da Redazione Theatron 2.0 | 6 Dic 2021 | Bandi
Il festival multidisciplinare sulla creatività U25, Dominio Pubblico, si prepara a tornare e, insieme alla sua generazione #nopresent, chiama a raccolta 100 artisti per oltre 50 eventi che andranno in scena nell’estate del 2022 negli spazi del Teatro India e dello Spazio Rossellini di Roma per la nona edizione della vetrina italiana delle nuove proposte under25. Sette le sezioni previste: Teatro / Performance; Performance Urbane /Site Specific / Circo; Danza; Musica dal vivo; Arti Visive; Cinema; Arti Digitali.
Bando aperto dal lunedì 6 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022.
«Noi viviamo in un eterno e inutile presente » canta nel suo nuovo album Eugenio Saletti in arte Sale, cantautore romano 23enne programmato nella sesta edizione del Festival e vincitore quest’anno del bando Lazio Sound. È esattamente questa la condizione in cui oggi, specie dopo l’arrivo della pandemia, si trovano tutti i ragazzi e le ragazze della Generazione Zeta: con lo sguardo costantemente rivolto ad un futuro #fuorifuoco, immobilizzata in un presente #sottovuoto – questi i due claim utilizzati rispettivamente per la settima e l’ottava edizione. La nona edizione del Festival sarà dunque un invito, rivolto a un’intera comunità artistica Under 25, a misurarsi con un tempo che non dà risposte né certezze: soltanto «un vuoto che non sa di niente» – ancora Sale.
Dominio Pubblico nasce nel 2013 dall’incontro delle direzioni artistiche di Teatro Argot Studio e Teatro dell’Orologio di Roma e viene riconosciuto nel 2015 come una delle 20 realtà meritevoli nel capitolo promozione/ formazione del pubblico dal Ministero della Cultura. Nel tempo sono entrati a far parte della direzione artistica gli under 30 delle edizioni passate, dando esempio di concreto co-working artistico e gestionale. Sotto la direzione di Tiziano Panici, oggi, Dominio Pubblico può contare su una comunità di oltre 800 ragazzi – artisti che danno nuova linfa al progetto.
Le due location principali del Festival saranno il Teatro India, grazie alla collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, e Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL. Il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, attraverso la consulenza artistica di Giorgio Barberio Corsetti e quella di Francesca Corona per il Teatro India, sostiene e condivide la promozione e la diffusione del bando attraverso i propri canali di comunicazione. Lo stesso avviene con lo Spazio Rossellini grazie alla supervisione del direttore Alessandro Berdini, dell’AD Luca Fornari e della responsabile della programmazione artistica Katia Caselli.
Sostengono il progetto il Ministero della Cultura, la Regione Lazio, il Comune di Roma – Roma Culture e il Municipio VIII. Dominio Pubblico è un progetto di rete che si fonda sulla collaborazione e sulla condivisione di idee. Per questo motivo ogni anno si estende il network delle realtà con cui collabora, stringendo accordi con importanti partner nazionali e internazionali per quel che riguarda il teatro e le arti emergenti.
Dominio Pubblico è anche un progetto di formazione del pubblico. Si rivolge a ragazzi che vogliano sperimentarsi in un percorso da spettatori attivi finalizzato alla produzione, promozione e organizzazione del festival. Ogni anno prendono parte alle attività oltre 250 giovani tra i 16 e i 25 anni, fruendo di varie offerte formative. 30 di loro ogni anno compongono la nuova direzione artistica partecipata che avrà il compito di scegliere gli artisti del festival, selezionati tramite public call. La direzione artistica U25 del Festival di Dominio Pubblico valuterà le proposte insieme a degli esperti del settore scelti per ogni sezione.
Ad affiancare la nuova direzione artistica U25 di Dominio pubblico saranno: Luca Ricci (regista e drammaturgo) direzione CapoTrave / Kilowatt / L’Italia dei Visionari / Be SpectACTive; Tiziano Panici (regista e produttore) direzione Teatro Argot Studio / Dominio Pubblico; Lorenzo Pasquali (direttore artistico e project manager) direzione Ondadurto Teatro / Cunti e Racconti – Velino Festival / Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio / Drag Me Up – Queer Art Festival; Fabrizio Gavosto (direttore artistico e operatore culturale) direzione Mirabilia International Circus & Performing Arts Festival; Loredana Parrella (direttrice artistica) e Yoris Petrillo (danzatore e coreografo) direzione Twain – Centro di Produzione Danza del Lazio / Premio Direzioni Altre / Periferie Artistiche – Centro di Residenza del Lazio; Valentina Marini (curatrice e producer) direzione artistica Festival Fuori Programma – Spellbound Contemporary Ballet; Davide Dose (organizzatore e promoter) direzione LazioSound / Spaghetti Unplugged; Alessandra Muschella (curatrice e operatrice culturale)direzione artistica GAU / La Città Ideale; Giacomo de Angelis (videomaker e art director); Silvia Cifani docente di audiovisivo e Referente Comunicazione e Attività Culturali presso IISS Cine TV Roberto Rossellini; Matteo Bonanni e Gianlorenzo Lombardi direzione artistica Girogirocorto Film Festival; Andrea Giansanti former cto Oniride; docente e new media consultant presso Istituto Pantheon e IED
L’avviso pubblico del bando e l’application form sono disponibili sul sito: www.dominiopubblicoteatro.it.
Festival “Dominio Pubblico – La Città agli Under 25”
Direzione artistica – Tiziano Panici
Consulenza e ideazione del progetto – Luca Ricci
Responsabile organizzazione e amministrazione – Alin Cristofori
Responsabile comunicazione e grafica – Caterina Occulto
Coordinamento comunicazione – E45
Coordinamento teamwork U25 – Clara Lolletti
Coordinamento redazione U25 – Matteo Polimanti
INFO www.dominiopubblicoteatro.it – info@dominiopubblicoteatro.it
La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.
da Edoardo Borzi | 23 Nov 2021 | Storytelling
C’è un luogo di culto a Roma che per l’indefesso zelo e la preziosa attività dei suoi animatori è diventato negli anni – ormai più di trenta – una vera e propria fucina di spettacoli memorabili e di talenti artistici che hanno lasciato il segno nella storia del teatro romano e nazionale proponendo al proprio pubblico nuovi stili e linguaggi estetici: il Teatro Argot per quest’anno presenta la stagione teatrale Home Sweet Home di cui Theatron 2.0 seguirà gli spettacoli in programmazione producendo anticipazioni, articoli d’approfondimento e interviste al fine di creare uno storytelling che racconti i percorsi scenici dei lavori e degli artisti ospitati nello storico spazio di Trastevere.
#FocusOn: Al Teatro Argot Studio si apre la rassegna DPBLACKMIRROR – Intervista a Chiara Preziosa
Come diretta conseguenza dell’esperienza virtuosa di Dominio Pubblico, che ogni anno vede coinvolti decine di ragazzi e di ragazze nell’organizzazione di un Festival interamente dedicato a realtà artistiche under 25, si è sviluppato quest’anno al Teatro Argot Studio il progetto DPBLACKMIRROR…(CONTINUA A LEGGERE)
#AnticipAzione: Al Teatro Argot Studio va in scena “Rosmersholm – Il gioco della confessione”
All’interno della rassegna DPBLACKMIRROR presso il Teatro Argot Studio, dal 24 al 29 Ottobre, la Compagnia teatrale I Guitti presenta Rosmersholm – Il gioco della confessione di Henrik Ibsen, riduzione a cura di Massimo Castri con Federica Fracassi, vincitrice del “Premio Ubu” nel 2011 e Luca Micheletti, attore e regista dello spettacolo…(CONTINUA A LEGGERE)
#Incontri: Il Cappuccio d’osso della Luna al Teatro Argot – Intervista video a Cristina Cirilli
Nella prima intervista video abbiamo parlato con l’autrice e attrice Cristina Cirilli delineando la parabola creativa, dalla scrittura fino alla messinscena, de “Il Cappuccio d’osso della Luna”, al Teatro Argot dal 7 al 26 Novembre… (VEDI IL VIDEO)
DRAMMATURGIA: “Echoes” di Lorenzo De Liberato – Intervista video
In uno scenario distopico dove una bomba nucleare ha distrutto un’intera parte di mondo provocando migliaia di vittime, due uomini, Echo, autore della strage e De Bois, in apparenza un semplice giornalista, si trovano uno di fronte all’altro, chiusi un bunker, per parlare delle ragioni che hanno determinato l’efferato eccidio… (VEDI IL VIDEO)
#AnticipAzione: “Tutti i miei cari” al Teatro Argot Studio. Vita e poesie di Anne Sexton
Dal 23 al 28 Gennaio, al Teatro Argot Studio, andrà in scena “Tutti i miei cari” di Francesca Zanni, con la regia di Francesco Zecca e interpretato da Crescenza Guarnieri, all’interno della stagione Home Sweet Home.
Una donna in scena, su un tappeto di rose. O forse è una tomba…(CONTINUA A LEGGERE)
#Incontri: Black’s Tales Tour al Teatro Argot Studio – Intervista a Licia Lanera
Arriva da mondi lontani e oscuri come i ricordi dei racconti delle favole che da bimbi a volte ci incantavano, altre volte invece ci terrorizzavano. Andrà in scena al Teatro Argot Studio di Roma dal 2 al 4 Febbraio: Black’s Tales Tour, spettacolo in cui cinque fiabe classiche – la Sirenetta, Scarpette rosse, Biancaneve, La Regina delle Nevi e Cenerentola – (CONTINUA A LEGGERE)
#Incontri: Ifigenia in Cardiff al Teatro Argot. Intervista al regista Valter Malosti
Nel cuore di Trastevere, presso il Teatro Argot Studio di Roma, continuano gli imperdibili appuntamenti teatrali di DPBLACKMIRROR, rassegna a cura degli under 25 di Dominio Pubblico inserita nella stagione Home Sweet Home. Dal 21 al 25 Febbraio sbarca sulla scena capitolina Ifigenia in Cardiff con l’attrice e performer Roberta Caronia e con la regia di Valter Malosti. (CONTINUA A LEGGERE)
#AnticipAzione: Urania d’Agosto di Lucia Calamaro al Teatro Argot Studio
Una donna matura scocciata, seccata, asociale, accanita lettrice notturna di Urania e fanatica della vita e delle opere degli astronauti, durante un isolatissimo agosto in città, soffre di un’estrema crisi di alienazione e comincia a confondere le cose. Poco a poco il suo spazio interiore, fratturato dall’insonnia, trasformerà lo spazio esteriore in spazio siderale. (CONTINUA A LEGGERE)
#Incontri: Aleksandros Memetaj torna al Teatro Argot dopo la tournée a New York con Albania Casa Mia
Torna a casa, Alexandros Memetaj, dal 16 al 18 Marzo, con il monologo autobiografico Albania casa mia, regia di Giampiero Rappa per la stagione teatrale Home Sweet Home. A due anni dal debutto, dopo aver attraverso tutta Italia e aver fatto tappa oltreoceano a New York, selezionato dal Festival In Scena!, l’autore/attore italo-albanese ritrova al Teatro Argot Studio…(CONTINUA A LEGGERE)
#AnticipAzione: Focus Danza d’Autore dal 27 al 29 marzo al Teatro Argot Studio
Focus Danza nasce dalla collaborazione tra Twain e Teatro Argot Studio, nella volontà di riportare la danza in un teatro storico del contemporaneo. Le tre serate del Focus saranno caratterizzate da lavori la cui ricerca si basa sulle potenzialità di diversi linguaggi, per dar vita a creazioni che divengono manifesto di un mondo fatto di interiorità e pensiero, di ispirazioni che nascono dal corpo e di visioni che diventano forma. (CONTINUA A LEGGERE)
da Edoardo Borzi | 10 Nov 2021 | News
Lunedì 13 novembre, presso la Sala Squarzina, del Teatro Argentina a partire dalle ore 17:00 verrà presentato DOMINIO PUBBLICO: MILLENIALS A(r)T WORK, un progetto che è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2017, promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae. Un appuntamento cruciale per la formazione del nuovo gruppo under 25, in cui verranno chiarite di persona tutte le dinamiche relative al progetto Dominio Pubblico e MA(r)T. A partire da novembre 2017, il nuovo gruppo under 25 inizierà a riunirsi ogni settimana per sviluppare il progetto di un’esposizione permanente ideata e realizzata da giovani, che prenderà il nome di MA(r)T_MILLENIALS A(r)T WORK.
Il progetto verrà realizzato grazie alla consulenza della curatrice Benedetta Carpi De Resmini in collaborazione con il Collettivo Nava sui temi della formazione e del lavoro. Il Teatro India/Ex Fabbrica Mira Lanza è il cuore del progetto MA(r)T – Millenial A(r)T Work: allo stesso tempo un’azione performativa, un’esposizione urbana permanente, un laboratorio sulle giovani generazioni attento alle tematiche della formazione e del lavoro. La crossdisciplinarietà e la partecipazione attiva sono le caratteristiche principali su cui si fonda questo progetto, grazie all’interazione tra giovani operatori culturali, artisti e la cittadinanza attiva del quartiere. Tra le mission di Dominio Pubblico c’è infatti anche quella di far interagire il gruppo under 25 con i diversi territori urbani di riferimento. Sul suolo del Municipio XI nel quartiere Arvalia, uno dei poli industriali più importanti della città, sorgeva la fabbrica Mira Lanza oggi riconvertita nello spazio di produzione culturale che è il Teatro India. Le installazioni prodotte per la mostra verranno esposte in una giornata di inaugurazione Open MA(r)T il 20 e 21 dicembre. L’esposizione verrà ospitata all’interno degli ambienti del Teatro India durante tutto l’anno 2018.
Interverranno per l’occasione il direttore del Teatro di Roma Antonio Calbi; il prof. Guido Di Palma del Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma; la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico Under 25 nelle figure di Tiziano Panici, Luca Ricci e Fabio Morgan; la dott.ssa Benedetta Carpi De Resmini dell’ass. Associazioni di Latitudo srl; Betta Cianchini, autrice, scrittrice e speaker radiofonica di Radio Rock 106.6 e i giovani referenti Under 25 di Dominio Pubblico.
da Edoardo Borzi | 30 Ott 2021 | Interviste
Se le speranze di un sistema economico più equo e rispettoso dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici sembrano ormai tramontate e se le lotte per un sistema politico che sappia creare le condizioni necessarie per rilanciare un settore in perenne crisi, andando a valorizzare le relazioni umane attraverso l’arte e la cultura piuttosto che distruggere l’umanità degli artisti che cercano di opporsi a questo status quo, sembrano essere sempre più lontane, qualcosa a Roma, più precisamente al Teatro Argot Studio, si muove.
Visioni illuminate che portano a percorsi che, a loro volta, liberano creatività e desideri comunardi di rigenerazione socio-culturale di un gruppo di giovani, che, rilanciando il protagonismo cittadino, hanno cercato di rivoluzionare un sistema antropofago e disumanizzante qual è quello dello Spettacolo dal vivo in Italia. Un gruppo di bell* e ribell* che, da anni anima l’amorfa Roma attraverso l’organizzazione di Dominio Pubblico, Festival under 25, è riuscito anche a riversare tutto il proprio entusiasmo nelle numerose attività proposte nel teatro trasteverino di Via Natale del Grande.
L’ultima, in ordine temporale, è #OVER – Emergenze teatrali. Rassegna di giovani talenti + 25, kermesse teatrale dedicata alle nuove generazioni artistiche del panorama romano e nazionale, che tesaurizza le forti connessioni del network creato con cura da diversi anni fra diverse realtà che lavorano nel settore: compagnie, festival, operatori e pubblico, i quali diventano protagonisti di un’esperienza di cambiamento necessaria quanto vitale. Un’operazione guidata dal direttore artistico Tiziano Panici, con cui, in questa sede, continuiamo a dialogare circa le destinazioni possibili di questo folle volo.

#OVER – Emergenze teatrali ⚠️ rassegna di giovani talenti + 25
La rassegna #OVER – Emergenze teatrali. Rassegna di giovani talenti + 25 presenta come slogan: “L’artista è una specie rara da proteggere”. Come nasce la rassegna e quali sono gli obiettivi prefissati?
Negli ultimi anni abbiamo dedicato molte energie e attenzione alle giovanissime generazioni attraverso il progetto Dominio Pubblico. Nel 2015, in collaborazione con Teatro dell’Orologio e Kilowatt, Argot programmava Dominio Pubblico Officine, riuscendo anche a garantire un premio di produzione a progetti in via di sviluppo. Poi con la chiusura dell’Orologio il progetto Dominio Pubblico si è progressivamente trasferito al Teatro India e oggi è un evento unico nel suo genere dedicato a progetti di artisti con meno di 25 anni. Come Argot ci siamo di nuovo posti il problema di come però deve essere affrontata la crescita e lo sviluppo delle giovani compagnie una volta che sono “emerse”. Crediamo che oggi il compito di una casa di Produzione come Argot sia di fungere da incubatore per nuove realtà che hanno il bisogno di crescere e diventare adulte. Spazi come il nostro devono poter incoraggiare e tutelare questa crescita mettendo a disposizione quello che è nelle nostre possibilità: offrire spazi di residenza, visibilità e accompagnamento produttivo.
Tanti nomi di compagnie “giovani” ma con alle spalle debutti e repliche in festival e teatri importanti: quali sono stati i parametri artistici perseguiti nella selezione degli spettacoli?
Ancora una volta è stato importante il connubio con Dominio Pubblico che ci ha permesso di venire in contatto con moltissime realtà ancora poco conosciute ma con grande potenziale. È il caso di Alessandro Blasioli, attivissimo autore e interprete che è stato ospite nel Festival per ben due edizioni e che da quest’anno inizia a collaborare con Argot Produzioni, dopo essere stato notato e premiato in contesti nazionali come il Festival della Resistenza del Museo Cervi o Direction Under 30 del Teatro Sociale di Gualtieri, realtà con cui collaboriamo attivamente ormai da tre anni.
A Gualtieri abbiamo conosciuto anche Anonima Sette e la sensibilissima drammaturgia di Giacomo Sette. Abbiamo poi amplificato le relazioni con il Matuta Teatro di Sezze, alla cui rassegna Pollini ci siamo legati fin dalla prima edizione. Ma lo stesso Argot in questi anni è rimasto spazio aperto che si è fatto attraversare da compagnie contemporanee più affermate, come quella di Licia Lanera che ha iniziato a produrre giovani scommesse tra cui Danilo Giuva.
Tra i protagonisti di OVER anche Valerio Peroni e Alice Occhiali, nuova generazione cresciuta sotto l’ala dell’Odin Teatret, che gira il mondo proprio come le ragazze di Unterwasser che, con il loro OUT, sono approdate lo scorso autunno al REF dopo centinaia di date internazionali. Non manca la ricerca sulla drammaturgia, da sempre cara a casa Argot: la freschissima scrittura di Paolo Tommaso Tambasco e quella di Sandra Lucentini a servizio della cura scenica di Lucrezia Coletti. Ad aprire le danze di OVER, il 2 maggio, sarà un progetto che proviene da una delle fucine più interessanti del panorama nazionale: il NEST di Napoli. Lo spettacolo, ospitato in residenza in questi giorni all’Argot, è firmato da Adriano Pantaleo e Giovanni Spezzano.

#OVER – Emergenze teatrali ⚠️ rassegna di giovani talenti + 25
Se volessimo scattare un’istantanea della situazione teatrale romana e nazionale attuale, cosa emergerebbe dall’analisi delle nuove generazioni teatrali? Quali sono le ricerche artistiche e quali le specifiche sperimentali rispetto ai movimenti delle generazioni precedenti?
Mi sembra che nel suo piccolo OVER abbia proprio questa ambizione: cercare attraverso queste nove realtà artistiche di scattare una fotografia, sicuramente parziale ma molto eterogenea, di una nuova generazione teatrale e non solo. Se osserviamo il lavoro di questi artisti troviamo dei percorsi e delle ricerche davvero uniche e per nulla ripetitive. Sono opere diverse nel linguaggio, nella scrittura, nella ricerca visiva e sonora. Ma, allo stesso tempo, se guardiamo il quadro generale, questi giovani artisti sono tutti legati da un filo sottile che li tiene insieme: una rete di rapporti e di sostegno che da più parti d’Italia si è impegnata a garantire supporto alle nuove voci della scena.
Mi sembra che rispetto alle generazioni precedenti oggi ci sia anche un gruppo di programmatori che sta cercando di rinnovare l’impegno nei confronti della ricerca e della sperimentazione contemporanea, atteggiamento che forse si era un po’ perduto e che si mantiene solo con il grandissimo sforzo di mettersi insieme.
La rassegna #OVER – Emergenze teatrali sembra essere un momento di collegamento fra la stagione artistica del Teatro Argot Studio e la prossima edizione di Dominio Pubblico che si terrà a Giugno: c’è un filo rosso che attraversa queste esperienze?
Ho sottolineato la forza di questa congiunzione fin dall’inizio. Posso solo aggiungere che, in merito a quanto appena detto, Dominio Pubblico vorrebbe diventare sempre di più un connettore di esperienze di scouting e di programmazione per giovani generazioni, ma per crescere, diventare adulti e poter vivere del proprio lavoro ci devono essere realtà come Argot Produzioni, attente e sensibili al rinnovamento e pronte a prendere in custodia progetti che hanno bisogno di cura per riuscire a circuitare e diventare progetti sostenibili.

#OVER – Emergenze teatrali ⚠️ rassegna di giovani talenti + 25
Ci sarà una futura collaborazione che permetta in futuro l’inserimento delle compagnie all’interno della programmazione stagionale di Teatro Argot Studio?
OVER è uno dei progetti che Argot Produzioni ha inserito quest’anno nelle sue sfide per il futuro e sicuramente avrà una seconda edizione che è già in via di sviluppo. Quest’anno con i nuovi bandi SIAE abbiamo partecipato nella categoria per le residenze pensando a una fase due del progetto. Immaginiamo le prossime stagioni di Argot Studio sempre meno focalizzate sulla programmazione e l’ospitalità di compagnie e sempre più incentrate su un’idea di spazio produttivo dove si scelgono progetti da testare e far crescere. Ci auguriamo anche di riuscire a rafforzare la dimensione distributiva di questi lavori perché al momento è il vero anello debole di tutta la produzione italiana, quindi deve necessariamente essere adeguata all’enorme capacità creativa degli artisti nostrani, altrimenti destinati a non avere uno sbocco.
da Edoardo Borzi | 23 Ott 2021 | Approfondimenti
Come diretta conseguenza dell’esperienza virtuosa di Dominio Pubblico, che ogni anno vede coinvolti decine di ragazzi e di ragazze nell’organizzazione di un Festival interamente dedicato a realtà artistiche under 25, si è sviluppato quest’anno al Teatro Argot Studio il progetto DPBLACKMIRROR, rassegna a cura degli stessi ragazzi di Dominio Pubblico in parallelo alla stagione teatrale Home Sweet Home dello spazio nel cuore di Trastevere, per rendere continuativo e maggiormente militante sul territorio romano il prezioso lavoro svolto in questi anni sotto la direzione artistica di Tiziano Panici, Francesco Frangipane e Fabio Morgan. Ne abbiamo parlato con Chiara Preziosa, coordinatrice del progetto, per conoscere meglio il lato oscuro di questa originale ed entusiasmante rassegna che prevede all’interno della programmazione spettacoli di alta qualità dedicati alle arti contemporanee, dalla nuova drammaturgia alla danza d’autore, al via il 24 Ottobre con “Rosmersholm-il gioco della confessione” con Luca Micheletti e Federica Fracassi.
Come e sotto quali auspici nasce l’idea di una rassegna curata interamente da un gruppo di
ragazze e ragazzi under 25?
La rassegna DPBLACKMIRROR nasce dalla volontà del Teatro Argot Studio, in particolare nella persona di Tiziano Panici – che ne cura la direzione artistica insieme a Francesco Frangipane dal 2009 – di ospitare per un anno intero, da settembre a maggio, una parte del gruppo di “spettatori attivi” Under 25, componenti della direzione artistica e organizzativa della quarta edizione del festival multidisciplinare Dominio Pubblico_la città agli Under 25, svoltosi dal 30 maggio al 4 giugno negli spazi del Teatro India e di cui attualmente lo stesso Tiziano Panici è direttore artistico. Volontà che nasce tuttavia da una mancanza, o meglio da una perdita che il progetto Dominio Pubblico ha subito. Mi riferisco alla chiusura del Teatro Orologio, avvenuta lo scorso 17 febbraio, diretto negli ultimi anni (dal 2012) da Fabio Morgan il quale è stato uno degli ideatori e creatori del progetto. A seguito di questo evento l’Argot è diventato per noi una casa oltre che la base operativa, in cui fare incontri e riunioni volte all’organizzazione del Festival.
Per questo la rassegna nasce come una sorta di laboratorio permanente con il quale proseguire il percorso di promozione e formazione del pubblico, nel quale il progetto Dominio Pubblico è impegnato. Il nostro auspicio, attraverso la rassegna DPBLACKMIRROR, è quello di imparare a prenderci cura di uno spazio teatrale: accogliere le compagnie e gli artisti, seguirli in tutti gli aspetti del loro lavoro, a cominciare dalla questione promozionale alle esigenze più strettamente tecniche. Tutto questo senza dimenticare che prima di tutto siamo degli spettatori. Uno degli aspetti fondamentali del progetto è creare una zona di incontro con gli artisti che ci permetta di conoscerne meglio la storia, il loro percorso artistico e professionale, e che ci permetta di condividerlo con il pubblico in sala.
In questo senso quanto e in che modo è stata determinante l’esperienza di Dominio Pubblico in termini di esperienza e conoscenza delle dinamiche organizzative in campo teatrale?
L’esperienza di Dominio Pubblico è stata per noi un’occasione fondamentale per acquisire e sviluppare il senso di responsabilità nei confronti del territorio romano che abitiamo. Per cogliere la necessità di un nostro intervento attivo all’interno della società, in particolare in quanto componenti di una generazione lasciata ai margini, e nei quali probabilmente troppo spesso vi rimane senza il desiderio di uscirne. Sotto questo punto di vista possiamo di certo affermare che Dominio Pubblico sia prima di tutto un progetto che si occupa di politica, cioè rivolto alla città e al cittadino. Per quanto riguarda gli aspetti inerenti alla gestione e programmazione del Festival, il progetto di Dominio Pubblico ci ha permesso di comprendere le motivazioni che conducono a determinate scelte organizzative, di sviluppare una capacità di ascolto nei confronti delle eventuali difficoltà tecniche ed economiche degli artisti, dalle quali ripartire per trovare con loro un punto di incontro, e di cogliere gli elementi di forza su cui concentrare la promozione. Tutti punti che in precedenza molti di noi ignoravano. Tuttavia nel corso della preparazione del festival ciascuno di noi si è occupato di aspetti differenti, anche se non troppo distanti l’uno dall’altro. Chi era più impegnato nella gestione e accoglienza delle compagnie Under 25, chi invece gestiva insieme ad altri i canali social e la promozione, o ancora chi si è interessato alla gestione dei contratti e delle agibilità. Competenze che ora contiamo di approfondire senza chiuderci in un ruolo ben definito ma contaminandoci l’un l’altro, in modo tale da avere un quadro completo delle figure coinvolte nella gestione di uno spazio teatrale e in aggiunta cercare di dare il nostro supporto e contributo attivo allo staff dell’Argot. Ma ciò che ha legato il lavoro di ciascuno di noi è stata di sicuro la possibilità di avere durante l’anno dei momenti di incontro e confronto a tu per tu con compagnie teatrali di professionisti, i cui spettacoli erano inseriti nel percorso di visione previsto nel progetto, grazie ai quali abbiamo potuto conoscere il panorama e il sistema teatrale contemporaneo.
Cosa si cela dietro la scelta del titolo “Black Mirror”?
Penso che uno degli aspetti allo stesso tempo più difficile e divertente dell’organizzare una rassegna teatrale sia proprio scegliere un titolo che la possa rendere immediatamente riconoscibile, che non sia criptico per il pubblico e che dia invece una percezione o intuizione immediata dell’oggetto. Suggestionati dalle riflessioni di Tiziano Panici e dagli spettacoli che fanno parte della nostra rassegna, abbiamo riflettuto sul concetto di PERTURBANTE, come di qualcosa di già noto e che per lungo tempo è stato familiare fino a quando ad un tratto assume connotazioni diverse che generano angoscia ed un senso di estraneità. Tante le ipotesi a riguardo ma l’elemento che ha diretto la nostra scelta verso il titolo BlackMirror è stata la scoperta di un dispositivo di visualizzazione del paesaggio noto come “Specchio Claude”, definito anche “Black mirror”e molto popolare nel XVIII, con il quale gli artisti potevano visualizzare una prospettiva distorta e la saturazione dei colori. Allo stesso modo abbiamo immaginato che gli spettacoli della programmazione DPBLACKMIRROR esattamente come uno specchio nero, mostrino la realtà con una diversa prospettiva, ribaltandola in negativo, nel suo lato oscuro. Ci condurranno infatti in mondi vicini e lontani, passati e presenti, reali e favolistici, abitati da uomini, ma soprattutto da donne, capaci di turbare, di smuovere l’animo e il pensiero oltre le apparenze.
Quali sono le direttive perseguite nella selezione delle compagnie/realtà artistiche in programmazione?
La sfida più grande dell’opportunità offertaci dal Teatro Argot Studio e da Tiziano Panici è di sicuro il dover imparare a rapportarsi con compagnie professioniste, ben diverse per esperienze e necessità rispetto agli Under 25 del festival. Per quel che riguarda la selezione degli spettacoli in programmazione DPBLACKMIRROR è stato fondamentale il fatto che le compagnie accettassero la realtà del progetto Dominio Pubblico, da cui la rassegna nasce e nella quale il loro lavoro andava ad inserirsi. Gli spettacoli e gli artisti ospiti di questa parte del programma Argot Studio targata Dominio Pubblico, portano avanti un percorso iniziato nel 2013 quando in uno scenario culturale metropolitano piuttosto sminuito e limitato, le forze congiunte del Teatro dell’Orologio e del Teatro Argot Studio tentavano di disegnare un’offerta culturale diversa, cercando di non subire ancora le distrazioni della politica e la totale assenza di contributi.
La nostra rassegna è dedicata alle arti contemporanee: dalla nuova drammaturgia alla danza d’autore. Siamo mossi dalla volontà di ricercare nuove forme espressive che raccontino la voce del nostro tempo. Un aspetto molto forte che contraddistingue la rassegna è la grande presenza sul palco di voci e i corpi di interpreti femminili indiscutibilmente vitali ed energiche come quelle di Licia Lanera, Federica Fracassi, Roberta Caronia, Michela Atzeni e Maria Grazia Sughi, Loredana Parrella, Tamara Balducci e Linda Gennari, sostenute dalla firma di importanti autori e protagonisti della scena contemporanea teatrale: Walter Malosti, César Brie, Davide Iodice e Lucia Calamaro, Luca Micheletti. A fianco a loro gli esperimenti drammaturgici di Lorenzo De Liberato con Marco Quaglia e Stefano Patti, la giovane danza d’autore di Twain e il coinvolgimento sul palco degli ‘experts of everyday life’ da parte del collettivo Kepler452. Insieme a loro e alle forze degli Under 25 di Dominio Pubblico saremo coinvolti in un nuovo cammino diretto verso la quinta edizione di un festival che cresce ogni anno sempre di più. Questa rassegna ne è la testimonianza attiva: il nostro obbiettivo è far sì che la nostra generazione, sempre così sminuita dalla società, si prenda le proprie responsabilità e abbia il coraggio di rischiare, di operare delle scelte, contribuendo alla crescita culturale della nostra città. Ma non si è mai abbastanza in questa missione. Infatti, abbiamo da poco rilanciato la Call per i nuovi Under 25 e fino al 13 dicembre sarà possibile iscriversi per far parte della direzione artistica e organizzativa del festival Dominio Pubblico. Intanto vi aspettiamo qui al Teatro Argot Studio per sentirvi anche voi un po’ a casa. E vi invitiamo a venire a trovarci dal 24 Ottobre per “Rosmersholm-il gioco della confessione” con Luca Micheletti e Federica Fracassi, spettacolo con cui diamo ufficialmente inizio alla rassegna DPBLACKMIRROR.