Firmato Protocollo di rete tra le Imprese di Teatro d’Innovazione

Firmato Protocollo di rete tra le Imprese di Teatro d’Innovazione

Protocollo

Firmato il Protocollo di rete tra le Imprese di Teatro d’Innovazione. Nato da un’idea di alcune compagnie associate ad ANCRIT (l’associazione che in seno all’AGIS riunisce gli enti che agiscono nell’ambito del teatro di innovazione) ed esteso a tutte le realtà nazionali del settore, come concreta risposta alla perdurante crisi economica  e di sistema dettata dalla pandemia Covid-19, il protocollo si pone l’obiettivo di coinvolgere  le Imprese italiane del Teatro di Innovazione, sia dell’ambito della Sperimentazione e Ricerca, che di quello dell’Infanzia e Gioventù, in un percorso straordinario di collaborazione e reciproco sostegno, quanto mai necessario, data l’eccezionalità del momento. 

Un programma di cooperazione che cerca di garantire a tutti gli aderenti la circuitazione  dei propri spettacoli e il raggiungimento dei minimi di giornate recitative richiesti dal DM  31 dicembre 2020.  Al protocollo hanno aderito 66 imprese teatrali che, nell’autonomia delle linee artistiche, si sono impegnate ad ospitare prioritariamente all’interno delle proprie programmazioni spettacoli di imprese aderenti, nonché a rappresentare i propri spettacoli ad un cachet ridotto  pari ai soli costi vivi. 

Lungi dal voler attuare logiche di scambio, il Protocollo si rivolge a tutte le compagnie, non  solo a quelle che svolgono pura attività di produzione, ma anche a quelle che affiancano  all’attività di produzione la programmazione di stagioni, festival e rassegne. In questo periodo estremamente difficile, infatti, in cui paiono ridursi le risorse messe a disposizione dagli Enti Locali e conseguentemente si corre il rischio di vedere vanificati  sui territori anni di lavoro di progettazione culturale e di formazione dei pubblici, l’avere a disposizione un ricco repertorio di produzioni a costi “calmierati”, vuol dire perseguire il  duplice obiettivo di salvaguardare la capillarità e la qualità dell’offerta culturale sui territori e consentire all’intero sistema del Teatro contemporaneo il superamento di questa fase di  crisi.