Il Governo assente da 3 anni. Il settore dello spettacolo dal vivo denuncia la grave situazione in Basilicata

Il Governo assente da 3 anni. Il settore dello spettacolo dal vivo denuncia la grave situazione in Basilicata

È #reteteatro41, network di compagnie teatrali professionistiche lucane, a lanciare la denuncia nei confronti del Governo della Regione Basilicata, che da quando si è insediato nel 2019 ha completamente abbandonato il settore dello spettacolo dal vivo e tutte le attività culturali. Una scelta, quella fatta dall’Esecutivo lucano, nonostante una Legge Regionale, la n. 37 del 2014, che promuove e sviluppa le attività di spettacolo, e che stabilisce termini e condizioni di uscita dei Piano di sostegno alle attività. Un tirarsi indietro anche rispetto a decisioni che proprio questo Governo aveva preso, come il taglio di 1 milione di Euro sulle risorse già assegnate per il 2019; taglio che ha creato ulteriori difficoltà alle imprese e lavoratori dello spettacolo, colpiti come tutti i settori – forse ancor di più – dalla pandemia. Inoltre, il Governo di Bardi rincara la dose, se così possiamo dire, non solo mancando l’appuntamento della pubblicazione dei Piani di sostegno attività 2020 e 2021, ma non prevedendo alcuna misura di contenimento dell’emergenza che ha investito anche le arti e la cultura. Anzi, quando la Regione Basilicata ha pubblicato Avvisi di sostegno all’emergenza COVID-19, ha scelto di escludere alcune categorie, in particolare l’associazionismo culturale e molti soggetti giuridici legati alle attività culturali e di spettacolo.

Per questo, #reteteatro41 ha lanciato una campagna video social, in cui, in diversi capitoli racconta che cosa è successo (o non è successo), qual è lo stato attuale e che cosa significa avere un’impresa, essere un lavoratore dello spettacolo e della cultura. Campagna di comunicazione che ha la sua sintesi negli hashtag #IDirittiSonoUnoSpettacolo #LuciSulloSpettacolo #BasilicataSenzaSpettacolo.

Una campagna a cui hanno già aderito altre organizzazioni e lavoratori dello spettacolo, che potranno raccontare attraverso video brevi la loro condizione di lavoratori delle arti e della cultura e come questa è stata vissuta in regione negli ultimi due anni. Per aderire, postare un proprio video ed avere la maggior condivisione, basterà taggare @reteteatro41 sui canali Facebook, Twitter e Instagram e aggiungere gli hashtag per essere rintracciabili e condivisibili.

La comunicazione e il confronto non saranno solo virtuali, per questo già il 15 maggio alle ore 16:30 presso il Cecilia – Centro per la Creatività di Tito (PZ), ci sarà la prima Assemblea Permanente Spettacolo aperta a tutti gli operatori dello spettacolo dal vivo e della cultura in Basilicata. L’Assemblea sarà confermata in caso di “zona gialla”, altrimenti sarà rinviata al primo sabato utile in “zona gialla”.

Per approfondire tutti gli aspetti, è possibile scrivere a reteteatro41@gmail.com

Matera 2019: con Altofest l’arte entra nelle case

Matera 2019: con Altofest l’arte entra nelle case

Foto di Flaviana Frascogna

“Michelina è originaria di Montemurro ma vive da molti anni a Tursi. Quando le abbiamo proposto di partecipare al progetto ‘Altofest Matera-Basilicata 2019′ è stata un po’ timorosa per la nuova esperienza in sé, ma felice di ospitare una famiglia di artisti: lui spagnolo e lei giapponese con il loro bambino. Non solo una ‘donatrice di spazio’ ma un mini-mondo dentro casa sua”.

Nelle parole di Massimiliano Burgi della Fondazione Matera-Basilicata 2019 c’è l’essenza della contaminazione culturale incentivata da “Abitare Futuro”, progetto di AltoFest realizzato in occasione di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, nel quadro del tema Riflessioni e Connessioni. Dal 4 novembre all’8 dicembre, 30 artisti internazionali, con performance in 11 città, saranno ospiti dei cittadini residenti presso le comunità di 4 differenti aree della Basilicata, il Vulture, la Val d’Agri, l’Entroterra Jonico e la Collina Materana.

LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO> http://www.teatringestazione.com/altofest/materabasilicata2019/programma/

Altofest nasce a Napoli nel 2011, ideato e curato da TeatrInGestAzione, diretto da Gesualdi-Trono, in dialogo con Loretta Mesiti. Altofest è concepito come un’opera-sistema in forma di festival, che si innesta nel tessuto socio-urbano in cui accade. È costruito con la partecipazione dei cittadini residenti, che ospitano nelle proprie case artisti nazionali ed internazionali. Le case diventano spazio di creazione artistica durante due settimane di residenza, e luoghi di programmazione aperta al pubblico durante i giorni del festival, accogliendo opere che sono espressione dell’arte contemporanea dal vivo, autori che sperimentano prassi ibride. L’opera d’arte irrompe nel quotidiano, lasciando emergere la parte poetica dell’esistenza. È un progetto di socialità sperimentale che si fonda sulla prossimità, sul dono, sulla cura reciproca, dando vita ad una relazione diretta tra artista e cittadino residente.

Altofest inaugura un dialogo sul senso profondo dell’ospitalità, miscelando la dimensione intima e quella pubblica, predisponendo uno spazio di promiscuità tra artisti e cittadini, tendendo al superamento dei ruoli, a favore di una partecipazione corale, di un’esperienza totale che genera “relazioni inedite”. Non si tratta solo di ospitare un’opera nella propria casa, ma di lasciare che la presenza quotidiana di un artista al lavoro contamini la visione di chi abita o attraversa quello stesso spazio. L’urgenza creativa dell’artista si fonde con le necessità del suo ospite, in un dialogo che ridefinisce l’opera, i segni che la compongono, così come lo spazio abitato e gli oggetti che lo definiscono “familiare”.
Il cittadino che partecipa al progetto ne è parte strutturale e fondante, non utente o destinatario, ma agente del processo; egli si prende cura dell’opera d’arte e l’artista a sua volta si prende cura del suo ospite e della sua comunità di riferimento. La prospettiva curatoriale che disegna il “fest” si origina da una meticolosa attenzione al rapporto uno ad uno fra artista e donatore, lasciando che il potenziale generativo di questo incontro possa propagarsi al sistema di relazioni entro cui ciascuno si muove: infiltrarsi attraverso i diversi strati dell’abitare.

Matera 2019, presentato il progetto per il Gran Teatro da duemila posti

Matera 2019, presentato il progetto per il Gran Teatro da duemila posti

Sarà realizzato in località borgo Venusio il Gran Teatro Matera, un teatro tenda polifunzionale dotato di duemila posti a sedere, di servizi e di parcheggi, che andrebbe a colmare una lacuna della Città dei Sassi, che attualmente non ha a disposizione una struttura di queste dimensioni.

L’opera, a totale carico dei privati, sorgerà su una superficie di quattro ettari di proprietà della società, che investirà 2,5 milioni di euro. Il Gran Teatro, dopo l’espletamento del percorso autorizzativo presso gli enti locali, potrà essere completato entro tre mesi: a regime potrebbe occupare circa 50 addetti.

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«Il progetto imprenditoriale – hanno detto i promotori – è nato con il chiaro obiettivo di soddisfare una delle priorità di Matera, che è quella di dotarsi di un contenitore culturale coperto in grado di soddisfare la domanda di operatori culturali, associazioni, residenti e ‘cittadini temporaneì. Sarà una struttura polifunzionale, moderna e tecnologicamente avanzata, realizzabile in tempi rapidi, in grado di ospitare durante tutto l’arco dell’anno una programmazione artistica, musicale, teatrale e televisiva di qualità. L’investimento si propone, inoltre – hanno aggiunto – di accompagnare l’attuale crescita, culturale e turistica di Matera, Capitale europea della cultura 2019, ospitando una grande programmazione di rilievo nazionale e internazionale, per il grande pubblico, senza impatto urbanistico sulla città che sconta le problematiche connesse a una crescita del traffico veicolare e all’esiguo numero di parcheggi».

A teatro fra i magici luoghi della Basilicata: inaugura a Matera la Stagione teatrale estate 2017

A teatro fra i magici luoghi della Basilicata: inaugura a Matera la Stagione teatrale estate 2017

Con lo spettacolo “Legge Napoli”, Toni Servillo inaugurerà venerdì 30 giugno a Matera la Stagione teatrale estate 2017 “A teatro fra i magici luoghi della Basilicata”, il consolidato appuntamento con lo spettacolo dal vivo realizzato dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, con il sostegno della Regione Basilicata, del Mibact e dei Comuni che la ospitano – Matera, Vaglio Basilicata, Grumento Nova, Maratea, Marina di Pisticci e per la prima volta anche a Montescaglioso e Irsina – in collaborazione con il Polo museale della Basilicata.

L’atteso spettacolo omaggio alla città partenopea, andrà in scena nel cuore dei Sassi sulla terrazza di Palazzo Lanfranchi, apre con grande entusiasmo la Stagione estiva 2017, che si concentrerà dal 30 giugno all’11 agosto, con oltre 30 spettacoli in programma nelle location più affascinanti dei sette Comuni. A Vaglio Basilicata saranno gli Scavi Archeologici di Rossano a fare da cornice agli eventi, a Matera il terrazzo del Palazzo Lanfranchi, il Parco Archeologico a Grumento Nova, a Maratea Parco Tarantini, il cortile dell’Abbazia di San Michele a Montescaglioso, il Porto degli Argonauti a Marina di Pisticci e ad Irsina nel Cortile dell’Istituto Vito Caravelli.

Una Stagione ricca di nomi di prestigio e titoli che spaziano tra diversi generi, per appassionare, divertire e emozionare gli spettatori: dal teatro alla musica, dal balletto alla comicità, senza dimenticare il teatro ragazzi.

Toni Servillo in “Legge Napoli” affronta la sostanza verbale di dieci poeti e scrittori, testimoni della città nel passato e nel presente, offrendo attraverso emblematici scritti il quadro sintetico di una realtà impietosa ai limiti del paradosso, tra pulsioni e pratiche, carne e sangue. È il ritratto di una città dai mille volti e dalle mille contraddizioni, divisa fra l’estrema vitalità e lo smarrimento più profondo, una città di cui la lingua è il più antico segno, forgiato dal tempo e dalle contaminazioni. Lo spettacolo andrà in scena anche il 3 luglio a Vaglio Basilicata, presso gli Scavi Archeologici di Rossano.

Nella Stagione 2017 trova spazio il rapporto fra mito e contemporaneità, dando voce a testi antichi e moderni, come lo spettacolo “Più Shakespeare per tutti” di e con Antonio Stornaiolo e con Vito Signorile, prodotto dal Consorzio Teatri di Bari, che, con ironia ed uso di linguaggi giovanili e multimediali, racconta la figura del maggior drammaturgo occidentale.

Una delle produzioni di maggior successo della Compagnia “Balletto del Sud”, oggi una delle più apprezzate nel panorama nazionale, porta in scena Carmen, balletto in due atti di Fredy Franzutti. In una versione della celeberrima eroina di Prosper Mérimée si esalta il carattere della bellezza medusea che seduce il pubblico di sempre anche grazie alla popolarissima musica di Georges Bizet al quale testo dedicò un’opera lirica.

Il collaudato trio lucano La Ricotta con la partecipazione di Gennaro Tritto e la regia di Gianpiero Francese, propone una delle commedie più famose al mondo, diventata un cult dopo essere approdata al grande schermo nel 1998: “La cena dei cretini”, trama semplice ma di grande impatto comico, come si addice alle migliori commedie.

Il brillante Riccardo Rossi in “Thats life”, attraverso aneddoti personali e l’osservazione di amici, parenti e chiunque gli capiti a tiro, racconta cosa è la vita con tutte le sue storpiature, le goffaggini e gli impacci per farci ridere, di noi!

Sarà Alessandro Preziosi in “Prometeo” nel percorso drammaturgico del recital, con citazioni di Simon Weil, Goethe e Byron, a fornirci altre chiavi di lettura della tragedia attribuita ad Eschilo. In una contestualizzazione storica diviene il simbolo stesso della condizione esistenziale umana, della sfida alla legge divina, ma è anche metafora del pensiero libero, svincolato dal mito e dalle false e bugiarde mitologie.

“La cantata della grecità. L’età dei miti senza età” è lo spettacolo con Moni Ovadia, accompagnato dalla musica dal vivo eseguita da Stefano Albarello, Dimitris Kotsiouros e Paolo Rocca. Ovadia grande narratore e conoscitore delle civiltà e delle storie che dall’antico portano alla modernità interpreta un testo cucito sul tema dei miti e degli eroi antichi.

Ettore Bassi, con la regia di  Cristiano Roccamo, porta in scena “Anfitrione”, l’unica tragicommedia di Plauto a soggetto mitologico, un allestimento completo che va alla profonda riscoperta del Dramma Classico. Con Bassi in scena Woody Neri e Massimo Boncompagni, due improbabili gemelli che la magia del teatro rende indistinguibili.

“Non mi hai detto più ti amo”, una commedia ironica, intelligente, appassionante, cucita addosso a due protagonisti perfetti, istrionici, esilaranti e straordinariamente affiatati come Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia. Un progetto produttivo ambizioso, un allestimento di altissimo livello che saprà regalare allo spettatore momenti di assoluto divertimento e di grandissima emozione.

Francesco Cicchella l’artista versatile e poliedrico, vincitore della quinta edizione del programma Tale e quale showper le sue doti di musicista, cantante, attore, comico, imitatore e con una spiccata attitudine al ballo- andrà in scena con Vincenzo De Honestis, accompagnati dalle
musiche dal vivo Paco Ruggiero & Chick’s Quintet in “Millenote”.

Matera ospiterà la sezione di teatro ragazzi “Di fiaba in fiaba. Il Teatro Ricomincia dai bambini”, con 6 appuntamenti nel giardino del Museo Ridola, dal 27 giugno al 9 agosto. Saranno tre buffi, simpatici e talentuosi “Clown in libertà” ad inaugurare il cartellone, martedì 27 giugno, alle ore 21. Un grande, unico e continuo viaggio musicale che non si interrompe “quasi” mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.

In caso di pioggia l’organizzazione ha previsto l’eventuale trasferimento di tutti gli spettacoli in spazi teatrali al coperto che saranno preventivamente comunicati.

Anche la Stagione teatrale estate 2017 aderisce all’iniziativa dedicata a promuovere la cultura “18app”, a cura del Mibact e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, destinata ai ragazzi che hanno compiuto 18 anni nel 2016 e al progetto Carta Docente.

Per maggiori informazioni >  www.teatriunitidibasilicata.it.