Plutone di Elisabetta Consonni – FOG Triennale Milano Performing Arts
Dopo lo straordinario successo dell’inaugurazione con Lavascar (di Michèle Lamy, Nico Vascellari, Scarlett Rouge), The Quiet Volume di Etchells/Hampton e Les Mémoires d’un seigneur di Olivier Dubois, il quarto appuntamento all’interno del cartellone di FOG Triennale Milano Performing Arts segna l’esordio della collaborazione con il DiDStudio di Ariella Vidach, partner prezioso di questa edizione zero del festival. Secondo spettacolo “fuori sede” della manifestazione, Plutone è lo spettacolo rivelazione della coreografa italiana Elisabetta Consonni, che lavora da anni a progetti di ricerca che indagano la relazione tra la danza e altri linguaggi artistici, riflettendo sul complesso rapporto tra individualità e collettività, spesso incentrati su strategie di rigenerazione urbana. Una performance che nasce dalla necessità di percepire la propria individualità rispetto all’esterno, di osservare cose sottili senza agire, di non necessariamente capire, di arrendersi e cercare il silenzio: al centro, l’esperienza della meditazione Vipassana, intesa come occasione per riflettere sulla relazione con il mondo fatta di delicati equilibri tra lo stare con se stessi e l’ascolto di quello che sta fuori. L’ultimo dei pianeti del sistema solare – Plutone, in grado di governare l’invisibile influenzando la realtà con energie sottili e latenti – diventa il modello di una serie continua di evoluzioni concentriche punteggiata da incontri effettivi e potenziali.
Elisabetta Consonni è una coreografa e performer la cui ricerca si concentra sulla declinazione della danza attraverso differenti media artistici e in diversi contesti sociali. Nel 2004 si laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna con una tesi sulla costruzione sociale del corpo nella danza. Si specializza nel 2005 a Londra presso la The Place – London Contemporary Dance School. Prima di stabilirsi definitivamente a Milano, nel 2009 trascorre un periodo a Rotterdam per approfondire la sua ricerca coreografica e nel 2013 si trasferisce a Lublin, in Polonia. Conduce dal 2014 il progetto di ricerca Ergonomica, che indaga il rapporto tra architettura e danza attraverso la creazione di interventi coreografici site-specific, in cui i principi di costruzione coreografica nascono dalle caratteristiche dell’ambiente urbano. Plutone (2016), Abbastanza spazio per la più tenera delle attenzioni (2016), Ergonomic excursion: we want to become architecture (2014), Il secondo paradosso di Zenone (2013), Fotoritocco (2012) sono alcune delle sue performance degli ultimi anni.
23 marzo 2018
ore 20.00
DiDStudio
Via Procaccini 4
Plutone
di: Elisabetta Consonni
con: Alessandra Bordino, Olimpia Fortuni, Masako Matsushita (processo di creazione: Annamaria Ajmone, Sara Leghissa)
composizione sonora: Aftab Darvishi
disegno luci: Violeta Arista
costume: Lucia Gallone
produzione: Fondazione Teatro Grande di Brescia
con il sostegno di: Next – Laboratorio di idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo di Regione Lombardia
con il sostegno di: Industria Scenica – Residenza Rifugio Everest
residenze di creazione: Santarcangelo Festival, Manifattura K, Associazione Culturale Valdapozzo, Teatro Pim Off
un progetto Triennale Teatro dell’Arte e DiDStudio
durata: 45’
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