Dalla Regione Lazio 3 milioni per la digitalizzazione dello spettacol dal vivo

Dalla Regione Lazio 3 milioni per la digitalizzazione dello spettacol dal vivo

Proseguono le attività della Regione Lazio per favorire la ripartenza del settore culturale. È stato pubblicato lo scorso 8 settembre l’Avviso pubblico per la “Digitalizzazione dello Spettacolo e delle altre Attività Culturali dal Vivo”. Con una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni di euro (1 milione e mezzo agli operatori dello spettacolo dal vivo e 1 milione e mezzo agli operatori di altre attività culturali) l’avviso, gestito dalla società regionale Lazio Innova, punta a sostenere le micro, piccole e medie Imprese (MPMI) che operano nel settore delle attività culturali dal vivo.

Saranno ritenuti ammissibili i progetti che prevedranno l’adozione di una o più soluzioni o sistemi digitali finalizzati a migliorare la produzione dello spettacolo e delle altre attività culturali dal vivo nonché innovarne la fruizione (mediante, ad esempio, realtà aumentata, realtà virtuale, sensori intelligenti, internet of things, tecnologie per “scenografie virtuali” e molto altro), agevolarne la vendita (ad esempio con sistemi di prenotazione e pagamento digitali, digital marketing, e-commerce, servizi front-end, digitalizzazione di materiali e archivi analogici o cartacei o nuove modalità di fruizione telematica), ma anche potenziare l’organizzazione dei produttori e dei coordinatori di spettacoli e altre attività culturali dal vivo (mediante, ad esempio, soluzioni o sistemi digitali per l’archiviazione, l’amministrazione, la logistica e la sicurezza).

I beneficiari dovranno essere titolari di una partita IVA attiva dal 31 dicembre 2018, aver localizzato la sede operativa del progetto nel territorio della Regione Lazio e aver realizzato nel corso del 2019, per gli operatori dello spettacolo dal vivo, almeno 30 rappresentazioni di spettacoli di teatro, musica o danza e, per gli operatori di altre attività culturali dal vivo, almeno 30 attività culturali realizzate a contatto con il pubblico.

Ogni progetto potrà essere finanziato dalla Regione sotto forma di contributo a fondo perduto, in regime de minimis, per importi tra i 7 e i 25 mila euro e comunque fino al 75% dell’importo complessivo del progetto.

I formulari per la partecipazione all’Avviso potranno essere compilati on line attraverso la piattaforma GeCoWEB a partire dalle ore 12 del 22 settembre 2020. L’invio delle domande dovrà avvenire a partire entro le ore 18 del 22 ottobre 2020.

“L’arte – commenta il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano – è parte integrante della nostra cultura e della nostra tradizione. Abbiamo il dovere di preservarla e valorizzarla in tutti i modi, soprattutto in questo periodo. Ecco perché sono davvero felice che si siano potuti reperire altri 3 milioni di euro per sostenere le imprese che operano nel settore delle attività culturali dal vivo.

Penso per esempio alla realtà aumentata alla realtà virtuale, all’uso di sensori intelligenti o scenografie virtuale. Ma anche un modo per agevolare la vendita degli spettacoli promuovendo servizi e sistemi di prenotazione e pagamento digitali, digital marketing, e-commerce, servizi front-end. O per potenziare l’organizzazione dei produttori e dei coordinatori di spettacoli e altre attività culturali dal vivo, mediante ad esempio soluzioni o sistemi digitali per l’archiviazione, l’amministrazione, la logistica e la sicurezza. Un modo insomma per aiutare un settore fondamentale per la crescita culturale di ognuno di noi”.

È possibile consultare l’Avviso al link www.regione.lazio.it/rl/bandi-cultura/

Festival Quartieri dell’Arte: Vago Fiore in occasione della festa di Santa Rosa

Festival Quartieri dell’Arte: Vago Fiore in occasione della festa di Santa Rosa

Quest’anno, per le esigenze imposte dall’emergenza covid, a Viterbo non si terranno, come è tradizione antica, le manifestazioni legate alla Festa di Santa Rosa, tra cui la processione e il trasporto della celebre “Macchina di Santa Rosa”, evento unico al mondo riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità.

Il Festival Quartieri dell’Arte ha voluto trasformare il primo dei progetti teatrali presentati in questa XXIV edizione in un omaggio ai viterbesi e alla festività a loro più cara. Centrale nel programma 2020 sarà infatti la commissione al pittore Francesco De Grandi – esponente di spicco della scuola palermitana contemporanea – di 9 disegni che facciano fare al pubblico un’esperienza connessa al passato remoto della Macchina e della Festa di Santa Rosa. A De Grandi è stato chiesto di riprodurre attraverso l’intensa drammaticità della sua pittura e del suo tratto, alcuni momenti del trasporto della Macchina del 1690 (il primo di cui si abbia una rappresentazione grafica). L’artista palermitano – che vanta un curriculum internazionale consolidato, con alcune esposizioni alla Biennale dell’Arte di Venezia – ha immaginato una sorta di corteo grafico ideale che riassumesse in sé gli elementi distintivi della Festa di Santa Rosa.

“Francesco De Grandi è palermitano” – dichiara il drammaturgo Gian Maria Cervo, direttore artistico di Quartieri dell’Arte – “e Palermo e Viterbo sono legate da due feste sacre di grande spettacolarità, in cui cultura popolare e fede si fondono: Santa Rosalia e Santa Rosa. Per questo vorremmo che l’apertura della mostra a Viterbo, il cui titolo “Vago fiore” cita un inno elevato alla Santa e alla sua Macchina, possa essere anche occasione simbolica di incontro tra due comunità. De Grandi colloca le sue opera all’interno di un’installazione che rappresenta la versione postmoderna di una biblioteca rinascimentale o barocca. E per questo spazio ho creato un tappeto vocale-sonoro per cui hanno prestato la loro voce star del cinema e del teatro italiano che hanno calcato i palcoscenici del festival nel corso degli anni. E’ questa un’ulteriore contestualizzazione dell’ opera che riproduce voci da fiera e espressioni di incitamento usate nel Seicento desunte in gran parte da un ciclo di commedie di Michelangelo Buonarroti jr. andate in scena prima di questa riproposta in forma di riscrittura, solo a Firenze, agli Uffizi, nel 1617.”

La mostra andrà a costituire un ambiente all’interno del quale ci saranno interventi performativi di teatro e danza, costituirà dunque una esperienza sensoriale a 360 gradi. Alla mostra, con curatela di Marcello Carriero, cui aderiscono anche il Monastero di Santa Rosa e il Centro Studi intitolato alla Santa, con l’apporto della studiosa Eleonora Rava e a cui ha dato il patrocinio il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, è abbinato anche un catalogo esclusivo, realizzato in 400 esemplari con interventi originali di Francesco De Grandi. Una parte consistente del ricavato degli ingressi alla mostra sarà donato al Monastero di Santa Rosa e al Sodalizio dei Facchini per la realizzazione di iniziative benefiche. I cataloghi numerati potranno essere acquisiti, oltre che attraverso il semplice acquisto, per eventuali aziende che volessero contribuire, anche attraverso il meccanismo dell’Art Bonus che dà diritto di recuperare il 65% delle donazioni effettuate in favore del Festival come credito di imposta.

MAGGIORI INFORMAZIONI > https://quartieridellarte.it/vago-fiore/

Regione Lazio: risorse inadeguate e burocrazia eccessiva

Regione Lazio: risorse inadeguate e burocrazia eccessiva

Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal Coordinamento dello Spettacolo dal Vivo della Regione Lazio costituito da oltre 60 realtà che lavorano nel campo delle arti sceniche.

Il Coordinamento dello Spettacolo dal Vivo della Regione Lazio nasce nei mesi dell’emergenza sanitaria scoppiata in seguito al diffondersi del Covid-19. È formato da 60 realtà che lavorano nel campo delle arti sceniche (teatro, danza, musica, circo e multidisciplinari): operatori culturali, artisti, produttori e distributori. Strutture che coinvolgono oltre 16.000 lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. In questi mesi le vite di tutti noi sono state stravolte e profondamente mutate.

Durante i mesi di lockdown il Coordinamento ha lavorato alla creazione di un “Documento Condiviso di proposte” sottoponendolo alla Presidenza e agli Uffici competenti della Regione Lazio. La Presidenza della Regione e il suo Gabinetto hanno accolto alcune delle proposte inserendole nelle “Disposizioni transitorie per lo spettacolo dal vivo connesse all’emergenza da Covid-19”. Ma su due aspetti fondamentali e vitali per il nostro settore nulla è cambiato: le economie messe a disposizione e le tempistiche per le assegnazioni.

Sulle tempistiche: abbiamo aspettato 9 mesi per la pubblicazione delle graduatorie per i progetti triennali e annuali destinati a finanziare le nostre attività nel 2020 e nei tre anni a venire (l’avviso pubblico a cui abbiamo partecipato scadeva il 30 settembre 2019 e le graduatorie sono state pubblicate il 30 giugno 2020, dopo 9 mesi!). 

Un ritardo che mette in ginocchio l’attività di molte imprese nell’anno della crisi più terribile che abbia mai colpito il nostro Paese.

Sulle economie: la totale inadeguatezza delle risorse messe in campo per il FURS (Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo dal Vivo) ha causato l’esclusione di moltissimi soggetti che operano nel campo della cultura da molti anni e altre realtà che rappresentano importanti esperienze d’innovazione: 18 strutture, anche se raggiungono il punteggio richiesto per accedere al contributo non saranno finanziate per mancanza di risorse. E moltissimi altri progetti importanti rimangono in attesa fuori dalla porta. Un impoverimento dello sviluppo culturale in tutta la Regione. 

Anche quest’anno il nostro settore ha segnalato la scarsità delle risorse destinate allo Spettacolo dal Vivo nella Regione Lazio: 1.465.251 € per il 2020 per finanziare una legge che regolamenta l’intero comparto dello spettacolo regionale: Festival e rassegne, Centri di Produzione, Produzioni, Orchestre ed ensemble musicali, Progetti per l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo, Educazione e formazione musicale, teatrale e coreutica.

Questa dotazione economica non è sufficiente per rispondere alle esigenze di attività di spettacolo dal vivo di un territorio vasto come la Regione Lazio, formato da 5 province e popolato da quasi 6 milioni di persone, soprattutto in questo periodo così complesso.

CHIEDIAMO al Presidente Nicola Zingaretti e al Capo di Gabinetto Albino Ruberti un impegno concreto verso il nostro settore attraverso:

– l’implementazione delle risorse economiche del FURS 2020 per un immediato reintegro dei 18 progetti risultati idonei al contributo ma a oggi ingiustamente esclusi per mancanza di fondi, come annunciato dal Presidente Zingaretti nel comunicato del 2 luglio;

– strumenti finanziari che consentano, tenendo presente l’ampio numero e la qualità della proposta di spettacolo dal vivo creata dalle imprese operanti nella Regione, un ampliamento dei soggetti ammessi al contributo per l’annualità 2020 e il triennio 2020/2022;

– snellimento burocratico per una concreta semplificazione amministrativa, in particolare ora, nelle variazioni e rimodulazioni dei progetti causate dall’emergenza sanitaria, che si attui nell’eliminazione di un’ulteriore approvazione dei programmi da parte della Commissione di valutazione;

 implemento della dotazione economica del FURS per il 2021 e per gli anni a seguire per dare dinamicità al sistema: sia attraverso bandi annuali per lo spettacolo dal vivo, per le strutture che sono state escluse dal triennio, sia per supportare maggiormente le attività triennali in corso. Affinché tutte le strutture possano proseguire la loro attività e non rischiare il collasso, vanificando il lavoro di anni e l’impatto culturale, sociale ed economico sul territorio regionale. 

Vogliamo che i nostri interlocutori politici e la pubblica amministrazione riconoscano attraverso azioni concrete e il giusto supporto economico il valore strategico del nostro settore, cercando di prendere in seria considerazione il rafforzamento di un sistema complesso che garantisce lavoro a moltissime persone e a diverse fasce generazionali di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo che da sempre animano la bellezza del nostro territorio.

Regione Lazio: oltre 3 milioni di euro per lo spettacolo dal vivo

Regione Lazio: oltre 3 milioni di euro per lo spettacolo dal vivo

“Dopo l’approvazione del nuovo regolamento regionale per lo spettacolo dal vivo nato dal confronto con gli operatori, continua il nostro lavoro di rinnovamento di un settore vitale per il nostro territorio. Sono infatti in arrivo importanti novità: innanzitutto un maggiore stanziamento di risorse, ben il 62% in più rispetto al 2018, che consentirà di finanziare tutti i progetti ammissibili, e poi l’introduzione della triennalità in alcuni ambiti, il rinnovo di tutte le commissioni che avranno durata triennale e l’arrivo di nuovi avvisi pubblici, tra cui uno dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo, che sarà aperto anche ai giovani operatori e darà contributi proporzionali alla qualità dei progetti presentati”. Con queste parole il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti annuncia l’arrivo di nuovi progetti per la promozione dello spettacolo dal vivo e di un bando per la valorizzazione del patrimonio, sempre attraverso lo spettacolo dal vivo, per un totale di oltre 3 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio.

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Infatti, grazie a un ulteriore stanziamento di risorse inserito nella PDL 116 di recente approvazione, saranno finanziati tutti i 77 progetti ammissibili per l’annualità 2019 per un totale di € 2.267.362 (pari al 62% in più rispetto al 2018). In particolare saranno finanziati: 21 attività di produzione spettacolo dal vivo, teatrale e di danza; 30 festival e rassegne di spettacolo dal vivo; 3 ensemble musicali e orchestre e 23 progetti destinati alla formazione, educazione e partecipazione del pubblico. A queste risorse si aggiungono: € 150.000 per il sostegno a iniziative di spettacolo dal vivo a carattere amatoriale; € 104.166 per le residenze di spettacolo dal vivo; €100.000 per le officine culturali e le officine di teatro sociale; gli avvisi quadrimestrali per l’animazione serale del WeGil di Trastevere (con uno stanziamento di € 240.000) e l’avviso pubblico da € 80.000, ancora in corso, per l’animazione estiva 2019 del Castello Santa Severa.

Un’altra importante novità riguarda l’introduzione della triennalità per: attività di produzione (centri di produzione teatrale e di danza); festival e rassegne di spettacolo dal vivo (rassegne di teatro, musica, danza e multidisciplinari e rassegne di artisti di strada); attività di formazione, educazione e partecipazione del pubblico (teatro di figura e iniziative di spettacolo dal vivo per i bambini e l’infanzia). Nella prima annualità bisognerà presentare il progetto triennale e il programma annuale, nei due anni successivi le Commissioni valuteranno i programmi che dovranno mantenere i requisiti quali-quantitativi del progetto triennale approvato. In caso di valutazione negativa il progetto perde il suo contributo.

E infine con uno stanziamento di € 600.000 sarà presentato a breve un nuovo avviso per la valorizzazione del patrimonio regionale attraverso lo spettacolo dal vivo. I progetti devono prevedere la realizzazione di almeno 10 spettacoli dal vivo tra il 1° luglio 2019 e il 20 giugno 2020 in una delle sedi appartenenti alla Rete delle dimore storiche del Lazio (www.retedimorestorichelazio.it) o nei seguenti ambiti territoriali: Città d’Etruria, Ville di Tivoli, Città di Fondazione, Cammini della  spiritualità, Sistema di Ostia Antica e Fiumicino, Sistema della Via Appia Antica.

Possono presentare domanda:

• Soggetti giuridici privati che operano nello spettacolo dal vivo in possesso di un titolo di disponibilità da parte dei gestori del bene

Enti locali, enti di gestione delle aree naturali protette, organi ed istituti del MiBAC competenti in materia, anche in forma associata. I comuni con popolazione inferiore o pari a 15 mila abitanti non sono tenuti alla quota di compartecipazione finanziaria.

Questo avviso introduce due novità sperimentali:

• Il contributo erogato, che sosterrà fino all’80% dei costi ammissibili del progetto, viene stabilito proporzionalmente alla qualità dei progetti presentati, all’interno di due forbici:tra i € 30.000 e i € 70.000 per i progetti presentati in forma associata dagli enti pubblici; tra i € 10.000 e i € 30.000 per i progetti presentati in forma singola.

• Possono partecipare all’avviso anche giovani operatori con meno di 2 anni di esperienza.

Tutti i bandi in corso sono consultabili al link: http://www.regione.lazio.it/rl/bandi-cultura/.

Quartieri dell’Arte 2018, avanguardie in scena

Quartieri dell’Arte 2018, avanguardie in scena

È l’opera collettiva And So My Face Became My Scar, a metà tra teatro, serie tv e mostra d’arte firmata da alcuni dei più interessanti drammaturghi emergenti europei (l’italiano Joele Anastasi, l’inglese Danielle Pearson, il turco Rasim Erdem Avsar, l’irlandese Emily Gillmor Murphy), ad aprire i XXII Quartieri dell’Arte (Viterbo, 26/8-24/10), anche quest’anno sul ciclo Ricostruzione di una Città. “QdA 2018 – dice il direttore Gian Maria Cervo – esplora i legami di Viterbo e Lazio con grandi movimenti, dal francescanesimo al caravaggismo, dalle cantine-teatro alle sofisticate tecniche polivocali del XXI secolo, con spettacoli in luoghi storici e formazioni leggendarie come il Teatro Reale di Zetski Dom del Montenegro, La Fura dels Baus, Westerdals, Taide Yliopisto, il Mozarteum di Salisburgo e l’Accademia Teatrale di Varsavia. Un unico palcoscenico per narrare le avanguardie artistiche del Lazio degli ultimi 800 anni”. Tra le prime, Combattimento di Muta Imago. Omaggi a Mario Fratti e Juan Rodolfo Wilcock

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