Flat 401 al Nuovo Teatro Sanità – Intervista al drammaturgo Giovanni De Luise
Debutta venerdì 25 maggio, ore 21.00, presso il Nuovo Teatro Sanità, FLAT 401, spettacolo vincitore della seconda edizione di On stage h24, progetto a cura di Carlo Caracciolo e Fabiana Fazio. Il gioco teatrale, a cui hanno partecipato attori, registi, drammaturghi lo scorso gennaio sul palco di piazzetta San Vincenzo, s’ispira al Kino Kabaret, evento che appartiene al mondo del cinema, durante il quale filmakers da tutto il mondo s’incontrano in un luogo e girano cortometraggi in tempi brevissimi.
FLAT 401 di Giovanni De Luise, secondo classificato al Premio letterario “Anna Castelli” 2018, per la sezione Teatro, è messo in scena con la regia di Filippo Stasi. Gli attori Chiara Barassi, Manuel Severino, Santa Verde e Federica Pirone interpretano i protagonisti della vicenda, la storia di Alice, il suo cambiamento di vita, improvviso, generato da un’ingiustizia subita che non trova una logica spiegazione se non nella prepotenza del potere a cui, talvolta, bisogna sottostare.
Siamo in un appartamento al piano terra del grattacielo Cuore. Alice, la protagonista della storia, si accorge che in casa c’è un intruso, Armando, il quale la informa che a breve verrà a farle visita la proprietaria del grattacielo, la Signora Cuore, per sfrattarla dall’ appartamento in cui è in affitto. Il mondo di Alice crolla, non riesce a trovare una spiegazione a quello che le sta accadendo; non c’è alcun motivo logico, nessuna ragione o colpa per cui lei debba esser mandata via dalla casa. Nel dialogo tra i due, interviene Bianca, la segretaria dell’amministratrice, che però non riesce a trovare una soluzione a quella situazione così assurda e surreale. Ormai, ad Alice, non resta che aspettare la temibile Signora Cuore per conoscere il proprio destino.La vicenda mette in risalto la prepotenza del potere e l’impossibilità dell’ uomo di potervi tenere testa, perché spesso preso in inganno. Il testo cerca di far riflettere sulle ingiustizie quotidiane subite da tutti noi, da atti che possono definirsi criminali contro chi fa parte di una società civile, come quella del condominio Cuore.
> LEGGI UN ESTRATTO DEL TESTO
Intervista a Giovanni De Luise
Come nasce “Flat 401”?
Questo testo nasce durante On stage h24, progetto a cura di Carlo Caracciolo e Fabiana Fazio dove c’era anche il regista attuale Filippo Stasi che aveva l’ambizione di trattare in uno spettacolo teatrale il tema della Camorra. Ci siamo confrontati con lui e gli dissi: “Oggi parlano tutti di camorra però noi possiamo parlare di questo tema anche in maniera diversa rispetto agli altri; individuando la Camorra in alcuni semplici gesti delle persone”. Noi tutti nell’immaginario pensiamo all’equazione “Camorra=Gomorra” ma la Camorra può essere anche una persona che all’improvviso si sveglia e decide di cacciare un condomino dal suo grattacielo di 101 piani, come nel caso del testo che ho scritto.Il problema è che tutti i condomini pagano un affitto, tutti sono regolari, in quel momento la padrona di casa fa il bello e il cattivo tempo come fa la Camorra, in un circolo di violenza e di prepotenza. I camorristi lavorano sulla psicologia dei deboli e degli ultimi.
Il testo nasce fra una chiacchierata e un’altra. Nella mia testa c’era il desiderio di voler parlare della prepotenza del Potere nei confronti del più debole e mi venne in mente questa idea di utilizzare un codice condominiale che sebbene esista presenta anche delle pagine bianche. Un codice di leggi in vigore che nella realtà non viene rispettato. Faccio un esempio in maniera esponenziale molto grande: pensiamo alla guerra. Tutti noi ripugniamo la guerra e pensiamo che l’Italia non stia conducendo guerre così come sancisce la nostra Costituzione ma in realtà non è così.
Il problema è che la ragazza protagonista verrà cacciata ma non saprà mai per quale motivo, e questo è molto kafkiano. C’è una condanna a una persona che fino alla fine non saprà mai qual è il suo capo d’imputazione fino ad autoconvincersi che molto probabilmente è lei, il problema di sé stessa, che l’ha condotta allo sfratto. Questo è ciò che accade in scena come nella vita a danno dei più deboli.
Flat 401 e la metafora del condominio, luogo e specchio del nostro mondo malato. Qual è stato il percorso di ideazione e di stesura del testo?
Sin da piccolo ho sempre pensato di voler mettere in scena Alice nel paese della Meraviglie. Ho sempre avuto la passione per questo cartone animato e in generale per l’autore Lewis Carroll, uno fra i più grandi scrittori della letteratura mondiale. Ho tratto ispirazione dai luoghi letterari, a partire dal codice condominiale che è un omaggio al libro della regina di cuori – anche quel libro era composto da poche pagine bianche. Anche i protagonisti di Flat 401 come quelli di Alice nel paese della Meraviglie sono strani, nei modi di fare e di parlare.
La struttura del testo si è definita attraverso il mio confronto creativo con letture precedenti ed esperienze personali riguardanti le ingiustizie che vengono fatte e trattate sia nella letteratura si nella vita quotidiana; tematiche che vanno ad arricchire sempre di più il racconto. Il personaggio di Alice di Flat 401 è una tipa un po’ svampita, come l’Alice di Carroll; il condominio cuore prende il nome dalla regina di cuori che vuole tagliare la testa a chiunque muova un passo sbagliato o dica una parola di troppo. I personaggi sono stati ispirati da quelli del romanzo di Carroll ma non sono proprio identici.
Rispetto alla resa scenica del testo, quali sono le tue impressioni sul lavoro registico di Filippo Stasi?
Filippo, pur essendo giovane, è un ragazzo molto determinato, ha delle idee molto brillanti e innovative. Il suo è un teatro contemporaneo che si avvicina alla mia idea di teatro che ha bisogno di energia e di forza e di ritmi serrati. Anche in questo spettacolo si possono notare queste caratteristiche umane e artistiche.
Dal primo giorno in cui ho incontrato Filippo Stasi c’è stato subito un feeling anche perché sia io sia lui abbiamo studiato al Teatro Elicantropo con Carlo Cerciello però dopo abbiamo scelto due strade diverse, lui si occupa prettamente solo di regia mentre io ho deciso di avvicinarmi alla drammaturgia. Ci tengo a sottolineare che sono molto fortunato ad essere stato l’allievo Manlio Santanelli che ha puntato su di me e io ho avuto questa fortuna che in pochi possono avere, dal momento che ho ricevuto tutte le sue attenzioni quindi evidentemente ha visto qualcosa in me che altri non avevano visto.
che tipo di emozioni suscita in te vedere Flat 401 in scena al Nuovo Teatro Sanità?
Il Nuovo Teatro Sanità si avvicina a un ambiente teatrale che io definirei “nobile” o “teatro puro”. Il direttore artistico Mario Gelardi è molto vicino ai giovani, molto vicino alla drammaturgia contemporanea. Gelardi ha fatto tanto per i ragazzi del Rione Sanità e li ha avviati a una attività difficile ma piena di passione e di speranza. Molti di questi giovani oggi lavorano come attori. Anche tutte le altre persone che lavorano nel ntS’ sono di grande valore come le responsabili dell’ufficio stampa Antonella D’Arco e Milena Cozzolino. Gelardi è riuscito a unire tutte queste persone di differenti età, strati sociali e capacità professionali, e anno dopo anno, ha presentato in cartellone spettacoli sempre più di qualità facendo passi da gigante. Sono onorato di lavorare al Nuovo Teatro Sanità: era uno dei miei sogni, così come quello di andare in scena con Federica Aiello all’interno del format Teatro Cerca Casa, una realtà di teatro fatto in casa. Mi manca un terzo teatro dove andare in scena – il mio terzo sogno – che però tengo per me in quanto scaramantico…
Nuovo Teatro Sanità
presenta
venerdì 25 e sabato 26 maggio 2018, ore 21.00
domenica 27 maggio 2018, ore 18.00
Nuovo Teatro Sanità
Piazzetta S. Vincenzo 1, Napoli
FLAT 401
drammaturgia Giovanni De Luise
con
Alice – Chiara Barassi
Armando – Manuel Severino
Bianca – Santa Verde
Signora Cuore – Federica Pirone
scene Vincenzo Fiorillo, Rosita Vallefuoco
costumi Sara Oropallo
musiche originali Mario Autore
assistenza alla regia Chiara Barassi
aiuto regia Mario Autore
regia Filippo Stasi
Lo spettacolo replica sabato 26 maggio alle ore 21.00 e domenica 27 maggio alle ore 18.00. Info e prenotazioni al 3396666426 oppure all’indirizzo e-mail info@nuovoteatrosanita.it. Il costo del biglietto è di 12,00 euro.
Redattore