Stop a VolterraTeatro per il 2018: il Festival diventa biennale

Stop a VolterraTeatro per il 2018: il Festival diventa biennale

La notizia del clamoroso addio di Armando Punzo era arrivata nella scorsa estate, dopo vent’anni di direzione del Festival VolterraTeatro, dal momento che erano venute meno le condizioni minime per poterlo gestire, lasciando atterriti pubblico e addetti ai lavori. Ora le parole dell’Assessore alla Cultura di Volterra, Eleonora Raspi, sembrano prodrome di un cambiamento epocale che andrà a ridefinire la vocazione e le modalità di espressione dello storico Festival toscano.

«Sulla base di un percorso di condivisione con la Regione, da sempre sostenitrice del Festival e i Comuni storicamente partner – spiega Eleonora Raspi – avvertiamo forte la necessità di una nuova definizione del festival, di una sua rinascita in linea con le maggiori esperienze nazionali ed internazionali. Ogni cambiamento di direzione comporta decisioni coraggiose e ambiziose, ma confidiamo in un impatto positivo sul futuro della rassegna. Alla base di un grande festival sono necessarie una macchina operativa efficiente, tempo e risorse adeguate. La scelta dell’amministrazione comunale di trasformare in via sperimentale il Festival VolterraTeatro in una manifestazione biennale va proprio in questa direzione».

Sarà così pubblicato nel mese di aprile il nuovo bando per l’affidamento della gestione artistica del Festival che, nella nuova forma, si svolgerà nel 2019, l’anno in cui Volterra proporrà la sua candidatura Unesco a patrimonio mondiale dell’Umanità.

«Ci aspettiamo quindi una continuità in tal senso e un grande 2019 – conclude Raspi – Questo sarà l’anno in cui la città si candiderà all’Unesco con il progetto di rete Spur e il festival dovrà giocare a tal riguardo un ruolo chiave come alta espressione di cultura».

Gli esponenti dell’opposizione del Partito Democratico di Volterra rispondono: ” La motivazione che l’assessore alla cultura, Eleonora Raspi, ha dato per giustificare questa decisione è che occorre tempo per ‘ridefinire la vocazione’ del festival che, apprendiamo, non sarà più un appuntamento annuale dell’estate volterrana, ma diventerà, per decisione dell’amministrazione, un evento a cadenza biennale”.

“Dopo oltre trent’anni, nei quali VolterraTeatro era divenuto il massimo evento culturale cittadino, l’unico ad avere da sempre un respiro internazionale, la tragica edizione dello scorso anno, gestita in malo modo da chi governa la città, ha causato i ripensamenti di oggi e – oggettivamente – la riduzione dell’offerta culturale”.

“Del resto l’amministrazione Buselli non è mai stata in sintonia né con il festival VolterraTeatro e né con Carte Blanche e la Compagnia della Fortezza, che per lunghi anni hanno organizzato con sempre maggiori difficoltà il festival e con esso si sono spesso identificati. Dovendo fronteggiare la volontà dell’amministrazione di ridurre ancora le risorse economiche destinate al festival, l’assessore ha dovuto alternare, a cadenza biennale, l’evento per tentare di raggruppare quel minimo finanziamento che potesse consentire una dignitosa organizzazione della rassegna teatrale”.

“Dispiace – concludono dal Pd – che proprio nell’anno del trentennale della Compagnia della Fortezza, la città non possa avere – per la prima volta dopo più di trent’anni – il suo festival internazionale di teatro”.