da Redazione Theatron 2.0 | 13 Apr 2019 | News
Duecentotrenta repliche e 68 artisti e compagnie coinvolti. E, poi, conferenze, proiezioni di cinema sperimentale, concerti, feste dopo gli spettacoli. Questo è il programma del Torino Fringe Festival dal 9 al 19 maggio. L’edizione 2019 regala a Torino dieci giorni di iniziative di ogni genere sparse in tutta la città, dall’Unione Culturale Franco Antonicelli al Museo Egizio, dal Caffè Basaglia ai Magazzino sul Po, passando per il Palazzo della Luce, piazza Foroni, la Galleria Umberto I e Le Musichall.

La parola d’ordine 2019 è FRIdom, che richiama il concetto di freedom (libertà) e scaturisce dalla radice di fringe (margine/bordo), unita al termine free (libero). Gli spettacoli in programma sono il simbolo della libertà, valore fondante per il festival e per gli artisti coinvolti: libertà come diritto essenziale di ciascuno e come espressione a tutti i modi di fare arte. Nuove prospettive di ricerca, uno spirito libero, indipendente e profondamente popolare permettono di invadere strade, piazze, stazioni, mercati, teatri, locali e musei con lo spettacolo dal vivo, includendo un pubblico sempre più vasto. Una della peculiarità assolute del festival torinese è che i direttori artistici quest’anno sono sette e appartengono all’Associazione Torino Fringe Aps: sono Cecilia Bozzolini, Lia Tomatis, Pierpaolo Congiu, Michele Guaraldo, Luciano Faia, Valentina Volpatto, Costanza Frola. Ciò garantisce, già nell’ideazione, una contaminazione di idee, generi, sentimenti. Libertà, insomma, nella possibilità di spaziare tramite linguaggi, parole, spunti.
IL TEATRO
Il cuore del festival sono gli spettacoli teatrali: 68 le compagnie (o gli artisti) coinvolti per uno sguardo trasversale sul contemporaneo e una serie di riflessioni sull’identità.
Il cartellone teatrale continua nel solco della sua tradizione. Una vetrina di teatro off con spettacoli provenienti da tutta Italia e dall’Europa. Molti i generi rappresentati in un cartellone che fa della varietà il suo marchio distintivo: dalla prosa al teatro di narrazione, dal teatro d’impegno civile al circo contemporaneo, dalla commedia dell’arte al teatro comico, dalla standing comedy al teatro musicale, alla visual comedy.
In nove spazi della città andranno più di duecento repliche di 25 spettacoli. Sono stati selezionati attraverso un bando, al quale hanno partecipato circa 300 compagnie professionali. Molti i temi forti affrontati dagli artisti quest’anno presenti al festival. In particolare emerge fortemente la necessità di proporre uno sguardo sul contemporaneo e le sue contraddizioni, raccontando storie che parlano di mafia come negli spettacoli “Con Sorte”, una triste storia di racket firmata da Giacomo Guarnieri, “Borsellino” del Teatro Bresci o “Simo e Puarcu” di Angelo Colosimo. Ma c’è anche il mondo degli ultras in “Non plus ultras”, nuovo lavoro di Nest teatro con Adriano Pantaleo, che debutta proprio al Fringe.
E poi c’è l’immigrazione nell’ultimo lavoro di Ops “Samya Jusuf Omar” con Valentina Volpatto, la precarietà nei lavori nelle opere di Walter Leonardi “A – men short” e “Quando diventi piccolo”, tratto dall’ultimo romanzo di Massimiliano Loizzi, e in “Io me e Lupin” di Onda Larsen.
Di follia ed emarginazione si parla in spettacoli come “Omu cani” di Davide Dolores e “La Seminbecille e altre storie” della compagnia Nouvelle Plague. Ma non manca una riflessione sulle prese di coscienza, sul proprio ruolo e sul proprio genere come nello spettacolo musicale “Clara” di Elena Mazzon, ispirato alla figura di Clara Schumann, una femminista ante litteram, e “Le Donne baciano meglio” di Barbara Moselli, un coming out al femminile.
Nel cartellone, anche titoli di stampo comico: “Don’t you dare” di Panta Rei e “Caro Goldoni” di Crab/Raumtraun, accomunati da un lavoro intorno alla commedia dell’arte, e “Un’ora di niente” di Paolo Faroni. E non manca il circo contemporaneo ispirato al Don Qujote con il nuovo lavoro di Artemakìa e Milo Scotton “Don Chi?”.
La manifestazione si realizza grazie al lavoro delle compagnie teatrali Crab, Ops, Onda Larsen, Mulino ad Arte, Proprietà Commutativa, Contrasto, Nouvelle Plague, Anomalia Teatro e al sostegno di enti e istituzioni del territorio. Il project management e la produzione è della torinese Reveshow.
NOVITÀ 2019
Il Progetto Fringe in Rete: Sotto il cappello del Fringe Festival, professionisti del settore e direttori artistici si ritrovano a Torino per assistere alle rappresentazioni, partecipando a momenti di incontro con gli artisti e impegnandosi a prendere accordi di circuitazione con le compagnie selezionate.
Cinema: C’è una nuova sezione che propone proiezioni, video-arte e sonorizzazioni dal vivo. Renderà omaggio, seguendo il file rouge legato a Fridom, alla libertà espressiva del cinema sperimentale. Prevista anche la mostra “Portrait of Shirley” all’Unione Culturale Franco Antonicelli, curata da Reading Bloom: raccoglie fotografie, home movies e cortometraggi che rendono omaggio, per la prima volta in Italia, alla film-maker Shirley Clarke.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Redazione Theatron 2.0 | 9 Ago 2017 | News
All’interno dell’iniziativa Estate Insieme del Municipio II, il Roma Fringe Festival con il patrocinio del World Fringe Network di Edimburgo, dal 26 agosto al 17 settembre torna a Villa Mercede (San Lorenzo) con la sua ormai rodata invasione teatrale, con 50 compagnie da Italia e dal Mondo, per oltre 150 appuntamenti tra prime italiane e internazionali, nuove drammaturgie, performance art, stand up comedy, teatro civile e provocatori riadattamenti di grandi classici per una divertente e festosa full immersion di teatro nel centro vivo e pulsante della capitale.
A cura di Fringe Italia, la vetrina nazionale e internazionale del teatro indipendente giunta alla sesta edizione e divenuta punto di riferimento, appuntamento alternativo e mainstream dell’estate capitolina, sfiderà il pubblico più pigro mettendo a disposizione una rassegna unica nel suo genere, un ambiente verde in cui trovare 8 spettacoli a sera, attività per bambini, letture, ospiti, un mercatino vintage, equosolidale e due aree mescita bio e artigianali.
Tutti i giorni si parte dalle 17.30 con l’apertura del mercato e dalle 18.30 con le attività pomeridiane. Il Roma Fringe Festival entra però nel vivo a partire dalle 19.30 con gli spettacoli in scena che spaziano dalla commedia, al dramma, dalla performance, alle provocazioni: un’offerta ancora una volta in grado di soddisfare il pubblico teatrale e, al tempo stesso, coinvolgere nel gioco del teatro nuovi spettatori, accompagnandoli per mano in un viaggio tra le nuove proposte italiane e non solo.
“Quest’anno siamo riusciti a fare una selezione di spettacoli in cui circa il 90% è costituito da nuove drammaturgie” ha dichiarato il direttore artistico Davide Ambrogi. “Testi che, dal taglio civile, ironico o poetico, affrontano la contemporaneità, l’attualità con un occhio particolare alla società dei ‘social’ e dell’immagine, ma anche storie vere, dal terremoto alla Palestina, passando a delle interessanti analisi generazionali, con madri e padri a confronto. Non mancano le performance art che incontrano in alcuni casi visual e media per rompere i grandi classici e incontrare il fumetto nella creazione ‘live’ dello spettacolo teatrale. Insomma un’offerta ampia anche quest’anno che regalerà al pubblico e agli addetti ai lavori una panoramica sulla scena teatrale contemporanea… tutto in un unico festival: oltre i generi”
Dalle 22.00 in poi, in collaborazione con Arene di Roma, il pubblico potrà anche godere di una raffinata selezione di pellicole presentate nei cinema nell’ultima stagione e non solo, con ospiti e “chicche” per il Movie Fringe Arena.
“Il Roma Fringe Festival, dal 26 agosto al 17 settembre e per i prossimi tre anni torna a casa a Villa Mercede grazie all’affidamento triennale del Municipio II di Roma” hanno sottolineato gli organizzatori di Fringe Italia “e con tutte le soddisfazioni e i riconoscimenti italiani e internazionali che sono arrivati in questi ultimi anni, la cosa ci rende molto felici: dal cuore pulsante della capitale, alla scena main, un gioco che ci piace e che piace anche alle oltre 300 compagnie che quest’anno hanno voluto proporre il proprio spettacolo, nonostante le incertezze”.
L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale.I Roma Fringe Festival è curato da Fringe Italia e si svolge con la collaborazione artistica di Teatro Trastevere, Teatro Studio Uno, Teatro Brancaccino, Teatro Porta Portese, Teatro Le Sedie, i festival Inventaria, Do It e Artenova Festival.
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da Redazione Theatron 2.0 | 4 Lug 2017 | News
Giorgia Mazzucato, in tournee negli Stati Uniti in rappresentanza italiana come vincitrice del Roma Fringe Festival – Premio Special OFF, su una rosa di oltre 200 artisti provenienti da tutto il mondo, ha vinto il San Diego International Fringe Festival come miglior artista e miglior spettacolo internazionale dell’anno, con il suo Lifegate, adattamento dell’italiano Viviamoci, prodotto da lei stessa e dalla digital artist italiana Maria Beatrice Alonzi, per la Produzione Stabile della SITI (Scuola Internazionale di Teatro all’Improvviso).
A votare, decretando Giorgia Mazzucato vincitrice internazionale del San Diego International Fringe Festival 2017, è stata l’intera organizzazione del Fringe Festival di San Diego e Tijuana, con più di 150 tra professionisti dello spettacolo e della cultura in California.
Di lei la stampa americana ha scritto:
– Mazzucato’s writing features emotional truth with universal themes. Her plot explores in depth the concept of coincidences that affect different lives.
– Comedy is used to get invested in the journeys that everyone goes on in Lifegate. She humorously convey their joyful enthusiasm in ways that make them likable.
-Audiences in the mood for an unearthly experience at the Spreckels Theatre will be transfixed by Mazzucato’s imaginative monologues.
Già segnalato dal Premio Nobel Dario Fo, Viviamoci/Lifegate è un monologo che porta in scena voci differenti, un mondo di pensieri e vita, in grado di muoversi dall’individuale all’universale, come dimostrato anche dal pubblico americano e da quello messicano che hanno accolto e votato la perfomance decretandola l’internazionale più apprezzata dell’anno 2017.
Dopo l’apprezzamento del pubblico e della stampa italiana, dunque, è arrivato a gran voce anche quello della scena internazionale.
“Sono emozionata, felice di aver fatto al meglio il mio lavoro dall’altra parte del mondo e il primo pensiero va ai miei allievi della SITI – Scuola Internazionale di Teatro all’Improvviso, che perseguono un lavoro e un sogno così come ho fatto io, ai quali dedico interamente questo premio, unitamente a Maria Beatrice Alonzi, vice-presidente della nostra struttura e produttore con me dello spettacolo vincitore, senza la quale nulla sarebbe possibile. Un infinito grazie va poi a Fringe Italia, indispensabile per la realizzazione di questo incredibile successo.”
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.