#5CuriositàSu: Rainer Werner Fassbinder
Rainer Werner Fassbinder (Bad Wörishofen, 31 maggio 1945 – Monaco di Baviera, 10 giugno 1982) è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore, montatore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore tedesco, uno dei maggiori esponenti del Nuovo cinema tedesco degli anni settanta-ottanta.
1 – Leggendario per la capacità lavorativa e di valorizzare il gruppo dei suoi collaboratori artistici, ha lasciato un’opera che non ha quasi eguali. In soli diciassette anni ha scritto, realizzato e diretto più di cinquanta film, serie televisive e spettacoli teatrali con una poliedricità straordinaria. Hanno detto di lui: “Fassbinder aveva in cinque minuti più idee di quante tutta Hollywood ne avesse in due anni.”
2 – Fassbinder è stato spesso attore e/o protagonista dei suoi film ed è comparso in una ventina di film diretti da colleghi (tra cui Jean-Marie Straub, Volker Schlöndorff, Ulli Lommel, Douglas Sirk, Wolf Gremm ecc.). Per testimonianza unanime di tutti coloro che l’hanno conosciuto o vi hanno collaborato, Fassbinder era molto volubile, capace di estrema dolcezza e di estrema aggressività, e finiva con l’esasperare chi gli stava intorno, compagni per primi: scelti tra proletari di cultura inferiore alla sua, Fassbinder si compiaceva di comandarli e umiliarli pubblicamente.
3 – Nel 1971 il regista sposa l’attrice Ingrid Caven, ma la notte delle nozze si chiude nella camera matrimoniale con il compagno Gunther Kaufmann. Il divorzio, due anni dopo, non sorprende nessuno (anche se Fassbinder aveva già avuto un’altra relazione con una donna, Irm Hermann, e ne avrebbe avuta un’altra in seguito, con la montatrice Juliane Lorenz, con cui avrebbe meditato anche di avere un figlio).
Le relazioni omosessuali di Fassbinder, mai tenute segrete, non si sciolgono in modo altrettanto pacifico. Quella con Hedi ben Salem, assistente di produzione e poi protagonista di La paura mangia l’anima (1973), finisce ad esempio in tragedia quanto Salem, esasperato per le continue infedeltà di Fassbinder, dopo averlo minacciato più volte irrompe in un bar e accoltella tre persone, per poi fuggire in Marocco. Fassbinder lo andrà a visitare l’anno dopo con il pretesto di fargli interpretare una piccola parte in Il diritto del più forte (1974).
Quando rompe con Kurt Raab, scenografo, attore e suo collaboratore, questi assolda un piccolo criminale perché picchi a sangue il regista. Per fortuna di Fassbinder, il criminale preferisce poi avvisarlo anziché aggredirlo.
4 – A Rainer Werner Fassbinder si deve il salvataggio dell’Ultimo tango a Parigi di Bertolucci. Prima che venisse ritirato e distrutto dalla censura, il regista italiano fece dono al collega e amico tedesco di una delle copie originali in pellicola del film. Questo sottrasse la copia, oramai in Germania e in mani private, dalla distruzione, e rese possibile la successiva duplicazione e distribuzione di un film che, quasi certamente, sarebbe altrimenti andato perduto.
5 – Nel maggio 1982 partecipa come “intervistato” al documentario Chambre 666 diretto da Wim Wenders, una serie di illuminanti dichiarazioni di prestigiosi registi sul tema “Dove andrà a finire il cinema?”. Con Fassbinder, tra gli altri, anche Antonioni, Herzog, Godard e Spielberg. Sarà l’ultima testimonianza artistica di R.W. Fassbinder. Un mese dopo, il 10 giugno muore per overdose da cocaina esacerbata da sonniferi, nella sua casa di Monaco, a soli 37 anni.
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.