La responsabilità politica dell’arte. C.Re.S.Co si apre a nuove sfide

La responsabilità politica dell’arte. C.Re.S.Co si apre a nuove sfide

Si è tenuta martedì 30 novembre e giovedì 1 dicembre, a Catania presso gli spazi di Zō Centro Culture Contemporanee, con il sostegno di Retablo e Latitudini, l’Assemblea annuale di C.Re.S.Co. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea.

A dodici anni dalla sua fondazione a Bassano del Grappa, nel settembre 2010, il Coordinamento ha rinnovato la sua struttura, confermando, fra gli 11 i membri che rappresenteranno il Coordinamento nazionale, i membri del direttivo uscente che si erano candidati: Chiara Baudino, Davide D’Antonio, Antonella Iallorenzi, Luca Mazzone, Napoleone Zavatto a cui si aggiungono i nuovi membri Tommaso Bianco, Cesare D’arco, Simone Pacini, Giuseppe Provinzano, Carlotta Vitale.

Si configura così il gruppo di lavoro che rimarrà in carica per 3 anni, con la presidenza, rinnovata, di Francesca D’Ippolito.

Per il lavoro svolto in questi anni, per la costanza, la passione e la visione con cui hanno contribuito alla crescita del Coordinamento,il nuovo direttivo ringrazia Hilenia De Falco, Elena Lamberti, Stefania Marrone, Laura Valli e Salvatore Zinna che hanno deciso di non ricandidarsi, lasciando spazio ad un ampio ricambio generazionale.

L’Assemblea, che raccoglie oltre 200 tra associazioni, teatri, residenze, festival, compagnie, reti e singoli, è stata l’occasione per approvare il nuovo Statuto che permetterà al Coordinamento una necessaria trasformazione, secondo quanto previsto dal Codice del Terzo Settore.

Ampio spazio è stato dato sia alla valutazione dell’operato di C.Re.S.Co. nell’ultimo anno di attività sia alla redazione del piano di lavoro annuale del nuovo direttivo e dei tavoli.

Confermati inoltre i coordinatori dei tavoli di lavoro: Tiziana Irti al tavolo formazione, Stefania Marrone per la sostenibilità, Chiara Baudino – coadiuvata da Carlotta Vitale –  all’internalizzazione, Luca Mazzone con Laura Valli al Tavolo welfare, Hilenia De Falco per il tavolo danza, Lello Cassinotti e Silvia Mercuriati per il tavolo etico. Cambio di coordinatori invece per il tavolo dei finanziamenti con Antonella Iallorenzi e per il tavolo delle idee tenuto da Elena Lamberti. Nuovi tavoli quello del teatro e nuove tecnologie, ideato da Turi Zinna, e il tavolo circo con Giovanna Milano. Lanciato inoltre un nuovo focus sulla figura del lavoratore autonomo.

E su tutto, C.Re.S.Co affronterà nuove e necessarie sfide considerando i cambiamenti in atto nel quadro politico nazionale e internazionale, richiamandosi alla responsabilità politica dell’arte perché, come ha dichiarato la presidente “E’ tempo di tornare ad animare il dibattito pubblico rivendicando il nostro ruolo e dobbiamo farlo assieme. Questa è la più grande promessa che possiamo farci, impegnandoci a studiare sempre di più per affrontare la complessità di un tempo che richiede un pensiero nuovo, in grado di cogliere le profonde connessioni tra politica, ambiente, inclusione sociale e accessibilità dell’offerta culturale in tutte le aree del Paese. Potrebbe sembrare un compito ambizioso, ma C.Re.S.Co è nato per contrastare le “diffidenze che da sempre ci hanno impedito di operare congiuntamente”, come ci ricorda il nostro Manifesto. E’ nato per agire attraverso “un percorso plurale, trasparente e coraggioso” in un progetto “insieme poetico e politico, funzionale alla difesa della nostra dignità lavorativa, al recupero di un ruolo riconosciuto nel contesto sociale in cui operiamo, alla crescita complessiva del nostro settore”, con l’obiettivo di creare “bellezza e pensiero”.

Ritardi delle indennità per i mesi di aprile e maggio. La lettera di C.Re.S.Co

Ritardi delle indennità per i mesi di aprile e maggio. La lettera di C.Re.S.Co

C.Re.S.Co chiede chiarimenti in merito ai ritardi nell’erogazione delle indennità Covid_19 previste per i mesi di aprile e maggio. Pubblichiamo il comunicato stampa  relativo alla lettera aperta inviata ai responsabili INPS.

C.Re.S.Co. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – rappresenta un arcipelago di oltre 150 imprese e lavoratori dello spettacolo dal vivo diffusi su tutto il territorio nazionale: in virtù di tale composizione eterogenea C.Re.S.Co. ha privilegio di disporre di una visione vasta e articolata relativa alle complesse condizioni con cui i settori produttivi e culturali si stanno confrontando, nel tentativo di rimettere in marcia le attività dell’intero Paese. 

Il Coordinamento sostiene da tempo la necessità di una strutturale riforma del welfare, al fine di riconoscere le specificità di un settore contrassegnato da un’assenza di tutele che l’emergenza epidemiologica causata dal Covid_19 ha reso ancora più evidente. A tale proposito, lo scorso 23 giugno, in occasione dell’audizione indetta dalla VII Commissione Permanente del Senato sull’impatto del Covid_19 sul settore della Cultura, il Coordinamento ha espresso la propria preoccupazione e la massima solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori dello spettacolo che in questo momento versano in una gravissima condizione economica, in quanto al momento nessuno dei beneficiari delle misure di sostegno previste dall’art.89 del Dl rilancio ha ricevuto l’indennità prevista per i mesi di aprile e maggio 2020. 

Per tale motivo C.Re.S.Co. ha inviato, mercoledì 24 giugno, una lettera al presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, dottor Pasquale Tridico e alla direttrice dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, dottoressa Gabriella Di Michele, in cui ha chiesto un immediato riscontro rispetto ai tempi di erogazione delle indennità previste, che ad oggi non sono stati comunicati nonostante le numerose richieste da parte del comparto. In un momento di emergenza in cui sono incerti e precari i tempi di ripresa, la mancata erogazione della indennità in oggetto pesa fortemente sulla possibilità di sopravvivenza dei lavoratori dello spettacolo che, oltre al danno subito dal blocco totale delle attività, attendono il sostegno previsto con un ritardo di due mesi. Si rende pertanto necessario porre rimedio a una situazione che, se non risolta tempestivamente, rischia di compromettere in modo irreversibile la salute del sistema dello spettacolo dal vivo e dei lavoratori di questo Paese.