Teatro alla Scala, bilancio 2018 chiuso in pareggio. Valore produzione: 126 milioni

Teatro alla Scala, bilancio 2018 chiuso in pareggio. Valore produzione: 126 milioni

Il bilancio 2018 della Scala si chiude in pareggio, con un budget di circa 126 milioni, in linea quindi con quello del 2017 che era di 126,5 milioni di euro.

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Oggi è arrivata l’approvazione definitiva da parte di assemblea dei soci e Cda. Il contributo del Comune, che lo scorso anno era stato ridotto a 5 milioni sale nuovamente a 5,8. Rispetto al passato si è verificata una diminuzione dei ricavi da biglietteria dovuta soprattutto al nuovo sistema antibagarini e ad alcuni titoli in cartellone poco conosciuti dal grande pubblico come Die Fledermaus o Fin de Partie. A questa riduzione ha però fatto da contrappeso una riduzione dei costi e un aumento dei contributi privati. La previsione per il 2019 è di un bilancio in pareggio, che resta intorno ai 126 milioni, con un miglioramento delle vendite di biglietti grazie a 10 alzate di sipario in più e a un cartellone più popolare. Passano ad esempio da 5 a 12 le recite di Traviata, che alla Scala tradizionalmente fa sempre il tutto esaurito.

Teatro Stabile Torino, bilancio record

Teatro Stabile Torino, bilancio record

 

È stato un anno da grandi numeri il 2017 per il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il cui consiglio degli aderenti ha approvato il bilancio consuntivo. Il valore della produzione, 13.471.053 euro, cresce del 5% rispetto al 2016, mentre diminuiscono del 16,5% i debiti. Il Patrimonio netto si consolida a quota 600.000 euro.Sul fronte dei costi si è ulteriormente rafforzata la quota destinata all’attività artistica, culturale, di formazione e ricerca, pari a 7.129.140 euro, il 53% del valore della produzione. Spesa con forte ricaduta occupazionale: oltre ai 53 dipendenti a tempo indeterminato, sono stati scritturati 292 tra artisti e tecnici, dei quali 50 under 30 e 97 tra i 30 e i 40 anni e coinvolti 100 artisti e tecnici torinesi e piemontesi. Da sottolineare anche che per la prima volta la somma di ricavi propri, contributi privati, sponsor, pari a 6.682.408 euro, è superiore ai contributi pubblici pari a 6.136.781 euro.

Teatro Stabile Veneto, 163 mila presenze

Teatro Stabile Veneto, 163 mila presenze

Ha segnato risultati positivi, in crescita rispetto allo scorso anno, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro nazionale che per la stagione 2016-2017 ha visto crescere sia il numero degli spettatori tra Venezia (“Goldoni”), Padova (“Verdi”) e Verona (“Teatro Nuovo”), pari a 163.551 presenze (+9%), sia gli incassi, pari a oltre 2,5 milioni di euro (+11%). Le alzate di sipario sono state in totale 465. “Le cose vanno bene, anzi stiamo ulteriormente migliorando. I numeri parlano chiaro” ha detto il direttore Massimo Ongaro, mentre il presidente Angelo Tabaro ha sottolineato che il Teatro Stabile del Veneto ha le caratteristiche per tener fede al suo ruolo di teatro nazionale. Di rilievo, sul fronte dei conti, il fatto che lo Stabile ha la capacità di generare risorse economiche proprie (ricavi di biglietti, vendita spettacoli, abbonamenti e altre attività) pari al 53,62%. Un elemento che ha consentito di chiudere il bilancio 2016 in pareggio, con un fatturato di 9,33 milioni.

IL TEATRO STABILE DEL VENETO 

Il Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” è stato fondato nel 1992. Soci fondatori sono la Regione Veneto, il Comune di Venezia, il Comune di Padova. Si sono poi aggiunti il Comune di Vicenza (dal 2003 al 2011), la Provincia di Padova e, dal 2015, la Fondazione Atlantide – Teatro Nuovo di Verona.
A seguito della revisione del sistema italiano dello spettacolo operata dal Decreto del Ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo 1 luglio 2014, il Teatro Stabile del Veneto ha ottenuto nel 2015 la qualifica di Teatro Nazionale, che lo colloca tra le eccellenze nazionali riconoscendo nel Veneto una delle regioni più fortemente teatrali d’Italia.
E’ stato diretto da Giulio Bosetti (1992 – 1997), Mauro Carbonoli (1997 – 1999), Luca De Fusco (2000 – 2009) e Alessandro Gassmann (2010 – 2014). Attualmente il Direttore è Massimo Ongaro.
Ne sono stati presidenti Francesco Raimondo Donà (dalla fondazione al 2002) e Laura Barbiani (2002 – 2013). Oggi lo Stabile del Veneto è presieduto da Angelo Tabaro.

Fin dalla fondazione il Teatro Stabile gestisce il Teatro Goldoni di Venezia e il Teatro Verdi di Padova. Dal 2001 al 2011 ha assunto la direzione artistica del Ciclo di spettacoli classici del Teatro Olimpico di Vicenza, di cui ha assunto dal 2003 al 2009 anche la gestione. Dal 2015 gestisce anche il Teatro Nuovo di Verona.
Dal 2013 la programmazione del Teatro Stabile è ispirata ad una strategia d’azione fortemente radicata nel territorio che rende tangibile la peculiarità dell’assetto geopolitico del Veneto, “metropoli diffusa” con tre centri, Padova, Venezia e Verona, di grande valore artistico e consolidate tradizioni culturali. La nuova dimensione territoriale, unita a un respiro nazionale e ad una forte vocazione internazionale, nonché un progetto culturale che si rivolge al futuro investendo sulle nuove generazioni rendono il Teatro Stabile del Veneto uno dei motori più importanti per lo sviluppo culturale dell’intera Regione.