Un progetto speciale del Mibac per salvare il teatro Grazia Deledda di Paulilatino,

Un progetto speciale del Mibac per salvare il teatro Grazia Deledda di Paulilatino,

Un progetto speciale del ministero per salvare il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, che a giugno calerà per sempre il sipario per mancanza di fondi. Da anni importante centro di promozione culturale, grazie anche alla sua posizione geografica in centro Sardegna, vive da tempo tra mille difficoltà, nate con l’assottigliarsi dei contributi di Regione e ministero che alla fine hanno impedito di far fronte agli impegni contratti con le banche per la costruzione del teatro, di cui si è fatta carico la compagnia che gestisce la struttura. La possibile via d’uscita è stata indicata dal ministro Alberto Bonisoli.

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Il Fondo unico per lo spettacolo, triennale, è già stato stabilito. Tuttavia, ha spiegato il titolare dei Beni culturali, il ministero può finanziare dei progetti speciali. E il Grazia Deledda, in virtù della sua specificità, può inoltrare la domanda, che sarà poi valutata dal ministero stesso. “In queste situazioni contingenti, se c’è una programmazione di spettacolo pronta per il 2019, il ministero può aiutare a superare un contesto che ha sintomi di criticità – ha sottolineato Bonisoli – Detto questo, bisogna però ragionare sul medio termine. E questa situazione si risolve quando c’è un rapporto stretto con gli enti locali. Lo Stato – ha chiarito il ministro – guarda in generale alle esigenze dei singoli territori, ma quando c’è una realtà locale che capisce il valore dell’attività, anche sociale come in questo caso, questa è quella che può intervenire al meglio. In un paese di duemila abitanti è comprensibile – ha ammesso – che non ci possano essere le risorse sufficienti. Può darsi che la soluzione sia quella di consorziare diversi Comuni. Questa è una possibilità. Sicuramente quello che deve entrare nell’agenda regionale è un’attenzione a realtà come questa, leggermente decentrate. Ma sono quelle che danno qualità al territorio e che combattono lo spopolamento”.

Mibact: Alberto Bonisoli è il nuovo ministro. Dalla Naba al Collegio Romano, ecco chi è il nuovo ministro

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Alberto Bonisoli è il nuovo ministro dei Beni culturali e prenderà il posto al Collegio Romano di Dario Franceschini. Da tempo guida la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA), un colosso della formazione artistica e creativa non statale, nata nel 1980 e dove il dipartimento arti visive è stato affidato a un nome di spicco, Marco Scotini, e dove insegnano tra gli altri anche Yuri Ancarani, Adrian Paci e Francesco Iodice. Bonisoli è un tecnico, un manager culturale, che incarna il profilo ideale per tornare a far pensare alla Cultura come un settore produttivo e non semplicemente come un’uniforme di rappresentanza.

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Classe 1961, è esperto di Education Management e di design e sviluppo di progetti internazionali. Dal 2013 guida la Piattaforma Sistema Formativo Moda, l’associazione volta a promuovere e rafforzare il sistema italiano di formazione moda, con l’obiettivo di consolidare i rapporti istituzionali e progettare un sistema di certificazione delle scuole di moda che ne garantisca la qualità a livello internazionale. Nel corso della sua esperienza professionale ha offerto consulenza a istituzioni pubbliche, nazionali e dell’Unione Europea, e a università in oltre venti paesi, aiutando a elaborare piani d’innovazione e di sviluppo in ambito di istruzione, ricerca e formazione.

Dal 2005 al 2007 ha ricoperto il ruolo di Senior Consultant presso il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, lavorando alla definizione programmi integrati per favorire l’adattamento alla cornice comunitaria dei programmi italiani di ricerca e sviluppo.