Dodici giovani under 30 da ottobre 2021 hanno lavorato con diversi professionisti del settore dello spettacolo dal vivo, per ideare, organizzare e promuovere un evento culturale aperto alla città. Hanno incontrato alcune direzioni artistiche di festival nazionali, diversi operatori culturali, una giornalista e critica teatrale.
Da nove mesi si sono incontrati ogni sabato e, accompagnati dalle professioniste di Ecate, hanno attraversato un lungo percorso di formazione, ma soprattutto hanno sperimentato concretamente la co-progettazione e la realizzazione di un festival.
Un modo nuovo di vivere la cultura e il teatro, prendendosi cura di ogni aspetto dello spettacolo dal vivo, dalla selezione delle proposte artistiche, all’organizzazione degli eventi collaterali, dalla logistica alla comunicazione e promozione.
Il progetto, dal titolo Back to the future!, nasce nell’ambito di Lacittàintorno un programma di Fondazione Cariplo, in un luogo significativo: Magnete, uno spazio unico di relazione e pluralità, un luogo di cura e cultura, che ha saputo accogliere e supportare questo progetto innovativo. Magnete si trova nel quartiere Adriano a Milano, all’interno dell’Adriano Community Center di Proges che comprende una RSA (Residenza Sanitaria per Anziani), diversi appartamenti protetti e di social housing, ambulatori, un auditorium – Magnete – e presto anche una piazza e una caffetteria a completare la struttura.
Back to the future! vuole creare nuove alleanze tra cultura e cittadinanza, nuove relazioni tra diverse comunità, tra persone di generazioni diverse, sperimentando l’arte e il teatro come condivisione e cooperazione, come possibilità di interpretare insieme il presente e immaginare un futuro in cui ci sia ancora spazio per l’utopia.
Back to the future! è composto da una direzione artistica partecipata under30 – Catch Up! – e da un un gruppo intergenerazionale impegnato in un processo di co-creazione – Let’s Keep In Touch.
Il progetto prende spunto dalle migliori esperienze nazionali di partecipazione nell’ambito dello spettacolo dal vivo, in primis Dominio Pubblico di Roma e Up To You Festival di Bergamo con i quali Ecate ha creato uno scambio di buone pratiche per confrontarsi costantemente sulle metodologie e sui processi messi in atto nel percorso dedicato alla formazione della Direzione artistica partecipata under 30.
Diversi i compiti affidati a questo gruppo di giovani, come quello di individuare e coinvolgere alcune abitanti del quartiere disposte a mettersi in gioco in un processo di co-creazione artistica a cura dell’artista Marcello Gori. A seguito di questa azione, si è quindi formato un secondo gruppo intergenerazionale, Let’s Keep In Touch, che ha ideato e realizzato una performance immersiva, coinvolgendo altre persone del territorio.
Il secondo compito fondamentale è stato quello di selezionare le proposte artistiche da presentare all’interno del palinsesto del Festival.
Il gruppo ha potuto contare sul Dossier della Rete Risonanze, network per la tutela del teatro under 30 nato ad opera di un insieme di realtà, disseminate su tutto il territorio nazionale, che hanno individuato nella promozione e nel sostegno delle nuove generazioni di artisti e artiste del teatro contemporaneo il fulcro della propria attività. Il Dossier è un documento che raccoglie ogni anno tutti gli spettacoli scelti dalle direzioni artistiche partecipate nazionali che aderiscono alla rete. All’interno del Dossier sono raggruppate quelle opere che si sono distinte per un linguaggio scenico innovativo e per l’originalità della proposta artistica. La scelta ha quindi l’obiettivo di valorizzare la produzione performativa emergente. Un meccanismo virtuoso, in cui giovani spettatori e spettatrici, operatori e operatrici culturali di domani, supportano con la loro scelta le compagnie emergenti del panorama nazionale.
La Direzione artistica partecipata under 30 di BTTF Festival ha scelto dal Dossier ben due proposte artistiche: Entanglement_Studio 2 ed Eroicamente scivolato. Mentre lo spettacolo d’apertura, Supersocrates di Teatro Elettrodomestico, è stato selezionato dopo numerose uscite teatrali, nello specifico in questo caso andando insieme al Teatro Caverna di Bergamo, una sera di marzo.
Sempre per quanto riguarda il palinsesto, la Direzione artistica partecipata ha scelto di festeggiare la Giornata dell’Africa, la domenica a chiusura del Festival, ospitando un workshop di danza e musica africane e lo spettacolo Yele di Sinitah, associazione del territorio fondata da Abdoul Kader Traore e da un gruppo di artisti dell’Africa Occidentale.
Allo stesso modo, grande attenzione è stata data alla scelta degli eventi collaterali: due incontri, due workshop, una mostra e un brindisi di apertura.
Le tematiche affrontate negli incontri, Sport e cultura per la democrazia e The future is now, sono rispettivamente la partecipazione e l’accessibilità per il primo e le buone pratiche intergenerazionali per il secondo. Si tratta di temi prioritari per le nuove generazioni per poter essere davvero protagoniste della costruzione del proprio futuro.
Ho paura di non riuscire, laboratorio esperienziale gratuito a cura di Federica Vittori,affronta il tema del fallimento ed è rivolto specificatamente a giovani tra i 18 e i 30 anni, per andare contro la retorica del successo e imparare a gestire l’ansia di sbagliare. Un tema quello del fallimento, del sentirsi inadeguati e insignificanti, che è un leit motiv di questa prima edizione.
“Due anni così hanno strascichi che stiamo ancora cercando di capire, ma è evidente che ci sia la necessità di andare oltre. Noi abbiamo invitato il gruppo a fermarsi, a riallacciare delle relazioni in presenza, a pensare prima di agire. L’abbiamo fatto con il teatro, perché per noi il teatro, più di qualsiasi altra arte, è fatto innanzitutto di persone, di relazione, di cooperazione.”
Ecate
BTTF Festival è questo, la capacità di costruire ponti, di mettere in connessione buone pratiche nazionali con la cittadinanza e le numerose realtà che gravitano intorno a Magnete e che vivono nel quartiere Adriano, rafforzando le competenze e sviluppando le potenzialità territoriali. L’innovazione di un festival partecipato, costruito dal basso, sta proprio nella capacità di stimolare una partecipazione attiva che diventa sapersi prendere cura di un territorio. Ed è anche una dichiarazione d’amore per l’arte e la cultura, perché siano ancora capaci di rimettere in discussione le nostre idee, perché siano sempre generatrici di pensiero critico e di bellezza, perché siano strumenti per interpretare e ridisegnare il mondo. Ecco perché BTTF si autodefinisce un festival fatto da esseri umani che si interrogano, si confrontano e agiscono in sinergia con la collettività e l’ambiente..
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Milano Mediterranea è alla ricerca di artisti e artiste del bacino Mediterraneo residenti a Milano con un progetto di creazione artistica partecipata volto al coinvolgimento degli abitanti del quartiere Giambellino.
La specificità del progetto consiste in un’attenzione particolare alla ricerca ibrida, con l’intento di sottolineare la natura di “apertura” e fluidità del performativo, la sua implicazione sociale e politica e la sua intelligibilità pubblica.
I tre progetti, selezionati dalla direzione artistica di MM insieme ad un comitato di quartiere, saranno invitati a partecipare ad una residenza di produzione della durata di due mesi. Ogni progetto selezionato avrà a disposizione un budget di € 1.200,00 lordi. La produzione dei progetti performativi in residenza avverrà in dialogo con alcuni spazi del quartiere, tra cui il Teatro La Creta.
Sono ammesse al bando azioni performative emergenti di diversa natura, comprese: performance, sound and new media art, text-based performance, lecture performance, multimedia storytelling, pratiche coreografiche, pratiche relazionali e progetti workshop-based.
Inviare un dossier contente la presentazione del progetto e il portfolio dell’artista completo di link alla documentazione dei progetti a: direzioneartistica@milanomediterranea.art entro l’08 settembre 2020.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Il Piccolo Teatro di Milano riaprirà in autunno con una stagione modellata sulle esigenze delle norme sul Covid e articolata in due fasi: la prima, fino a fine anno, è stata modellata tenendo conto di tutte le regole sul distanziamento (che prevedono ad esempio l’obbligo di stare a due metri di distanza sulla scena o altrimenti di indossare mascherine ffp2), e i biglietti saranno in vendita dal 14 settembre. La seconda invece ipotizza un allentamento delle misure al fine di evitare che il distanziamento sanitario necessario per le norme anticovid diventi “distanziamento sociale”.
“Una risposta responsabile” – ha spiegato alla presentazione il direttore uscente Sergio Escobar, che dopo 22 anni lascerà la guida del teatro a fine mese – alla drammatica contingenza, in profonda sintonia con lo sforzo potente di tutta la città che sulla cultura ha sempre puntato, investito come strumento di ricostruzione sociale.
“Siamo chiamati a un impegno senza precedenti. Sarà una battaglia difficile”, ha aggiunto il sindaco di Milano Giuseppe Sala riconoscendo al Piccolo di avere “dimostrato di non arrendersi”. D’altronde questo è nel dna del teatro fondato nel dopoguerra da Paolo Grassi e Giorgio Strehler, di cui nel 2021 si celebrano i cento anni dalla nascita.
“La riapertura – ha sottolineato il presidente del Piccolo Salvatore Carrubba – è un grande atto di speranza e di fiducia per la città”. Non a caso, ospiterà anche spettacoli di altri teatri di Milano (il teatro i e il teatro della cooperativa) che avrebbero faticato a far entrare gli spettatori nelle loro sedi. “L’augurio – ha aggiunto Andrea Rebaglio vicedirettore area Arte e Cultura di Fondazione Cariplo – è che il Piccolo possa farsi interprete e capo fila di una nuova proposta”.
E allora ecco che – accantonate tre produzioni che erano in progetto e a cui si è dovuto rinunciare, fra cui una con protagonista Toni Servillo – il teatro ospiterà dall’11 settembre Tramedautore – festival internazionale delle drammaturgie, il festival Mix di cinema Gaylesbico e Queerculture, (mentre sarà a novembre il progetto Next di Regione Lombardia, realizzato con Cariplo). Il sipario si alzerà il 6 ottobre per ‘Con il vostro irridente silenzio’ ideato da Fabrizio Gifuni a partire dalle lettere e dal memoriale di Aldo Moro, ma in programma figura anche Franco Branciaroli con la Notte dell’Innominato, Paolo Rossi con Pane o libertà. Su la testa, e Lella Costa, per i cento anni dalla nascita di Franca Valeri, a interpretare La vedova di Socrate.
Sono quattro le produzioni del Piccolo in questa prima fase di stagione: Storie di Stefano Massini, andato in anteprima nella programmazione estiva del teatro, la ripresa della Tragedia del vendicatore di Declan Donnellan, ma anche la prima assoluta di Edificio 3 con la regia dell’autore argentino Claudio Tolcachir e una versione particolare di Natale in casa Cupiello in cui ha interpretare tutti i ruoli è Fausto Russo Alesi. Non senza difficoltà (date le diffidenze verso il Nord Italia e le limitazioni ai viaggi) ci saranno anche ospitalità straniere come l’anteprima del Milano Flamenco Festival, e De Living, creazione del regista Ernsan Mondtag realizzato dal teatro belga NTGent. Fra gli spettacoli previsti nel 2021 c’è invece Hamlet di Antonio Latella, che avrebbe dovuto debuttare lo scorso febbraio dopo oltre un mese di prove.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
“Un palcoscenico per Milano”: questo il titolo dell’edizione 2020 di Estate Sforzesca, che si propone, dopo il lungo periodo di lockdown, come una vera e propria piattaforma di sperimentazione per nuovi processi di produzione e nuove forme di accesso all’aperto allo spettacolo dal vivo, nel rispetto delle misure previste dalla legge.
Questa ottava edizione della rassegna, ospitata come sempre al Castello Sforzesco, offre un palco a molti operatori milanesi, la cui attività è attualmente limitata dalle norme restrittive per gli spettacoli in luoghi chiusi, e ai cittadini che per tutta l’estate, dal 21 giugno al 3 settembre, potranno assistere ogni sera a uno spettacolo live.
“Estate Sforzesca”, promossa e coordinata dal Comune di Milano|Cultura, è il cuore di Aria di Cultura, il palinsesto di iniziative che accompagna la ripresa dello spettacolo dal vivo e delle attività culturali in città, proporrà infatti 80 appuntamenti, con oltre 40 concerti, 20 spettacoli teatrali e 4 di danza, ad ingresso gratuito o a prezzo calmierato. Il programma è tuttora ‘in progress’, per questo viene annunciata oggi solo la prima parte del calendario (dal 21 giugno al 12 luglio).
“Estate Sforzesca è un grande cartellone che porterà la musica, il teatro, la danza nel cuore della città, e finalmente dal vivo – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo del Corno –. Da qui lo spettacolo si diffonderà in tutti i quartieri, abitando chiostri e cortili, biblioteche e musei, spazi pubblici e privati, grazie al palinsesto ‘Aria di Cultura’”.
La partecipazione agli spettacoli sarà su prenotazione obbligatoria (link sul sito yesmilano.it), anche per gli spettacoli a ingresso gratuito, e l’accesso al Cortile delle Armi sarà contingentato: per ora sono previsti 360 posti a sedere opportunamente distanziati tra loro (a fronte delle 500 sedute delle precedenti edizioni) e non sono disponibili posti in piedi. Previsti anche il controllo della temperatura all’ingresso e il distanziamento fisico (ad eccezione dei gruppi familiari).
Il programma prende il via in un giorno simbolico, il 21 giugno, solstizio d’estate e Festa Europea della Musica, con “L’età d’oro dello swing”, con la Civica Orchestra di Fiati di Milano in collaborazione con la Civica Jazz Band – Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, diretta da Enrico Intra, e Paolo Tomelleri and friends. Un inno al suono italiano, ma allo stesso tempo uno spettacolo pieno di ritmo e di “black swing” con un omaggio a Benny Goodman, Ella Fitzgerald, Cole Porter, Charles Trenet. Segue Milano e la Popular Music – Di Tempo in Tempo, uno spettacoloa cura di Franco Mussida, fondatore del CPM Music Institute, per un viaggio nel Tempo “di ieri, di adesso e di domani”, con un approccio etico/storico alla Popular Music.
Per continuare in un intreccio multidisciplinare che spazia da “I talenti delle donne” con “Lucrezia e le altre” – una produzione di Farneto Teatro, di e con Elisabetta Vergani e Silvia Romani (11 luglio) che affronta il tema della violenza di genere a partire dal mito -, all’impegno sociale, con la Compagnia Puntozero, composta da giovani detenuti e non (4 luglio); al mondo dell’infanzia e dei ragazzi con “I piccoli cantori di Milano” (25 giugno) e Ditta Gioco Fiaba con “L’isola del tesoro” (28 giugno); “Cyrano sulla luna” di MTM Manifatture Teatrali Milanesi (26 giugno) e “Vivi! come il mare – Pièce per due delfini” di Spazio Tertulliano, dalla spiccata sensibilità ambientalista (23 giugno).
Da segnalare, inoltre, ATIR Teatro Ringhiera con “La Molli. Divertimento alle spalle di Joyce” con Arianna Scommegna, regia di Gabriele Vacis,(22 giugno); Luca Uslenghi con il concerto spettacolo “Uccello di Fuoco” e “Petrouska” con le musiche di Igor Stravinsky (28 giugno); “Io, Vincent Van Gogh”, spettacolo teatrale della Compagnia Corrado d’Elia (30 giugno); “Non si sa come” di Luigi Pirandello di Pacta Arsenale dei Teatri (8 luglio).
Un’interessante contaminazione di generi (5 luglio) porta in scena “Taranta on Tour 2020, Aspettando Contaminafro”, in una miscela esplosiva di Salento e Guinea. Non manca uno sguardo internazionale con “K-Pop Summer Vibes” (12 luglio) dedicata alla scoperta della musica popolare moderna coreana.
“Games of Sforza”, OLtheatre, ci fa assaporare invece il gusto della storia, trasponendo un “Game of Thrones” ambientato all’epoca degli Sforza per conoscere meglio questa dinastia in un racconto divertente ma storicamente rigoroso (7 luglio). Altra novità dell’edizione 2020, la partecipazione de “La Milanesiana”, ospite al Castello Sforzesco con due protagonisti molto amati dal grande pubblico: Massimo Lopez e Tullio Solenghi (1° luglio).
Il programma degli spettacoli in calendario dal 12 luglio al 3 settembre verrà comunicata successivamente, anche sul sito yesmilano.it, ma segnaliamo già alcuni highlights del programma: Enrico Ruggeri, sempre nell’ambito de “La Milanesiana” (23 luglio), “Sulla morte senza esagerare”, spettacolo prodotto dal Teatro Franco Parenti” (27 luglio), “Zelig Live Show Summer Edition” (9 agosto), Guido Catalano (28 agosto), Orchestra Verdi (con 2 concerti, il 27 e il 30 agosto).
Anche questa edizione, così come la precedente, sarà ecofriendly, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell’ambiente e mettere in atto buone pratiche e comportamenti virtuosi tanto dalla parte degli organizzatori che degli spettatori.
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Dal 16 giugno al 20 settembre 2020, il Piccolo Teatro di Milano darà il via alla Stagione estiva con 13 spettacoli dal vivo, per un totale di circa 50 recite complessive e dieci dirette video. Gli spettacoli saranno all’aperto, nel Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2), per poco meno di settanta spettatori, e, in proficua sintonia con i Municipi e con la Fondazione Cariplo, verranno riproposti, nel mese di luglio, in nove spazi dei Municipi della città di Milano, realtà significative e da anni attive per impegno sociale e vivacità culturale. Particolare attenzione viene data alle sedi dell’Housing Sociale, sostenute da Fondazione Cariplo.
Alla presentazione (via web) del cartellone non c’è stato spazio per parlare della futura guida del teatro che Sergio Escobar lascerà a novembre dopo 22 anni come direttore. Il presidente del cda Salvatore Carrubba ha detto di augurarsi una “procedura pubblica, trasparente e veloce”. È stato invece il sindaco Giuseppe Sala, in un’intervista, a confermare che non cercherà di convincere Escobar a rimanere, ma ha anzi “qualche nome in testa” del quale parlerà con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
La programmazione del Chiostro sarà continua, da giugno a settembre, con tre recite per ciascuno dei titoli presentati, dal martedì al giovedì, per poi spostarsi nel fine settimana in altri luoghi della città metropolitana. Particolarmente stretta sarà la collaborazione con mare culturale urbano, dove verranno trasmesse in diretta, su grande schermo, le prime rappresentazioni, in contemporanea con il Chiostro e dove, ad agosto, sarà presente dal vivo Marco Paolini.
Oltre a quest’ultimo, saranno presenti artisti protagonisti anche della prossima Stagione 2020/2021: Stefano Massini, Gabriele Lavia, Sonia Bergamasco, Davide Enia, Paolo Rossi, Massimo Popolizio, Michele Serra, la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, Lella Costa, Enrico Bonavera, Enrico Intra, e un’ospitalità delTeatro dell’Elfo, Frankenstein, nell’interpretazione di Elio De Capitani. Dal 13 al 20 settembre, le proposte di Tramedautore, che si aggiungono ai 13 spettacoli, a rinnovare una collaborazione consolidata negli anni.
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