DRAMMATURGIA: Lei Lear di Muchas Gracias/Teatro C’art
Introduzione al testo
Immaginiamo che due immarcescibili personaggi shakespeariani siano condotti, dalla mano di due creatrici contemporanee senza scrupoli, al desolato universo di Samuel Beckett. Cosa potrebbe succedere? Che strana metamorfosi subirebbero i loro nitidi profili, i loro brillanti discorsi, le loro tragedie, il loro destino?
Nella loro nuova e indefinita dimora – uno spazio beckettiano – galleggia un’atmosfera comica e crepuscolare, che sfuma qualsiasi pretesa di nobiltà o di eroismo. Questo spazio impregna tutto di un umorismo che corrode le mura dei castelli e ammuffisce i più splendidi vestiti, trasformando le loro gesta in un cantico clownesco e assurdo.
Le due donne (i personaggi, non le autrici) hanno trasformato i loro pomposi soliloqui in una specie di dialogo “unisonico” e mancato; forse hanno accettato che le risposte non arriveranno mai? Hanno, chissà, portato al limite la massima assoluta dell’attuale società dell’immunizzazione, cancellando la presenza dell’Altro? Ma che domande difficili! E loro non sono interessate a rispondere, hanno altro da fare. Cosa? Cercano un assassino. Cospirano con il pubblico. Scappano da un temibile Padre e da antichi fantasmi. Insegnano a uccidere il nemico, a capire le strategie del loro enigmatico autore e fanno un bel balletto. Fanno ridere!
Lei Lear è uno spettacolo cacofonico, un volo ribelle e spiritoso su alcuni elementi della narrativa di Re Lear, dal punto di vista delle sorelle malvage, Goneril e Reagan, all’interno di una cornice beckettiana e clownesca. Un gioco scenico ibrido, contemporaneo – e qui, la loro tragedia, che sommata al tempo è sempre uguale a commedia, è proprio quella del trovarsi, oggi, in un luogo strano e, chissà, senza futuro.
Lei Lear è lo spettacolo vincitore del Premio PimOff per il teatro contemporaneo 2021.
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BIOGRAFIA MUCHAS GRACIAS/TEATRO C’ART
Muchas Gracias Teatro, fondata da Chiara Fenizi e Julieta Marocco nel 2018, nasce da un lungo e eterogeneo percorso teatrale realizzato dalle artiste sul territorio europeo e sudamericano. Mick Barnfather (Inghilterra), Philippe Gaulier (Francia), Jeremy James e Gilbert Bosch (Spagna), Inês Marocco e Elcio Rossini (Brasile), Alfonso Santagata e André Casaca (Italia) sono alcuni dei riferimenti artistici che, dopo anni di collaborazione, hanno influito sul carattere eccentrico di questa compagnia internazionale. Tra la comicità classica e la sperimentazione contemporanea, Muchas Gracias crea e produce spettacoli che partono sempre da una ricerca sulle potenzialità creative, drammaturgiche e sovversive delle figure teatrali comiche, e sulla forza della comicità come mediatrice tra il performer e lo spettatore. Alle sue fondatrici, due donne simpatiche e un po’ esibizioniste, che si dedicano al teatro dall’inizio del secolo, piacciono le frasi ad effetto e le domande trascendentali, come: “la risata è un’efficace termometro dei sintomi sociali”; “il palco, il crocevia ideale per l’esplorazione dei paradossi contemporanei”; “la platea, il perfetto ricettacolo di scoperte inaspettate e necessarie” e per concludere: “ma, che cosa stiamo facendo?!”. Forte, no? Per arrivare a queste conclusioni e rispondere a queste difficili domande, oltre alla loro ricerca, continuano a collaborare con artisti di diverse provenienze, e a portare i loro spettacoli originali sulle infinite perplessità contemporanee in giro per i festival e i teatri italiani, spagnoli e sudamericani. E c’è chi ci crede! Tant’è vero che diversi teatri e istituzioni hanno deciso di collaborare e di sostenere il loro lavoro: Iberescena (Programa Iberamericano per le Arti Performative), FUNARTE (Fundazione Nazionale per le Arti – Brasile), Ministero da Cultura do Brasil, Segreteria da Cultura e do Desenvolvimento (Porto Alegre, Brasile), Teatro Umbral (Arequipa, Peru), Le Murate PAC (Firenze), ARCI Firenze, Centro Civico Drassanes (Barcellona), Ajuntament de Barcelona (Spagna), Teatro Kaddish (Barcellona), Teatro PimOFF (Italia). Le vere fondamenta del loro lavoro è l’incondizionato Credo nella bellezza dell’essere Umano.
Il Teatro C’art Comic Education con la direzione artistica di André Casaca, ha una tradizione quindicennale sul teatro fisico e la comicità non verbale. La sua concezione artistica e pedagogica, ha consentito in questi anni, la nascita e lo sviluppo di percorsi di ricerca e formazione artistica radicate nella decostruzione della gestualità ordinaria e prevedibile e nella affermazione di un’identità gestuale, lontana dalla rappresentazione. Infatti la compagnia trova nell’Identificazione il fulcro del suo lavoro comico corporeo. Le produzioni del Teatro C’art sono state replicate in festival e teatri d’Italia, Svizzera, Germania, Francia, Portogallo, Palestina, Israele, Turchia, Etiopia, Capo Verde e Brasile.
Nasce a Napoli nel 1993. Nel 2017 consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con una tesi in Antropologia Teatrale. Ha lavorato come redattrice per Biblioteca Teatrale – Rivista di Studi e Ricerche sullo Spettacolo edita da Bulzoni Editore. Nel 2019 prende parte al progetto di archiviazione di materiali museali presso SIAE – Società Italiana Autori Editori. Dal 2020 dirige la webzine di Theatron 2.0, portando avanti progetti di formazione e promozione della cultura teatrale, in collaborazione con numerose realtà italiane.