La sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto e cinematografiche fino al 24 novembre 2020 è rimasta un punto fermo per il governo nel nuovo Dpcm, il ventiduesimo del premier Giuseppe Conte e il terzo solo a ottobre per l’emergenza Coronavirus, firmato questa mattina come riporta il Corriere della Sera. Dal vertice a palazzo Chigi finito a notte inoltrata, la riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione dei partiti e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia fissa una linea sotto la quale il governo non aveva intenzione di andare nella trattativa serrata con i presidenti delle Regioni.
In queste ore le associazioni di categoria, consapevoli della drammaticità della situazione in vista della sospensione di tutti gli spettacoli dal vivo, hanno intensificato i contatti con parlamentari e istituzioni politiche senza tuttavia ricevere ascolto.
A sostegno delle attività che subiranno limitazioni, dalla ristorazione alle strutture sportive, passando per quelle dello spettacolo, il governo starebbe valutando delle misure di ristoro da 1,5 a 2 miliardi di euro.
>LEGGI IL TESTO INTEGRALE DEL NUOVO DPCM

La webzine di Theatron 2.0 è registrata al Tribunale di Roma. Dal 2017, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di contenuti editoriali relativi alle arti performative. Proponendo percorsi di inchiesta e di ricerca rivolti a fenomeni, realtà e contesti artistici del contemporaneo, la webzine si pone come un organismo di analisi che intende offrire nuove chiavi di decodifica e plurimi punti di osservazione dell’arte scenica e dei suoi protagonisti.