Online la call per partecipare alla VI edizione di NID Platform 2021

Online la call per partecipare alla VI edizione di NID Platform 2021

Online la Call pubblica di partecipazione alla VI edizione di NID Platform 2021 in programma a Salerno il prossimo settembre, a cura del Teatro Pubblico Campano.

È online sul sito www.nidplatform.it la call pubblica di partecipazione a NID (New Italian Dance) Platform 2021, sesta edizione della manifestazione i cui tratti distintivi ne hanno determinato il successo attraverso elementi di novità e di stimolo nel rapporto tra programmazione e produzione coreutica.

Il progetto NID Platform è nato nel 2012 dalla collaborazione tra alcune realtà della distribuzione della danza nazionale riunite sotto la sigla RTO, la Direzione Generale Spettacolo del MiBACT e gli enti locali, con l’intento di mettere in relazione le compagnie italiane con gli operatori del settore, nazionali e internazionali, per creare un dialogo tra produzione e distribuzione, offrendo visibilità alla qualità artistica della scena italiana.

Il progetto rappresenta, oggi, una concreta esperienza per collaborazioni professionali tra produzione e distribuzione, nazionale e internazionale. È un format operativo in grado di allargare e rinnovare l’attuale mercato italiano della danza, favorendo la diffusione e la conoscenza della più rilevante produzione coreografica italiana tra gli operatori internazionali.

Grazie al sostegno della Regione Campania, dopo Puglia, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, l’organizzazione della sesta edizione di NID Platform è affidata al Teatro Pubblico Campano – Circuito Regionale Multidisciplinare, quale partner capofila nominato da RTO, e programmata nella città di Salerno dal 16 al 19 settembre 2021.

La Call pubblica, attiva dal 25 gennaio al 15 aprile 2021, raccoglierà le domande di partecipazione alla manifestazione per la quale sarà essenziale produrre la documentazione richiesta dal form online.

Una commissione artistica, composta da giurati nazionali e internazionali selezionerà, tra le candidature pervenute, le migliori compagnie e gli spettacoli più rappresentativi tra le realtà già consolidate e i/le coreografi/e emergenti della scena italiana, per la sezione Programmazione. I migliori progetti coreografici in via di sviluppo e in cerca di partner, coproduzioni e/o residenze andranno, invece, a comporre la sezione Open Studios.

La NID Platform 2021, prendendo avvio in questo tempo di emergenza sanitaria che sta fortemente segnando il settore della cultura, si pone a simbolo di fiducia, speranza di rilancio e ripresa dello spettacolo dal vivo, a partire dall’identità visiva del concept scelto per l’immagine grafica.

In questo senso si è deciso, per questa edizione, di ampliare i criteri di partecipazione, introducendo nel regolamento la possibilità per le compagnie di candidarsi alla sezione Programmazione della NID Platform 2021 anche con un loro spettacolo non arrivato al debutto a causa dei DPCM che hanno investito il settore.

Importante rilevare anche la collaborazione stabilita tra RTO, Teatro Pubblico Campano e l’Associazione Sistema MED della Campania, con l’obiettivo di preservare, nell’ambito della manifestazione, uno spazio di visibilità alla danza campana, occasione di promozione e confronto che la NID Platform 2021 di Salerno rappresenterà per le produzioni e gli artisti del territorio.

> Qui tutti i dettagli del BANDO

Presentata la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia

Presentata la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia

La dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la terza diretta da Ruggero Cappuccio, realizzata con il sostegno della Regione Campania, presieduta da Vincenzo De Luca, e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, guidata da Alessandro Barbano, presenta, dall’8 giugno al 14 luglio, una ricca programmazione che si declina tra teatro, danza, letteratura, cinema, video/performance, musica, mostre e laboratori. Oltre 150 eventi, per 37 giorni di programmazione, distribuiti in 40 luoghi tra Napoli e altre città della Campania (Salerno, Benevento, Caserta, Carditello, Baia, Amalfi, Pietrelcina e Mercogliano), dove andranno in scena creazioni mai presentate in Italia — prime nazionali e internazionali —, e coproduzioni che confermano l’attività produttiva del Festival.

Il Napoli Teatro Festival Italia si pone come organismo di crescita culturale e sociale, in tal senso favorirà la partecipazione del pubblico, continuando a proporre un’oculata politica di prezzi, con biglietti popolari (da 8 a 5 euro) e agevolazioni assolute per le fasce sociali più deboli. L’edizione 2019 presenta 29 eventi internazionali, di cui 19 prime in Italia tra prosa e danza, e 44 prime di spettacoli italiani. Il NTFI amplia anche la sua struttura e diventano 12 le sezioni del festival. Alle 11 già consolidate del progetto artistico di Ruggero Cappuccio (Italiana, Internazionale, Osservatorio, Danza, SportOpera, Musica, Letteratura, Cinema, Mostre, Laboratori, Progetti Speciali) si aggiunge la nuova sezione dedicata al Teatro Ragazzi, che quest’anno propone Puglia Showcase Kids, una vetrina di spettacoli e momenti di approfondimento rivolta alla migliore produzione per ragazzi, promossa dalla Regione Puglia, ideata e realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese.

Il direttore Ruggero Cappuccio conferma grande attenzione alla natura multidisciplinare del festival e alle scritture contemporanee — non solo alla drammaturgia ma a tutte le scritture di scena e alle arti in generale —, in una visione trasversale e interdisciplinare. Nell’edizione 2019 del festival, a Napoli si incroceranno lingue e sonorità diverse, linguaggi innovativi e tradizione della scena, antico e contemporaneo, che caratterizzano una programmazione tesa a favorire una ricongiunzione organica tra le arti. Il NTFI 2019 promuove inoltre la creazione e la circuitazione internazionale di rappresentazioni di prosa e danza contemporanea, mette in scena spettacoli e concerti in sedi non convenzionali, valorizzando il patrimonio culturale della città di Napoli e della regione Campania, dà spazio a realtà teatrali emergenti, propone mostre e attività espositive, offre possibilità di confronto e formazione ai giovani attraverso laboratori gratuiti, presenta uno spazio per il cinema e per la letteratura, investe in progetti speciali legati alla drammaturgia, alla letteratura dello sport, alla ricerca e alla divulgazione scientifica.

Particolarmente significativi, in questa dodicesima edizione, sono i temi della multiculturalità, della pluridentità e dell’apertura ai flussi culturali del mondo contemporaneo. La rete creata con altri Festival internazionali (Les Bancs Publics – festival Les Rencontres à l’échelle; Shubbak festival of London; Weimar art festival; Palais des Beaux Arts Bozar; Dancing on the Edge festival; Festival di Ravenna e Festival di Spoleto), gli Istituti di cultura (Institut Français; Goethe-Institut; Istituto Cervantes e il British Council), e le fondazioni culturali (Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea), fonda un nuovo progetto di cooperazione culturale, che coinvolge artisti rifugiati in Italia e in Europa, in collaborazione con le Università del territorio (Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) e altre istituzioni europee, al fine di dare sostegno e palcoscenico alla creazione artistica post-migratoria e ad un nuovo concetto di Europa basato sull’inclusione e sul dialogo. Un progetto che possa sostenere non soltanto le diversità di provenienza, ma anche differenti visioni artistiche, confermando l’apertura alle creazioni che raccontano la migrazione e il ruolo degli artisti in esilio in Europa, in un’ottica che favorisca il welfare culturale e la cooperazione. In prima nazionale e in prima assoluta, grandi artisti europei o rifugiati in Europa presenteranno a Napoli le loro nuove creazioni.

Il Napoli Teatro Festival e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, il prossimo autunno, presenteranno, al Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, il Progetto Pina Bausch, che celebra la grande coreografa e ballerina tedesca. I lavori prevedono un’ouverture già nel corso del Festival, a giugno, con Moving with Pina, una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch di Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, e il laboratorio La spontaneità del movimento, a cura di Kenji Takagi, anch’egli membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, dove lavora tutt’oggi. L’edizione 2019 rende omaggio al grande regista lituano Eimuntas Nekrošius, recentemente scomparso, da sempre legato a Napoli e al Festival, con la mostra Il Meno Fortas di Eimuntas Nekrošius, a cura di Marius Nekrošius e Nadežda Gultiajeva, che espone fotografie, bozzetti, appunti e gli oggetti di scena degli spettacoli del grande maestro nati nel teatro da lui fondato; e ancora con lo spettacolo Zinc, allestimento del regista lituano ispirato ai romanzi del premio Nobel per la letteratura Svetlana Aleksievič.

Per il terzo anno consecutivo, Palazzo Reale di Napoli sarà la sede principale del Festival, confermando l’obiettivo di valorizzazione dei beni architettonici e paesaggistici della Campania, oltre a rappresentare un luogo di assoluta centralità in città. Oltre alla biglietteria e all’Infopoint, ospiterà proiezioni, incontri, spettacoli, mostre e concerti. Il suo Giardino Romantico accoglierà il Dopofestival, curato da Massimiliano Sacchi, e vi sarà allestito il bookshop e un’area ristoro.

Numerosi sono i teatri della città coinvolti nella manifestazione (Teatro San Ferdinando, Teatro Trianon-Viviani, Teatro Nuovo, Politeama, Teatro Sannazaro, Galleria Toledo, Teatro Diana, Teatro Mercadante, Sala Assoli, Nest, Teatro Elicantropo). Anche molti spazi di grande pregio storico-artistico saranno sede degli eventi del festival, come il Museo Madre, Palazzo Fondi, Ansa del Teatro San Carlo, la Chiesa Donnaregina Vecchia, la Chiesa di Santa Maria della Colonna, Palazzo Venezia, Palazzo de’ Liguoro, Palazzo della Commedia Futura, Made in Cloister, Auditorium 900, la Farmacia degli Incurabili, a Napoli, ai quali si aggiungono i luoghi della città da valorizzare, come i Campetti di calcio della Sanità, piazzetta Trinchese, il  Carcere di Poggioreale. Altri siti prestigiosi saranno la sede degli eventi ospitati in Regione, come l’Anfitetro di Pompei, il Duomo di Salerno, l’Abbazia di Mercogliano, il Duomo di Amalfi, la Reggia di Caserta, il Teatro Naturale di Pietrelcina, Palazzo Fruscione di Salerno, Teatro Civico 14 e la Reggia di Carditello. Anche quest’anno, prosegue la collaborazione con il maestro Mimmo Paladino, che ha creato la nuova immagine del Festival, in linea con l’identità della programmazione 2019, per il catalogo e i materiali promozionali, che diventano così oggetti d’arte.

MAGGIORI INFORMAZIONI > https://www.napoliteatrofestival.it/

Mutaverso Teatro IV edizione. Osservatorio sul teatro contemporaneo italiano

Mutaverso Teatro IV edizione. Osservatorio sul teatro contemporaneo italiano

Giunge alla IV edizione la Stagione Mutaverso Teatroideata e diretta da Vincenzo Albano a Salerno, nata come osservatorio attivo sul teatro contemporaneo italiano e realizzata da Erre Teatro con il contributo del Comune di Salerno e con il supporto di T.A.N Teatri Associati Napoli – C.Re.A.Re CampaniaPuraCulturaScene ContemporaneeTheatron 2.0 e Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo.

Nove appuntamenti, sei prime regionali, cinque ospitalità uniche in Campania da dicembre 2018 ad aprile 2019. L’Auditorium del Centro Sociale di via Cantarella 22 (zona Pastena) anche quest’anno sarà il “quartier generale”, con due piccole deroghe per esigenze artistiche.

Si partirà infatti con un’anteprima di Stagione fuori abbonamento (prenotazione obbligatoria per numero limitato di posti), una piccola novità per ritrovarsi “verso” in anticipo. Il 12 e il 13 dicembre, alle ore 20.30 presso la Chiesa sconsacrata di Santa Apollonia in via San Benedetto, in prima regionale e uniche date in Campania, ci sarà “Farsi silenzio”, un progetto di e con Marco Cacciola e la drammaturgia di Tindaro Granata, che nasce da un pellegrinaggio artistico, da una ricerca del sacro in ogni dove; uscendo dai propri luoghi e predisponendosi ad accogliere l’inaspettato, gli spettatori dotati di cuffie cercheranno e attiveranno nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato.

L’11 gennaio parte ufficialmente la Stagione con un’altra prima e unica data regionale, “La buona educazione“ della modenese Piccola Compagnia Dammacco, con Serena Balivo, Premio Ubu 2017 nella categoria nuova attrice o performer (Under 35), uno spettacolo in cui una donna deve educare e progettare il futuro di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe, e che fa luce sul modo in cui la vita della cosiddetta comunità occidentale è organizzata, riassumibile forse in una sorta di rischio di disumanizzazione. Il 18 gennaio è la volta di Principio Attivo Teatro e il suo “Opera Nazionale Combattenti presenta I giganti della montagna atto III” ispirato all’ultimo atto dei “Giganti della montagna” di Luigi Pirandello, che non fu mai scritto; Principio Attivo Teatro, sotto il nome di Opera Nazionale Combattenti che rimanda a una legione dismessa di una qualche guerra patria ormai finita e dimenticata, segue le orme degli appunti dell’autore, idealmente dettati in punto di morte, per sviluppare il finale dell’opera incompiuta attraverso una compagnia di anziani o variamente disadattati, fuori dal tempo ed estranei alla modernità. Arriva anche a Salerno, l’8 febbraio, in prima regionale, grazie alla sinergia con il teatro NEST.

Teatrodilina “Il bambino dalle orecchie grandi”

Teatrodilina “Il bambino dalle orecchie grandi”

Vieni su Marte” di Vico Quarto Mazzini: attraverso diverse storie, ispirate al progetto dal nome “Mars One” che fu lanciato nel 2012 con l’intenzione di costruire una colonia permanente su Marte, affronta il tema della partenza, intesa come il moto a luogo che da sempre definisce l’umanità e il suo essere in un disequilibrio costante tra la voglia di cambiamento e il desiderio di affermazione. Prima regionale e unica data in Campania, il 15 febbraio, anche per lo spettacolo “Socialmente” di Frigoproduzioni di e con Claudia Marsicano e Francesco Alberici, interpreti di due giovani totalmente alienati da social network e dalla televisione,  visti come contenitori all’interno dei quali si sviluppano e si sfogano pulsioni, emozioni e paure che assorbono le reali identità. L’8 marzoci sarà la compagnia Teatrodilina e il suo “Il bambino dalle orecchie grandi”, la storia d’amore tra un uomo e una donna che si sono appena incontrati e che si avviano a stare insieme tra note lievi e incerte, in bilico tra il loro presente e il loro passato. Il 15 marzo arrivano dopo molti anni dal loro ultimo passaggio in Campania, con un’altra prima e unica data regionale, i Menoventi: il nuovo spettacolo, “Docile”, tratta il tema dell’arte del non lasciare traccia e dell’accontentarsi, mettendo al centro la storia di un disagio sociale che usa un’alternanza tra diversi registri formali e testimonia lo stordimento delle classi subordinate.

Dal 5 al 7 aprile la Stagione si sposta in appartamento privato, per ospitare le prime e uniche date regionali di “Come va a pezzi il tempo” di Progetto Demoni, di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele, performance a numero limitato di ingressi e per cui occorrerà la prenotazione obbligatoria (anche per gli abbonati): tra le stanze di un’abitazione privata, lo spettatore attraversa la storia di una coppia ridotta a pezzi, come un sogno ripercorso con la mente al risveglio, come l’ultimo canto di un luogo pieno di ricordi prima che il tempo lo faccia lentamente decadere. La Stagione si concluderà il 12 aprile con l’apprezzato spettacolo di Simone Amendola e Valerio Malorni, di cui è interprete Malorni, “L’uomo nel diluvio”, spettacolo vincitore del Premio In-Box 2014 che si confronta con lo spettatore su un’urgenza generazionale e sociale, in un momento in cui la parola “emigrazione” è così tragica e reale.

Sulla scelta degli spettacoli della quarta edizione di Mutaverso Teatro, il commento del direttore artistico, Vincenzo Albano: “Quest’anno confermo e propongo, come direttore artistico, la personale curiosità verso forme originali di scrittura, la centralità della parola e dell’attore; al tempo stesso per altri linguaggi, virando anche su una più marcata performatività. È questa visione trasversale e non lineare, a tratti ignota e rischiosa, che sollecito a condividere e semmai a respingere. Lo dichiaro apertamente già nel titolo della Stagione, intenzionalmente unico negli anni, che nella sintesi di un verbo e una preposizione non rimanda a una condizione data, conclusa, rassicurante.”

#TheatronConsiglia: In Campania nasce Actor’s Cra – Corso di Recitazione Avanzato

#TheatronConsiglia: In Campania nasce Actor’s Cra – Corso di Recitazione Avanzato

L’ Associazione Rosso e Nero, attiva dal 2004 nei settori dello spettacolo e della comunicazione, da sempre si occupa di formazione artistica allestendo laboratori e scuole di teatro di ottimo livello.

Per il 2017/18 lanciano un nuovo progetto formativo: Actor’s Cra – Corso di Recitazione Avanzato, destinato ad attori che vogliano sviluppare in modo deciso il proprio percorso artistico di recitazione.

Per maggiori info su Actor’s Cra leggi il BANDO COMPLETO

Abbiamo intervistato Antonietta Barcellona, ideatrice e direttrice didattica di Actor’s Cra:

Ciao Antonietta, parlaci in breve della tua formazione artistica.

Ho cominciato a 15 anni, nel ’98 con una scuola di teatro biennale riconosciuta dalla Regione Campania presso il Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei.
Dopo la laurea in Comunicazione e massmediologia (con una tesi di laurea sul teatro in radio e televisione, per la quale ho intervistato eminenti personaggi dello spettacolo) ho studiato Regia con Renato Carpentieri, Scenografia con Tonino di Ronza, Storia del Teatro con Giulio Baffi, presso Libera Scena Ensamble nell’ambito di un progetto professionale organizzato dalla Regione; scrittura e rappresentazione con l’attore Enzo Decaro, sceneggiatura con Anna Pavignano presso l’università di Salerno.
Dopo la laurea specialistica in Comunicazione interculturale e spettacolo ho seguito un master di perfezionamento per “Formatore teatrale”.
Attualmente studio privatamente tecnica vocale e canto e seguo un corso specifico di mimo corporeo.
Dal 2001 sono esperto esterno per corsi di teatro in scuole, università, accademie di teatro e danza.
Ho curato la direzione artistica dell’evento “ Nocera città del Teatro” organizzato dal comune di Nocera Inferiore; la direzione artistica dell’ Auditorium Foyer 900; dirigo la compagnia teatrale Rosso e Nero e sono autrice di tutte le produzioni dell’associazione.

ACTOR’S CRA: quale la mission del progetto?

L’obiettivo è offrire una formazione di livello superiore rispetto alla formazione Laboratoriale di base, per dare la possibilità a chi aspira a lavorare in modo professionale, di conoscere più approfonditamente la preparazione tecnica vocale mimica e psicotecnica; rapportarsi ai vari mezzi (teatro, cinema e televisione) e prepararsi adeguatamente a sostenere provini professionali.

Chi saranno i docenti coinvolti e quali i loro insegnamenti? 

Per Actor’s cra è prevista la partecipazione di docenti altamente qualificati, che sono parimenti professionisti e performer del settore. Nel dettaglio avremo:
– il M° Francesco Ruocco (vocal trainer) per l’impostazione vocale;
– Arianna D’Angiò, performer e docente al Teatro San Carlo di Napoli per il mimo corporeo;
– il Dottor Giandomenico Torre, psicoterapeuta, per il lavoro di psicotecnica sulle emozioni;
– l’attore Pietro De Silva (premio Oscar con il film “La vita è bella”) per la recitazione cinematografica;
– l’attore Gianni Ferreri (nastro d’Argento come miglior attore) per la recitazione televisiva.
– Il Casting Director di Rai e Mediaset Stafano Rabbolini, per la preparazione ai provini.
A condurre il corso Antonietta Barcellona, attrice, regista, drammaturga e formatrice teatrale professionista; coadiuvata da Danilo Napoli, attore professionista e scrittore.

A chi si rivolge ACTOR’S CRA? 

Actor’s cra si rivolge a persone che abbiano una formazione di base o una esperienza documentabile (a partire dal 16° anno di età).

L’organizzazione didattica prevista per il corso?

Il corso ACTO’S CRA è annuale e si svolgerà in un week-end intensivo al mese, da Ottobre 2017 a Giugno 2018.
La formazione è divisa in attività diverse, per consentire una maggiore organizzazione e l’acquisizione in progress dei contenuti:
Laboratorio di Recitazione e lavoro sul personaggio
Laboratorio di Tecnica e training vocale
Laboratorio di mimica
Seminario di Psicotecnica e gestione delle emozioni
Masterclass di Recitazione cinematografica
Masterclass di recitazione televisiva
Stage di preparazione professionale ai provini.

Perché scegliere ACTOR’S CRA?

ACTOR’S CRA è un’opportunità unica di alta formazione in Campania, un corso strutturato per offrire veramente il meglio: il lavoro dell’attore ha bisogno di uno studio serio e completo.

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Intervista Antonietta Barcellona e Danilo Napoli

 

Ravello Festival Danza: dal 2 al 29 luglio, cinque serate con 10 coreografie

Ravello Festival Danza: dal 2 al 29 luglio, cinque serate con 10 coreografie

Ravello Festival Danza 2017 si snoda dal 2 al 29 luglio ed è diretto per il secondo anno consecutivo da Laura Valente.

Il Festival propone un programma articolato in 5 serate con 10 coreografie di cui 3 opere commissionate dal Festival in prima assoluta, due progetti speciali e, non ultimo la possibilità per i giovani danzatori campani del progetto di formazione del festival Abballamm!, di misurarsi con i coreografi di rilevanza mondiale presenti a Ravello.

Il 2 luglio inaugura il Festival la prima assoluta The Wall, coreografia commissionata da Ravello Festival a Karole Armitage, che collabora qui con uno dei maggiori artisti contemporanei, Francesco Clemente, al suo debutto in un lavoro coreografico.  Nello spettacolo Clemente dipinge dal vivo un giardino idilliaco dove “si può abitare e anche devastare”, mentre la voce recitante di Alba Clemente (sua moglie nella vita, che firma anche i costumi) scandisce i versi del poeta greco Konstantin Kavafis. Qui i muri fanno riferimento alla violenza dei conflitti che attraversano il mondo contemporaneo. Uno spettacolo di danza, arte, poesia e musica che vuole essere un messaggio di unità proprio a partire dalla genesi della creazione artistica.

Nella prima parte della serata i solisti del New York City ballet e dell’American Ballet guidati dal primo ballerino Daniel Ulbricht sono in scena in Balanchine in the dark, omaggio alle creazioni storiche di George Balanchine.

Un abbraccio ideale al talento unico del coreografo che, grazie al viaggio intrapreso dalla Russia all’America attraverso il mare, il “più liquido dei muri”, ha dato vita ad uno stile americano del balletto.

La giornata è tenuta a battesimo dall’inaugurazione della mostra di Francesco Clemente“STANDING WITH TRUTH FOR RAVELLO 2017” tent  by Francesco Clemente, il progetto speciale visibile a Villa Ruffolo fino al 30 settembre. Una grande tenda, di quelle tipiche che caratterizzano gli accampamenti dei nomadi dell’Asia, con gli interni dipinti dall’artista mentre all’esterno i ricami a mano di artigiani indiani sono realizzati con fili d’oro. Tende preziose, “luoghi artistici” che diventano simbolo di rifugio e dedica al tema delle migrazioni. Sono inediti anche i 19 acquerelli e  l’opera/manifesto che Clemente ha creato ispirandosi al tema scelto quest’anno per il Festival: un muro dal quale volano aquiloni colorati.

Il programma prosegue con due creazioni di Marie Chouinard,  il coreografo israeliano Ohad Naharin con la sua Batsheva Dance Company, il progetto Abballam! (in partnership speciale con l’Accademia di Danza e  Sareyyet Ramallah/Palestine International Award for Excellence and Creativity e l’Università di Salerno) e, infine, Les Italiens de l’Opera de Paris, sotto la guida di Alessio Carbone, e due creazioni di  Simone Valastro e Matteo Levaggi.