Al via la terza edizione di Aria Aperta Teatro Festival

Al via la terza edizione di Aria Aperta Teatro Festival

Torna la terza edizione di Aria Aperta Teatro Festival, un appuntamento dedicato al teatro contemporaneo a cura dell’Associazione Quinta Parete e la direzione artistica di Enrico Lombardi. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Emilia Romagna, da Fondazione di Modena nell’ambito del bando Mi Metto all’Opera 2023 ed è finanziato dal Comune di Casalgrande e dal Comune di Fiorano Modenese.

Il Festival si svolgerà dal 28 giugno all’11 luglio al Parco di Villa Pace a Fiorano Modenese (MO) e dal 19 luglio al 6 agosto al Giardino di Villa Segrè di Salvaterra (RE) con un ricco programma in grado di valorizzare l’espressione di nuovi linguaggi teatrali, suddiviso in tre sezioni: KIDS con spettacoli per bambinə e famiglie, YOUNG con performance dedicate ad adolescenti e giovani adultə e BIG con eventi tout public. L’obiettivo è quello di intercettare un nuovo e diversificato pubblico, in controtendenza a un’offerta teatrale più tradizionale già presente sul territorio.

Gli spettacoli proposti raccontano il presente e le sue varie declinazioni e contribuiscono alla diffusione di una cittadinanza responsabile attraverso il linguaggio e i temi affrontati (immigrazione, famiglia, parità di genere, inclusione, lavoro, sostenibilità, diritti e uguaglianza, ambiente) in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

All’interno della sezione KIDS è programmato il debutto di Sgambe Sghembe, la nuova produzione di teatro ragazzi della Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete, uno spettacolo nato su basi clownistiche che racconta la tematica della diversità attraverso un contesto quotidiano ma personale. Seguono i testi originali delle performance Augusto Finestra sempre della Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete, La brutta novella de Il Funaro/Associazione teatrale pistoiese e Gustavo La Vita di Andrea Farnetani. Presenti anche le fiabe classiche e i racconti in rilettura contemporanea: Il gatto e la volpe, aspettando Mangiafuoco del Teatro del Cerchio, Una Scarpetta per tre di Matutateatro, Famiglia Don Chisciotte di Elementare Teatro, Trame su misura vol.1 di Giallo Mare Minimal Teatro e un Hansel e Gretel della Compagnia Campsirago Residenza, spettacolo itinerante nel Parco di Villa Segrè. 

La sezione YOUNG si rivolge alla fascia d’età che va dagli adolescenti ai giovani adulti veicolando contenuti coinvolgenti e un linguaggio attuale ed è suddivisa in due serate tematiche: L’arte è politica, la prima, è dedicata alle arti come politica con La Teoria del Colore di AriaTeatro, spettacolo teatral-musicale sulle lettere di Van Gogh e Frida Kahlo. Viva la Vida!, un intenso monologo di Pilar Ternera che racconta la storia di Frida Kahlo.  La seconda serata Shakespeare non invecchia sarà dedicata a Shakespeare, con lo spettacolo Romeo e Giulietta Opera Ibrida di Cabiria Teatro, dove la famosa opera Shakespeariana viene raccontata in chiave contemporanea anche attraverso l’uso dei telefoni cellulari e Shakespeare dalla A alla Z, spettacolo dell’Associazione giovanile William che gioca con il pubblico raccontando il mondo di Shakespeare.

Il weekend BIG conclude la programmazione con l’anteprima de Le Volpi, nuova produzione di Infinito SRL con la regia di Luca Ricci, e L’Eneide. A Sound Film  di Matutateatro dove il testo antico viene accompagnato da musica elettronica realizzata dal vivo. Il secondo giorno sarà ricco di appuntamenti: Proietti a modo mio, una biografia spettacolare di Mare Alto Teatro, un tributo al grande maestro del teatro italiano e Breve apologia del caos per eccesso di testosterone nelle strade di Manhattan, a cura de La Filostoccola e Officine della Cultura, un testo di uno dei più importanti drammaturghi sudamericani Santiago Sanguinetti e il debutto dello spettacolo performativo Studio sul Prometeo con Juri Roverato attore/danzatore affetto da tetraparesi spastica. Il debutto di Molto dolore per nulla sarà la performance finale del festival, un monologo dirompente sulla dipendenza affettiva della giovane e talentuosa Luisa Borini.


L’edizione 2023 di Aria Aperta Teatro Festival sarà arricchita da una serie di attività laboratoriali dedicate al pubblico e agli appassionati. Aria Aperta Audience permette agli spettatori di sviluppare un senso critico e un “gusto” rispetto al prodotto artistico. Sfruttando i nuovi media, il progetto punta ad un coinvolgimento attivo delle giovani generazioni: prima e dopo ogni replica, gli spettatori verranno stimolati a riflettere sui temi dello spettacolo. 

Nel 2023 nasce inoltre Platea Aperta. Laboratorio per spettatori in erba, un progetto ad accesso gratuito per formare spettatori consapevoli rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni con particolare attenzione con la popolazione. La volontà è quella di rendere preadolescenti e adolescenti protagonisti attivi coinvolgendoli prima, durante e dopo il festival in un percorso formativo e innovativo rispetto alla fruizione del teatro e di creare uno spazio di dialogo, condivisione e libera espressione per le giovani generazioni. 


Durante le giornate al Giardino di Villa Segrè di Salvaterra vi saranno dei FoodTruck con prodotti locali e nel Weekend Kids sarà disponibile anche una gelateria per i giovani spettatori e le loro famiglie.


Biglietti disponibili su: https://www.liveticket.it/quintaparete 
In caso di pioggia tutti gli spettacoli programmati a Villa Pace di Fiorano Modenese verranno annullati; gli spettacoli programmati a Villa Segrè si svolgeranno presso il Teatro De Andrè di Casalgrande.

Vie Festival: teatro e danza con artisti provenienti da dieci Paesi diversi

Vie Festival: teatro e danza con artisti provenienti da dieci Paesi diversi

 

Artisti e Compagnie da Uruguay, Messico, Grecia, Ungheria, Belgio, Germania, Francia, Cina, Usa e Italia: dal primo al 10 marzo tornano a Vie Festival in sei città dell’Emilia-Romagna (Bologna, Modena, Carpi, Castelfranco, Vignola e Cesena) creazioni di teatro e danza che condurranno lo spettatore su nuove ‘vie’, artistiche, geografiche e dell’anima.

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In questa 14/a edizione l’intreccio e l’interazione si faranno più forti e si arricchiranno della presenza della seconda edizione di ‘Atlas of Transition Biennale’, negli stessi giorni a Bologna. Due sguardi, due percorsi che pur nella loro autonomia si intrecciano e coesistono, offrendo orizzonti più ampi allo spettatore. La biennale nel capoluogo emiliano, ‘Home’, ospiterà artiste provenienti da Costa d’Avorio, Mali, Estonia, Ruanda, Siria, Palestina, Cuba, per instaurare una relazione privilegiata con le comunità straniere presenti in città, progettare azioni con adolescenti e dare spazio alle ricerche artistiche delle seconde generazioni.

MAGGIORI INFO > https://www.viefestival.com/vie2017/

BlakSoulz dance crew. Intervista alla coreografa Elisa Balugani

BlakSoulz dance crew. Intervista alla coreografa Elisa Balugani

La Compagnia BlakSoulz nasce nel 2003 a Modena. È diretta da Elisa Balugani che abbiamo intervistato in occasione della replica dello spettacolo EKstase presso Homework Spazio OFF (Villafranca):

Come nasce la formazione artistica BlakSoulz? Quali sono state le tappe fondamentali, gli incontri e i riferimenti artistici che vi hanno guidato nel vostro percorso?

Il progetto BlakSoulz nasce nel 2003 all’interno della scuola di danza La Capriola di Modena (che oggi ospita le prove della formazione artistica) dal mio incontro con ballerini molto diversi tra loro per background e percorsi di studio, costantemente aggiornati da corsi professionali e da esperienze di spettacolo e rappresentanti di un nuovo tipo di movimento in continua evoluzione che trae ispirazione dalle tecniche e gestualità dell’Hip Hop e della danza contemporanea. Durante gli anni i danzatori BlakSoulz hanno intrapreso percorsi di studio a livello professionale ottenendo risultati degni di nota in concorsi e contesti culturali nazionali ed internazionali. La formazione attuale è composta da : Simone Accietto, Nikita Cattini, Simone Schedan, Chiara Pellegrini , Lucia Greco, Ciro Sackie, Erik Galloni, Francesco Misceo, Francesca Galli, Emi Longagnani, Chiara Ugolini e le giovani nuove danzatrici Alessia Luciani e Beatrice Dieci.

Tra le peculiarità che connotano la vostra poetica emergono una forte coralità, un dinamismo sincronizzato dei corpi e una intensa espressività dei volti. Che tipo di lavoro viene svolto e quale processo creativo svilupate per realizzare questo risultato?

Il nostro lavoro è caratterizzato dalla contaminazione tra danze urbane, danza contemporanea, teatro fisico e ricerca di movimento con musica dal vivo. Il processo creativo è caratterizzato dall’interazione con artisti diversi quali coreografi, attori, musicisti, illustratori e video-maker con cui collaboro stabilmente. Tra questi ci teniamo a nominare Enrico Pasini (musicista che ha realizzato alcune parti musicali di EKstase) , Gaia Davolio (attrice), Marino Neri (illustratore), Bianca Serena Truzzi (video-maker che ha realizzato la parte di visual art per EKstase). Tramite laboratori coreografici sperimentiamo nuovi linguaggi con l’ambizioso intento di cercare nuove stimolanti forme espressive.

 “EKstase” è la vostra riflessione in tre atti sul tempo. Quali sono state le tappe fondamentali, le estetiche che hanno orientato la creazione di questo progetto?

La nostra nuova produzione EKstase è liberamente ispirata a “Canto alla durata” di Peter Handke. Si tratta di una riflessione sulla durata, intesa come la sensazione di vivere, come consapevolezza dell’attimo presente. Lo spettacolo è idealmente diviso in tre atti, tre atmosfere che descrivono l’attimo sfuggente della durata.

EKstase - BlakSoulz

EKstase – BlakSoulz

 

Nelle vostre creazioni il linguaggio corporeo dialoga frequentemente con la visual-art. Ci sono altre “contaminazioni artistiche” che vi incuriosiscono e che desiderate approfondire?

Le contaminazione artistiche non finiscono mai di stupirci e le possibilità di nuove idee e creazioni sono infinite. Per questo motivo desideriamo continuare la nostra ricerca attraverso la collaborazione costruita nel tempo con gli artisti che ci seguono e collaborano con noi. Sicuramente ci interessa molto la connessione tra danza e musica live e vorremmo cimentarci più spesso anche in creazioni site specific,, lavorando appunto sull’interazione tra danza, musica ed in questo caso la location (anche inusuale) che ci ospita. 

Quali sono i vostri progetti futuri?

Ci teniamo tantissimo a portare in giro il più possibile la nostra nuova produzione EKstase e contemporaneamente ci stiamo cimentando in nuove performance in collaborazione con gli artisti citati in precedenza. Proseguiamo con impegno il nostro percorso di ricerca con un occhio di riguardo per le nuove esperienze sia di studio che di spettacolo che ci arricchiscono sempre. Vorremmo anche portare sempre più spesso il nostro lavoro all’estero in nuovi contesti e davanti ad un nuovo pubblico.

Inaugura “La Torre”, nuovo spazio performativo a Modena

Inaugura “La Torre”, nuovo spazio performativo a Modena

Inaugurerà giovedì 11 Ottobre 2018 a Modena, La Torre nuovo spazio performativo all’interno del Centro Musica_71MusicHub, nato dal recupero architettonico di una nuova sezione del complesso industriale ex-Amiu di via Morandi 71, ristrutturata con finanziamento del Bando RiGenerAzioni Creative promosso da Anci e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della gioventù. Per l’occasione, l’edificio già sede del telecontrollo della distribuzione dell’energia elettrica a Modena, ospiterà Transmission Bands: quattro giorni di eventi all’insegna della contaminazione tra le arti, tra performance, musica e immagine, quattro produzioni che prendono spunto dal tema della trasformazione, del lavoro, e della trasmissione e distribuzione dell’opera d’arte, richiamandosi alla originaria funzione dell’edificio recuperato, a suo tempo attrezzato con trasformatori e fasce di trasmissione.

"EKStase – Indagine sulla durata” della compagnia Blaksoulz Dancecrew

“EKStase – Indagine sulla durata” della compagnia Blaksoulz Dancecrew

Ad aprire la rassegna, Giovedì 11 Ottobre, sarà l’anteprima italiana di “Lost in Time”, nuovo progetto audio/video dell’artista messicano Murcof. La musica del compositore elettronico accompagna immagini video in cui si intrecciano due narrazioni parallele, quella di un cavaliere senza volto alla deriva in un paesaggio di ghiaccio e neve, perso nel tempo e nello spazio, mentre la seconda rimanda invece agli esiti di un ipotetico esperimento scientifico. Due protagonisti intrappolati in un loop temporale in cui la vita e la morte ruotano senza sosta, in cui la colonna sonora originale di Murcof si fonde con l’aria delle Variazioni Goldberg cantata da Les Petits Chanteurs du Mont-Royal. Lo spettacolo si terrà in due repliche consecutive, una alle ore 21 e una alle ore 22.30. Venerdì 12 Ottobre alle ore 21 la scena passa invece in mano alle arti performative con “EKStase – Indagine sulla durata”, spettacolo di danza e visual art della compagnia Blaksoulz Dancecrew a cura di Associazione Ore d’Aria, liberamente ispirato da “Canto alla durata” di P. Handke. Cos’è la durata? E’ un periodo di tempo? E’ qualcosa di misurabile? Una certezza? No, è una sensazione più veloce di un attimo, la più fugace di tutte le sensazioni, non prevedibile, non misurabile, come il momento in cui ci si mette in ascolto, il momento in cui ci si raccoglie in se stessi. Lo spettacolo, ideato da Elisa Balugani, è impreziosito dall’immagine curata da Marino Neri, dai visual di Bianca Serena Truzzi e dalle musiche di Enrico Pasini. Sabato 13 Ottobre alle ore 21.30 Transmission Bands ospiterà un’anteprima di NODE Festival 2018: giunto alla sua nona edizione, il festival di musica elettronica e contaminazioni si presenta alla città con una serata in cui saranno anticipate alcune delle linee guida del festival, previsto fra il 14 e il 17 Novembre 2018. La multidisciplinarietà e la contaminazione fra ambiti artistici differenti, già cifra distintiva di NODE, saranno ulteriormente valorizzate dall’interconnessione fra i tre artisti presenti, molteplici sfaccettature del mondo performativo contemporaneo, dissolvendo i confini fra musica, arte figurativa e installazioni multimediali. Così la performance di Deantoni Parks – batterista, compositore e producer americano attivo nelle avanguardie new wave e nella musica sperimentale – andrà a dialogare, in un intreccio fra linee, forme e percussività ritmica, con l’installazione site specific dello street artist milanese Jacopo Ceccarelli, in arte 2501, intitolata “M.U.R.O.” creata in collaborazione con Natartribe e Recipient.cc appositamente per NODE. Chiuderà la serata il dj set di Chevel, progetto del produttore trevigiano Dario Tronchin, fondatore del collettivo Enklav, una delle etichette discografiche più interessanti della scena elettronica italiana. Sarà l’immagine e la sua fusione con la musica, al centro della serata di chiusura di Trasmission Bans, Domenica 14 Ottobre alle ore 18, con la sonorizzazione “Soundtracks: Short Movies by Ioris Ivens”, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino. I film di Joris Ivens selezionati per questo spettacolo appartengono alla prima fase del suo lavoro e al periodo in cui il cinema era ancora muto, cortometraggi che testimoniano non solo l’importanza del cineasta olandese come pioniere del documentario ma anche la sua piena adesione, negli anni Venti, all’esperienza delle avanguardie storiche. I musicisti scelti per sonorizzare questo lavoro, con una composizione originale realizzata appositamente in occasione di Transmission Bans saranno Stefano Pilia, Andrea Belfi e Julia Kent, tre artisti impegnati da anni nelle musica di ricerca e nello sviluppo di linguaggi musicali originali. Introduce la serata Stefano Boni del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

> EVENTO FACEBOOK FESTIVAL TRASMISSION BANDS

Il festival Trasmission Bands si inserisce all’interno della settimana di promozione della cultura in Emilia-Romagna, culmine della campagna “EnERgie Diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, iniziativa che celebra l’Anno Europe del Patrimonio Culturale 2018, con l’obiettivo di sensibilizzare in merito all’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale e celebrare la ricchezza e la diversità culturali dell’Europa. Il sistema culturale regionale è caratterizzato da un immenso patrimonio di beni materiali e immateriali, culture e conoscenze che la campagna vuole far conoscere a visitatori e cittadini, per fare della cultura e del patrimonio culturale e creativo strumenti di coesione sociale, integrazione, sviluppo economico e rigenerazione urbana.

Transmission Bands è un progetto promosso dall’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Modena, all’interno del Progetto 71MusicHub, a valere sull’avviso pubblico “Giovani RiGenerAzioni Creative” finanziato da ANCI con il contributo della Regione Emilia-Romagna, in occasione della settimana Energie Diffuse promossa da Regione Emilia-Romagna. Con la collaborazione di: Associazione Lemniscata, Associazione Ore d’Aria, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Centro Musica – Progetto Soundtracks

• Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito su invito, previa prenotazione.

• Per informazioni: centro.musica@comune.modena.it || www.musicplus.it

 

Rigenerazione urbana attraverso l’arte e il teatro:  al Villaggio Artigiano di Modena Ovest torna il Festival Periferico

Rigenerazione urbana attraverso l’arte e il teatro: al Villaggio Artigiano di Modena Ovest torna il Festival Periferico

«Il Festival Periferico si caratterizza per il fatto di realizzarsi in luoghi urbani non-teatrali, in aree degradate della città o in spazi pubblici poco valorizzati»: i membri della Direzione Artistica del Collettivo Amigdala di Modena introducono la manifestazione da loro ideata nel 2008 «I luoghi attraversati in questi anni sono molteplici: l’ex recapito postale della stazione FFSS, l’Archivio Comunale, il condominio popolare R-Nord, la fabbrica all’avanguardia Tecnord, il museo-laboratorio Officina Emilia. Fino al Villaggio Artigianale di Modena Ovest».

La nona edizione del Festival Periferico, dal titolo Alto Fragile Urgente, si svolgerà dal 26 al 28 maggio, per il secondo anno consecutivo tra le officine in disuso e le imprese del Villaggio Artigiano di Modena Ovest.

«Questo luogo è nato nel 1953 da una coraggiosa intuizione politica, a partire dalle tensioni sociali ed economiche del dopoguerra» suggerisce la curatrice Federica Rocchi «È il primo Villaggio Artigiano nel nostro Paese: un territorio tra campagna e città che teneva insieme vita e lavoro, saper fare manuale e impresa, filiera produttiva e appartenenza di comunità».

A proposito di appartenenza: l’edizione 2017 del Festival Periferico inaugura l’avvio di un nuovo polo culturale della città di Modena, curato e diretto da Amigdala e da Archivio Cesare Leonardi, che avrà sede nella ex officina #OvestLab grazie alla collaborazione con il Consorzio Attività Produttive: «Alto Fragile Urgente nasce a partire da questa continuità» aggiunge l’illustratrice Sara Garagnani «e si fonda sul desiderio di condividere alcune domande con i cittadini: come l’arte e gli artisti possono entrare in relazione con questo territorio, con i suoi abitanti, con le officine dismesse e con quelle ancora attive, con gli artigiani, con gli operai e con gli imprenditori? Qual è il posto dell’arte in un quartiere da sempre votato alla produzione artigianale e industriale?».

I nomi più interessanti della ricerca artistica e performativa nazionale sono in arrivo a Modena Ovest per tentare, attraverso opere e atti di pensiero, di rispondere a queste domande: la Compagnia Abbondanza/Bertoni, Muta Imago, Claudia Catarzi, Isabella Bordoni, OHT – Office For A Human Theatre, Filippo Tappi, Leonardo Delogu e molti altri proporranno installazioni, performance, spettacoli di teatro e di danza, conversazioni e concerti.

«Abbiamo convocato un gruppo di artisti non tanto (o non solo) per portare una replica di un loro lavoro di repertorio» racconta Meike Clarelli, anima musicale del Collettivo «ma soprattutto per interrogarsi assieme a noi. Abbiamo chiesto loro di produrre nuove domande sotto forma di azioni, di performance o di percorsi nel quartiere, esplodendo il più possibile il Festival in spazi diversi: officine dismesse, negozi, strade, ex tracciati ferroviari, prati incolti».

Conclude e rilancia Gabriele Dalla Barba, drammaturgo e scrittore: «Tre parole-chiave ci guidano in questo percorso: sogno, inteso come capacità dell’arte di lavorare sull’invisibile; intimità, come specifica qualità di una pratica artistica volta a ricostruire legami affettivi tra le persone e i luoghi; camminare, come pratica di esplorazione del paesaggio che si focalizza sul rapporto tra corpo, paesaggio e visione».

Info: http://www.perifericofestival.it/.