#ACCADDEOGGI: il 20 febbraio 1816 “Il barbiere di Siviglia” di Rossini fu soffocato da una tempesta di proteste
Il barbiere di Siviglia è un’opera buffa di Gioachino Rossini, in due atti, su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima francese di Pierre Beaumarchais del 1775.
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La prima dell’opera rossiniana andò in scena il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma con il titolo Almaviva, o sia l’inutile precauzione (in deferenza al Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello del 1782) ma fu soffocata da una tempesta di proteste. Nel pubblico si trovavano infatti molti sostenitori del “vecchio” maestro Paisiello che volevano far fallire l’opera. Tuttavia il giorno successivo, alla seconda rappresentazione, la serata mutò in un altrettanto clamoroso trionfo. L’opera di Rossini oscurò ben presto quella di Paisiello, divenendo una delle più rappresentate e probabilmente la più famosa del compositore pesarese. Ad esempio, ancora nel 1905, il celebre tenore Angelo Masini decise di chiudere la propria carriera con Il barbiere di Siviglia. L’opera è ancor oggi tra quelle maggiormente eseguite nei teatri di tutto il mondo.
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