Dal 6 al 15 ottobre ritorna a Roma District Dance Festival, progetto dedicato alla danza contemporanea, ideato e organizzato dalla compagnia Atacama di Patrizia Cavola e Ivan Truol. Per questa seconda edizione, oltre 10 eventi, tra spettacoli ospitati dal Teatro Furio Camillo, spazio multidisciplinare nel quartiere Tuscolano e laboratori presso la Scatola dell’Arte di San Lorenzo, punto di riferimento per giovani danzatori, attori, professionisti, amatori, dove si svolgono corsi di formazione, perfezionamento, laboratori di ricerca e workshop con maestri internazionali, residenze creative, aperture al pubblico, performance ed esiti dei laboratori.
Il progetto vuole proporre esperienze nel campo della danza in differenti quartieri della città di Roma con l’idea di costruire una rete artistica di spazi e collaborazioni locali. L’incontro tra mondi e luoghi differenti potrà generare nuove modalità creative, pratiche artistiche e scambi tra la comunità e gli artisti contemporanei. Gli spettacoli e i laboratori previsti sono accomunati dalla volontà di approfondire il linguaggio del movimento nella sue varie sfaccettature, dall’esperienza pratica al confronto su tematiche contemporanee fino all’utilizzo delle nuove tecnologie. La programmazione di District Dance Festival presenterà spettacoli di diverse compagnie italiane e internazionali e opere inedite di autrici e autori contemporanei testimoniando la volontà di offrire nuovi sguardi e linguaggi al pubblico romano.
Il festival prenderà il via il 6 ottobre alle 21:00 presso il Teatro Furio Camillo con Nest di ResExtensa Dance Company, regia e drammaturgia di Elisa Barucchieri, con Moreno Guadalupi e Fabiana Mangialardi. Un labirinto di voci, di relazioni, di commistioni e alchimie – narrazioni in danza che si incontrano, incastrano, scontrano, accompagnano, riportando le domande al corpo, al movimento, all’incastro con l’altro. Segue Riti di Passaggio, di Mandala Dance Company, concept, coreografia e regia di Paola Sorressa: la produzione, dedicata a Lucien Bruchon, si ispira alla sacralità di tutti quei momenti che segnano il passaggio alle diverse fasi esistenziali o scandiscono l’evoluzione stessa dell’individuo in questa Vita terrena fino al passaggio a nuove dimensioni.
Il 7 ottobre, presso La Scatola dell’Arte, dalle 16 alle 17:30, il laboratorio gratuito per danzatori, attori, amatori e studenti universitari delle discipline dello spettacolo dal vivo a cura di Salvatore Romania, coreografo della Compagnia Megakles ballet – Petranuradanza. Romania propone un linguaggio coreografico versatile ed originale in cui il corpo è “testo” e nello stesso corpo è egualmente anche il “contesto”, da esplorare attraverso musicalità e dinamismo corporeo.
Dalle ore 21, al Teatro Furio Camillo, una serate dedicata all’interazione con il pubblico grazie alla creazione di Claudio Prati e Ariella Vidach/ Ariella Vidach – AiEP che presentano VIRTUAL Touch&Trail: una performance di danza virtuale con due danzatrici collegate da remoto e una in presenza sulla scena davanti al pubblico, dotate di visori VR, collocate in città diverse e visualizzate su grande schermo. Alla fine gli spettatori avranno la possibilità di interagire con un danzatore/avatar da remoto indossando i visori e sperimentando in prima persona una danza di contatto in forma virtuale, vivendo un’esperienza immersiva. Chiuderà la giornata BRING ME YOUR DRESS di Simona Lisi, artista multidisciplinare, ideatrice di una creazione sui generis che invita il pubblico a portare in teatro vestiti da donare per un’ultima danza sul palcoscenico. Una produzione Associazione Ventottozerosei in collaborazione con Inteatro Festival / Associazione Culturale Atacama Onlus.
La Compagnia Megakles – Petranuradanza in scena l’8 ottobre alle ore 21:00 con Get up, una esortazione a risollevarsi e cercare di liberarsi dalle sabbie mobili in cui si è intrappolati, una ricerca di quei flussi impercettibili che attraversano il mondo e che investono l’essere umano nella sua interezza. Coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna con Francesco Bax, Caterina Lanzafame e Konstyantyn Hryhor’yev.
A seguire la compagnia ART GARAGE diretta da Emma Cianchi con SILENCE – Music of Life: un continuo cercarsi e sorreggersi fatto d’intrecci vorticosi e dinamiche crescenti, un flusso di danza elegante e potente, ma allo stesso tempo dolce e raffinato, dà vita al suono. I performer e i sound designer si fondono e diventano parte di un unico processo creativo in bilico tra live-performance e installazione.
Si continuerà dal 10 ottobre dalle ore 10 alle 13 con il laboratorio gratuito POESIA E VERITÀ DEL CORPO, a cura di Patrizia Cavola e Ivan Truol che indaga e propone esperienze su molti temi fondamentali per la crescita personale: Consapevolezza, Presenza, Ascolto, Attenzione, Qualità della Concentrazione, Contatto e Lavoro di Relazione con l’altro, Sincerità. Con la collaborazione della cattedra di Storia della danza dell’Università La Sapienza di Roma.
Il 13 ottobre al Teatro Furio Camillo alle 21 la Compagnia Motus sarà ospite del Festival con lo spettacolo IMMEMORI (Elogio del ricordo), coreografie di Simona Cieri/drammaturgia e regia di Rosanna Cieri. La memoria aggrega, è il collante che unisce generazioni, la memoria è la base della storia e del civismo. Spesso la memoria cambia forma, muta la sua pelle, si plasma e la coreografia riesce a coglierne la qualità attraverso la sua scrittura. A seguire, dalla Spagna, la compagnia LARUMBE DANZA con IN_SIDE, opera nata nel 2020 dal desiderio di Lucía Montes e Mado Dallery di indagare e creare, a partire da una profonda indagine fisica, basata sulle influenze di entrambe le coreografe e sul loro legame. Si concentra sulla fisicità dei corpi, una dualità in costante tensione all’interno di un’atmosfera singolare.
La giornata del 14 ottobre sarà dedicata al pubblico dei bambini e delle famiglie con il laboratorio gratuito per bambini ESPLOR–AZIONI a cura di Valeria Loprieno dalle 17 alle 18, preparatorio a una visione più consapevole e approfondita dello spettacolo in scena alle 18:30 CAPPUCCETTO ROSSO, c’era una volta il lupo e la fanciulladi Compagnia ATACAMA.
I coreografi Patrizia Cavola e Ivan Truol, partendo dalla fiaba, esplorano il contrasto tra il mondo luminoso e sicuro del villaggio e quello oscuro e insidioso della foresta. Andare nel bosco come metafora del percorso che ogni individuo deve affrontare per crescere, lasciando la sicurezza dell’infanzia per divenire adulto.
Gli ultimi appuntamenti di District Dance Festival sono previsti il 15 ottobre dalle ore 21.00 con due spettacoli: BENVENUT* di Camilla Perugini e Antonio Taurino che mettonoin scena alcuni degli stereotipi che si legano da sempre e troppo spesso al genere maschile e femminile, in una chiave ironica e bizzarra, quasi a sottolinearne l’assurdità. Una coproduzione Associazione culturale Atacama onlus, Gruppo e-Motion; e SCHERZETTO di BorderlineDanza, regia e coreografia di Claudio Malangone, in cui i 3 uomini/personaggi – Pan, Dioniso e Satiro – in un goliardico intreccio tra alleanze, rivalità ed espedienti mostrano aspetti della vita quale pretesto per mettere in scena alcune dinamiche sociali, ampliando e sfumando il concetto di confine tra i generi.
District Dance Festival 2023 è realizzato in collaborazione con La Scatola dell’Arte ETS, con la cattedra di Storia della danza dell’Università La Sapienza di Roma e con l’Associazione l’Archimandrita.
La Compagnia Atacama nasce nel 1997 fondata da Patrizia Cavola, coreografa e danzatrice, e da Ivàn Truol, coreografo, danzatore, attore. Da ottobre 2009 la compagnia ha residenza artistica presso La Scatola dell’Arte di Roma, centro di formazione e produzione, di cui sono essi stessi gestori e direttori artistici. Atacama è sostenuta e riconosciuta dal MIC Ministero della Cultura. L’Associazione Culturale, che negli anni ha ricevuto contributi anche dalla Regione Lazio, dal Comune di Roma, dall’Imaie, persegue il fine di promuovere la conoscenza della danza contemporanea e delle arti performative attraverso la produzione di spettacoli dal vivo, l’organizzazione di festival e rassegne e la creazione di progetti di formazione e perfezionamento professionale.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Torna la terza edizione di Aria Aperta Teatro Festival, un appuntamento dedicato al teatro contemporaneo a cura dell’Associazione Quinta Parete e la direzione artistica di Enrico Lombardi. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Emilia Romagna, da Fondazione di Modena nell’ambito del bando Mi Metto all’Opera 2023 ed è finanziato dal Comune di Casalgrande e dal Comune di Fiorano Modenese.
Il Festival si svolgerà dal28 giugno all’11 luglio al Parco di Villa Pace a Fiorano Modenese (MO) e dal 19 luglio al 6 agosto al Giardino di Villa Segrè di Salvaterra (RE) con un riccoprogramma in grado di valorizzare l’espressione di nuovi linguaggi teatrali, suddiviso in tre sezioni: KIDS con spettacoli per bambinə e famiglie, YOUNG con performance dedicate ad adolescenti e giovani adultə e BIG con eventi tout public. L’obiettivo è quello di intercettare un nuovo e diversificato pubblico, in controtendenza a un’offerta teatrale più tradizionale già presente sul territorio.
Gli spettacoli proposti raccontano il presente e le sue varie declinazioni e contribuiscono alla diffusione di una cittadinanza responsabile attraverso il linguaggio e i temi affrontati (immigrazione, famiglia, parità di genere, inclusione, lavoro, sostenibilità, diritti e uguaglianza, ambiente) in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
All’interno della sezione KIDS è programmato il debutto di Sgambe Sghembe, la nuova produzione di teatro ragazzi della Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete, uno spettacolo nato su basi clownistiche che racconta la tematica della diversità attraverso un contesto quotidiano ma personale. Seguono i testi originali delle performance Augusto Finestra sempre della Compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete, La brutta novella de Il Funaro/Associazione teatrale pistoiese e Gustavo La Vita di Andrea Farnetani. Presenti anche le fiabe classiche e i racconti in rilettura contemporanea: Il gatto e la volpe, aspettando Mangiafuoco del Teatro del Cerchio, Una Scarpetta per tre di Matutateatro, Famiglia Don Chisciotte di Elementare Teatro, Trame su misura vol.1 di Giallo Mare Minimal Teatro e un Hansel e Gretel della Compagnia Campsirago Residenza, spettacolo itinerante nel Parco di Villa Segrè.
La sezione YOUNG si rivolge alla fascia d’età che va dagli adolescenti ai giovani adulti veicolando contenuti coinvolgenti e un linguaggio attuale ed è suddivisa in due serate tematiche: L’arte è politica, la prima, è dedicata alle arti come politica con La Teoria del Colore di AriaTeatro, spettacolo teatral-musicale sulle lettere di Van Gogh e Frida Kahlo. Viva la Vida!, un intenso monologo di Pilar Ternera che racconta la storia di Frida Kahlo. La seconda serata Shakespeare non invecchia sarà dedicata a Shakespeare, con lo spettacolo Romeo e Giulietta Opera Ibrida di Cabiria Teatro, dove la famosa opera Shakespeariana viene raccontata in chiave contemporanea anche attraverso l’uso dei telefoni cellulari e Shakespeare dalla A alla Z, spettacolo dell’Associazione giovanile William che gioca con il pubblico raccontando il mondo di Shakespeare.
Il weekend BIG conclude la programmazione con l’anteprima de Le Volpi, nuova produzione di Infinito SRL con la regia di Luca Ricci, e L’Eneide. A Sound Film di Matutateatro dove il testo antico viene accompagnato da musica elettronica realizzata dal vivo. Il secondo giorno sarà ricco di appuntamenti: Proietti a modo mio, una biografia spettacolare di Mare Alto Teatro, un tributo al grande maestro del teatro italiano e Breve apologia del caos per eccesso di testosterone nelle strade di Manhattan, a cura de La Filostoccola e Officine della Cultura, un testo di uno dei più importanti drammaturghi sudamericani Santiago Sanguinetti e il debutto dello spettacolo performativo Studio sul Prometeo con Juri Roverato attore/danzatore affetto da tetraparesi spastica. Il debutto di Molto dolore per nulla sarà la performance finale del festival, un monologo dirompente sulla dipendenza affettiva della giovane e talentuosa Luisa Borini.
L’edizione 2023 di Aria Aperta Teatro Festival sarà arricchita da una serie di attività laboratoriali dedicate al pubblico e agli appassionati. Aria Aperta Audience permette agli spettatori di sviluppare un senso critico e un “gusto” rispetto al prodotto artistico. Sfruttando i nuovi media, il progetto punta ad un coinvolgimento attivo delle giovani generazioni: prima e dopo ogni replica, gli spettatori verranno stimolati a riflettere sui temi dello spettacolo.
Nel 2023 nasce inoltre Platea Aperta. Laboratorio per spettatori in erba, un progetto ad accesso gratuito per formare spettatori consapevoli rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni con particolare attenzione con la popolazione. La volontà è quella di rendere preadolescenti e adolescenti protagonisti attivi coinvolgendoli prima, durante e dopo il festival in un percorso formativo e innovativo rispetto alla fruizione del teatro e di creare uno spazio di dialogo, condivisione e libera espressione per le giovani generazioni.
Durante le giornate al Giardino di Villa Segrè di Salvaterra vi saranno dei FoodTruck con prodotti locali e nel Weekend Kids sarà disponibile anche una gelateria per i giovani spettatori e le loro famiglie.
Biglietti disponibili su: https://www.liveticket.it/quintaparete In caso di pioggia tutti gli spettacoli programmati a Villa Pace di Fiorano Modenese verranno annullati; gli spettacoli programmati a Villa Segrè si svolgeranno presso il Teatro De Andrè di Casalgrande.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Dal 13 maggio al 2 luglio la IV edizione di Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea tornerà ad animare la città di Velletri (RM) con spettacoli, performance site specific e di danza urbana outdoor presentati dacompagnie italiane, formazioni internazionali e giovani autori e autrici. Arricchiranno il programma del Festival, percorsi di residenza creativa, formazione e laboratori di ricerca, incontri di approfondimento, progetti speciali a carattere multidisciplinare volti a creare momenti di relazione tra la danza e altre arti come l’arte visiva, la scrittura, la musica, le nuove tecnologie. Il Festival sarà realizzato dall’associazione culturale La Scatola dell’Arte, sotto la Direzione artistica di Patrizia Cavola, con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, in collaborazione con FONDARC Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri e con il patrocinio del Comune di Velletri.
La IV edizione di Paesaggi del Corpo,dal titoloMemorie,comprende 33 spettacoli presentati da 21 tra le più rilevanti compagnie italianetra cui Compagnia Abbondanza Bertoni, Balletto Civile, EgriBiancoDanza, Compagnia Atacama, Marco D’Agostin/VAN, Chiara Frigo/Associazione Culturale ZEBRA, Artemis Danza, Fabrizio Favale & First Rose/KLM Le supplici, Compagnia Naturalis Labor, [RITMI SOTTERRANEI] Contemporary Dance Company, Mandala Dance Company, Fabula Saltica e formazioni internazionali come Cie Art Mouv’ (Corsica/Francia), Cia. Mariantónia Oliver (Maiorca/Spagna), Tanz Harz (Germania), Eirad Ben Gal (Israele), Zawirowania Dance Theatre (Polonia). Non mancherà l’attenzione alle nuove generazioni di autori per valorizzare la creatività emergente con Valeria Loprieno, Noemi Piva, Manolo Perazzi, Uscite Di Emergenza, Create Danza, KINESIS CDC, VIdavè/Movimento Danza chesaranno ospiti della IV edizione di Paesaggi del Corpo.
Per sostenere la creazione artistica, il Festival favorirà la realizzazione di residenze artistiche presso La Scatola dell’Arte di Roma in cui verranno ospitate in residenza creativa la Compagnia Atacama con il progetto Anime e Mandala Dance Company con il progetto Le Fantasme di Zvani; all’interno della sezione Nuove generazioni,Davide Romeo con il progetto Scylla e Valeria Loprieno con Pablo.
Prosegue anche quest’anno Dance System, progetto a cura di Theatron 2.0 che prevede la realizzazione di conferenze, tavole rotonde e dibattiti intorno alla Danza Contemporanea in Italia e all’Estero. Il primo appuntamento è previsto il 13 maggio dalle ore 16:30, inoccasione della giornata inaugurale del Festival, a partire dalla relazione tra la danza e la sue fonti. Grazie al prezioso contributo di accademici, giornalisti e operatori esperti nelle arti coreutiche, Dance System costituirà un dispositivo d’incontro e di confronto tra addetti ai lavori, coreografi italiani e stranieri ospiti presso Paesaggi del Corpo e il pubblico di appassionati alle arti performative.
A partire dal titolo Memorie, la riflessione sull’essere umano rappresenta un macrotema che sottende il programma di questa edizione che pone l’accento sul carattere innovativo delle performance e dei linguaggi, nel segno della contemporaneità e al tempo stesso della memoria. Infatti, a partire dalla pluripremiata Compagnia Abbondanza Bertoni (Premio Ubu 2021 solo per citare l’ultimo vinto), in apertura di festival con l’assolo C’è vita su Venere, un viaggio verso l’interno e verso l’altrove; si passa all’opera corale e inclusiva della Compagnia spagnola Mariantónia Oliver in programma con il progetto Las Muchísimas che prevede l’inserimento in scena di donne over 60 di Velletri tramite un percorso laboratoriale; arrivando alla performance Miss Lala al Circo Fernando della coreografa Chiara Frigo in sinergia con una interprete rara e preziosa come Marigia Maggipinto, danzatrice di Pina Bausch, che si lascerà dirigere dal pubblico nella costruzione della performance attraverso la scelta di ricordi e materiali provenienti dall’esperienza con la grande maestra del teatro danza internazionale. Il tratto multidisciplinare che da sempre caratterizza il festival sarà ben rappresentato dall’incontro della danza con le altre arti come la poesia, la letteratura, le arti visive e la musica dal vivo in opere corali e site specific come Anime di Compagnia Atacama al debutto nazionale, Coreofonie diEgriBiancoDanza, Gente di Balletto Civile, in cui la danza è il filo che unisce l’architettura dei luoghi e la musica.
Durante il periodo festivaliero sono previsti laboratori di approfondimento e conoscenza del linguaggio del movimento della danza contemporanea, preparatori alla visione e alla discussione con gli artisti presenti al festival, che metteranno in connessione il percorso creativo e pedagogico di alcune compagnie, con l’obiettivo di annullare la distanza tra artista/spettatore e allievo/professionista. I laboratori permetteranno ai partecipanti di conoscere l’identità coreografica degli autori e delle loro produzioni artistiche su cui poi andranno a intervenire direttamente in scena per una crescita reciproca sia umana, sia professionale. Nell’ottica di approfondire e apprendere al meglio il linguaggio coreografico verranno anche realizzate masterclass con gli artisti ospiti al festival, mettendo in atto momenti di incontro e confronto tra le arti, tra gli artisti e la cittadinanza, tra le diverse associazioni e enti coinvolti nella sua realizzazione.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Si scrive ToiL e si legge TEATRO oltre i LIMITI la rassegna di promozione del teatro in carcere, giunta alla IV edizione e promossa dalla Compagnia Teatrale Petra all’interno della Casa Circondariale “Antonio Santoro” di Potenza.
Alla base del progetto c’è l’assunto del teatro come linguaggio capace di superare il concetto di “limite”, nel luogo stesso a cui viene automaticamente abbinato dall’immaginario collettivo. La ricerca sultema del limite che Petra porta avanti da anni, fuori e dentro la Casa Circondariale di Potenza, è uno spunto per lavorare sulla privazione involontaria dell’elemento naturale. Creando le condizioni per una connessione profonda con l’ambiente, viene stimolata la relazione con le parti meno addomesticate e più vitali di noi stessi, indispensabili per realizzare appieno la nostra identità. È da qui, dal carcere, da questo luogo estremo, chiuso e al limite che parte la ricerca da portare fuori, da estendere, ampliare e divulgare.
Attraverso il tema In&Out_immersione e privazione nella Natura, Petra intende sfruttare le potenzialità di differenti linguaggi artistici contemporanei per connettere luoghi opposti e favorire l’inclusione sociale, nella comune ricerca del rapporto tra uomo e natura, anche dove questa non è presente.
Il progetto pone l’attenzione sulla definizione di natura dal punto di vista performativo in un luogo, il carcere dove per ovvie ragioni di sicurezza gli esseri umani sono privati del contatto con gli elementi naturali. I detenuti vivono la maggior parte delle loro ore illuminati dalla luce artificiale, sono pochi i momenti di esperienza all’esterno – almeno nel carcere di Potenza – e quando questi avvengono sono in un cortile di cemento. Cosa accade quindi quando l’uomo viene privato del contatto con la natura? Cosa scaturisce dentro di noi?
Attraverso la danza, quale strumento inclusivo, capace di accogliere le diversità, i caratteri, i corpi, le sfumature emozionali Petra intende rispondere a queste domande. In programma dal 22 al 24 febbraio nella Casa Circondariale di Potenza la seconda tappa dell’azione ARTISTI IN TRANSITO, uno dei momenti cardine di apertura e di riflessione del lavoro artistico della rassegna, un workshop intensivo a cura della danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone con La notte è il mio giorno preferito.
L’obiettivo dell’azione, attraverso un percorso multidisciplinare e il coinvolgimento di artisti di fama nazionale e internazionale – dal 2019 diverse sono state le incursioni artistiche: Simona Bertozzi, Silvia Gribaudi, Philippe Barbut di MK, Manfredi Perego – è quello di entrare in relazione con il proprio corpo grazie al mondo della danza e abbattere i pregiudizi e gli stereotipi legati alla realtà carceraria.In occasione del workshop la Compagnia Petra indice una call rivolta a danzatrici e danzatori. I candidati lavoreranno in sinergia con i detenuti/attori del laboratorio teatrale in carcere e avranno la possibilità di riflettere sul rapporto con l’altro attraverso l’uso del corpo e una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono.
DETTAGLI WORKSHOP
Al centro della ricerca di Annamaria Ajmone c’è il corpo inteso come materia plasmabile e mutevole capace di trasformare spazi in luoghi creando parallelismi e sovrapposizioni temporali. Si avvale per le proprie produzioni di collaboratori con cui condivide il processo creativo, coinvolgendo così diversi immagini e visioni.
La notte è il mio giorno preferito è una riflessione sul rapporto con l’altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono.
Il laboratorio è aperto a un numero massimo di 10 danzatori/danzatrici maggiorenni selezionati/e dallo Staff di progetto.
Entro il 6 febbraio, inoltre, per assistere allaprova aperta del 24 febbraioalle 15:00 (con ingresso alle 14:30) è necessario inviare una mail a progettipetra@gmail.com allegando il proprio documento di identità.
Entro il 6 febbraio, inoltre, per assistere allaprova aperta del 24 febbraioalle 15:00 (con ingresso alle 14:30) è necessario inviare una mail a progettipetra@gmail.com allegando il proprio documento di identità.
CALENDARIO
Mercoledì 22 FEBBRAIO 10:00-12:00 / 13:00-15:00 Giovedì 23 FEBBRAIO 10:00-12:00 / 13:00-15:00 Venerdì 24 FEBBRAIO 10:00-12:00 / 13:00-15:00 * Il 24 è prevista una prova aperta al pubblico esterno 15:00-16:00
L’ESPERIENZA DEL TEATRO IN CARCERE
La Compagnia Teatrale Petra si occupa da annidi produzione, formazione e teatro sociale.Èattiva dal 2013 all’interno della sezione maschile e femminile della Casa Circondariale di Potenza e Matera con rassegne di promozione teatrale e percorsi pedagogici rivolti ai detenuti, sperimentando un nuovo modo di relazionarsi per includere, promuovere e valorizzare le differenze. Nel 2017 entra a far parte del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, una rete nata per offrire progettazione, luoghi di confronto e qualificazione del movimento teatrale sorto all’interno delle carceri italiane a partire dagli anni 80.
La rassegna TEATRO oltre i LIMITI intende sviluppare in modo sempre più stabile l’attività di teatro in carcere in Basilicata, forte anche delle altre e note esperienze italiane. Nel 2018 la compagnia stipula con la Casa Circondariale di Potenza un accordo operativo finalizzato alla gestione dello spazio teatrale presente nella struttura, per la realizzazione delle attività culturali del capoluogo lucano e la creazione di un “ponte” tra dentro e fuori le mura, non solo fisiche, del contesto carcerario.
Sono molteplici le modalità attraverso le quali il teatro diviene strumento d’inclusione: laboratori sulle tecniche teatrali per permettere ai detenuti di aprire una finestra sull’esterno; laboratori intensivi integrati guidati da artisti di fama nazionale e internazionale per attori-detenuti e allievi delle scuole secondarie di II grado; programmazione di rassegne all’interno dello spazio Teatro della Casa Circondariale di Potenza; formazione di operatori sociali per fornire ai soggetti coinvolti le competenze utili da impiegare nelle diverse attività dei progetti realizzati; incontri e percorsi per un pubblico esterno, studenti delle scuole secondarie di II grado e per l’amministrazione penitenziaria, volti a sensibilizzare ed educare sul tema del carcere e del teatro sociale; monitoraggio per valutare il reale impatto che l’attività teatrale può avere, in positivo o in negativo, sulla vita dei detenuti.
TEATRO oltre i LIMITl è un progetto promosso dalla Compagnia teatrale Petra, con il contributo di Otto per Mille Valdese dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, il partenariato della Casa Circondariale di Potenza, il sostegno del Fondo Etico della BCC Basilicata e la collaborazione del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, del Festival Città delle 100 scale di Potenza, dell’Ateneo Musica Basilicata, della Compagnia Teatrale L’Albero, di UniversaMusica e di Multietnica.
Compagnia Teatrale Petra nasce nel dicembre 2011 a Satriano di Lucania (Pz). Antonella Iallorenzi (direttrice artistica, attrice e formatrice teatrale) e Angelo Piccinni (direttore tecnico), cuore pulsante della compagnia, decidono, forti della lunga esperienza in ambito teatrale maturata nel corso degli anni in Italia e all’estero, di dare vita ad un progetto tutto loro che pur conservando un profilo di respiro nazionale si radica profondamente nel territorio lucano. La compagnia ha infatti scelto di avere le basi in un paese di provincia di 2.400 abitanti, in Basilicata, e nel suo teatro avvia progetti in espansione in ambito nazionale e internazionale, facendo interagire la propria visione artistica con le diverse comunità di riferimento. Diversi i settori di intervento: formazione per bambini/ragazzi, nelle scuole e in luoghi non deputati al teatro, produzione di spettacoli tout public, teatro sociale con rassegne di promozione del teatro in carcere, residenze artistiche e cooperazione internazionale. Petra è uno dei soggetti attivatori del processo di co-creazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, inserita nel programma ufficiale con il progetto La Poetica della Vergogna co-prodotto da #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la produzione originale Humana vergogna, diretta da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti. Nel 2021 la compagnia è stata riconosciuta, dal Ministero della Cultura, tra le Imprese di produzione di teatro di innovazione nell’àmbito della sperimentazione e del teatro per l’infanzia e la gioventù – fascia B.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
La seconda edizione di Umbria Factory Festival si svolgerà a Spoleto dal 28 settembre al 2 ottobre e proseguirà a Foligno dal 5 al 9 ottobre e dal 14 al 16 ottobre. La presenza di numerosi artisti del panorama nazionale darà vita a un contenitore multiforme dedicato all’arte e alle sue possibili declinazioni con eventi dedicati al teatro, alla danza, alla musica e alla formazione. Il progetto è realizzato da Zut! e La Mama Umbria International con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Umbria, Comune di Foligno, Comune di Spoleto, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Fra le novità di quest’anno, la collaborazione ideativacon La Mama Umbria International di Spoleto, realtà di grande spessore artistico che sostiene l’ampliamento del territorio geografico, accompagnandolo a una visione prospettica rivolta al cambiamento, condizione innovativa e indispensabile che caratterizza il futuro delle esperienze artistiche.
«Siamo molto felici di iniziare questa bellissima avventura di Umbria Factory Festival insieme agli amici di ZUT – afferma Adriana Garbagnati, direttrice artistica de La Mama Umbria International – Da diversi anni collaboriamo su molti progetti, in particolare sulle residenze artistiche, e coronare questa collaborazione con un Festival multidisciplinare è un ottimo punto di partenza per creare sinergie, aumentare l’impegno verso la città di Spoleto, verso la Regione e il suo territorio. Con UFF desideriamo contribuire al rinnovamento e all’arricchimento del tessuto culturale del territorio, nel tentativo soprattutto di riuscire a costruire nuove opportunità per la popolazione più giovane grazie anche a progetti realizzati con le nuove tecnologie digitali».
Il primo weekend a Spoleto (28 settembre – 2 ottobre) prevede una serie di proposte che assicurano il coinvolgimento della comunità locale tramite la presentazione di un ricco programma, percorsi inediti e nuove produzioni. Si comincia con Cie MF | Maxime & Francesco, una compagnia francese di danza contemporanea che porta in scena Chenapan (dal francese monello). Grande attesa per Di fronte agli occhi degli altri di Virgilio Sieni, lo studio di Jared McNeill elalive performance di UnterWasser a cui si aggiungono Materia di Mahler & LeWitt Studios, il concerto 100 Comizi d’amore(piano solo) di Giovanni Guidi e Nebula, progetto installativo/performativo nato nell’ambito della residenza artistica FASE XL, organizzata da C.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche, in collaborazione con La MaMa Umbria International.
La programmazione della prima settimana a Foligno (5-9 ottobre) sarà focalizzata sull’incontro con associazioni, realtà culturali e sociali e con altri eventi e manifestazioni della città. Le proposte selezionate prevedono il coinvolgimento diretto del pubblico, location inedite e spazi non teatrali. Il programma si apre con Satiri, la nuova produzione della Compagnia Virgilio Sieni per poi proseguire con la Medea, Desír di Astragali Teatro, Ballroom di Chiara Frigo, le proposte artistiche della Compagnia Samovar e la presentazione del libro Atlante delle micronazioni di Graziano Graziani. Il racconto del nostro presente viene affidato a Piccola Patria di CapoTrave, mentre Daniele di Bonaventura propone L’harmonium dei poveri (solo bandoneòn), un concerto dalle sonorità serie e giocose. Ad arricchire il calendario il lavoro performativo e musicale di Andrea Cosentino, la rivisitazione di Cenerentola della compagnia Zaches Teatro e la Banda Rulli Frulli, realtà che mira al coinvolgimento dei suoi partecipanti superando le barriere della disabilità.
La seconda settimana di Foligno (14-16 ottobre) sarà dedicata alla sensibilizzazione su tematiche legate alla fragilità e a una riflessione aperta e partecipata, che possa coinvolgere non soltanto artisti e operatori, ma anche le comunità locali e gli spettatori. Dopo un Un solo respiro, spettacolo itinerante diMarco Chenevier sarà la volta de L’Edipo Re di C.L.Grugher e HOW TO_ Just Another Bolérodi Emanuele Rosa e Maria Focaraccio. La compagnia Fossick Project sarà in scena con Gilgamesh, uno storytelling fra musica e immagini sull’antica epopea e Francesca Sarteanesi sarà presente conSergio, un monologo moderatamente brillante con qualche piccola impurità tendente all’opaco. Completano la programmazione Étoile di Drama Teatro, il djset di Godblesscomputers, Daniele Albanese con Home Altrove, Doppelgänger di Abbondanza Bertoni e Nerval Teatro e Ryoichi Kurokawa, con Subassemblies, un progetto che traduce il rapporto tra natura e uomo in diversi formati di presentazione: un brano da concerto, installazioni multischermo, stampe, VR e proiezioni.
I numerosi appuntamenti si alterneranno ad alcune presentazioni di libri, tavole rotonde su tematiche specifiche e attività dedicate ai più piccoli, grazie alle proficue sinergie instaurate con altre realtà del territorio. Fra gli eventi speciali da quest’anno il festival prevede un appuntamento inedito UPSIDE DOWN – il Talk imperfetto, una conversazione innovativa in cui i cittadini di Foligno e di Spoleto si confrontano intorno alle tematiche dello spettacolo dal vivo e dei festival performativi, diventando protagonisti di un’esperienza radiofonica all’interno del palinsesto di Radio IF/UFF. Upside down nasce nel tentativo di capovolgere le convenzioni dei talk e portare i pubblici alle luci della ribalta, lasciando agli addetti ai lavori il ruolo di spettatori e di ascoltatori, in una dinamica di coinvolgimento e di partecipazione di tutti i presenti attivata da Luisella Carnelli. La diretta consisterà in un evento in presenza curato dello staff di UFF e condotto da Silvio Impegnoso, della redazione di Radio IF e da Laura Rondinella di Theatron 2.0.
«Upside down risponde all’esigenza di UFF di aprire un confronto reale, concreto e non filtrato con i pubblici e la collettività – dichiara Emiliano Pergolari, uno dei curatori del progetto Zut! – provando a sperimentare nuovi processi di dialogo attivo e partecipativo. Vorremmo che il nostro festival fosse sempre di più un’occasione per vivere i nostri territori e avvicinarci alle comunità di cui siamo parte. Un incontro tra artisti e società civile per cercare di comprendere la nostra epoca contemporanea e immaginare insieme nuovi scenari».
Il festival continuerà anche nei mesi successivi con un cartellone esteso fino a metà novembre. Fra gli artisti presenti la compagnia Fettarappa Sandri Guerrieri con La Sparanoia (26 e 27 ottobre), uno studio presentato in prima Nazionale e Apocalisse Tascabile (28 ottobre), spettacolo vincitore di In-Box 2021, proposto in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria. In anteprima anche Nives, il nuovo spettacolo di Accademia Mutamenti/Muta Imago che andrà in scena l’1 novembre.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
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