Pubblicati nuovi criteri per risorse 2021 per il Fondo Unico dello Spettacolo

Pubblicati nuovi criteri per risorse 2021 per il Fondo Unico dello Spettacolo

Pubblicati online i nuovi criteri per l’assegnazione di risorse per il 2021 per il Fondo Unico dello Spettacolo. Ampliato a nuovi generi e settori, dal jazz ai live club, dalla musica contemporanea a quella d’autore. Sono poi confermati i contributi per i carnevali storici e le misure già adottate per festival, cori e bande.

Il Mibact ha reso noto che, per le attività di spettacolo programmate per l’anno 2021, sarà attiva, dalle ore 16.00 dell’8 Febbraio alle ore 16.00 del 25 Marzo 2021, la procedura telematica per la compilazione e l’invio delle istanze di contribuzione ministeriale di cui al D.M. 31 dicembre 2020.

Potranno presentare apposita domanda, nel rispetto di quanto disposto dal decreto ministeriale 31.12.2020, gli organismi già finanziati a valere sul Fondo unico per lo spettacolo per il triennio 2018-2020, per gli stessi ambiti e settori individuati dal D.M. 27 luglio 2017 n. 332 e ss.mm.ii., per i quali sono risultati assegnatari di contributo nelle medesime annualità.

Potranno, altresì, presentare domanda, come nuove istanze a valere sul Fus, ai sensi dell’art. 2 comma 1 del D.M. 31 dicembre 2020, gli organismi che non hanno ottenuto contributi in tutti e tre gli anni del triennio di contribuzione 2018-2020, nei nuovi settori di cui all’Allegato A del D.M. sopra citato.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica, con apposizione di firma digitale da parte del legale rappresentante dell’organismo richiedente e, a pena di esclusione delle stesse, unicamente sui modelli predisposti e resi disponibili sulla piattaforma telematica Fusonline all’indirizzo: https://www.dos.beniculturali.it/login.php.

Maggiori informazioni >

DOCUMENTI: Relazione FUS sull’andamento complessivo dello spettacolo

DOCUMENTI: Relazione FUS sull’andamento complessivo dello spettacolo

È on line la Relazione sull’utilizzazione del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) e sull’andamento complessivo dello spettacolo relativa all’anno 2018. La rendono pubblica la Direzione generale Cinema e la Direzione generale Spettacolo del Ministero per i Beni culturali.

Come specificato nella premessa alla Relazione, a firma del direttore generale Spettacolo Onofrio Cutaia, l’esercizio 2018 costituisce il primo esercizio di applicazione del Decreto Ministeriale 27 luglio 2017 “Criteri e modalità per l’erogazione, l’anticipazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163”, così come modificato dal Decreto Ministeriale 17 maggio 2018 “Modifiche e integrazioni al decreto 27 luglio 2017, recante: «Criteri e modalità per l’erogazione, l’anticipazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo di cui alla Legge 30 aprile 1985, n. 163”.

DOCUMENTO > RELAZIONE FUS (Anno 2018)

DOCUMENTI: Decreti di assegnazione dei contributi a valere sul FUS per le attività di teatro e danza

DOCUMENTI: Decreti di assegnazione dei contributi a valere sul FUS per le attività di teatro e danza

 

Sono stati pubblicati ieri dalla direzione generale spettacolo del Mibac i decreti direttoriali 26 luglio 2018 rep. n. 1197 e n. 1191, in corso di registrazione da parte degli organi di controllo, recanti determinazioni di assegnazione dei contributi a valere sul Fondo unico per lo Spettacolo (FUS) per le attività di teatro e danza per l’anno 2018.

LEGGI > decreto direttoriale 26 luglio 2018 rep. n. 1197 | TEATRO

LEGGI > decreto direttoriale 26 luglio 2018 rep. n. 1191 | DANZA

 

2,5 mln al Teatro dell’Opera di Roma e al Teatro alla Scala di Milano

2,5 mln al Teatro dell’Opera di Roma e al Teatro alla Scala di Milano

Teatro dell’Opera di Roma Capitale

Teatro dell’Opera di Roma Capitale

Alla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale e alla Fondazione Teatro alla Scala di Milano vengono corrisposti 2 milioni 661 mila euro. Questo l’ammontare – stabilito con decreto del Ministro dei beni culturali – del contributo a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo di cui alla legge 163/1985. In particolare, si fa riferimento alla sezione del Fondo sugli enti autonomi lirici e istituzioni concertistiche assimilate. Le due Fondazioni ricevono rispettivamente una quota di contributo pari a 1.330.505 milioni di euro.

> SCOPRI I SERVIZI PER LO SPETTACOLO DAL VIVO DI THEATRON 2.0

Il finanziamento è stato corrisposto per le particolari finalità riconosciute ai due enti dalla legge 800/1967 in merito al “Nuovo ordinamento degli enti lirici e delle attività musicali”. In particolare, all’articolo 5, al Teatro dell’Opera di Roma “è riconosciuta una particolare considerazione per la funzione di rappresentanza svolta nella sede della capitale dello Stato”. Il Teatro alla Scala di Milano è, invece, “riconosciuto ente di particolare interesse nazionale nel campo musicale” dall’articolo 6 della stessa legge.

ORIGINE E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE

La legge finanziaria 2001 aveva incrementato il Fondo Unico per lo Spettacolo di cui alla legge 163/1985. L’incremento era stato pari a 7.746.853 milioni di euro ed era rivolto alle particolari finalità riconosciute dal “Nuovo ordinamento degli enti lirici e delle attività musicali”. Per l’anno corrente, si erano rese disponibili le menzionate risorse (2.661.010 milioni di euro). Il Ministero ha, quindi, ritenuto di dover procedere alla loro ripartizione. La suddivisione dell’ammontare è stata effettuata “ritenuto che non sussistono ragioni per diversificare le quote paritarie già definite” con precedenti decreti.

La corresponsione risponde anche alle note, del 6 aprile scorso, con le quali le due Fondazioni hanno illustrato le attività programmate per il 2018.

Approfondimenti:

Ripartizione delle risorse a favore del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro alla Scala di Milano