Decreto Natale: nuova stretta per lo spettacolo dal vivo, gli operatori del settore chiedono sostegni
Con una lettera, lavoratori e lavoratrici dello spettacolo si sono rivolti alle istituzioni segnalando le ulteriori difficoltà generate dal Decreto Natale e chiedendo sostegni e indennizzi per gli operatori del settore.
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Al Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali
Al Ministero della Cultura
Al Ministero dello Sviluppo Economico
Con il divieto di feste ed eventi e con la sospensione delle attività delle sale da ballo e locali assimilati, il cosiddetto Decreto Natale ha inflitto l’ennesimo durissimo colpo al settore dello spettacolo dal vivo.
Dall’oggi al domani sono stati cancellati gli eventi legati alle festività che, per la gran parte dei lavoratori dello spettacolo, sono la più importante fonte di reddito durante la stagione invernale. Un momento su cui molti colleghi facevano affidamento per avere una boccata di ossigeno dopo quasi due anni di emergenza.
Ventidue mesi di continua incertezza hanno messo a durissima prova la tenuta economica e psicologica dei lavoratori e degli operatori del settore, provocando sia un’emorragia di professionalità sia la chiusura di strutture e quindi la perdita di occasioni di lavoro.
Di fronte a questo ennesimo fermo di una così ampia parte degli eventi (le attività classificate come “ballo e concertini”, secondo l’Annuario dello Spettacolo 2019 di SIAE, rappresentano più di tre quarti degli spettacoli dal vivo) chiediamo al Governo un deciso cambio di passo, attraverso:
• il riconoscimento immediato di un’indennità, assegnata con gli stessi criteri previsti dal DL 137/2020, per cui siano previsti da subito un rinnovo mensile automatico in caso di prolungamento delle limitazioni delle attività di spettacolo dal vivo e un ripristino automatico in caso di nuove future limitazioni legate all’emergenza sanitaria. Non è più sostenibile vedere i propri ingaggi annullati da un giorno all’altro senza poter sapere se, come, quando e quanto si verrà indennizzati;
• sostegni agli operatori del settore anche attraverso misure come l’istituzione, alla fine del periodo di fermo, di un “bonus 110%” sulle retribuzioni dei lavoratori dello spettacolo, per incoraggiare aziende, associazioni ed enti a creare occasioni di lavoro e contribuire all’emersione delle situazioni di lavoro irregolare.
Cogliamo l’occasione per segnalare che, a quanto ci riportano diversi lavoratori, molte produzioni si rifiutano di eseguire i tamponi di controllo previsti al punto 22 dell’allegato 26 del D.P.C.M. 2 Marzo 2021, secondo cui “Il controllo periodico dei lavoratori attraverso specifici test per la verifica del contagio va effettuato ogni 72 ore per tutta la durata della produzione stessa. I costi relativi a tali controlli restano a carico del datore di lavoro”. Chiediamo quindi che vengano messe in atto immediatamente le necessarie misure per riportare i datori di lavoro ad ottemperare alle disposizioni ministeriali.
Firmatari:
amlet_a
Approdi. Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo Calabria
Art Niveau
Attori Indipendenti Associazione
A2U – Attrici Attori Uniti
Attrici Attori Danzatrici Danzatori Uniti dell’Umbria
Bauli In Piazza – We Make Events Italia
BULLS – Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo
Centro Studi Ateneo
CAM – Coordinamento Artisti della Scena Marchigiana
Coordinamento Spettacolo Lombardia
CUB Informazione e Spettacolo
Facciamolaconta attrici e attori per i diritti
Il Collettivo Teatro Animazione
L’Ultima Ruota
Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo Piemonte
Lavoratrici e Lavoratori Dello Spettacolo Novara
Lirica-Muta
M&N’s
OSA Operai dello Spettacolo Associati
Presìdi Culturali Permanenti
Professionist* Spettacolo e Cultura – Emergenza Continua
RAC – Regist_ a confronto
Registro Di Categoria “Attrici e Attori Campani”
RISP – Rete InterSindacale Professionistə Spettacolo e Cultura
Saltimbanchi senza frontiere
Sarte di scena
TUC – Teatranti Uniti Como e Provincia
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