Presentato il progetto di riqualificazione del Teatro Valle di Roma
Lunedì 13 settembre è stata svelata la targa di intitolazione del Teatro Valle a Franca Valeri, in presenza della figlia dell’artista, Stefania Bonfadelli, dell’autore e conduttore tv Pino Strabioli e dell’attore Urbano Barberini. «L’intitolazione del Teatro moderno più antico d’Europa a Franca Valeri è stata fortemente voluta da questa Amministrazione – spiega in una nota il Campidoglio -. Un omaggio a questa grandissima artista scomparsa un anno fa, legata al Valle tanto da considerarlo “casa sua”: proprio qui Valeri ha debuttato, sia come attrice che come autrice».
Contestualmente è stato presentato il progetto di riqualificazione del Teatro Valle dai progettisti del gruppo coordinato dallo Studio Berlucchi di Brescia, vincitore del bando pubblico per il restauro del Teatro Valle, che hanno mostrato in anteprima come sarà il teatro finalmente restituito alla città una volta ultimati i lavori.
La sala è passata dallo Stato al Campidoglio nel 2016, ed è stata riaperta solo parzialmente nel 2018. Nessun ruolo è stato ritagliato alla Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Di fatto, si è rivelato inutile anche l’affidamento al Teatro Stabile: senza lavori, con il palcoscenico inagibile, è stato ovviamente impossibile immaginare una programmazione.
Il progetto prevede, in accordo con la Soprintendenza, una riqualificazione integrale dell’intero complesso architettonico. Nella zona dedicata al pubblico si prevede un intervento di restauro conservativo della sala, dei palchi e del prezioso apparato decorativo della cavea e del soffittone. Lo Studio Berlucchi ha previsto di sostituire le vetuste pavimentazioni e le tappezzerie esistenti con nuovi materiali di pregio: nuove moquette, parquet in legno e tappezzerie in raso di alta qualità. Tutte le modifiche della sala e i nuovi materiali introdotti sono stati studiati nel rispetto di precise indicazioni acustiche, così da migliorare ulteriormente la risposta qualitativa e la versatilità della sala per diverse tipologie di spettacoli e rappresentazioni, dalla prosa alla lirica fino alla concertistica.
La riqualificazione prevede inoltre una nuova area di accoglienza con biglietteria, guardaroba e bar. Un ascensore sarà ricavato per gli spettatori con disabilità. Nuovi spazi all’interno della torre scenica sostituiranno vecchie superfetazioni architettoniche prive di pregio. Su quattro livelli, ecco 12 nuovi camerini, due cameroni per le comparse, due nuove scale protette per l’esodo degli artisti in caso di emergenza e un nuovo ascensore, anche qui, che garantisca un collegamento diretto tra palco, camerini e graticcia. Tutta da rifare l’impiantistica. Una nuova vasca conterrà la riserva idrica da 90.000 litri indispensabile per alimentare il sistema automatico di spegnimento incendi per almeno 60 minuti.
Le strutture esistenti del Teatro sono verificate e rinforzate per rispettare i livelli di sicurezza statica e di resistenza al fuoco, il tutto senza pregiudicare la conservazione del valore storico-artistico dell’edificio. Le strutture di sostegno dei volumi tecnici all’interno della torre scenica saranno studiate e realizzate in modo da armonizzarsi con il comportamento strutturale del contesto esistente circostante, così da evitare criticità in caso di eventi sismici.
In aumento la capienza: 678 posti distribuiti tra platea (204), palchetti (422) e galleria (54), riscaldati e climatizzati da un nuovo impianto a tutt’aria. In merito ai tempi di realizzazione la gara per l’affidamento dei lavori partirà entro quest’anno — si è detto — mentre i tempi stimati per l’intervento sono di due anni. La riapertura dunque potrebbe avvenire a metà del 2024. «Questo è quello che ci hanno detto i progettisti — ha spiegato la sindaca Virginia Raggi —. Possiamo assicurare che stiamo facendo uno sforzo importante per restituire il teatro alla comunità cittadina e non solo il più velocemente possibile».
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