Come diretta conseguenza dell’esperienza virtuosa di Dominio Pubblico, che ogni anno vede coinvolti decine di ragazzi e di ragazze nell’organizzazione di un Festival interamente dedicato a realtà artistiche under 25, si è sviluppato quest’anno al Teatro Argot Studio il progetto DPBLACKMIRROR, rassegna a cura degli stessi ragazzi di Dominio Pubblico in parallelo alla stagione teatrale Home Sweet Home dello spazio nel cuore di Trastevere, per rendere continuativo e maggiormente militante sul territorio romano il prezioso lavoro svolto in questi anni sotto la direzione artistica di Tiziano Panici, Francesco Frangipane e Fabio Morgan. Ne abbiamo parlato con Chiara Preziosa, coordinatrice del progetto, per conoscere meglio il lato oscuro di questa originale ed entusiasmante rassegna che prevede all’interno della programmazione spettacoli di alta qualità dedicati alle arti contemporanee, dalla nuova drammaturgia alla danza d’autore, al via il 24 Ottobre con “Rosmersholm-il gioco della confessione” con Luca Micheletti e Federica Fracassi.
Come e sotto quali auspici nasce l’idea di una rassegna curata interamente da un gruppo di ragazze e ragazzi under 25?
La rassegna DPBLACKMIRROR nasce dalla volontà del Teatro Argot Studio, in particolare nella persona di Tiziano Panici – che ne cura la direzione artistica insieme a Francesco Frangipane dal 2009 – di ospitare per un anno intero, da settembre a maggio, una parte del gruppo di “spettatori attivi” Under 25, componenti della direzione artistica e organizzativa della quarta edizione del festival multidisciplinare Dominio Pubblico_la città agli Under 25, svoltosi dal 30 maggio al 4 giugno negli spazi del Teatro India e di cui attualmente lo stesso Tiziano Panici è direttore artistico. Volontà che nasce tuttavia da una mancanza, o meglio da una perdita che il progetto Dominio Pubblico ha subito. Mi riferisco alla chiusura del Teatro Orologio, avvenuta lo scorso 17 febbraio, diretto negli ultimi anni (dal 2012) da Fabio Morgan il quale è stato uno degli ideatori e creatori del progetto. A seguito di questo evento l’Argot è diventato per noi una casa oltre che la base operativa, in cui fare incontri e riunioni volte all’organizzazione del Festival. Per questo la rassegna nasce come una sorta di laboratorio permanente con il quale proseguire il percorso di promozione e formazione del pubblico, nel quale il progetto Dominio Pubblico è impegnato. Il nostro auspicio, attraverso la rassegna DPBLACKMIRROR, è quello di imparare a prenderci cura di uno spazio teatrale: accogliere le compagnie e gli artisti, seguirli in tutti gli aspetti del loro lavoro, a cominciare dalla questione promozionale alle esigenze più strettamente tecniche. Tutto questo senza dimenticare che prima di tutto siamo degli spettatori. Uno degli aspetti fondamentali del progetto è creare una zona di incontro con gli artisti che ci permetta di conoscerne meglio la storia, il loro percorso artistico e professionale, e che ci permetta di condividerlo con il pubblico in sala.
In questo senso quanto e in che modo è stata determinante l’esperienza di Dominio Pubblico in termini di esperienza e conoscenza delle dinamiche organizzative in campo teatrale?
L’esperienza di Dominio Pubblico è stata per noi un’occasione fondamentale per acquisire e sviluppare il senso di responsabilità nei confronti del territorio romano che abitiamo. Per cogliere la necessità di un nostro intervento attivo all’interno della società, in particolare in quanto componenti di una generazione lasciata ai margini, e nei quali probabilmente troppo spesso vi rimane senza il desiderio di uscirne. Sotto questo punto di vista possiamo di certo affermare che Dominio Pubblico sia prima di tutto un progetto che si occupa di politica, cioè rivolto alla città e al cittadino. Per quanto riguarda gli aspetti inerenti alla gestione e programmazione del Festival, il progetto di Dominio Pubblico ci ha permesso di comprendere le motivazioni che conducono a determinate scelte organizzative, di sviluppare una capacità di ascolto nei confronti delle eventuali difficoltà tecniche ed economiche degli artisti, dalle quali ripartire per trovare con loro un punto di incontro, e di cogliere gli elementi di forza su cui concentrare la promozione. Tutti punti che in precedenza molti di noi ignoravano. Tuttavia nel corso della preparazione del festival ciascuno di noi si è occupato di aspetti differenti, anche se non troppo distanti l’uno dall’altro. Chi era più impegnato nella gestione e accoglienza delle compagnie Under 25, chi invece gestiva insieme ad altri i canali social e la promozione, o ancora chi si è interessato alla gestione dei contratti e delle agibilità. Competenze che ora contiamo di approfondire senza chiuderci in un ruolo ben definito ma contaminandoci l’un l’altro, in modo tale da avere un quadro completo delle figure coinvolte nella gestione di uno spazio teatrale e in aggiunta cercare di dare il nostro supporto e contributo attivo allo staff dell’Argot. Ma ciò che ha legato il lavoro di ciascuno di noi è stata di sicuro la possibilità di avere durante l’anno dei momenti di incontro e confronto a tu per tu con compagnie teatrali di professionisti, i cui spettacoli erano inseriti nel percorso di visione previsto nel progetto, grazie ai quali abbiamo potuto conoscere il panorama e il sistema teatrale contemporaneo.
Cosa si cela dietro la scelta del titolo “Black Mirror”?
Penso che uno degli aspetti allo stesso tempo più difficile e divertente dell’organizzare una rassegna teatrale sia proprio scegliere un titolo che la possa rendere immediatamente riconoscibile, che non sia criptico per il pubblico e che dia invece una percezione o intuizione immediata dell’oggetto. Suggestionati dalle riflessioni di Tiziano Panici e dagli spettacoli che fanno parte della nostra rassegna, abbiamo riflettuto sul concetto di PERTURBANTE, come di qualcosa di già noto e che per lungo tempo è stato familiare fino a quando ad un tratto assume connotazioni diverse che generano angoscia ed un senso di estraneità. Tante le ipotesi a riguardo ma l’elemento che ha diretto la nostra scelta verso il titolo BlackMirror è stata la scoperta di un dispositivo di visualizzazione del paesaggio noto come “Specchio Claude”, definito anche “Black mirror”e molto popolare nel XVIII, con il quale gli artisti potevano visualizzare una prospettiva distorta e la saturazione dei colori. Allo stesso modo abbiamo immaginato che gli spettacoli della programmazione DPBLACKMIRROR esattamente come uno specchio nero, mostrino la realtà con una diversa prospettiva, ribaltandola in negativo, nel suo lato oscuro. Ci condurranno infatti in mondi vicini e lontani, passati e presenti, reali e favolistici, abitati da uomini, ma soprattutto da donne, capaci di turbare, di smuovere l’animo e il pensiero oltre le apparenze.
Quali sono le direttive perseguite nella selezione delle compagnie/realtà artistiche in programmazione?
La sfida più grande dell’opportunità offertaci dal Teatro Argot Studio e da Tiziano Panici è di sicuro il dover imparare a rapportarsi con compagnie professioniste, ben diverse per esperienze e necessità rispetto agli Under 25 del festival. Per quel che riguarda la selezione degli spettacoli in programmazione DPBLACKMIRROR è stato fondamentale il fatto che le compagnie accettassero la realtà del progetto Dominio Pubblico, da cui la rassegna nasce e nella quale il loro lavoro andava ad inserirsi. Gli spettacoli e gli artisti ospiti di questa parte del programma Argot Studio targata Dominio Pubblico, portano avanti un percorso iniziato nel 2013 quando in uno scenario culturale metropolitano piuttosto sminuito e limitato, le forze congiunte del Teatro dell’Orologio e del Teatro Argot Studio tentavano di disegnare un’offerta culturale diversa, cercando di non subire ancora le distrazioni della politica e la totale assenza di contributi. La nostra rassegna è dedicata alle arti contemporanee: dalla nuova drammaturgia alla danza d’autore. Siamo mossi dalla volontà di ricercare nuove forme espressive che raccontino la voce del nostro tempo. Un aspetto molto forte che contraddistingue la rassegna è la grande presenza sul palco di voci e i corpi di interpreti femminili indiscutibilmente vitali ed energiche come quelle di Licia Lanera, Federica Fracassi, Roberta Caronia, Michela Atzeni e Maria Grazia Sughi, Loredana Parrella, Tamara Balducci e Linda Gennari, sostenute dalla firma di importanti autori e protagonisti della scena contemporanea teatrale: Walter Malosti, César Brie, Davide Iodice e Lucia Calamaro, Luca Micheletti. A fianco a loro gli esperimenti drammaturgici di Lorenzo De Liberato con Marco Quaglia e Stefano Patti, la giovane danza d’autore di Twain e il coinvolgimento sul palco degli ‘experts of everyday life’ da parte del collettivo Kepler452. Insieme a loro e alle forze degli Under 25 di Dominio Pubblico saremo coinvolti in un nuovo cammino diretto verso la quinta edizione di un festival che cresce ogni anno sempre di più. Questa rassegna ne è la testimonianza attiva: il nostro obbiettivo è far sì che la nostra generazione, sempre così sminuita dalla società, si prenda le proprie responsabilità e abbia il coraggio di rischiare, di operare delle scelte, contribuendo alla crescita culturale della nostra città. Ma non si è mai abbastanza in questa missione. Infatti, abbiamo da poco rilanciato la Call per i nuovi Under 25 e fino al 13 dicembre sarà possibile iscriversi per far parte della direzione artistica e organizzativa del festival Dominio Pubblico. Intanto vi aspettiamo qui al Teatro Argot Studio per sentirvi anche voi un po’ a casa. E vi invitiamo a venire a trovarci dal 24 Ottobre per “Rosmersholm-il gioco della confessione” con Luca Micheletti e Federica Fracassi, spettacolo con cui diamo ufficialmente inizio alla rassegna DPBLACKMIRROR.
ROMing è un progetto di collaborazione volto a incentivare uno scambio culturale tra organizzazioni internazionali, specialmente nel campo delle arti performative. Il dipartimento di Arti Performative della Middlesex University di Londra ha prodotto lo spettacolo “Gilgamesh” destinato a debuttare il 3 giugno all’interno del Festival “Dominio Pubblico – La città agli under 25”, che si terrà a Roma nel periodo dal 29 maggio al 3 giugno 2018, nelle strutture del Teatro Nazionale di Roma, Teatro India.
GILGAMESH è un progetto ideato da Simone Giustinelli e realizzato con gli studenti del corso Triennale (BA) e Magistrale (MA) del dipartimento di Arti Teatrali della Middlesex University of London. Tutti gli attori e la maggior parte delle maestranze, provenienti da India, Brasile, UK, Portogallo, Lituania, Zimbabwe, Polonia, Giappone e Italia, hanno meno di 23 anni. Il 4 Giugno, presso il foyer del Teatro Valle, ci sarà una tavola rotonda con i membri della Middlesex University, del Dipartimento di Arti Performative, dell’Associazione Dominio Pubblico e con gli organizzatori del progetto ROMing, sui temi del teatro giovanile, progetti di collaborazione internazionali, programmi per i prossimi anni.
La storia di Gilgamesh
Gilgamesh è la prima opera letteraria della storia dell’uomo e resta, ad oggi, tra le più incredibili mai realizzate. Scritto nell’antica Mesopotamia nel secondo millennio a.C., anticipa la stesura dell’Iliade di circa 1000 anni. Dato per scomparso per quasi 2 millenni, le undici tavolette di argilla sulle quali il poema era stato inciso furono ritrovate nel 1850 tra le rovine dell’antica Ninive, e il testo non venne completamente decifrato e tradotto se non entro la fine del secolo. Il poema epico è la storia del primo eroe della letteratura, il re della città di Uruk (l’attuale Iraq), e del suo viaggio alla scoperta di sé stesso. Gilgamesh dà voce al dolore e alla paura nei confronti della morte, ritrae l’amore e la vulnerabilità, e il combattimento disperato dell’essere umano nel riconoscimento della propria finitezza.
Intervistiamo il regista Simone Giustinelli, responsabile del progetto, per indagare il processo di creazione e di costruzione dello spettacolo “Extra” della rassegna teatrale di Dominio Pubblico 2018.
Ideazione e sviluppo del progetto teatrale di Gilgamesh
Il progetto GILGAMESH nasce all’interno della Middlesex University di Londra. Sto frequentando, grazie a un bando della regione Lazio realizzato con finanziamenti europei, un Master di un anno in Arti Teatrali in questa università. Prima delle vacanze di Natale sono andato dalla responsabile del nostro Dipartimento, per chiedere se l’università fosse interessata ad accogliere e sviluppare progetti che provenissero dagli studenti. La risposta è stata positiva e così ho immaginato un progetto che coinvolgesse gli studenti del corso triennale (BA nel sistema inglese) e del Master (MA) nella formazione di una compagnia internazionale e nella produzione di uno spettacolo.
Partnership Dominio Pubblico e Middlesex
L’intento del progetto era quello di lavorare in due direzioni che idealmente si incrociassero: la prima, all’interno dell’università, con studenti provenienti da contesti linguistici, culturali e artistici molto diversi tra loro, impegnati nell’ideazione e nello sviluppo autonomo di un progetto di spettacolo; la seconda, che tendesse a collegare il mondo accademico con quello professionale, provando a creare un tratto di continuità tra un percorso di studio e il mondo del lavoro.
Ho pensato che la soluzione migliore, per dare al progetto un respiro internazionale, e basandomi sulle mie esperienze negli anni precedenti, fosse quella di provare a includere l’Associazione Dominio Pubblico all’interno di questo progetto. Il Festival, che essa organizza e che arriva quest’anno alla sua quinta edizione, è stato per me negli ultimi anni un punto di riferimento costante e un osservatorio privilegiato dei movimenti più interessanti a livello giovanile. Pensavo fosse la situazione ideale per proporre un progetto di giovanissimi (l’età media, tra tutti i membri della compagnia, è di 22 anni), essendo il Festival un contesto protetto, accogliente, e al tempo stesso assolutamente professionale.
Tiziano Panici ha accolto con entusiasmo la mia proposta, e così negli ultimi mesi abbiamo sviluppato idee e gettato le basi per immaginare perfino una progettualità che possa durare nei prossimi anni. Il progetto è articolato in due fasi: la prima a Roma, con la performance di Gilgamesh e la tavola rotonda che si terrà al Teatro Valle; la seconda a Londra, a settembre, quando la Middlesex ospiterà una compagnia tra quelle andate in scena durante il Festival, e ci saranno due giorni di spettacoli, laboratori, master class e incontri, sempre all’insegna del grande tema che stiamo provando a sviluppare durante questo progetto: possibili forme di collaborazione internazionale in ambito accademico e professionale.
Gilgamesh: dai versi ai personaggi.
Gilgamesh è il primo testo letterario della storia dell’umanità. Precede di almeno 1000 anni la stesura dell’Iliade e in esso vi sono importanti nuclei tematici/letterari che saranno le basi dei più antichi racconti biblici. È la prima volta che l’essere umano ha riconosciuto il fatto di esistere e lo ha inciso sulla pietra. Anche questa considerazione credo sia degna di nota. Il testo, di epoca babilonese, venne letteralmente inciso, scavato, su tavole di pietra. Non è un caso se ogni parola è una sintesi perfetta e ha una densità materica, una consistenza per la quale ogni parola del testo è necessaria.
La restituzione scenica: scelte registiche e suggestioni artistiche
Mettendo al centro del processo un’idea di collaborazione, ho deciso di condividere la regia con Munotida Chinyanga, una mia collega di Master. La nostra idea sin dall’inizio è stata quella di provare a comprendere le strutture fondanti del poema epico e metterle poi in discussione. Ci siamo chiesti quali fossero le forme dell’epica contemporanea, da cosa siano riempiti, oggi, i vuoti lasciati da quell’assenza di narrazione.
Cast e maestranze multi culturali
Il cast è una Babilonia a tutti gli effetti. Abbiamo all’interno del nostro gruppo persone che vengono da India, Brasile, UK, Portogallo, Lituania, Zimbabwe, Polonia, Giappone e Italia. Abbiamo cercato di valorizzare questa comunità apolide, attraverso le forme del nostro lavoro e i risultati che tentiamo di portare in scena. Londra stessa obbliga a concepire i linguaggi della scena come forme attuali e universali allo stesso tempo. Credo che sia un’idea che abbia a che fare con un’orizzontalità nello spazio, più che nel tempo. Un obbligo ad aprirsi, a rendere l’esperienza collettiva il più inclusiva possibile.
I lavori di studio e di prove di Gilgamesh
Il lavoro è stato infinito e tutt’ora mi pare poco più che un punto di partenza. Mettere insieme così tante persone, così tante culture e vissuti era qualcosa che mai mi era capitato di sperimentare. Abbiamo provato a insistere sulla formulazione di una collaborazione reale, che desse spazio alle singole esperienze ed esigenze, piuttosto che a cristallizzare dei risultati. Il processo è stato complesso, una rivelazione e una messa in discussione continua.
Futuri sviluppi del progetto negli anni venturi
Spero che il progetto possa andare avanti e trovare persone e risorse necessarie a supportarlo. È stato un esperimento a tutti gli effetti, e come tutti gli esperimenti è servito anche a mettere in luce cosa può essere corretto, ricalibrato, aggiustato.
GILGAMESH
freely inspired by the book “Gilgamesh” translated by Stephen Mitchell
direction Munotida Chinyanga, Simone Giustinelli
lights Daniel Brennan, Geraldo Monteiro
scenes Justyna Zukovska
costumes Wiktor Nowicki
sounds Munotida Chinyanga, Magdalena Slabonova
with Jessica Victoria Bourne, Joshua Jaz Impey, Kenichiro Nakajima, Barbara Ramos Teixeira, Adeeb Abdul Razak, Justyna Zukovska
Dopo un anno di isolamento forzato, in cui a farne le spese sono stati soprattutto i ragazzi e le ragazze, dal 25 giugno al 4 luglio, la città torna agli Under 25 che, con gioia e orgoglio se ne riappropriano, coinvolgendo e chiamando a raccolta l’intero territorio con il festival “Dominio Pubblico_La Città agli Under 25”. Per due fine settimana, le nuove leve artistiche torneranno ad abitare gli spazi del Teatro India e dello Spazio Rossellini Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio, luoghi simbolo della città di Roma, di cui ci stiamo lentamente riappropriando, con musica, danza, teatro, performance, mostre, installazioni, cinema e arte digitale, incontri e talk. Un viaggio fitto di appuntamenti in un città ridisegnata dalla Generazione Z: multietnica, fluida, partecipata e donna.
Tanti ospiti speciali e nuovi esperimenti per una staffetta di 30 progetti multidisciplinari che esprimono il bisogno di esserci e di poter dire la propria sulla realtà circostante: una realtà che racconta di lavoratori e lavoratrici sfruttate; di ingiustizie sociali e di diritti umani calpestati; del bisogno di incontro e di contatto tra i corpi che va oltre le barriere di qualsiasi genere; di una politica incapace di dare risposte concrete e immediate, che si perde nei meandri della burocrazia e non riesce invece a dare risposte sincere ai bisogni delle persone. Una realtà soffocata e senza aria, avvolta nel cellophane e dove gli “adulti” non riescono più ad essere credibili e – semplicemente – non hanno risposte. Per questo SOTTOVUOTO è il titolo scelto dalla direzione U25 per questa nuova edizione.
Il direttore artistico Tiziano Panici e la direzione artistica partecipata under 25, raccontano il Festival Dominio Pubblico.
Sta per iniziare l’edizione “Sottovuoto” del Festival Dominio Pubblico _ La città agli under 25, un claim che vuole attivare una riflessione sullo stato di immobilità e asfissia reso visibile dalla pandemia, ma già precedentemente celato nella società contemporanea. Dominio Pubblico, allora, cerca ancora una volta il cambiamento. In che direzione muove la ribellione di quest’anno?
Tiziano Panici: La ribellione di quest’anno cerca di essere “gentile”, tenendo in considerazione tutti i delicatissimi equilibri che ci circondano dopo l’uscita da un nuovo lungo lockdown durante il quale, tra l’altro, Dominio Pubblico non si è mai fermato. Da gennaio abbiamo realizzato due grandi progetti di street art, Cantieri San Paoloe MA®T 2020 e un bootcamp dedicato alla Paura dell’altro, con il progetto Stati d’Animo realizzato presso il Castello di Santa Severa. Abbiamo poi affiancato il Teatro di Roma nella realizzazione di Immagini di Città e lo Spazio Rossellini in quella di Live Theatre Streaming e infine abbiamo collaborato a IPER: Festival delle Periferie, inoltre la nostra redazione non è sta mai così attiva (e Theatron 2.0 ne sa qualcosa).
Arriviamo quindi a questa ottava edizione del Festival con il fiato un po’ corto e ci sembra che tutta la realtà intorno a noi sia improvvisamente impazzita: le persone sono di nuovo indaffarate, stressate. In questi giorni si è aggiunto anche lo stato di agitazione dei lavoratori e dei tecnici del Teatro di Roma, che potrebbe mettere ulteriormente in difficoltà la gestione degli eventi estivi, tra cui il nostro. Abbiamo già affrontato tutto questo l’estate scorsa e ci è sembrato un miracolo riuscire a realizzare il festival nel 2020. Ora approcciamo a questa ripresa vorticosa con l’intento di non dimenticare la prima regola, la più importante: esserci.
Ci siamo ancora, nonostante tutto, con i nostri fardelli e le nostre paure, le nostre frenesie. Ma dobbiamo cercare di prendere il meglio da questa circostanza, con la consapevolezza che abbiamo avuto la forza di continuare a fare il nostro lavoro e che ancora una volta ragazzi e ragazze molto giovani daranno spazio ad altrettanti artisti ed artiste che aspettano di poter tornare su un palco da più di un anno. Questo insieme di tensioni finora rimasto celato, è stato descritto dall’artista ironmould che ha realizzato l’immagine guidadel festival traducendo visivamente il concetto di SOTTOVUOTO, con i colori vivaci dell’arcobaleno. Siamo pronti a trasformare la nostra energia in qualcosa di esplosivo. Ne vedrete delle belle.
Anche per questa edizione il programma del Festival è ricco e multidisciplinare, come a sfidare gli ostacoli che la pandemia ha posto più e più volte sul percorso di artisti e organizzatori, nel corso dell’ultimo anno e mezzo. In questo contesto, che significato assume oggi l’organizzazione di un evento così articolato, che può contare inoltre sulle forze di ragazzi giovani, intenti a riprendersi i propri spazi?
TP: Senz’altro è un impegno difficile da gestire senza fare errori. È ancora più difficile fare previsioni: il pubblico verrà? Gli artisti saranno contenti? Noi saremo contenti? Proprio per questo ammiro molto la determinazione del gruppo di direzione artistica Under 25 che si è formato quest’anno e quella dello staff che ormai si è consolidato in anni di esperienza: Dominio Pubblico ha ormai una struttura solida che si è molto ingrandita, ma allo stesso tempo continua ad avere un’anima fragile di cui bisogna prendersi cura.
Gli spettacoli che vedrete al Festival sono sempre l’espressione di gruppi di lavoro o singoli artisti che stanno ancora cercando la loro poetica e i mezzi migliori per esprimersi. Però la Generazione Z non ha paura di raccontare il proprio punto di vista: sono acerbi, senz’altro ancora inesperti, ma i temi attorno a cui stanno scaldando il dibattito politico – l’ambiente, la fluidità di genere, il rispetto degli altri, posizione sociale, credo religioso –, li rende degli interlocutori molto più centrati rispetto alle generazioni passate. Inoltre, hanno già scelto di usare i mezzi della cultura, della creatività e dell’arte, della scienza e della politica per difendere le proprie idee.
I giovani non devono ad esempio diventare “digitali”, sono già nati da quella parte della storia e la mia sensazione è che siamo noi i – grandi – a dover faticare per poterci ancora accreditare e dare un senso ai nostri slanci. Mi sembra invece che questa sia una generazione pienamente adiacente al suo tempo: non si sente né in ritardo né in anticipo. Non vuole lottare per trovare il proprio posto: se lo sta già prendendo di diritto. E allo stesso tempo sembra essere più sicura dei propri doveri.
Pertanto credo che sia indispensabile prestare loro ascolto e Dominio Pubblico, ancora una volta, cerca di creare le condizioni perché questo scambio possa avvenire, senza innalzare ulteriori barriere, ma con la consapevolezza che c’è un tempo per essere giovani e che poi quel tempo finisce e inizia per tutti una fase diversa della vita in cui non si deve smettere di credere nei diritti e nei doveri che abbiamo cercato di rispettare fino a quel momento. Mi auguro quindi che questo festival sia una fotografia del mondo che questa generazione vuole cambiare…e che cambierà!
Con il Festival Dominio Pubblico _ La città agli under 25, viene portato a compimento il percorso annuale della direzione artistica partecipata Under 25. Un traguardo importante che ha il sapore di un ritorno alla vita e alla normalità. Cosa vi aspettate da questa edizione che avete contribuito a costruire?
Direzione artistica under 25: E’ stato un anno particolare: la direzione artistica partecipata Under 25 di Dominio Pubblico non si è mai incontrata al completo dal vivo, se non agli inizi di giugno. Conoscersi su Zoom riuscendo a portare avanti le selezioni e a definire il programma di quello che sarà a tutti gli effetti il nostro Festival, è già di per sé un grande traguardo. Ci aspettiamo che questa edizione sia un nuovo esplosivo inizio, più che il ritorno a una normalità ormai lontana da noi. Ci auguriamo possa essere un trampolino di lancio per molti artisti e molte artiste under 25, ma soprattutto un megafono per dare risonanza alla voce di una generazione che per troppo tempo è rimasta “sottovuoto”. Infine speriamo sia una grande festa, un’occasione di condivisione dopo tanti mesi di distanza.
Dopo 12 mesi, Dominio Pubblico diventa così l’occasione per toccare con mano questo fermento, con 30 diverse e ricche occasioni di incontro, confronto e scoperta, all’interno di un programma che dialoga con la realtà della Generazione Z, in cui l’arte e la bellezza non fanno distinzioni di sesso e culture. Ecco quindi una line up multietnica ed interculturale che vede protagoniste tante giovani e talentuose artiste, fra cui Margherita Vicario con l’Orchestra Multietnica di Arezzo, Claire Audrin, Ellynora e molti altri giovani talenti.
Ad aprire Dominio Pubblico il 25 giugno saranno le nuove proposte musicali selezionate nel corso dell’ultima edizione di Lazio Sound, con Envoy ed Ellynora pronti a calcare il palco e a portare la loro musica nell’Arena del Teatro India. Altri due artisti vincitori di Lazio Sound sono attesi al Teatro India nel corso di Dominio Pubblico: il 2 luglio sarà la volta dei Santamarya e della loro poesia urbana; il 4 luglio sarà invece la cantautrice “self-made” Claire Audrin a trasportare il pubblico nei suoi universi sonori. Grande attesa anche per l’entrata in scena di un’altra giovane artista: l’attrice e cantautrice Margherita Vicario sarà in scena, insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo, con lo spettacolo “Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli” al Teatro India il 27 giugno alle 21:30.
Imperdibili gli appuntamenti del 26 giugno e 3 luglio, a cui assistere live e in diretta streaming dallo Spazio Rossellini con “MATCH, incontro/spettacolo fra generazioni teatrali a confronto”, un progetto Gli Scarti, ideato da Andrea Cerri e condotto da Graziano Graziani: artisti e compagnie young contro un grande e noto artista del panorama teatrale nazionale. L’appuntamento del 26 giugno vedrà protagoniste Claudia Marsicano ー giovane interprete femminile nota al panorama nazionale e vincitrice del premio UBU 2017 come migliore interprete italiana Under 35 ー e l’attrice Francesca Benedetti. Mentre il 3 luglio si confronteranno Nicola Borghesi ー regista e direttore della compagnia Kepler 452 ー e il maestro Gabriele Lavia.
Spazio ai nuovi linguaggi con gli incontri pubblici on-line che coinvolgeranno gli artisti selezionati e alcuni dei massimi esperti nel campo delle live e performing arts digitali. Lunedì 28 giugno, dalle 9:30 alle 18:30, Spazio Rossellini ospiterà uno degli appuntamenti annuali del Network Risonanze, dove si riuniscono i dodici partner della rete per discutere le azioni messe in campo nel corso dell’anno e per confrontarsi sull’esito dei progetti in atto.
Quest’anno il meeting offre anche un’opportunità di formazione, grazie al progetto Performing + in Tour, promosso dalla Fondazione Piemonte dal Vivo e da Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Osservatorio Culturale del Piemonte, rivolto sia ai partner della rete sia ad operatori ospiti. Un evento dedicato allo scambio di buone pratiche, alla formazione nell’ambito dei temi della sostenibilità nel mondo culturale, insieme agli esperti di Hangar, alla scoperta dei più innovativi processi di partecipazione dedicata agli spettatori più e meno giovani. Tra i partner dell’iniziativa anche Teatro di Roma/Teatro nazionale – ATCL/Circuito Multidisciplinare Regionale del Lazio e C.Re.S.Co.
Tantissimi altri eventi attendono il pubblico in questa edizione, fra concerti, spettacoli, proiezioni e incontri alternati alle performance degli artisti Under 25 selezionati, che si articoleranno durante tutta la manifestazione con teatro, musica, cinema e mostre di arti visive, offrendo una panoramica delle tendenze artistiche e delle nuove istanze portate alla ribalta dai creativi Under 25.
Dominio Pubblico nasce nel 2013 dall’incontro delle direzioni artistiche di Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio di Roma con il regista e drammaturgo Luca Ricci e viene riconosciuto nel 2015 come una delle 20 realtà meritevoli nel capitolo promozione/ formazione del pubblico dal Ministero dei Beni Culturali. Nel tempo sono entrati a far parte della direzione artistica gli Under 30 delle edizioni passate, dando esempio di concreto co-working artistico e gestionale. Sotto la direzione di Tiziano Panici, oggi, Dominio Pubblico U25 può contare su una comunità di oltre 800 ragazzi, artisti che danno nuova linfa al progetto, con la collaborazione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale, main partner dal 2015.
Il Festival “Dominio Pubblico – La Città agli Under 25” è promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE. Il progetto è sostenuto da Ministero della Cultura, la Regione Lazio, Roma Culture, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, in collaborazione con ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio e Municipio VIII. Dominio Pubblico è un progetto di rete che si fonda sulla collaborazione e sulla condivisione di idee. Per questo motivo ogni anno si estende il network delle realtà con cui collabora, stringendo accordi con importanti partner nazionali e internazionali per quel che riguarda il teatro e le arti emergenti.
Nasce a Napoli nel 1993. Nel 2017 consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con una tesi in Antropologia Teatrale. Ha lavorato come redattrice per Biblioteca Teatrale – Rivista di Studi e Ricerche sullo Spettacolo edita da Bulzoni Editore. Nel 2019 prende parte al progetto di archiviazione di materiali museali presso SIAE – Società Italiana Autori Editori. Dal 2020 dirige la webzine di Theatron 2.0, portando avanti progetti di formazione e promozione della cultura teatrale, in collaborazione con numerose realtà italiane.
“Dominio Pubblico – La Città agli Under 25” è un festival multidisciplinare che nasce come strumento di indagine sulla creatività di una nuovissima generazione di artisti U25, attivi in diversi campi artistici: teatro,danza,performance,cortometraggi,musica,circo,artivisive, street art,fumetti e formati digitali.
Il Festival si propone di essere il più significativo evento italiano focalizzato sulla creatività U25. Ogni anno, nel corso della settimana di programmazione verranno ospitati oltre 100 giovani artisti provenienti da tutta Italia e selezionati da una direzione artistica Under25: più di 50 eventi tra spettacoli-concerti-mostre-proiezioni-eventi speciali-workshop
Il Festival si svolgerà nel mese di giugno 2021. Le date potranno subire variazioni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19. L’organizzazione confermerà il periodo di programmazione con la pubblicazione dei selezionati prevista entro il mese di aprile 2021.
La finalità ultima di questo bando è quella di realizzare un festival che si terrà a Roma: il Teatro India, grazie alla collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale sarà ancora una volta la location principale dell’Ottava Edizione del Festival multidisciplinare “Dominio Pubblico – La Città agli Under 25“, insieme allo ATCL Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare Regionale.
Dominio Pubblico è anche un progetto di formazione del pubblico e di orientamento professionale rivolto a ragazzi che vogliano sperimentarsi in un percorso da spettatori attivi finalizzato alla produzione, promozione e organizzazione del festival:
Ogni anno prendono parte alle attività oltre 250 giovani tra i 16 e i 25 anni, fruendo di varie offerte. 30 giovani formano una nuova direzione artistica partecipata che avrà il compito di scegliere gli artisti del festival che vengono selezionati tramite public call. Il gruppo viene seguito dalla direzione senior e da un team di esperti del settore che collaborano al progetto.
Nel corso di 7 anni di attività, Dominio Pubblico ha formato diverse generazioni di spettatori U25, alcuni di essi hanno continuato a essere attivi nel campo della creazione di eventi culturali. Oggi DPU25 può contare su una comunità di oltre 800 ragazzi formatasi attraverso il percorso da spettatori attivi.
A chi si rivolge il bando
Il bando si rivolge ad artisti e gruppi U25 operanti sul territorio nazionale, con finalità professionali, in diversi ambiti: teatro, danza, performance, cinema, musica dal vivo, arti figurative e digitali, arti circensi e ogni nuova forma di arte contemporanea multidisciplinare.
Il titolare artistico di ogni opera proposta deve essere di età uguale o inferiore ai 25 anni. Nel caso dei gruppi musicali o degli spettacoli/performance ideati/e collettivamente, la maggioranza dei partecipanti al progetto deve essere di età uguale o inferiore ai 25 anni.
Saranno considerati under 25 e potranno, pertanto, partecipare alla selezione tutti coloro che sono nati dopo il 1 gennaio 1995.
Le sezioni del Festival
Le sezioni del Festival, per l’edizione 2021, sono: Teatro/Performance, Performance Urbana/Site Specific, Circo, Danza/Danza Urbana, Cinema, Musica Live, Arti Visive, Progetti Digitali. È possibile partecipare alla selezione con un unico progetto per ogni ambito artistico. La direzione artistica U25 del Festival Dominio Pubblico valuterà le proposte insieme a degli esperti del settore scelti per ogni sezione del Festival.
Come partecipare
Per partecipare al bando dell’edizione 2021 è sufficiente compilare l’application form, nel quale sono specificati i materiali richiesti per ogni sezione del Festival. È possibile inviare la propria candidatura fino alle 23:59 del 07 febbraio 2021.
Per informazioni e assistenza nella compilazione del form è possibile scrivere all’indirizzo info@dominiopubblicoteatro.it
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
Giunto alla sua sesta edizione, il progetto Dominio Pubblico cresce sempre di più ed è alla ricerca di giovani Under 25 desiderosi e curiosi di cimentarsi in un percorso da spettatori attivi, finalizzato alla produzione, promozione e organizzazione di un festival multidisciplinare. Giovedì 10 Ottobre ci sarà l’OPEN DAY alle ore 16.30, presso il Teatro India per presentare Dominio Pubblico – La città agli under 25 primo festival interamente dedicato alla creatività under 25, organizzato e realizzato da ragazzi che ogni anno formano la direzione artistica del festival che prenderà vita nel mese di giugno negli spazi del Teatro di Roma- Teatro Nazionale. L’intero processo di preparazione del festival rappresenta un’esperienza formativa, stimolante e inclusiva grazie alla quale i ragazzi, oltre che spettatori attivi, potranno anche cimentarsi nel ruolo di operatori culturali.
Perché tutto questo sia possibile, Dominio Pubblico è alla ricerca di Under 25 che entrino a far parte della squadra. A questi giovani verrà data la possibilità di cimentarsi in un’operazione davvero stimolante e viva che li metta in contatto diretto con il terreno fertile e sempre incandescente dello spettacolo dal vivo.
Quest’anno il progetto Dominio Pubblico è stato riconfermato tra le 20 realtà finanziate dal MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) per la promozione e la formazione del pubblico con un progetto triennale sviluppato in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, sotto la direzione di Antonio Calbi.
Tutto parte da un percorso di visione: dieci spettacoli selezionati all’interno della programmazione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale, main partner del progetto, divisi tra Teatro Argentina, Teatro India e Villa Torlonia. Tra gli autori, interpreti e registi di rilievo che il progetto coinvolgerà quest’anno ci sono Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, Andrea De Rosa, Davide Enia, Eleonora Danco, Emma Dante.
I giovani che vogliono entrare a far parte della community degli Under 25 di Dominio Pubblico dovranno sottoscrivere un abbonamento al prezzo speciale di 60 euro, iniziando così un percorso di visione attiva che prevede una serie di incontri con gli artisti degli spettacoli: registi, autori e attori dell’opera. Il costo dell’abbonamento copre esclusivamente il biglietto degli spettacoli in programma. Tutte le attività di formazione dedicate ai partecipanti sono gratuite e accessibili a tutti i ragazzi nati dopo il ’94. I nuovi spettatori potranno sviluppare e affinare quel gusto critico e quello sguardo consapevole per poter poi selezionare come direzione artistica, gli eventi del festival che andranno a realizzare.
Follower, Leader e Pro
Sottoscrivono l’abbonamento come Follower gli spettatori che seguono il percorso di visione attiva ma non prenderanno parte alla creazione del festival. I Leader accetteranno la sfida di trasformarsi in direzione artistica. Da quest’anno una novità per chi vuole mettere in gioco le proprie competenze in materia di fotografia, video montaggi e grafica: un abbonamento Pro a 40 euro, che prevede il percorso di visione attiva e la partecipazione alla direzione artistica 2018/2019.
Dominio Pubblico – La città agli Under 25
Il festival che la giovane direzione artistica Under 25 andrà a realizzare ha una natura multidisciplinare, infatti negli spazi del Teatro India (le due sale, i foyer e l’arena esterna) prenderanno vita eventi di teatro, musica, cinema, danza e arti visive. L’ultima edizione di Dominio Pubblico – La città agli Under 25 si è conclusa con numeri davvero incoraggianti che hanno confermato il vivo interesse della città di Roma. Sono stati più di 4.000 gli spettatori che hanno seguito gli oltre 50 eventi in programma dal 29 maggio al 6 giugno 2018 rientrati, grazie al Comune di Roma e al patrocinio del Municipio Roma XI, nella programmazione dell’Estate Romana 2018.
SPETTACOLI IN ABBONAMENTO
TEATRO ARGENTINA
17 – 21 ottobre AFGHANISTAN il grande gioco / enduring freedom traduzione Lucio De Capitani regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani incontro con i registi Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
13 – 18 novembre VA’ PENSIERO di Marco Martinelli ideazione e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari incontro con i registi Marco Martinelli e Ermanna Montanari
22 gennaio – 3 febbraio LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE di Thomas Middleton drammaturgia e regia Declan Donnellan versione italiana Stefano Massini incontro con la compagnia
20 marzo- 28 maggio UN NEMICO DEL POPOLO di Henrik Ibsen regia Massimo Popolizio con Massimo Popolizio, Maria Paiato incontro con Massimo Popolizio e Maria Paiato
7 – 12 maggio GIULIO CESARE. UCCIDERE IL TIRANNO riscrittura originale di Fabrizio Sinisi regia Andrea De Rosa incontro con il regista Andrea De Rosa
TITO riscrittura originale di Michele Santeramo regia Gabriele Russo incontro con il regista Gabriele Russo
TEATRO INDIA
9 – 28 ottobre L’ABISSO tratto da Appunti per un naufragio ( Sellerio Ed. ) uno spettacolo di e con Davide Enia incontro con il regista e attore Davide Enia
30 ottobre-11 novembre LA SCORTECATA liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile testo e regia di Emma Dante Incontro con la compagnia
27 novembre – 9 dicembre dEVERSIVO scritto diretto e interpretato da Eleonora Danco incontro con l’attrice e regista Eleonora Danco
6 – 18 marzo TANGO GLACIALE progetto scene e regia Mario Martone riallestimento a cura di Raffaele Di Florio e Anna Redi incontro con la compagnia
Le riunioni settimanali di confronto e preparazione al festival si terranno tutti i lunedì dalle 17.00 alle 19.00, da novembre a maggio 2019.
Follower (solo percorso di visione attiva) 60 euro Leader (percorso di visione attiva e direzione artistica del festival 2019) 60 euro Pro (percorso di visione attiva, direzione artistica e competenze tecniche) 40 euro
DOMINIO PUBBLICO
Direzione artistica: Tiziano Panici Ideazione del progetto: Luca Ricci Direzione generale: Fabio Morgan
Organizzazione e amministrazione: Alin Cristofori Comunicazione e grafica: Caterina Occulto Coordinamento comunicazione: E45 – Gianluca Cheli e Gianni Parrella
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
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