La terza edizione del Festival ConCorto al Teatro San Genesio. Le visioni artistiche e i vincitori

La terza edizione del Festival ConCorto al Teatro San Genesio. Le visioni artistiche e i vincitori

La terza edizione di ConCorto, il Festival per corti teatrali al Teatro San Genesio di Roma, si è conclusa domenica 2 giugno. Numeroso il pubblico accorso che ha seguito il programma della serata finale, attendendo la proclamazione dei vincitori in un clima conviviale, quasi una festa per conoscersi e riconoscersi.

La terza edizione di ConCorto, il Festival per corti teatrali al Teatro San Genesio di Roma, si è conclusa domenica 2 giugno.

L’obiettivo che muove la rassegna è quello di promuovere, sostenere e dare la possibilità di incontrarsi e di esibirsi alle compagnie o ai solisti. Un’occasione decisamente interessante per fare a Roma della genuina sperimentazione teatrale, creando le condizioni favorevoli affinché possano emergere tutti quei talenti che ancora non hanno avuto l’opportunità di farsi notare o di esprimersi.

Questo avviene anche perché il sistema, le logiche di produzione teatrale, operando in un contesto dalle mille difficoltà interne ed esterne, non sempre regalano concrete possibilità di crescita, di mettere in circolo idee e talenti diversi. È pressoché inesistente la tendenza a ricercare e alimentare un circolo virtuoso dove possa realizzarsi un confronto attivo con il pubblico. Dove gli artisti, gli spettatori e gli operatori del settore ritrovandosi possano stimolarsi reciprocamente mediante lo scambio di libero pensiero e di visioni artistiche.

L’Associazione Amici del San Genesio gestisce dal 2005 il teatro omonimo, dedicato al santo protettore degli attori. Lungimiranza e impegno sono qualità e virtù che a loro vanno riconosciute. Non è una coincidenza infatti che il teatro San Genesio rivolga un’attenzione specifica e particolare ai giovani e alle loro espressioni culturali. La loro missione è quella di portare al momento presente l’attitudine e l’universale vocazione teatrale di essere un luogo d’incontro tra persone e generazioni, tra codici e culture diverse, a partire da quella del Mediterraneo.

Tommaso Ippolito è il direttore organizzativo del San Genesio e organizzatore di ConCorto, il festival riservato a spettacoli della durata massima di 20 minuti. Aperto a tutti: autori, registi e attori di ogni età e provenienza. Con testi editi o inediti. Grande è stata quest’anno la quantità e la qualità di proposte pervenute da tutta Italia. Ottanta copioni circa, da cui sono stati sceltii dodici corti teatrali che sono andati in scena dal 30 maggio al 2 giugno. Il concorso ha un meccanismo articolato con tre serate preliminari, ognuna delle quali prevedeva l’esibizione di quattro spettacoli in concorso. Il pubblico in sala ha votato in tre occasioni per individuare i tre vincitori da portare alla finale del 2 Giugno. La quarta selezione è stata fatta dal San Genesio, poiché il regolamento del concorso riserva la possibilità di recupero per uno dei candidati esclusi, tra i più meritevoli.

La terza edizione di ConCorto, il Festival per corti teatrali al Teatro San Genesio di Roma, si è conclusa domenica 2 giugno.

Tra i quattro finalisti dell’edizione 2019 una menzione speciale per l’impegno civile è andata allo spettacolo Voci, scritto e diretto da Sara Parola con Elisa Becce e Fabio Dessì.

Io sugno – scritto diretto e interpretato da Davide Paciolla, il quale ha vinto il premio come migliore interpretazione, è lo spettacolo che si è aggiudicato il premio della giuria Popolare. Il talento istrionico di Paciolla, la capacità di donare emozioni e suggestioni al pubblico attraverso la musica, una tematica di interesse collettivo sono stati gli elementi che hanno contribuito alla determinazione di questa scelta.

Se telefonando – scritto e diretto da Stefano Cangiano, interpretato da Francesco Pietrella, Lorenzo Guerrieri e Maria Luisa Zaltron. Sono loro i vincitori del primo premio, assegnato dalla giuria tecnica per la loro capacità straordinaria di saper alternare e sviluppare registri interpretativi. La fiamma che ha acceso il corto teatrale è stata innescata da due grandi nomi oltre che artisti visionari e poetici che sono Elvira Frosini e Daniele Timpano. Sono stati loro infatti che per primi hanno creduto e intravisto le capacità autoriali di Stefano Cangiano e di quella piccola cellula che a febbraio era nata e viveva all’interno del workshop “ Corpo scritto”, curato dal duo Frosini Timpano con Attilio Scarpellini. In questo progetto, ispirato al tema dell’attesa, sono stati coinvolti Maria Luisa Zaltron, Francesco Pietrella e Lorenzo Guerrieri. La loro meritata vittoria aumenta la possibilità che il corto possa diventare uno spettacolo più articolato e loro una compagnia teatrale.

Affinché tutti questi sforzi non rimangano soltanto intenzioni aleatorie i due principali riconoscimenti si traducono in un piccolo ma significativo sostegno economico, costituito rispettivamente da 500 euro per il premio della giuria Popolare e 1000 per il primo premio. Un gesto concreto e indispensabile affinché la creatività dei nuovi talenti, di nuove generazioni di artisti, possa avere una proiezione in avanti verso il futuro e qualche difficoltà in meno durante il loro cammino.

Perché il Teatro per vivere ha bisogno non solo della magia del palcoscenico, del talento, della creatività degli artisti, ma anche e soprattutto delle indispensabili risorse finanziarie, del giusto riconoscimento al lavoro, alla professionalità e ai diritti di tutti quanti ogni giorno costantemente si spendono per una nobile Arte.