Teatro Biblioteca Quarticciolo: al via la nuova gestione con direzione condivisa e coordinamento scientifico

Teatro Biblioteca Quarticciolo: al via la nuova gestione con direzione condivisa e coordinamento scientifico

Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma in merito alla nuova gestione.

La programmazione artistica e culturale e dei servizi connessi agli spazi del Teatro Biblioteca Quarticciolo del circuito Teatri in Comune di Roma Capitale, per il triennio 2020-22, è stata affidata, tramite bando indetto dal Teatro di Roma, all’RTI costituito da E.D.A. e Spell Bound, con la direzione di Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Valentina Marini e con il coordinamento scientifico di Valentina Valentini. Entrambe le strutture vantano una lunga esperienza nella produzione culturale romana, nazionale e internazionale, e coinvolgono operatrici e operatori culturali che hanno ricoperto ruoli centrali nelle due ultime gestioni del Teatro Biblioteca Quarticciolo (2016-2017 e 2018-2019).

Per la prima volta è stato presentato un modello di direzione condivisa perché “elaborare, realizzare e verificare degli strumenti di co-abitazione alla base di un programma culturale comporta decostruire il ruolo della direzione artistica, intesa come competenza di una singola figura, per aprirla a visioni diversificate che operano in sinergia, assumendo una metodologia che abbia delle fondamenta scientifiche, nel senso di un metodo sperimentale per prova ed errore.” 

“Quindi di conseguenza il coordinamento scientifico è volto a garantire la coerenza del progetto rispetto ai parametri di natura estetica che lo strutturano; a guidare i processi operativi, dalla fase di elaborazione del progetto alla verifica in itinere dei risultati; a operare affinché l’intreccio di competenze settoriali arrivi ai fruitori sotto forma di una proposta organica; a estendere l’incidenza della programmazione di ‘Teatro’ nelle sue articolazioni e implicazioni culturali.”

Il blocco dei teatri, causa emergenza Covid-19, impone uno stop dell’attività di spettacolo dal vivo e un doveroso ripensamento di una differente fruizione della proposta culturale. Questa condizione emergenziale impone ancora di più la necessità di ricreare un centro per la discussione artistica affinché il TBQ diventi un punto di riferimento culturale della capitale, un luogo dove si rifletta e discuta su questioni del presente. In quest’ottica si intende promuovere la vocazione di un teatro attento alle differenti sperimentazioni drammaturgiche, del corpo, del suono, della vocalità, dei dispositivi tecnologici e letterari, con una programmazione che guardi alla città e alla produzione nazionale e internazionale, attraverso non solo spettacoli ma incontri, dibattiti, laboratori in pieno ascolto degli spettatori con i quali ricostruire il senso del fare teatro.

Continuo sarà il dialogo con le Associazioni del territorio e con le Istituzioni di Roma e nazionali come Teatro di Roma e Teatri in Comune, Biblioteche di Roma, Romaeuropa Festival, ATCL, Accademia di Spagna, Fabbrica Europa, In-box. Grazie alla collaudata sinergia con il Municipio V, il Teatro con le sue esperienze attraverserà altri luoghi del quartiere e del municipio come la piazza, le case, il mercato, la metro, il parco, il bar, la Biblioteca, la bocciofila, il centro anziani, i lotti.

A realizzare il progetto una consolidata squadra di lavoro che vede la programmazione Teatro curata da Antonino Pirillo e Giorgio Andriani, la programmazione Danza da Valentina Marini, la sezione Teatro ragazzi e il rapporto con le scuole da Federica Migliotti; le Relazioni esterne, Organizzazione e Promozione da Dalila D’Amico; l’Organizzazione da Dario Alberti; il reparto tecnico da Raffaella Vitiello e Antonio Belardi. A questa si integra la funzione di coordinatrice scientifica di Valentina Valentini.

Teatro Greco di Siracusa: “faremo l’impossibile per salvare la stagione 2020”

Teatro Greco di Siracusa: “faremo l’impossibile per salvare la stagione 2020”

A causa dell’emergenza Covid-19 nel mese di marzo il Cda dell’Inda aveva deliberato lo slittamento del debutto della Stagione 2020 delle rappresentazioni classiche nel Teatro Greco di Siracusa al 28 maggio. Oggi però anche quella data sembra verosimilmente “compromessa” data l’incertezza di quella che il Governo chiama “fase 2”. Mancherebbero i tempi tecnici per provvedere all’allestimento della del Teatro Greco.

Faremo il possibile e anche l’impossibile per mantenere la stagione”. A dirlo è Marina Valensise, consigliera delegata dell’Inda che con queste parole lascia intendere come da parte della Fondazione del dramma antico non vi sia alcuna voglia di gettare la spugna per la stagione teatrale 2020.

Non sappiamo ancora quando inizierà questa fase 2 – prosegue – né come sarà. L’unica cosa che posso fare è quella di chiedere a tutti di pazientare visto che al momento siamo alla mercé di fattori imponderabili. Noi da parte nostra stiamo attendendo e stiamo avanzando ipotesi per come sviluppare la stagione”. Ipotesi che ovviamente verranno valutate durante il prossimo Consiglio di amministrazione che dovrebbe riunirsi nei primi giorni di maggio per delineare quale strada seguire.

Bisognerà affrontare lo spinoso problema dell’accesso al pubblico, che si presume dovrà essere contingentato, ma la consigliera delegata non sembra sfiduciato dal momento. “Sono sempre in stretto contatto con gli altri membri del Consiglio – dice – e stiamo valutando come riproporre la stagione e come modularla, perché vogliamo salvarla ma ovviamente non dipende solo da noi, ma anche dalle determinazioni che darà il Governo. Sono certa che faremo fronte alle difficoltà con i nostri mezzi e con l’entusiasmo del nostro pubblico, degli artisti e delle nostre maestranze (circa 680) il tutto ovviamente garantendo l’esigenza primaria che è quella del diritto alla salute”.

Teatro dell’Opera di Roma, ogni giorno uno spettacolo in streaming fino al 26 aprile

Teatro dell’Opera di Roma, ogni giorno uno spettacolo in streaming fino al 26 aprile

Il Teatro dell’Opera di Roma proporrà ogni giorno, senza soluzione di continuità fino al 26 aprile un nuovo appuntamento digitale: una ampia e varia selezione, a titolo gratuito, degli spettacoli applauditi nelle ultime stagioni

Si riparte con Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi. Grazie alla collaborazione con Rai Play sarà possibile vedere il grand opéra verdiano, nell’edizione originale in lingua francese, titolo che ha inaugurato la stagione 2019-20 lo scorso dicembre con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Valentina Carrasco. Per chi ha voglia di approfondire, sul sito operaroma.it, è disponibile il podcast della “Lezione di Opera” con Giovanni Bietti.

Giorni di programmazione: martedì 14 e venerdì 17 aprile.

Segue il balletto più classico del repertorio romantico, La bella addormentata che, grazie alla musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, non smette mai di far sognare il pubblico di grandi e piccoli. La versione è quella di Jean-Guillaume Bart, andata in scena nel settembre 2018, con Marianela Nuñez, principal dancer al Royal Ballet di Londra, per la prima volta al Teatro dell’Opera, e Vladislav Lantratov, con le magnifiche scene e i preziosi costumi di Aldo Buti.

Giorni di programmazione: mercoledì 15 e sabato 18 aprile.

Completa la settimana un titolo raro ma di grande interesse nel teatro musicale del Novecento, L’angelo di fuoco di Sergej Prokof’ev, andato scena nel maggio 2019 in una nuova produzione affidata a due fuoriclasse: il direttore Alejo Pérez e la regista Emma Dante, che spiega, “un’opera esoterica, magica, che mi permetterà di esplorare il mondo parallelo dei sogni, il mondo oscuro della mente infestato dai fantasmi”. Mercoledì 15 sarà possibile approfondire l’opera con il podcast della “Lezione di Opera”.

Giorni di programmazione: giovedì 16 e domenica 19 aprile.

Nella settimana prossima sarà possibile lasciarsi incantare dal capolavoro di Vincenzo BelliniLa sonnambula andato in scena nel febbraio 2018, in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Petruzzelli di Bari, e che ha segnato il ritorno di tre grandi protagonisti delle ultime stagioni al Costanzi: sul podio Speranza Scappucci, alla regia Giorgio Barberio Corsetti e in scena una regina di questo repertorio, Jessica Pratt.

Giorni di programmazione: martedì 21 e venerdì 24 aprile.

Per gli amanti della danza un titolo che è da subito diventato un’icona della nuova danza di fine ottocento, Le Parc che Angelin Preljocaj – coreografo francese d’origine albanese appartenente alla seconda generazione della “nouvelle danse” – ha creato per i ballerini dell’Opéra di Parigi. Al Costanzi è andato in scena nel maggio 2016 con Eleonora Abbagnato e Stéphane Bullion protagonisti dei raffinati e delicati giochi nei sentieri dell’amore.

Giorni di programmazione: mercoledì 22 e sabato 25 aprile.

In chiusura Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny (Ascesa e caduta della città di Mahagonny) di Kurt Weill, libretto di Bertolt Brecht, andato in scena nell’ottobre 2015 con nuovo allestimento firmato da Graham Vick, regista tra i più inventivi nel panorama odierno. Alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il maestro John Axelrod. Nel ruolo dei tre fuggiaschi fondatori di Mahagonny, la città dell’oro dove tutto è possibile, Iris Vermillion (Leokadja Begbick), Dietmar Kerschbaum (Fatty, der “Prokurist”) e Willard White (Dreienigkeitsmoses). Measha Brueggergosman è Jenny Hill, una delle ragazze chiamate ad allietare la vita della nuova città.

Giorni di programmazione: giovedì 23 e domenica 26 aprile.

Oltre alle interviste-video ai protagonisti, da non perdere la nuova rubrica “Opera in pillole”, due appuntamenti settimanali con Giovanni Bietti. Dieci minuti per approfondire il meraviglioso mondo dell’Opera: mercoledì 15 “La melodia di Puccini” e sabato 18 “Il crescendo rossiniano”.

Lettera di C.Re.S.Co al professor Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri

Lettera di C.Re.S.Co al professor Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri

C.Re.S.CoCoordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, in  rappresentanza degli oltre 140 soci – lavoratori e imprese dello spettacolo dal vivo diffusi sull’intero territorio nazionale – ha scritto ieri mattina al professor Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri, e all’on. Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in merito alla nomina della Commissione di esperti in materia economica e sociale che avranno il compito di proporre soluzioni necessarie alla ripresa del Paese, toccato dalla più grande crisi globale della storia recente. 

In qualità di operatori dello spettacolo dal vivo e del mondo culturale C.Re.S.Co ha sottoposto all’attenzione del professor Conte le specificità di un settore che, pur impiegando migliaia di addetti e garantendo un indotto pari a milioni di euro, è legato a tempistiche e modalità di ripresa ad oggi profondamente incerte. A preoccupare ulteriormente un comparto estremamente sofferente è il tempo della ripresa che non sarà certamente immediata perché occorrerà fare un grande lavoro contro la paura, quando l’emergenza sarà rientrata. 

Lo spettacolo dal vivo ha da sempre, fra le sue funzioni, una rielaborazione critica delle istanze della propria epoca, offrendo un’immagine chiara e nitida della società in cui vive. Da sottolineare, inoltre, come proprio chi lavora nel settore dello spettacolo dal vivo non è solo un economista o un artista, ma è in primis un creativo e, come dice lo scienziato H. Poincarè, “la creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove”. 

Il pensiero creativo e la relazione con le comunità sono capacità essenziali per chi lavora in questo settore e riteniamo che possano essere di grande utilità nella ricostruzione del mondo che sarà, al termine della tragedia epocale che stiamo vivendo. 

Per queste ragioni C.Re.S.Co ha chiesto che, all’interno del Comitato, sia nominato un esperto del settore dello spettacolo dal vivo, affinché le specificità descritte possano essere di aiuto alla comunità tutta, considerando lo specifico di ogni settore.

> LEGGI LA LETTERA

COVID-19, interventi nell’ambito di Creative Europe

COVID-19, interventi nell’ambito di Creative Europe

Nella giornata di mercoledì 8 aprile, i ministri della cultura si sono incontrati con Mariya Gabriel, commissario dell’UE per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. Durante la conferenza stampa dopo il video-meeting, la sig. ra Gabriel ha annunciato che saranno intraprese azioni nell’ambito di Creative Europe per sostenere i settori culturali e creativi di fronte alla crisi COVID-19.

Questa la sintesi delle misure proposte:

• Massima flessibilità in merito alle regole esistenti per le azioni in corso e pianificate: proroga delle scadenze per dare alle persone più tempo per finalizzare le loro applicazioni.
• Chiare istruzioni ai Creative Europe Desk su come invocare la chiusura per cause di forza maggiore.
• Misure speciali per il cinema tramite 5 mln sotto forma di buoni per i cinema più gravemente colpiti dal blocco.
• Reindirizzare il lavoro dello schema di supporto della dimensione transfrontaliera delle opere d’arte verso la cultura digitale e la mobilità virtuale. Il bando di 2 milioni di euro sarà pubblicato a maggio. Questo fondo dovrebbe raggiungere il CCS (Cultural and Creative Sectors) il prima possibile.
• Accelerare la procedura di selezione per l’ultima chiamata dello schema di traduzione dei libri
• Accelerare la valutazione dei progetti di cooperazione 2020.
• Adattare lo strumento di garanzia CCS (Cultural and Creative Sectors) per mitigare gli effetti negativi della crisi.

Guarda il video della conferenza >