella progettazione delle attività di Oceano Indiano; questo tempo emergenziale ne accelera l’attivazione e la portata creativa, intercettando diverse correnti di immaginazione, ipotesi di lavoro e modalità di incontro con il pubblico. Un ‘atteggiamento’ radiofonico che viene ereditato come patrimonio artistico e sarà rimodellato per adattarsi alla complessità della prossima stagione.
Radio India trasmette tutti i pomeriggi con formati intimi o più aperti, declinati attraverso rubriche quotidiane, invitando anche voci e figure che hanno attraversato il cartellone del Teatro India, nel desiderio di accendere un tempo di condivisione in cui ampliare il commento e l’approfondimento dei giorni presenti con l’immaginazione di mondi possibili.
Si inizia tutti i giorni (dalle 17 alle 17.10) con Muta Imago e la rubrica 4:33, che propone a un gruppo di persone la registrazione audio del brano di John Cage (titolo del programma); ogni ascolto è introdotto da un frammento di Silenzio di Cage; con Sparizioni, ogni venerdì (dalle 18.30 alle 19.10), si indagano concetti di sparizione e di evasione, a partire dalle registrazioni in hi-fi di ambienti dove l’essere umano non può vivere.
Michele Di Stefano con Vancouver, ogni lunedì (dalle 17.10 alle 18.10), offre una playlist tematica (itinerari di viaggio, musiche per la scena) affiancata da testi e divagazioni; con Record, ogni giovedì (dalle 17.10 alle 17.40), interviste ad artisti su ipotetici nuovi dischi, di cui raccontano creazione, copertina, brani.
Industria Indipendente ci porta Dentro la Kamera speculativa, ogni giovedì (dalle 18 alle 20), con contributi artistici, paesaggi sonori e testi in musica-live; con Superorganismo, ogni sabato (dalle 18 alle 21), due ore di musica per danzare-non danzare sfrenatamente, voci d’archivio, appunti sparsi; ogni mercoledì (dalle 18.30 alle 19), in collaborazione con lacasadargilla, va in onda Gruppo 2020, in cui la fantascienza rielabora la fantascienza attraverso le parole d’invenzione di un gruppo di giovani ragazzi.
DOM- e Arianna Lodeserto con Nausicaä. Vivere tra le rovine, ogni mercoledì (dalle 17 alle 18), regalano approfondimenti, set musicali, audiopaesaggi, conversazioni con scienziati e ricercatori, per parlare di ecologia, micologia, botanica, politica e assemblaggi tra arti, scienza e attivismi.
Fabio Condemi con Specie di spazi, ogni martedì (dalle 17.10 alle 18.10), offre testi, lezioni, suoni, interviste, incontri per interrogarsi su cosa siano gli spazi.
Gli artisti di Oceano Indiano con Guernica, ogni lunedì (dalle 18.10 alle 18.20), riproducono una pillola audio di 10 minuti su quanto trasmesso durante la settimana precedente; mentre Dedica, ogni venerdì (dalle 19 alle 19.30), diventa un tempo in cui dedicare canzoni.
Daria Deflorian con Persone, ogni venerdì (dalle 17.10 alle 17.50), intervista una persona conosciuta, amica, compagna di lavoro o altro che sarà possibile conoscere meglio attraverso una lunga chiacchierata.
Matteo Angius e Riccardo Festa con Tutt* nell* Stess* Cas*, ogni sabato (dalle 17.20 alle 18), propongono conversazioni in forma di radiodrammi, musica, pagine lette, per raccontare la situazione attuale, immaginandola come condizione quotidiana.
Pescheria ci immerge in Bagni di suono ogni domenica (dalle 17.10 alle 20), una palestra libera della musica in un ciclo di ascolti sonori e collettivi.
Inoltre, il palinsesto giornaliero si arricchisce con contenuti Extra, ogni martedì (alle 18.30), un’ora condotta da persone sempre diverse, e da selezioni musicali a cura di Oceano Indiano.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
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