Le Mille E Una Notte – IV Ora di LideLab – CastellinAria
Questo articolo è stato prodotto durante il laboratorio di Audience Development & Digital Storytelling con gli studenti e le studentesse dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Commento di Simona Rella e Valeria Amata su Le Mille E Una Notte – IV Ora di LideLab a CastellinAria – Festival di Teatro Pop
Nelle mille e una notte che furono, macabre storie si intessero nel palazzo incantato di Shahriyār e dell’astuta Shahrazād, persa tra gli spettri e i resti delle spose uccise dopo la prima notte di nozze. Shahrazàd è l’incarnazione del potere della parola: offertasi come moglie a un re crudele e spietato, con i suoi racconti riesce a spezzare la catena delle esecuzioni, diventando emblema di coraggio per tutte le donne. È la notte prima del matrimonio, Shahrazàd ripercorre insieme alla sorella la genesi delle uccisioni, accompagnata dalle note funeree di un violino.
La Compagnia LideLab compone una Danse Macabre che si traduce in consapevolezza del “memento mori”, nella presa di coscienza della propria limitatezza. Superare la morte per compiere la trasmutazione di un falcidiato ricordo inanimato -un mucchio di ossa, una marionetta- in un immortale essere umano. Il rapporto con la morte è il tema principale di questo spettacolo, imponendosi anche nel legame tra il genere femminile e quello maschile, destinato a deteriorarsi e a finire in tragedia. Un teatro di figura che, in un gioco di ombre e rifrazioni, tratteggia il doloroso tentativo di Shahrazàd di ritrovare luce nell’oscurità di un luogo in cui la morte aleggia, in un’atmosfera di decadenza, rovina e distruzione.
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