Premi Ubu per il teatro 2017
Al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano – in diretta radiofonica su Rai Radio3 per il programma Piazza Verdi a cura di Elio Sabella – si è tenuta la celebrazione della Quarantesima edizione del Premio Ubu per il teatro, curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, con il patrocinio del Comune di Milano-Assessorato alla Cultura, Moda e Design e con il contributo di Fondazione Cariplo e del Consiglio Regionale della Lombardia, in collaborazione con Ateatro, Il tamburo di Kattrin, Fondazione Mondadori, Ubulibri, Olinda e con la generosa ospitalità del Piccolo Teatro.
Il Premio Ubu per il teatro – realizzato in forma di referendum – è, storicamente, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive. La quarantesima edizione dell’Ubu è inoltre frutto di un processo di rinnovamento, avvenuto mediante consultazione, che ha portato delle novità: 15 le categorie, dallo Spettacolo dell’anno ai Premi Speciali, con l’inserimento per la prima volta di un Premio alla carriera e di un premio al Migliore spettacolo di danza per il quale sono stati invitati a votare critici del settore. Particolare attenzione ai giovani con le categorie del Miglior attore o performer e Miglior attrice o performer under 35, ai cantieri artistici con il premio al Migliore progetto curatoriale, e alla drammaturgia, con una doppia categoria per premiare i testi o le scritture drammaturgiche sia italiane che straniere. Applauditi da una platea di artisti, critici, operatori e appassionati del teatro, i vincitori per la stagione 2016-17 sono stati decretati dai voti di una giuria di 66 referendari, tra critici e studiosi teatrali (elencati in fondo) attraverso un sistema di votazione, come sempre svoltasi in due fasi: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni votante, poi il ballottaggio.
I vincitori della quarantesima edizione del premio ubu
A trionfare come “Migliore spettacolo dell’anno” è Macbettu – di Alessandro Serra che crea una cupa connessione tra il Macbeth di William Shakespeare e i carnevali della Barbagia. Introdotto come novità assoluta il “Miglior spettacolo di danza è Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground di Francesca Pennini con Colletivo Cinetico. Altra novità degli Ubu40, il Premio alla carriera, che va ad Antonio Tarantino, “alfiere fuori controllo di una nuova drammaturgia”. Mentre lo sguardo internazionale degli Ubu ha rivelato quest’anno un’attenzione verso il lavoro di Milo Rau, che vince il premio al “Miglior spettacolo straniero rappresentato in Italia” per Five Easy Pieces (coproduzione CAMPO & IIPM) visto al Teatro dell’Arte di Milano il cui direttore Umberto Angelini lo ha simbolicamente ritirato, in attesa della consegna all’artista che si terrà a Bologna nel corso di una speciale lecture in primavera.
La “Miglior regia” raggiunge ex aequo Massimiliano Civica e Massimo Popolizio rispettivamente per Un quaderno per l’inverno – che si è aggiudicato anche il premio al miglior testo o scrittura drammaturgica italiana per l’autore Armando Pirozzi – e per Ragazzi di vita, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Paolo Pasolini con la drammaturgia di Emanuele Trevi (per l’impossibilità di Popolizio a presenziare, ha ritirato il premio il direttore del Teatro di Roma, Antonio Calbi, in qualità di produttore).
Il premio al “Miglior progetto curatoriale”, è stato vinto dal corale Inferno. Chiamata Pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri di Marco Martinelli e Ermanna Montanari che ha visto il Teatro delle Albe impiantare a Ravenna un cantiere dantesco fuori e dentro il teatro con il coinvolgimento di circa settecento cittadini.
“Miglior allestimento scenico”, categoria che abbraccia anche l’ambito dell’ideazione luci, per il lavoro del light designer Gianni Staropoli per Il cielo non è un fondale. Il premio al “Miglior progetto sonoro o musiche originali” ha confermato per la terza volta il talento di Gianluca Misiti per lo spettacolo Cantico dei Cantici, nonché il lungo sodalizio artistico con il regista e attore Roberto Latini che riceve il premio come Miglior attore.
“Miglior attrice o performer” è stata omaggiata una signora della scena come Giulia Lazzarini, protagonista di Emilia di Claudio Tolcachir cui va il premio per il “Miglior testo straniero rappresentato in Italia” (anche in questo caso, si è fatto tramite dell’attrice e dell’autore assenti, il produttore Antonio Calbi).
Pari merito agli Ubu 2017 anche il riconoscimento per la “Migliore attrice o performer under 35” che è stato attribuito a Serena Balivo e Claudia Marsicano; mentre, nella categoria maschile, si è distinto Christian La Rosa, visto nel Pinocchio di Antonio Latella.
I tre Premi Speciali Ubu 2017 sono andati a:
– L’attività editoriale AkropolisLibri – di Teatro Akropolis – per la pregevole opera di storicizzazione del presente nel presente in nutriti volumi annuali che documentano l’attività svolta nel corso del festival “Testimonianze ricerca azioni”, rilanciando anche la lezione del passato, come nel caso della pubblicazione delle opere inedite di Alessandro Fersen.
– C.Re.Sco. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – per la sua funzione di osservatorio critico sulle politiche teatrali del nostro Paese e di “pensatoio” intorno alle questioni teoriche suscitate dalla scena contemporanea, oltre che di propulsore di iniziative finalizzate a una più viva presenza delle differenti realtà artistiche nel contesto socio-politico-culturale italiano.
– Fabulamundi. Playwriting Europe – progetto ideato e realizzato da PAV – per il pluriennale contributo di accompagnamento e conoscenza della drammaturgia italiana in Europa e di quella straniera in Italia, attraverso azioni di traduzione, mise-en-espace e confronto critico. Percorso che ha ottenuto il sostegno di Europa Creativa e che svolge, di fatto, un’attività di supplenza a iniziative solitamente appannaggio di ministeri e istituzioni culturali internazionali, arrivando oggi a disegnare un circuito che tocca dieci nazioni europee – dalla vicina Francia alla più remota Romania – e coinvolge altri tredici partner tra cui, per l’Italia, Area06/Short Theatre e Teatro i.
Premio Franco Quadri 2017 a Enrico Ghezzi
Attribuito dal direttivo dell’Associazione Ubu per Franco Quadri, il Premio Franco Quadri è dedicato a un maestro o una promessa della creazione contemporanea, della critica o della produzione, non solo teatrale. Caratterizzato da un respiro transnazionale, va oltre le consuete categorie di genere, teso a indicare percorsi che nutrono le arti in un costante processo di rigenerazione tra passato e futuro, messo in atto dai diversi angoli della scena. Dalla motivazione: “Cartografo di atlanti che rigenerano la forza emotiva ed elettrica delle immagini, gli si riconosce un agire in armonia con le leggi della patafisica, proprie anche del Patalogo-Ubulibri – l’annuario dello spettacolo realizzato da Franco Quadri tra il 1979 e il 2009 – che ha potuto contare sulla sua collaborazione, negli anni Ottanta, ai nove volumi dedicati al cinema. Nell’assegnazione del Premio Franco Quadri a Enrico Ghezzi, l’Associazione vuole mettere al centro la funzione critica, indicando un cammino intuitivo, onnivoro e trasversale, capace di abbracciare in senso deuleziano derive e spaesamenti tra ‘paura e desiderio’, alla ricerca dell’enigma che, nel morso di un’arte radicale, ci tiene in vita. Con Ghezzi nel nome di Quadri si festeggia un vedere che determina il nostro posto nel mondo.” Il premio verrà consegnato a Ghezzi nel corso di un tributo alla sua opera che si terrà nella prossima primavera a Bologna, in collaborazione con la Cineteca e il suo direttore Gian Luca Farinelli.
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