
“Quarantatrè anni fa, nel 1977, l’Estate Romana nacque per restituire ai romani gli spazi pubblici, sottratti dalla tensione nelle piazze, attraverso la partecipazione culturale. Il palinsesto Romarama del 2020 ha un obiettivo simile: restituire gli spazi pubblici e il coraggio di farlo insieme. Roma sarà una delle poche città italiane a mantenere la programmazione estiva, autunnale e invernale e a creare nuovi eventi e attività per permettere ai tanti romani che, soprattutto in estate, rimarranno in città di vivere gli spazi pubblici”. Così in una nota il Campidoglio.
L’amministrazione capitolina ha lavorato sugli spazi all’aperto e sulla loro fruizione: Romarama nell’estate del 2020 si declinerà attraverso quattro poli principali come la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, lo spazio esterno del Teatro India, i Parchi con le attività e progetti del bando dell’estate, la piazza del MAXXI.
Le grandi conferme del palinsesto di Romarama vanno dalla riapertura a luglio del Silvano Toti Globe Theatre diretto da Gigi Proietti alla conferma della stagione estiva del Teatro dell’Opera, quest’anno ospitata nel nuovo set del Circo Massimo. Dal 15 al 25 ottobre torna la Festa del Cinema di Roma e da settembre a novembre 2020 la 35/a edizione del Romaeuropa Festival. Il palinsesto di Romarama prosegue con la riapertura del Macro con il Museo per l’Immaginazione Preventiva. Dal 1 al 30 luglio riprende l’Estate al MAXXI con eventi dedicati a cinema, libri e teatro.
Tra le grandi conferme anche La Festa di Roma 2021, curata da Francesca Macrì e Claudia Sorace, promossa da Roma Capitale con il supporto del tavolo tecnico delle istituzioni culturali di Roma e organizzata da Ze’tema, quest’anno sara’ dedicata al tema del Futuro.
Tra gli eventi confermati il prossimo 21 giugno La Festa della Musica di Roma, quest’anno dedicata ad Ezio Bosso. Dal 1 luglio al 7 agosto a Villa Osio tornano gli appuntamenti estivi della Casa del Jazz. Torna anche la 15esima edizione di Short Theatre (4 – 13 settembre) che si terrà tra Mattatoio (La Pelanda), WeGil, Teatro Argentina, Teatro India, Spazi della città. Ha riaperto il Teatro Tor Bella Monaca che realizza una programmazione estiva fino al 3 agosto. Anche il Teatro Biblioteca Quarticciolo realizzerà incursioni di attività dal vivo nel Quartiere e nel Parco Alessandrino. Riguardo alle novità di Romarama dal 16 al 25 agosto il museo del Macro esce dai suoi spazi canonici con Tracce, una mostra di Lawrence Weiner, ideata da Luca Lo Pinto, che si svolgerà in cielo, sul tratto di litorale tra Ladispoli e Anzio, permettendo a migliaia di persone di partecipare a un’esperienza collettiva unica.
Il Teatro di Roma offrirà una programmazione straordinaria di spettacoli, tra luglio e agosto, con ingressi contingentati al Teatro Argentina e performance all’aperto al Teatro India. La stagione estiva parte il 2 luglio con il Teatro Argentina con la voce recitante di Massimo Popolizioe il concerto spettacolo SHADOWS. Le memorie perdute di Chet Baker saranno restituite dalla tromba di Fabrizio Bossoe dal pianoforte di Julian Oliver Mazzariello. Gli spazi si aprono e confluiscono all’esterno, così come le soluzioni adottate negli spettacoli del Teatro India con il ritorno in scena di alcune produzioni della stagione teatrale interrotta dall’emergenza pandemica. Ad esempio la creazione coreografica di Alessandro Sciarronicon Turning, un’esplorazione dei movimenti migratori degli animali, tradotto nel lavoro in punta della danza classica (9 e 10 luglio) e il “jukebox-umano” in carne e voce Monica Demuru che dà vita ai materiali sonori raccolti tra Roma, Prato e Cagliari per il solo site-specific Jukebox di Encyclopédie de la Parole. A far loro da cornice anche tante altre iniziative più piccole ma ugualmente interessanti. Ci sono inoltre tante collaborazioni che hanno preso vita e che si sviluppano affiancandosi alla programmazione, come quella con Dominio Pubblico e Fuori Programma. L’ubiquità digitale di Radio India, le compagnie di Oceano Indiano ricominceranno a irrorare il teatro in presenza con una nuova versione del progetto radiofonico, ‘Cronache Fluviali’ che partiranno il 3 luglio.
Alcune novità anche per il ritorno dei concerti nella Cavea all’aperto dell’Auditorium Parco della Musica: Max Gazzé, Diodato, Alex Britti e Daniele Silvestri, Latte e i suoi Derivati, Le Vibrazioni il 12 luglio, l’Orchestraccia, Irene Grandi, Beatbox il 28 agosto e Mogol il 31 agosto. Grande novità per la Cavea la stagione dell’Accademia di Santa Cecilia: dal 9 luglio per celebrare i 250 anni dalla nascita di Beethoven, l’Accademia dedica al genio di Bonn 5 concerti nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica.
Con il primo autunno arriverà Back to nature – arte contemporaneaa Villa Borghese, un progetto della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, di concerto con l’Assessorato alla cultura, per la valorizzazione dei parchi storici di Roma. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza visiva ed emozionale che nasca da lavori spettacolari, tematicamente anche non collegati tra loro, che riescano a competere con le dimensioni monumentali della vegetazione e degli spazi a disposizione. Tra gli artisti coinvolti troviamo grandi nomi come Mario Merz, Edoardo Tresoldi, Mimmo Paladino eGrazia Toderi. L’iniziativa coinvolgerà anche la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, la Casa del Cinema, Palaexpo, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia.
Tra le novità per il 2021/22 è previsto il Museo delle periferie di Tor Bella Monaca, come centro studi internazionale delle periferie urbane. Il progetto sarà a cura di Giorgio de Finis, ex direttore del MAAM e del Macro. L’idea è di dare vita a questo progetto declinandolo in un centro di studi internazionale delle periferie urbane, ampliando l’analisi del fenomeno urbano su scala globale. Il progetto riguarda l’istituzione di una Biblioteca specializzata, di una videoteca, di una collezione permanente, nonché di alcune residenze per artisti e di progetti di ricerca, mostre, pubblicazioni, lectio magistralis e incontri. L’edificio in cui sarà collocato il Museo attualmente non esiste e sorgerà a seguito di un accordo tra imprenditori privati e il municipio. L’obiettivo è di portare a termine uno dei tre edifici in costruzione per donarlo al Municipio che appunto lo utilizzerà per il museo (si tratta di un’opera pubblica a scomputo e quindi da realizzare da parte del privato). Nel frattempo esistono una serie di spazi sia al chiuso che all’aperto che potranno essere utilizzati per le attività del museo stesso.

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