Un centro benessere al posto dello storico Teatro Nazionale di Firenze

Un centro benessere al posto dello storico Teatro Nazionale di Firenze

L’antico teatro Nazionale, in Via de’ Cimatori (Firenze), sarà ristrutturato in una grande operazione immobiliare avviata dalla società Bl Consulting. Da teatro a centro Spa con piscina, saune e trattamenti di benessere. Una “urban spa” come ne esistono già in molte parti d’Europa, destinata sia ai turisti che ai cittadini.

La struttura, vicinissima a piazza della Signoria, è stata acquisita dalla società BI Consulting. “L’immobile di via Cimatori, 2.200 metri quadrati, sarà oggetto nel 2019 di una profonda riqualificazione che lo tramuterà in centro benessere restituendo così eleganza e fascino alla struttura, senza stravolgerne i principi architettonici che la contraddistinguono. Vasche, saune, trattamenti benessere avanzati in uno scenario suggestivo come il teatro classico all’italiana, renderanno questo luogo unico nel suo genere”, si legge sul sito internet della società.

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Il Teatro era una vera e propria istituzione per la città. A inizio Ottocento era famoso per le recite in vernacolo qui debuttò la maschera di Stenterello, la maschera di Firenze. Nel 1826 venne chiamato Teatro del Giglio. Nel 1840 mutò ancora il nome in Teatro Leopoldo e anche il tipo di spettacolo offerto, destinato a un pubblico colto. Dopo l’annessione al regno d’Italia divenne Teatro Nazionale, palcoscenico per commedie brillanti. Nel 1919 fu la sede del primo congresso nazionale dei Fasci. È poi diventato un cinema e ha mantenuto questa destinazione d’uso fino ad oltre la metà egli anni ‘80. Dopo la chiusura, ha ospitato retrospettive e sporadici eventi.

Il Teatro Niccolini di Firenze sarà gestito e spettacolarizzato da giovani attori

Il Teatro Niccolini di Firenze sarà gestito e spettacolarizzato da giovani attori

Il Teatro Niccolini di Firenze, sarà interamente animato, vissuto, gestito, spettacolarizzato da giovani attori. Il primo nucleo sarà costituito dai neodiplomati della Scuola ‘Orazio Costa’ della Fondazione Teatro della Toscana, riuniti sotto il nome de ‘i Nuovi’.

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Parte da via Ricasoli, da una delle sale teatrali all’italiana più antiche in assoluto, un progetto di avviamento al lavoro dei giovani che ha pochi eguali, un investimento sul capitale umano che ha come obiettivo quello di trovare un nuovo attore per un teatro nuovo. Dal 15 marzo lo storico Teatro Niccolini sarà interamente animato, vissuto, gestito, spettacolarizzato da un gruppo di giovani (il primo nucleo è costituto dai diplomati della Scuola per Attori ‘Orazio Costa della Fondazione Teatro della Toscana, ma a essi se ne aggiungeranno altri provenienti da differenti istituzioni formative italiane) che si occuperanno di tutto ciò che serve per portare avanti una sala teatrale. Gli spettacoli, dunque, ma anche l’amministrazione, la comunicazione, la promozione, l’accoglienza in sala, le pulizie. Un teatro realmente dei giovani, orientato verso il nuovo. Per garantire una prospettiva di vita, nel percorso del progetto sarà assegnata una borsa di studio mensile. Tutti i selezionati, a rimarcare lo slancio in avanti, saranno riuniti sotto il nome de ‘i Nuovi’. Tre anni la durata del progetto che prevede una borsa di studio mensile per ciascuno degli attori.

Il progetto presuppone anche una bella opportunità per le imprese: quella di poter “adottare” uno o più partecipanti al progetto e contribuire così alla reale crescita professionale di un giovane. Non una sponsorizzazione, ma un ausilio di carattere etico al progredire di un percorso che è anche un investimento sul futuro. Questa opportunità è arricchita anche dai più recenti provvedimenti di defiscalizzazione tramite Art Bonus, che estesi anche al teatro consentiranno a tutte le imprese che decideranno di intervenire di recuperare il 65% del loro investimento in detrazioni.

Sul fronte degli spettacoli saranno seguiti e diretti da Marco Baliani nella Mandragola di Machiavelli dall’11 al 22 aprile e, a seguire, da Gianfelice Imparato, Glauco Mauri, Andrée Ruth Shammah e Beppe Navello.

“Per i giovani attori è prevista un’intensa attività formativa che spazia dal canto al teatro comico, dalla gestione del personale alla sicurezza e alla produzione – ha detto il sindaco Dario Nardella – Abbiamo pensato ad un progetto unico in Italia, per non dire nel mondo, ovvero quello di dare un teatro, il teatro ”Niccolini”, che è un pezzo del patrimonio della storia della cultura non solo di Firenze ma di tutta Italia, ai giovani”.

Mediterri-amo: progetto in tre tappe tra Roma, Firenze e Venezia, lanciato da Maurizio Scaparro

Mediterri-amo: progetto in tre tappe tra Roma, Firenze e Venezia, lanciato da Maurizio Scaparro

‘Che il Mediterraneo sia quella nave che va da sempre navigando tra Nord e Sud, tra l’Oriente e l’Occidente’. Sono le parole di ‘Che il Mediterraneo sia’ intonate da Eugenio Bennato in chiusura del lancio del nuovo progetto internazionale del regista e critico teatrale italiano Maurizio Scaparro ‘Mediterri-amo’

E il Mediterraneo come centro del mondo, crocevia di culture, lingue, conoscenze, cerniera tra Oriente e Occidente, sara’ l’oggetto della rassegna itinerante di Scaparro, che si snodera’ in tre tappe: Roma, il 27 settembre alla Casa del Cinema; Firenze, il 12 e 13 ottobre al Teatro della Pergola; e Venezia, il 5 dicembre all’Ateneo Veneto.

Tre citta’ che, ognuna per un motivo diverso, con il Mediterraneo hanno a che fare, e hanno a che fare anche con momenti fondamentali della vita artistica di Scaparro: “Negli anni Cinquanta- spiega Scaparro- a Firenze Giorgio La Pira faceva nascere i Dialoghi del Mediterraneo, legati a poesia, economia e politica. A Venezia, dove per molti anni ho diretto la Biennale, molte volte abbiamo parlato di Mediterrano. E poi Roma, per quello che ho fatto al Teatro Argentina, ‘Caligola’, ‘Don Chisciotte’, ‘Le memorie di Adriano’. Adriano nato a Italica in Spagna, che ha studiato ad Atene, si e’ innamorato in Siria, ha fatto la sua vita politica e civile tra Roma e Napoli. É questo il Mediterraneo, non quello della Brexit e noi non possiamo voltargli le spalle”. Mediterri-amo nasce il 13 novembre 2015, mentre Scaparro guardava in televisione la serie di attentati di Parigi, dove qualche giorno dopo avrebbe dovuto incontrare il poeta siriano Adonis, proprio per parlare di ‘Dialogo’ e ‘Mediterraneo’: “Abbiamo annullato l’incontro e aspettato tempi migliori- racconta Scaparro-. Ma subito abbiamo sentito un vuoto dentro, che andava colmato parlando di Mediterraneo in modo diverso, non quello delle banche, ma quello della cultura”.

Si partira’ il 27 settembre con il laboratorio aperto ai bambini ‘Clara la Rinoceronte’, dove, partendo dal racconto ‘Prestami le ali’ di Igiaba Scego, si ragionera’ di diversita’ in un viaggio tra geografia, storia, storia dell’arte e scienza. A concludere il laboratorio, letture e illustrazioni, che continueranno anche nel pomeriggio, quando studiosi, artisti e intellettuali racconteranno al pubblico il loro Mediterraneo, per ricavare un ritratto che nasca dall’esperienza concreta di uomini e donne che a questo mare appartengono. A Firenze il 12 ottobre attenzione ancora una volta rivolta ai giovani, con proiezioni e letture in ricordo del sindaco La Pira, per concludere il 13 con una serata omaggio ad Adriano e Giorgio Albertazzi, tra immagini, parole e musiche del nostro mare, con Eugenio Bennato e Peppe Servillo tra gli animatori dello spettacolo. Parte dell’incasso della serata verra’ devoluto al progetto Unhcr ‘Educate a child’.

Chiudera’ questa prima edizione di Mediterri-amo, che gli ideatori stanno programmando in un ciclo triennale, ‘Il mare di Shakespeare’, un incontro che partira’ dallo sfondo mediterraneo de ‘La Tempesta’ per rileggere le opere del bardo con studiosi e artisti, alla ricerca tra le righe del fascino che il nostro mare ha sempre esercitato nella cultura europea. “Maurizio ha aperto il suo intervento dicendo: ‘Volevamo fare l’Europa e abbiamo fatto l’Europa delle banche’. Noi- dichiara Onofrio Cutaia della direzione generale dello Spettacolo dal Vivo del Mibact- come istituzione possiamo cercare di sostenere progetti che hanno un senso e sono importanti, come questo, vista la qualita’ e la quantita’ di collaborazioni che Scaparro riesce a mettere insieme, che sono da considerare anche un bene economico. Possiamo far parlare di questo progetto e dunque di un tema che ci attanaglia- prosegue-. Possiamo esserci dentro, anche se con risorse a volte limitate. Ma abbiamo di fronte il prossimo triennio, vediamo se questo progetto- conclude- potra’ avere un sostegno nel tempo”.

La Panchina delle Fiabe: storie di magia e di meraviglia nei giardini di Boboli e di Villa il Ventaglio

La Panchina delle Fiabe: storie di magia e di meraviglia nei giardini di Boboli e di Villa il Ventaglio

Nell’appartato scenario di Boboli e di Villa il Ventaglio i piccoli visitatori sono invitati ad ascoltare favole raccontate da giovani studenti ed eccezionalmente da Lucia Poli.
A partire dal prossimo 16 maggio fino al 18 giugno, oltre 120 studenti delle scuole medie superiori dell’area metropolitana fiorentina leggeranno delle fiabe ai piccoli visitatori dei giardini di Boboli e di Villa il Ventaglio. Nei due giardini storici fiorentini verrà data la possibilità di arricchire di storie la propria permanenza nella piacevole tranquillità offerta da Boboli, dal martedì al venerdì dalle 16 alle 18 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, e da Villa il Ventaglio, il sabato e la domenica dalle 16 alle 18.

Nei fine settimana ai ragazzi si affiancherà una “narratrice d’eccezione” come Lucia Poli (3 giugno Villa Il Ventaglio, 4 giugno Boboli) insieme a figure di rilievo, normalmente impegnate nelle responsabilità di gestione di musei e istituti culturali.

L’iniziativa denominata “La Panchina delle Fiabe” coinvolgerà oltre 120 studenti, impegnati in un progetto di Alternanza Scuola/Lavoro che rappresenta non solo un valido strumento per educare al patrimonio artistico e paesaggistico, ma anche teso a rinnovare, nelle giovani generazioni, il fascino della narrazione ad alta voce e la competenza nella comunicazione interpersonale.Le scuole coinvolte sono IIS Sassetti Peruzzi, Liceo G. Pascoli, ITT Marco Polo, ISIS Galileo Galilei. I ragazzi leggeranno fiabe, favole, novelle e racconti sia della tradizione che inventati da loro stessi ispirandosi alle suggestioni provate durante le visite nei giardini di Boboli e di Villa il Ventaglio.

Un debutto, quello della Primavera 2017, che rappresenta pure una declinazione del più vasto progetto definito “Ambasciatori dell’arte” e che comprende tutte le attività proposte dal Dipartimento Scuola e Giovani delle Gallerie degli Uffizi per l’applicazione della legge della cd. “Buona Scuola”.

L’attività è realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana e il Polo Museale della Toscana. Tutti gli studenti che partecipano all’iniziativa hanno goduto di un’attenta e specifica formazione gestita dal Dipartimento Scuola e Giovani delle Gallerie degli Uffizi e dai docenti del Centro di Avviamento all’Espressione del Teatro della Pergola.

 

Il calendario

20 maggio ore 10:30 – Giardino di Boboli

Bianca Maria Landi Curatore del patrimonio botanico e Coordinatore del Giardino di Boboli

Paolo Basetti Giardiniere

3 giugno ore 16:30 – Parco di Villa il Ventaglio

Lucia Poli Attrice

4 giugno ore 10:30 – Giardino di Boboli

Lucia Poli Attrice

10 giugno ore 16 – Parco di Villa il Ventaglio

Lorenzo Sbaraglio Direttore del Parco di Villa al Ventaglio

11 giugno ore 10:30 – Giardino di Boboli

Marzia Faietti Coordinatore della Divisione Educazione e Ricerca delle Gallerie degli Uffizi

Eike Schmidt Direttore delle Gallerie degli Uffizi

17 giugno ore 16:30 – Giardino di Boboli

Isabelle Mallez Direttrice Institut français Firenze

Marco Giorgetti Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana