DRAMMATURGIA: E cadere sarà lieve di Davide del Grosso
E cadere sarà lieve di Davide del Grosso, dopo un primo debutto nel 2016 alla Borsa Teatrale Anna Pancirolli , è finalista del Bando Testinscena 2020.
Introduzione al testo
Questo progetto è il terzo step di un’indagine partita con un lavoro dal titolo Non su questa Terra, rivolto esclusivamente agli adolescenti. Dopo un primo debutto alla Borsa Teatrale Anna Pancirolli del 2016 fra i progetti vincitori, e dopo aver raccolto buoni rimandi, ci siamo resi conto che avevamo voglia di azzerare il tutto e ripartire da una fase laboratoriale, per tentare di creare un lavoro che non parlasse solo ai ragazzi, ma che potesse restituire anche ad un pubblico adulto la crudezza, la violenza, la complessità e il desiderio di cui è capace il mondo adolescenziale. Per questo motivo, grazie senza dubbio all’entusiasmo degli attori, abbiamo deciso di ripartire daccapo, rielaborando l’arco drammaturgico e riscrivendo il testo ex novo, cercando nuove soluzioni scenografiche, creando collaborazioni per il disegno sonoro, ipotizzandole per le soluzioni video e dando al progetto un titolo nuovo.
Nello specifico, la drammaturgia tenta di appoggiarsi ad una struttura semplicissima che lasci grande spazio alla possibilità che i personaggi dialoghino approfonditamente e possano concedersi flussi di coscienza e autoconfessione. Questo continuando a mantenere viva, estremizzandola nel finale, l’esistenza di un doppio. Due personaggi: Giulia e Federico, maschile e femminile, eroe e antagonista. Due linguaggi accostati: uno più quotidiano e realistico, l’altro più lirico. Due realtà messe in parallelo: quella del dolore giovanile e quella colorata del fumetto. Il tutto cercando di avere cura e attenzione per l’aspetto sonoro e ritmico del testo, come se a tratti lo si potesse cantare; partendo dalla considerazione che il mondo adolescenziale vive di parola cantata, rappata, di slang, di momenti dove il verbo sembra slittare dalla sede del senso per essere riconsegnato a quella del suono.
Tematicamente, crediamo che bullo e vittima siano etichette più bidimensionali della copertina di un fumetto; etichette a cui noi preferiamo sostituire un supereroe e un antagonista, un ragazzo e una ragazza, una bambina cresciuta troppo in fretta e un bambino che non vorrebbe farlo mai. Due giovani essere umani che, inevitabilmente, diventeranno adulti e che sono spaventati da questa prospettiva. La situazione in cui si trovano è surreale, grave e deridente allo stesso tempo: la crudezza dei dati di realtà presentati da Giulia, racconti di violenza, autolesionismo, svendita di sé, si scontra contro l’immaginario patinato di Spiderman. Non riusciamo mai a credere fino in fondo né alla prima realtà, troppo crudele per essere accettabile, né alla seconda, chiaramente metafisica. Come Giulia non accettiamo che sotto la maschera ci possa veramente essere l’Uomo Ragno; eppure, in qualche modo, quel diciassettenne la sta salvando. E si sta salvando. Perché, tolta quella maschera, Giulia e Federico restano una ragazzina e un ragazzino sull’orlo di un precipizio: due per i quali la vita ha un peso tanto grave, che cadere pare lieve.
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Biografia di Davide del Grosso:
Nasce a Napoli nel 1988 e si trasferisce poco dopo a Milano. Dopo la licenza classica frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e parallelamente si diploma come attore presso la Scuola Quelli di Grock di Milano, riuscendo ad accedere al Laboratorio permanente del quarto anno, diretto da Claudio Orlandini, in borsa di studio. Entra ventiduenne a far parte di Comteatro, compagnia di produzione e centro di ricerca teatrale attivo dal 1982. Qui lavora come attore, drammaturgo, formatore e ricercatore. Nel 2017 inizia a lavorare su Il grande male, con tutto il bene, la prima produzione all’interno di Comteatro della quale è autore, regista e, insieme ad una squadra di giovani colleghi, attore. Con questo lavoro riceve una menzione speciale al Bando Testinscena 2018 e vince il bando Theatrical Mass di Campo Teatrale. Nel 2020 è autore di E cadere sarà lieve, finalista al Bando Testinscena 2020. Nel 2015, invece, scrive per la Compagnia PuntoTeatroStudio di Milano lo spettacolo Sotto i girasoli, in cui è anche attore. Il lavoro si aggiudica una menzione speciale al Festival Young Station 2015 di Montemurlo e vince il primo premio al Festival Urgenze 2017 di Roma. Parallelamente all’attività teatrale svolge una continua ricerca poetica, pubblicando su un blog la propria opera in versi. Come poeta riceve una menzione speciale al Premio Città di Monza 2013, vince il secondo premio della giuria popolare ed il primo premio assoluto al concorso Poesia Oltre Confine 2014 ed il premio finalista al Concorso Nazionale di Poesia “San Martino” 2016.
Nasce a Napoli nel 1993. Nel 2017 consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo con una tesi in Antropologia Teatrale. Ha lavorato come redattrice per Biblioteca Teatrale – Rivista di Studi e Ricerche sullo Spettacolo edita da Bulzoni Editore. Nel 2019 prende parte al progetto di archiviazione di materiali museali presso SIAE – Società Italiana Autori Editori. Dal 2020 dirige la webzine di Theatron 2.0, portando avanti progetti di formazione e promozione della cultura teatrale, in collaborazione con numerose realtà italiane.