Volterra: bloccata la costruzione del teatro. Il garante regionale minaccia sciopero della fame

Volterra: bloccata la costruzione del teatro. Il garante regionale minaccia sciopero della fame

Un milione di euro per un teatro da 200 posti nel carcere di Volterra. I soldi ci sono già da un anno, ma del teatro neppure l’ombra. È il paradosso che lascia perplessi i detenuti e la Compagnia della Fortezza, che da trent’anni organizza attività teatrali all’interno del penitenziario in provincia di Pisa, dove molti reclusi (tra i 162 complessivi) non sono soltanto spettatori degli eventi teatrali, ma attori protagonisti.

«In un momento di crisi del carcere ci deve essere spazio per l’arte, la bellezza e la cultura. L’esperienza di 30 anni della compagnia di Armando Punzo è così starordinaria che deve essere valorizzata e merita una sede di teatro stabile nel carcere di Volterra». Così il garante regionale dei diritti dei detenuti Franco Corleone è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dei progetti per la costruzione di un teatro stabile nella fortezza medicea. «Il progetto è bloccato a causa della burocrazia, del temporeggiamento delle istituzioni e dei dubbi di alcuni degli attori coinvolti, tra cui la sovrintendenza pisana che ha cambiato guida recentemente» aggiunge Corleone. Sul carcere di Volterra ci sono alcuni vincoli architettonici vista la storicità del penitenziario, che sorge all’interno di un’antica fortezza. Ma il garante Corleone non ci sta e annuncia lo sciopero della fame: «Dentro quel carcere, in questi anni, è stato costruito di tutto, non capiamo perché non si possa realizzare un teatro, sono stati presentati tre progetti e almeno uno di questi deve essere realizzato perché il teatro costituisce una grande opportunità culturale e rieducativa sia per chi vive il carcere sia per chi sta fuori. Voglio dare 15 giorni di tempo alle istituzioni coinvolte (Provveditorato opere pubbliche, Sovrintendenza e Dap), dopodiché, se non arriveranno risposte concrete, comincerò il digiuno».
L’architetto Ettore Barletta, direttore dell’ufficio tecnico dell’amministrazione penitenziaria ha presentato anche un ulteriore studio per la realizzazione di una sala con 200 posti per la fruizione del pubblico, un progetto che ancora deve essere sottoposto ai pareri tecnici e della Sovrintendenza. Si tratterebbe di costruire una sala teatro nel Bastione del Cassero, una zona che al momento non viene utilizzata.